(ANSA) - ROMA, 9 mar - Il via libera del Vaticano alla
proposta di istituire l'ora di religione islamica nelle scuole,
ne fa nascere subito un'altra: studiare nelle aule storia delle
religioni, superando ogni diversita'. Una terza via, tra
l'insegnamento della Bibbia e quello del Corano, che vede
favorevole il mondo islamico e diversi parlamentari dell'Unione.
Si schierano invece con il Cardinal Martino An e l'Udc, mentre
il ministro Castelli bolla la proposta come ''uno dei deleteri
effetti della Consulta'', il compagno di partito Roberto
Calderoli, chiede piuttosto il ''diritto alla vita'' per i
cattolici che vivono in paesi islamici e Alessandra Mussolini si
dice contraria, ''visto che noi -sostiene- nei Paesi islamici
non possiamo farci il segno della croce altrimenti rischiamo che
ci taglino la testa''.
IL VATICANO ACCOGLIE LA PROPOSTA DELL'UCOII: E' stato il
cardinal Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia
e Pace, a dare il via libera del Vaticano alla proposta fatta
l'altro ieri nel corso della Consulta islamica dall'Ucoii,
accusato da alcuni degli altri membri di voler creare ''due
societa' parallele e non una vera integrazione''. Ma il
presidente dell'Ucoii e', ovviamente, entusiasta: ''Non
aspettavamo altro'', commenta Mohamed Nour Dachan. ''La strada
intrapresa da Giovanni Paolo II, e che Benedetto XVI sta
seguendo, e' la risposta alle nostre richieste di dialogo e
rispetto reciproco, nonostante tutte le difficolta'''. D'accordo
con il cardinal Martino anche Pedrizzi di An e Luca Volonte'
(Udc) ''Il cardinal Martino e la Chiesa Cattolica sono rimasti
-dice- gli unici a difendere la liberta' religiosa in tutti i
paesi, compresi quelli islamici''.
CONTROPROPOSTA: L'ORA DI STORIA DELLE RELIGIONI: E' d'accordo
il mondo islamico, dall'ex ambasciatore Scialoja, rappresentante
in Italia della Lega Musulmana mondiale, a Sergio Yahe
Pallavicini, vice presidente della Comunita' religiosa islamica
italiana (Coreis). E la pensano nello stesso modo diversi
esponenti dell'Unione, dal segretario di Rifondazione Fausto
Bertinotti, a Paolo Cento (Verdi), che definisce ''un atto di
pluralismo culturale apprezzabile'' l'apertura del Cardinal
Martino, al radicale Daniele Capezzone che aggiunge: ''sarebbe
comunque meglio che certi privilegi venissero superati per
tutti''. D'accordo anche Enrico Boselli (Rnp), che, come Emma
Bonino, propone il superamento del concordato e Aly Baba Faye,
responsabile nazionale immigrazione dei Ds, secondo la quale
''il compito principale della scuola pubblica di uno Stato laico
deve rimanere quello di educare e formare buoni cittadini. Ed e'
d'accordo anche l'unione degli studenti, mentre il Moige
assicura che ''L'ora di religione a scuola, cosi' com'e'
impostata e vissuta, non serve a nessuno e certo non avvicina
alla fede, qualunque essa sia''.
CASTELLI, CALDEROLI E MUSSOLINI FUORI DAL CORO: ''La proposta
dell' ora di religione dedicata all' Islam -si e' limitato a
dire il ministro della Giustizia- e' uno dei deleteri effetti
della Consulta alla quale io ero contrario''. Mentre l'ex
ministro Calderoli ha definito quella di Martino una posizione
''personale'' ed ha aggiunto: ''ritengo che, prima di discutere
del diritto all'ora di religione anche per culti diversi, sia
necessario garantire il diritto alla vita, e alla sua liberta'
di religione, per chi si professa cristiano nei paesi di fede
diversa''. D'accordo Alessandra Mussolini: ''Sono contraria all'
ora di religione islamica, quando noi nei Paesi islamici non
possiamo farci il segno della croce altrimenti rischiamo che ci
taglino la testa''. (ANSA).