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Regazzoni

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  1. Ma questa è soltanto una versione rimarchiata del Land Rover Defender. Scusate tanto, ma la progettazione del Defenderrisale al 1948! Non mi sembra un gran mezzo per entrare sul mercato: anche la Land Rover ne stà sviluppando una generazione completamente nuova.
  2. Ci anderi piano a paragonare le elaborazioni estetiche e soprattutto tecniche delle GTA (tanto 156 che 147) con questa Jetta tamarrata. Anche perchè mi devi spiegare dove sarebbe l'alettone coatto e perchè queste minigonne sarebbero tamarre.
  3. Di certo è anche uno che non si fà problemi a pagare spesso multe per eccesso di velocità.
  4. Verosimilissima. La distanza tra il punto d'impatto probabile e l'auto è più elevata di quello che sembra (a causa dello zoom usato nella 1^ foto). L'auto ha probabilmente perso il controllo molto prima, ma il danno più evidente sembra dovuto all'urto contro alle siepi sulla sinistra (sempre prima foto) che sono spogliate dalle foglie e nascondono, come è abbastanza evidente il muro di una proprietà. Quindi purtroppo direi che è tutto vero. So che non è il massimo mettersi ad analizzare gli incidenti, quando sono così gravi, ma è solo per chiarire che è una cosa seria e di sicuro non uno scherzo.
  5. Sono entrambi di plastica nera solo che in una foto c'è più luce e l'estrattore è più sporco, nell'altra c'è meno luce e l'estrattore è nuovo. La Elise che hai fotografato non è semplicemente la versione 111R, che è quella con gli estrattori differenziati. Faremo petizione.
  6. Non ci sono molte parole. L'unica fortuna è che sembra non essere stata coinvolta nessun'altra auto.
  7. Non sono molto daccordo con questo tuo assunto. Se le cinture sono indossate correttamente è molto difficile che nell'urto frontale l'occupante del sedile vada ad urtare il parabrezza: sono si inclinati, ma sono anche molto più avanzati e spesso rialzatio rispetto alle macchine di 15-20 anni fà. Quando invece le cinture non sono allacciate (cioè si cerca il suicidio) il corpo può tranquillamente volare in avanti con vari rischi. Se sei fortunato finisci nel parabrezza: i parabrezza sono costruiti in modo da sfondarsi molto facilmente dall'interno e quindi di solito il danno peggiore è dato da dove finisce e come sbatte la persona una volta all'esterno all'esterno dell'auto (asfalto, altro veicolo, strada, canale ecc..). Se sei un pelino più sfortunato ti parte l'airbag frontale ed espandendosi di spinge contro il tetto dell'auto facendoti sbattere contro un ostacolo molto più duro del parabrezza, cioè la sua cornice (in acciaio). Se sei sfortunato e alla guida, oltre a tutto il resto, hai anche il trauma dovuto all'urto contro il volante. Se sei varamente sfortunato (quindi niente cintura, niente airbag e traiettoria non dritta in avanti) vai a sbattere direttamente e con violenza contro le parti fisse, cioè montante, bordo alto del parabrezza o bordo alto del finestrino. Tutte parti costruite in solido acciaio e conformate per non deformarsi in caso di incidente. Quindi l'urto col parabrezza è un falso problema: se le cinture ci sono non si finisce così avanti; se ci sono anche sidebag, window-bag e airbag per il tetto si è ben protetti; se le cinture non ci sono i pericoli sono fatti di acciaio.
  8. E' come lo speravo: sufficientemente differente dal Suzuki che verrà e con un apetto a metà tra il fuoristrada e l'mpv. Mi fa ben sperare l'utilizzo di un paraurti anteriore totalmente dedicato per il Fiat perchè supporta la possibilità che il futuro Lancia abbia modifiche ancora più estese (si spera fari, cofano, paraurti, colori dei gruppi ottici posteriori e magari portellone). Mi piace, è più elegante di quello che mi aspettavo.
  9. Anch'io ribadisco che è correttissima in tutti gli aspetti la risposta elise come questa foto ha già dimostrato: Inoltre il fatto che la Elise sia la sola presente sul mercato (almeno in Italia) ha fugato ogni dubbio sulla possibilità che fosse la Exige. Penso che non ci sia nemmeno bisogno delle petizioni.
  10. Dandoti il beneficio del dubbio, quale è il punto di partenza e quale è oil punto di arrivo? così da farci una idea chiara.
  11. Frallog, ti è stato detto, anche con pareri medici, che spruzzare ossigeno nell'abitacolo serve a poco o a nulla, che tenere ossigeno puro in auto è pericoloso e costoso, che la gente non rimane con la faccia appoggiata sull'airbag (ci sono le cinture tra l'altro), che sono più importanti altre procedure in caso di incidente. Aggiungo che se il soggetto respira bene non serve dargli ossigeno e se ha problemi respiratori legati all'urto, non gli fai niente spruzzandogli un po' di ossigeno davanti alla faccia: non a caso servono sistemi più intrusivi quali mascherine e i sistemi d'intubazione. Non insisterei oltre nel sostenere che la cosa funziona così come l'hai proposta.
  12. LA cosa era stata vista già ad Agosto: http://www.autopareri.com/forum/showthread.php?t=15052&highlight=obvio La differenza con Smart è che ci fanno salire su 3 persone (norme locali permettendo).
  13. Regazzoni

    [RISOLTO] Una nanoautomobile (!)

    E sai quanta energia ci vuole per muovere un veicolo con parti mobili? Non è che metti il nanoveicolo in discesa e lui rotola. Nelle dimensioni che avrebbe questa cosa, il trasporto di una piccolissima quantità di corrente richiederebbe un certo apporto di energia. Ragionando nella medesima scala, la resistenza elettrica dei materiali metallici è qualcosa di estremamente piccolo. E come tu stesso citavi, i superconduttori fanno questo lavoro in modo molto più semplice. E' lo studio dei superconduttori a temperature "elevate" la strada per diminuire la resistenza elettrica. Il nanoveicolo può essere immaginato come parte di un nanorobot od essere utilizzato per trasportare singole molecole (l'esempio solito sono i farmaci).
  14. Regazzoni

    [RISOLTO] Una nanoautomobile (!)

    Significa che muovere una carica (cioè far spostere elettroni) all'interno di un metallo è estremamente meno dispendioso che farlo facendo muovere un veicolo. E che un veicolo fatto con atomi di carbonio non è di certo il metodo migliore per isolare delle cariche elettriche. Infine gli elettroni non sono delle palline che puoi caricare su un veicolo, ma sono delle particelle pressochè intangibili che affollano ogni singolo atomo di ogni materiale. Otenere corrente spostando nano veicoli è come pretendere che un fiume scorra meglio e più velocemente se caricato su un camion piuttosto che lasciato scorrere.
  15. Regazzoni

    [RISOLTO] Una nanoautomobile (!)

  16. Di che ti disperi? Quello che vuoi fare tu è una monovolume con molto spazio interno e ridotta lunghezza. La concept nella foto sembra invece una piccola 2 volumi con tetto molto spiovente. Probabilmente è addirittura una 2+2 con abitabilità posteriore ridotta. Al massimo può essere una risposta alla 3+1, ma di certo non ad una multipla di 3.8-4 metri.
  17. Le cose sono due: o è una serie di c****te sparate con notevole generosità oppure è da mettere in galera per come guida. Penso che la verità siano un po' entrambe le cose messe assieme.
  18. Le pinze radiali sono montate tramite due viti che sono dirette (approssimativamente) verso il centro della ruota, ma parallele al piano della ruota (da cui rediali) invece che essere avvitate di lato verso il cerchio. I vantaggi sono: - disegno più compatto che porta meno peso e maggiore rigidezza della pinza - montaggio più saldo e rigido rispetto alla forcella - possibilità di montatare diverse dimensioni di cerchi (anche in un secondo momento) con le medesime pinze poichè il montaggio fa si che inserendo un semplice spessore (un pezzo di lamiera con 2 buchi volendo) la pinza si sposti in direzione radiale e quindi sia già nella posizione gusta per un dosco più grande Inoltre fanno molto "alta tecnologia" come il 90% delle soluzioni (comunque raffinate) che vengono scelte sulle moto.
  19. Neanche in autostrada si riesce a tenere una media simile (cioè più di 172 km/h): vuol dire viaggiare costantemente a 190-200 per recuperare quello che si perde nelle seppur poche frenate.
  20. :lol: :lol: Ovviamente dopo che il colpo era partito...
  21. