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FORMULA 1: PATENTE FISICHELLA; MA IN PISTA NON SERVE
CONTA SOLO SUPERLICENZA FIA. IL ROMANO COME MANSELL E SCHUMI JR
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Correva troppo. Ma su strada. E cosi'
Giancarlo Fisichella e' entrato nell'albo dei piloti di formula
1 che il piede pesante ce l'hanno anche fuori pista. L'autovelox
lo ha inchiodato a 148 chilometri all'ora la' dove il limite,
sull' Appia a quattro corsie, e' di 60. Limite che vale anche
alle 6 di una domenica mattina. Ed anche se Giancarlo era
preoccupato per le condizioni del figlio Cristian. ''Correvo a
casa perche' la tata aveva chiamato me e mia moglie per dirci
che nostro figlio aveva la febbre alta'' ha spiegato il pilota
romano, che gia' all'inizio della stagione - dopo la vittoria a
Melbourne - fu costretto a precipitarsi a Roma perche' il
secondogenito era stato ricoverato al Bambin Gesu'.
Ora magari avra' bisogno di un autista per spostarsi sul
Lungotevere, ma non avra' problemi per continuare a fare il suo
mestiere. Per andare a 300 all'ora in pista serve la
superlicenza Fia, non la patente a punti che gli verra' sospesa
ma comunque restituita prima dell'inizio della stagione 2006 a
marzo in Bahrein.
Il ritiro della patente ai piloti e' comunque ormai un
classico. A Juan Pablo Montoya e' toccato nel 2003, quando lo
'pizzicarono' a 204 km/h in Costa Azzura. Il piu' recidivo degli
ultimi tempi, tre volte, Ralf Schumacher. Il piu' veloce in
assoluto resta pero' Rene' Arnoux che il 5 gennaio 1987 fu
intercettato a 242 km/h su una strada con il limite dei 90. E in
tempi piu' recenti, Jenson Button: pescato a 230 all'ora mentre
viaggiava verso Montecarlo. Zona che nel 1984 fu fatale anche
per Nelson Piquet: multato di 150.000 lire sull' Autostrada dei
Fiori dove 'passeggiava' a circa 200 all'ora con una Bmw.
Non da meno gli 'ex': Mansell, che una settimana fa e'
tornato a vincere nel primo Gp per Masters, a 44 anni perse la
patente per eccesso di velocita'. Cosi' come Derek Warwick
sorpreso a correre a 169 km/h su una provinciale.
In questa speciale classifica di violazioni del codice,
pero', c'e' anche chi merita un posto perche' andava troppo
piano. Tocco' a Stirling Moss, multato di 75 sterline con questa
motivazione nel 1989 da un solerte poliziotto britannico:
intralciava il traffico viaggiando su un piccolo scooter. E
quando dissero a Juan Manuel Fangio che a 80 anni non avrebbe
piu' potuto guidare per la legge argentina, la risposta fu
secca: ''Che mi fermino pure. Continuero' a guidare lo stesso...
Anzi, li sfido a percorrere un lungo tratto di strada con due
auto uguali, e cosi' vediamo chi arriva primo''. (ANSA).