steve61
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tutti i giudizi son leciti, ma prima di giudicare le qualità professionali del direttore della Stampa (Mario Calabresi, figlio del famoso commissario dell'omonimo caso e già corrispondente di Repubblica) leggiamo "spingendo la notte più in là".
Scusa, ma qualità professionali di chi ?
Che uno si chiami Calabresi, Minzolini o chi vogliamo, restano giornalisti mediocri, in quanto totalmente asserviti al loro padrone. Il giornalismo ormai in questo paese è alla deriva, e loro continuano a rimanersene beatamente sugli allori dei loro stipendi e della loro (presunta) fama. Un lavoro fatto così, siamo capaci tutti di farlo !
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Un'intervista tanto banale quanto illuminante sul rapporto stampa/potere.
Un'intervista pilotata, fatta da un qualsiasi giornalista mediocre ed asservito al padrone, che si è guardato bene dal fare domande "piccanti".
Insomma, anche se non la facevano......
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A questo punto, potremmo allargare il campo e dichiarare il topic "Marchionne e il futuro della FIAT Auto".
Perché tutte le notizie lette o intraviste tra le righe danno l'idea di una Fiat sull'orlo del baratro, altro che.
Quindi, altra domanda: a chi deve rispondere Marchionne adesso? Agli Agnelli (che vogliono i dividendi) o alle banche (vedi sopra)?
Sono perfettamente d'accordo. Fiat si trova da parecchi anni ormai in una situazione precaria, senza guida, con una famiglia che guarda solo al proprio profitto arrivando addirittura a distribuirselo due giorni prima l'annuncio di una cassa integrazione per 30.000 dipendenti.
Sembra quasi che proprietà e dirigenza sputino nel piatto in cui mangiano. Ed è anche per questi atteggiamenti che molti italiani la odiano, ed hanno ragione !
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Povero Luca, perché non compari in tv e ci parli, com'eri abituato a fare spesso quando eri al vertice della tua amata Confindustria, dell'ECCELLENZA del Made in Italy a te tanto caro come arma per competere sui mercati ?
Come stai applicando in casa tua questo concetto che era il motore dei tuoi interventi agli imprenditori tuoi "colleghi" ?
Ah certo, distruggendo non una fabbrica d'auto, ma un PATRIMONIO caro a molti !
Indubbiamente la colpa non sarà solo tua, ma sarai quello che ci avrà messo il sigillo !
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COME VOLEVASI DIMOSTRARE
Dal Sole 24 Ore
"Stop di 14 giorni per Fiat Auto:
senza incentivi ordini in frenata
Il gruppo Fiat ha deciso di fermare la produzione in tutti gli stabilimenti della divisione auto dal 22 febbraio al 7 marzo. Lo ha reso noto la società, precisando che la misura, che coinvolge circa 30mila addetti, si è resa necessaria in seguito all'assoluta mancanza di ordini a partire dai primi giorni di gennaio.
Dopo il periodo positivo di fine 2009, grazie all'effetto incentivi per ora non rinnovati dal Governo, gli ordini che si stanno raccogliendo in Italia a gennaio «si stanno drasticamente ridimensionando ad un livello ancora più basso di quello registrato a gennaio dell'anno scorso, quando il mercato era in grave crisi».
«Prevedendo che questo andamento negativo continui - scrive Fiat - è quindi necessario adeguare i livelli produttivi alla domanda. Gli stabilimenti interessati al fermo delle attività sono Mirafiori, Termini Imerese, Sevel, Sata - Melfi, Cassino e Pomigliano."
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Devo citofonare a Marchionne.
Con 12.4 miliardi in portafoglio sai che provvigioni mi vengono fuori? roba da vincere i premi fino all'età della pensione :lol:
Non dirgli niente perché altrimenti, colto da raptus, coglie l'occasione per vendere per un pugno di soldi anche Alfa!
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da ignorantissino in questa materia,non riesco a capire come abbia fatto fga ad avere il miglior Q4 della sua storia nell'anno piu' grigio per l'economia.......spero non sia solo uno specchio per le allodole.....
