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Interessante anche il cruise adattivo, radio con bluetoth e compatibilità Apple, Android e mirrorlink, front assist e lane assist di serie anche dalla active. Vedremo i prezzi su strada, sembra una bella proposta.
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C'è anche la versione "elettrodomestico cattivo"
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Nei forum non sono segnalati problemi relativi al cambio DCT su questa moto. Comunque la garanzia Honda sul nuovo è di 4 anni.
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Che ne dici di questa? https://www.honda.it/motorcycles/range/adventure/nc750x/overview.html Dovresti trovarne con il tuo budget, ha un motore molto "automobilistico" con coppia in basso e poco allungo, consuma poco, abbastanza maneggevole e con il vano portacasco al posto del serbatoio, da provare la posizione di guida "allungata" e, come difetti, il faro a LED non è il massimo e la sella è dura e poco comoda sulle lunghe percorrenze. E' disponibile anche con il cambio automatico a doppia frizione, che si abbina bene alle caratteristiche del motore.
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La moto può essere tua o dell'autoscuola. Devi presentarti all'esame con casco, guanti e protezioni a gomiti e ginocchi. Io ho fatto l'integrazione per la guida all'estero ed ho fatto solo il percorso con i birilli (accelerazione, frenata, frenata con inserimento in curva e accelerazione) ma quelli che conseguivano la patente A facevano anche la guida in strada.
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Ti seguiamo in rispettoso silenzio
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Anche la Corrado S/b è un prototipo mi sa. Poi mancano le Volvo 480 e C30. EDIT: di Corrado S/b ne hanno costruite e vendute due: https://www.roadandtrack.com/car-culture/classic-cars/news/a29222/volkswagen-corrado-shooting-brake/ Ed assomiglia tanto alla Polo seconda serie.
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Sarà che sono passato "quasi giovane" a "quasi vecchio" di recente, avendo superato i 50, ma, in questo periodo, mi sento attratto dalle sedan 3 volumi. In questa fascia di prezzo, in particolare, dalla Giulia, o dalla più pratica Octavia RS, rigorosamente due volumi e mezzo. Le wagon sono pratiche, ma, in questo momento, non ne sento la necessità. Per le SUV ho una avversione, non mi piacciono, magari tra qualche anno, se la schiena mi fa qualche scherzo, le rivaluto, ma adesso no.
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Consiglio anch'io di sostenere l'esame per la patente A, informati in autoscuola, appoggiati a lei, l'esame è solo di guida, se possibile punta alla A senza limiti di potenza e con cambio a marce. Dopo devi vedere le tue esigenze, se ti serve un mezzo per capire e muovere i primi passi prendi una naked usata e leggera. Per il massimo della maneggevolezza potresti puntare alla Suzuki TU250x, mezzo leggero e maneggevole, con poca manutenzione, adatto alle prime esperienze in moto, la trovi a poco ma, essendo non recente, non ha l'ABS. Se vuoi un mezzo più moderno puoi valutare l' Honda CB500F, ha delle prestazioni adeguate anche in due, sono quasi tutte con ABS, maneggevole e diffusa, con qualche accessorio permette anche del turismo a medio raggio. Comunque qualsiasi naked leggera può fare al caso tuo, rispetto ad una crossover, come la CB500x, hai un peso minore ed un baricentro più basso, che aiuta chi è alle prime armi, è più stabile in frenata ed hai più confidenza in curva. Se, invece, hai già le idee chiare su il suo utilizzo, posso consigliarti altre moto. Per la potenza, consiglio di restare sotto i 48cv, non per un discorso di controllo del mezzo ma di rivendibilità, sono mezzi ricercati da chi ha la patente A2 e mantengono il valore meglio di mezzi più potenti. Abbigliamento: Consiglio un casco di buona qualità, integrale è più comfortevole, puoi valutare un modulare (con mentoniera apribile) ma sono più pesanti e rumorosi, sono comodi durante le soste ma per il resto meglio l'integrale; prendi una giacca con le protezioni non economica, stivaletti da moto, guanti omologati e paraschiena. Utilizzala sempre con pantaloni lunghi e robusti come jeans, e se pensi di viaggiare compra un paio di pantaloni tecnici, dei guanti da pioggia + guanti leggeri e delle protezioni asportabili esterne (paraginocchia e paragomiti) da utilizzare senza giacca.
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Anche negli USA?
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- ginevra
- giulia 2016
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Io sono per i controlli ESP e trazione escludibili, sopratutto in situazioni, come su neve o erba, oppure in pista, dove limitano le capacità dell'auto. Però consideriamo che sono auto che non è detto che vadano ad un utente esperto, e se guardiamo il mercato USA lasciarle la possibilità di disinserirlo equivale a subire una class action da una mandria di utenti "diversamente intelligenti" che si sono fatti male giochicchiando con i tastini e l'acceleratore. Quindi occorre capire che ragionamenti hanno fatto i progettisti e i commerciali della casa.
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- ginevra
- giulia 2016
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Non credo che ci sia la volontà di proseguire ad oltranza, non conviene a nessuno. L'intenzione principale era capire cosa è consentito e cosa no in quella zona. La Ducati ha sfruttato una zona grigia nel regolamento. In quella zona difficilmente un appendice aerodinamica avrà carico, visto che è in una zona con molte turbolenze, e il fatto che sia mobile, data la vicinanza con il fulcro e la ridotta escursione della sospensione, non porta a variazioni aerodinamiche degne di nota. Invece una appendice utile a regolare i flussi, come l'utilizzo dichiarato da Ducati, posizionandola sul forcellone ha il vantaggio di non sottostare alle regole dimensionali restrittive delle appendici applicate sulla carenatura, praticamente hai una libertà totale su forma e dimensioni.
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Io non avrei queste certezze, ho visto dei guidatori di BMW montare le catene davanti....
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- ginevra
- giulia 2016
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Quella sentenza era sul ricorso. Adesso anche le altre case studieranno l'ala sul forcellone.
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Seat Leon 2.0 tdi dsg FR, dal configuratore viene 3000€ in meno della Golf R-line ed ha 34cv in più di questa. Ed aggiungerei la Peugeot 308 2.0 BlueHDi 180 CV GT EAT8, se i posti posteriori striminziti non sono un problema.
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Se il limite è il raggio di sterzata forse la Leon a metano potrebbe andare, visto che, per la particolarità degli snodi di sterzo, le auto derivate dalla VW Golf guadagnano qualche cm di raggio di sterzo rispetto alle pari passo, oltretutto è tra le seg.C più compatte. Potresti chiedere un test drive e provare a parcheggiarla. Considera però che la nuova 1.5 Tgi è monovalente, ha un serbatoio benzina piccolo, inferiore ai 10l, e che il DSG 7 marce non è affidabilissimo. Come alternativa voto anch'io per una Mito turbo GPL km0, se non hai problemi di parcheggio, per essere una seg.B ha un posto guida comodo.
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Io, da possessore di un 1.6 tdi, voto per il 2.0 tdi. Alla fine consuma uguale*, è più prestante e non c'è molta differenza sui costi di bollo e assicurazione, mediamente non supera i 200€/anno. * a pari gommatura.
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- ginevra
- giulia 2016
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Facci sapere, sono molto interessato alle Yoko v105, per il prossimo cambio gomme.
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Aridaje! Ho scritto che non è possibile ricavarlo da energia rinnovabile? Non direi! Ho scritto che NON ESISTE ALLO STATO PURO ma occorre produrlo, quindi non va confrontato con i carburanti fossili. Anche l'energia elettrica è possibile ricavarla da fonti rinnovabili, e, se confrontiamo l'idrogeno con l'elettrico, non si può mettere tra i plus che è una energia rinnovabile: è un vettore!
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Ricordiamoci che non esiste idrogeno allo stato puro sulla terra, occorre produrlo, e per produrlo occorre energia.
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Io, sinceramente, delle certezze su quale soluzione sarà decisiva in futuro non ne ho, tutte hanno i suoi pregi e i suoi difetti, che possono essere ridotti o annullati da nuovi schemi o nuove tecnologie, a me piace molto la soluzione ibrida seriale con turbina a gas. Comunque, vedendo anche come similitudine quello che accade nel settore di mia competenza, la soluzione vincente sarà quella che abbina delle buone performance e modalità di utilizzo non troppo diverse dalle attuali.
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Al netto delle preferenze personali e di nuove tecnologie future che possono cambiare gli scenari, e considerando che l'idrogeno non è un carburante naturale ma viene ricavato utilizzando energia, quindi è sostanzialmente un vettore, gli attuali vantaggi dell'idrogeno sono: - Ricarica/rifornimento più rapido - Autonomia leggermente più elevata a pari peso e configurazione. Di contro come svantaggi, per uno schema idrogeno con serbatoi allo stato liquido e fuel cell: - Maggiore complessità - Maggiore costo - Minore rendimento - Non è possibile la ricarica domestica - Maggiore complessità delle stazioni di ricarica-rifornimento - Maggiore pericolosità in caso di incidente secondo me prevedere che l'idrogeno sostituirà l'elettrico, con gli attuali scenari, è irreale. Riguardo agli investimenti sull'idrogeno, in uno scenario di cambiamento come l'attuale è scontato che, per chi ha la possibilità di investire su più tecnologie, venga sviluppato, alla fine se trovi una soluzione vincente su quel campo e la brevetti hai un impatto su quel mercato decisivo.
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La differenza maggiore tra un buon pneumatico invernale e un all-season è sopratutto su fondo ghiacciato e brinato, mentre sulla neve un all-season è vicino alle prestazioni di un invernale sul ghiaccio è vicino alle performance di un pneumatico estivo, su questo puoi fare le tue valutazioni. Sul discorso kmtraggio, il vantaggio principale dei pneumatici all-season è evitare il cambio gomme estivo-invernale, su kmtraggi elevati un all-season è difficilmente conveniente, visto che il costo è maggiore e l'usura è più elevata rispetto ad un pneumatico estivo, per percorrenze da 15k km/anno è da valutare se il costo del cambio gomme è maggiore o minore del maggiore costo e usura del pneumatico, in base alla tua configurazione puoi valutarlo, es. se hai i cerchi di scorta e effettui il cambio da solo il costo è praticamente zero, viceversa devi considerarlo.