Ti rispondo in breve !
1) Zero investimenti.
2) Cassa integrazione.
3) Brasile.
4) Qualche artificio contabile.
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20-01-10
FIAT: MARCHIONNE, DA PROSSIMO DICEMBRE '500' IN CONCESSIONARIE CHRYSLER (ASCA) - Milano, 20 gen - A partire da dicembre prossimo ''in tutte le concessionarie Chrysler sara' possibile acquistare una 500''. Lo ha annunciato, l'Ad Sergio Marchionne, precisando che nel 2010 ''il brand Fiat approdera' in Usa''. Quanto alla produzione delle 500, Marchionne ha spiegato che ''prendera' il via a partire dal terzo trimestre dell'anno nello stabilimento messicano di Toluca''.
FIAT: MARCHIONNE, AGNELLI SOCI DI RIFERIMENTO ATTRAVERSO EXOR (ASCA) - Milano, 20 gen - Anche dopo la fusione tra Fiat e Chrysler, la famiglia Agnelli resta la famiglia di riferimento del gruppo torinese. Lo ha chiarito l'Ad Sergio Marchionne, a margine di una cena in corso alla Borsa di Milano.
FIAT: MARCHIONNE, INTEGRAZIONE CON CHRYSLER IN LINEA CON I PIANI (ASCA) - Milano, 20 gen - L'integrazione industriale tra Fiat e Chrysler ''va bene'' e prosegue ''con i nostri piani''. Lo ha assicurato l'Ad dei due gruppi, Sergio Marchionne, incontrando i giornalisti alla Borsa di Milano dove questa sera partecipa a una cena promossa dalla Camera di commercio Britannica. Per il top manager italo-canadese, e' stata anche l'occasione per mettere in luce le differenze tra la fusione Fiat-Chrysler e quella Renault-Nissan. Nel caso di Fiat-Chrysler, secondo Marchionne, ''ormai il livello di integrazione industriale e' molto alto'', mentre per quanto riguarda Renault-Nissan ''non c'e' convergenza di piattaforme. Noi - ha concluso - lo stiamo facendo''.
FIAT: MARCHIONNE, 2010 MIGLIORE DEL 2009 ANCHE SENZA INCENTIVI (ASCA) - Milano, 20 gen - Per Fiat, il 2010 ''andra' meglio del 2009, di sicuro anche senza incentivi''. Lo ha detto l'Ad del gruppo Torinese, Sergio Marchionne, a margine di una cena alla Borsa di Milano.
FIAT: MARCHIONNE, RISULTATI 2009 SUPERIORI A CONSENSUS ANALISTI (ASCA) - Milano, 20 gen - Fiat ha archiviato il 2009 facendo registrare risultati ''oltre la media del consensus degli analisti''. Lo ha assicurato l'Ad del gruppo di Torino, Sergio Marchionne, a margine di una cena promossa dalla Camera di commercio britannica alla Borsa di Milano. Stesso discorso per il IV trimetre dell'anno che si e' chiuso ''in linea con le nostre previsioni''.
FIAT: MARCHIONNE, NESSUN BISOGNO DI EMETTERE BOND (ASCA) - Milano, 20 gen - Fiat non emettera' bond nel 2010, lo ha assicurato l'Ad del gruppo torinese, Sergio Marchionne, al suo arrivo alla Borsa di Milano dove questa sera partecipera' a una cena promossa dalla Camera di commercio britannica. Per finanziare gli investimenti programmati da Fiat per il 2010, ha assicurato il top manager, ''non c'e' bisogno di bond''. Di soldi, ha aggiunto, ''ne abbiamo abbastanza''.
Manca la ciliegina sulla torta, che aggiungo io, e che riporto dall'articolo del Sole 24 Ore di oggi dedicato per l'appunto all'intervento di Marchionne.
Parlando di Alfa, dice "Si tratta di un marchio con un grandissimo potenziale, che non è mai riuscito veramente, anche per colpa nostra, a portare dei risultati. E' il nostro bambino da curare. Io ce la sto mettendo tutta per metterlo sulla via della guarigione, ma dipende anche dal bambino" !!!
Traduzione: "Tutti siamo innamorati di Alfa (tranne il sottoscritto)! E' un bambino molto malato ed è attaccato all'ossigeno, ed io gli stacco la canna, così se muore è colpa sua!"
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Speriamo solo che le dichiarazioni "dissennate" o "sbarazzine" (dipende da come le si vuol interpretare) del Sergione, dopo aver sollevato gli scudi degli appassionati prima in rete e subito dopo sulla carta stampata con l'articolo pubblicato sul Corriere (del quale anche 4R sta dedicando ampio spazio con i commenti che stanno già arrivando), possano provocare dei voltastomaco a qualche eminente soggetto della proprietà Fiat (sempreché ci sia qualcuno che abbia ancora una coscienza).
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come cambia in fretta il mondo... solo qualche mese fa quest'uomo era il Dio di AP... l'accordo con Chrysler gli dava il soprannome di Napoleone... ora sembra un manager incapace e incompetente tipo Juve... c'è qualcosa che non va:pen:
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La summa estrema di tutti i 5 punti da te elencati, con accezione parziale su 1 e 5: non è un deficiente, è un eccellente risanatore di altro sa poco ma si arroga tanto, e l'unico ordine a cui obbedisce è fare soldi più possibile e più in fretta possibile.
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Le ultime dichiarazioni di Marchionne sull'Alfa hanno dell'incredibile.
Quale altro manager di una qualsiasi industria, a pochi mesi dal lancio di un prodotto fondamentale, si lascerebbe andare a simili considerazioni ? Ma si rende conto dell'effetto che provocano a livello di immagine e di considerazione del prodotto simili considerazioni ?
Evidentemente no, ma perché allora lo fa con tanta naturalezza ?
Azzardiamo alcune ipotesi:
1° non si rende conto di quello che dice perché è un deficiente;
2° non capisce una mazza di marketing;
3° non sa cosa rappresenti un marchio come Alfa Romeo;
4° pur sapendolo non gliene frega nulla;
5° obbedisce ad ordini calati dall'alto (tanto con quello che prende può dire quello che vuole).
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Quello che è veramente incredibile è che sono arrivati sul mercato statunitense prima con Lancia che con Alfa.
Comunque vabbé, che vi aspettavate ?
Al di là di tutti i discorsi io credo che possa vendere discretamente; il frontale ricorda sotto certi aspetti il Voyager e credo che questo agli americani possa trasmettere una certa "sicurezza".
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imho, non è perche "non si riesce" ma perche il mercato "di base" su cui le nostre case devono fare riferimento è sostanzialmente "povero" e sinora il grupp non aveva possibilita di condividere cose per quei numeri: come gia detto l'85% del ns mercato è fino al seg.C. e da qui il fatto che se un gruppo di casa deve dare delle priorità è logico che le dia entro quei segmenti dove sa di poter fare il "grosso" del suo mercato: tantopiu che anche se vi fossero abbondanza di grossi Suv, MV e grosse ammiraglie con marchi Lancia, Fiat, Alfa e pure Maserati: questi purtroppo non arriverebbero che ad avere nonpiu di una piccola % del gia piccolo mercato di riferimento di casa
Concordo con tutto quello che dici, tranne la parte iniziale.
Un gruppo automobilistico che ha come priorità quella di coprire il mercato interno che in larga parte è fino al seg. C, non può avere un futuro, e quindi, a parer mio "non ci sanno e con ci hanno mai saputo fare (almeno nell'ultimo ventennio)". Esistono nel nostro paese piccole imprese che fanno dell'export il loro fiore all'occhiello, il loro orgoglio. E qui ci troviamo davanti ad un gruppo che da l'idea di non saper mai quale strada prendere.
Sono sempre stato un sostenitore dell'industria automobilistica nazionale, ma sinceramente faccio sempre più fatica a sostenere le loro strategie.
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La strategia di espansione di Volkswagen.
Due giorni dopo l'acquisto (ampiamente annunciato) del 49,9% di Porsche, Volkswagen conferma l'accordo per prendere il 20% della giapponese Suzuki con un investimento da 2,5 miliardi di euro. Se la prima intesa chiude il capitolo della fallita scalata della stessa Porsche a Volkswagen, quella di oggi si inserisce in una strategia di espansione del gruppo tedesco che nelle intenzioni del numero uno Ferdinand Piech dovrebbe portarlo a contendere a Toyota il numero uno mondiale entro il 2018.
Dal punto di vista finanziario, i 2,5 miliardi che Vw spenderà per Suzuki si aggiungeranno ai circa 4 necessari alla prima fase dell'operazione Porsche; gli azionisti dell'azienda di Wolfsburg hanno appena approvato un aumento di capitale di un ammontare stimato fino a 8 miliardi di euro.
Suzuki è orfana dell'alleanza con la General Motors, naufragata sugli scogli della crisi del colosso di Detroit (alleanza che aveva partorito, qualche anno fa, anche l'accordo per la fornitura di Suv alla Fiat per la Sedici). La casa giapponese ha chiuso il 2008 con un fatturato di circa 35 miliardi di dollari (80% nell'auto) ma è forte anche nelle motociclette. Nei primi sei mesi del 2009 ha venduto 1,15 milioni di auto contro i 3,26 di Volkswagen; la sonmma dei due – 4,41 milioni – supera già i 3,56 venduti nello stesso periodo dalla Toyota. Suzuki è forte nelle minicar vendute in Giappone e ha una posizione di forza sul mercato indiano, dove con il marchio Maruti ha una quota superiore al 50 per cento.
Proprio la leadership in India è probabilmente il motivo principale dell'operazione per Volkswagen: forte in Brasile, dove contende il primo posto a Fiat, e in Cina, dove lotta con General Motors, la casa tedesca aggiunge un tassello importante in uno dei mercati che promettono per i prossimi anni i maggiori tassi di crescita. A differenza dell'intesa preannunciata la settimana scorsa tra il gruppo Psa Peugeot-Citroen e la Mitsubishi, in questo caso il partner giapponese è in condizioni economiche molto migliori; a Suzuki faranno comodo soprattutto le tecnologie Vw nei motori a basso consumo, e in particolare le tecnologie nei propulsori elettrici o ibridi che non avrebbe potuto sviluppare da sola.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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A me fa sorridere, che oggi qualcuno si illuda ancora nella vendita di questo o quel marchio da parte di casa Fiat.
Per carità, ciascuno è libero di esprimere la propria opinione. Ma se ci si crede anche...boh. A questo punto crediamo anche a Babbo Natale, alla befana e alla marmotta che confeziona la cioccolata
Non so se alludi al mio intervento sul fatto che ti viene da ridere.
Io invece non rido, quando sulle strade non vedo una monovolume, una familiare, una berlina, un fuoristrada o un suv del gruppo. Perché TUTTI gli altri riescono a proporre qualcosa del genere, mentre guarda caso a noi non riesce nulla ? La mia provocazione era questa; se non si riesce a fare il proprio lavoro, meglio lasciarlo fare ad altri.
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ma perché stoppare l'uscita di un'auto già pronta? Le auto non migliorano mica invecchiando...non siamo mica su vinopareri...oltretutto vedo grande vitalità soprattutto da parte dei nostri cugini francesi. Renault ne ha sbagliate un sacco di auto, e ora per riprendersi ne sforna altrettante, buttandosi pure in una rischiosissima crociata a favore dell'auto elettrica. Ma non erano in crisi?
PSA mi sembra altrettanto vitale, fa uscire in continuazione auto accattivanti e moderne, ma non era un produttore delle dimensioni di Fiat?
Io no so quanto questo immobilismo della casa torinese possa giovare. Temo che tirare il collo a dei modelli senza esser pronti a sostituirli possa essere una scelta mortale.
Mi trovi completamente d'accordo.
Gli altri, chissa' come, perlomeno le stanno tentando tutte.
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CHI?
Perchè di questi tempi, di case che hanno da spendere e spandere non ne vedo molte.
Ne vedo tante che tengono le chiappe sigillate con la Loctite, cercando di tenere i conti il più possibile a posto per non dare il giro....
La mia frase non era completa; intendevo dire che era meglio vendere prima di questi ultimi 18 mesi, quando ancora l'auto non stava attraversando questo periodo.
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soldi ce ne sono pochissimi e vengono usati per fare liquidità.
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Lo posto qui.
Per carità, dice cose anche giuste, ma mi sembra un Marchionne sulla difensiva. Sa che il gruppo non raggiungerà l'efficienza che si vorrebbe e ne dà la colpa alla sovraccapacità produttiva che c'è in Europa; problema che indubbiamente c'è ma dovrebbe anche guardare in casa propria e occuparsi delle inefficienze del gruppo.
Marchionne avverte: «In Europa sovraccapacità strutturale» - Il Sole 24 ORE
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Sono dei giorni certamente strani.
Si è passati da quello che doveva essere finalmente il segnale di rilancio di Alfa (la Giulietta) ai soliti tormenti sul futuro dei due marchi satelliti del gruppo.
Inutile dire che il tutto è stato gestito in modo a dir poco dilettantesco.
Di certo è ora di finirla con queste manfrine, e "forse" la situazione potrà essere più chiara con la presentazione del piano.
Temo comunque che "il silenzio" del Presidente Montezemolo allo "sfogo" di Marchionne ed alle ripercussioni che questo ha avuto sulla stampa sia eloquente; come dire: "non ho nulla da aggiungere".
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Mi sembra una linea sostanzialmente riuscita, valida e "rassicurante".
Meglio insomma un'auto "bella ma normale" che una "bellissima ma non capita".
Ci vorrebbe subito una derivazione SUV per rafforzare le vendite (ed i profitti che tanto sono cari a Marchionne).
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se poi si vede che ormai FAG ha una gamma davvero penosa e con prospettive incerte o indefinite non solo per le berline ma anche per le familiari si ha la controprova che, ultimamente e magari anche con parziale ragione, FAG ha guardato solo sotto il segmento C: la stessa Bravo non ha sviluppato versioni monovolume o sw e non è detto che quando lasci un segmento dopo basta un nuovo modello per rioccupare ciò che non hai tempestivamente sostituito (per tacere dei segmenti inesplorati da Fiat e redditizi per gli altri)
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Qui dentro non si è sempre criticata la mancanza di visione? Io ci leggo questo nelle parole di Marchionne, basta vetture che ad ogni generazione cambiano target, trovatemi una vettura Alfa del periodo Fiat che in qualche modo non abbia abbandonato la propria utenza per una leggermente diversa (156->159;gtv->brera ecc).
Qui prima di fare, bisogna capire che azzo fare e farlo nel modo piu razionale possibile.
Interviste a Marchionne e a Montezemolo (Indiscrezioni varie sul Gruppo Fiat-Chrysler)
in Notizie e Scelte Strategiche dal mondo dell'Auto
Inviato
Nessuno pretende che si arrivi a tanto, ma nemmeno arrivare come ad essere alle elementari e fare bene un compitino con tanto di cornicette "perché così vuole la maestra"!
L'ipocrisia è la cosa che più mi da fastidio nei comportamenti umani, e far finta di non vedere cosa ci accade attorno è il male peggiore.
Ed è questo male, praticato da molti ed in tutto il mondo, che ci porta a momenti come questo dove tutto va in crisi.
Esempi come la Grecia, che non ha esitato a falsificare i bilanci pubblici pur di entrare nell'euro, delle banche d'affari che vendono ad innocui risparmiatori prodotti spazzatura, e si potrebbe continuare con tanti esempi.
Bene, continuiamo tutti così, facciamo finta che tutto vada bene!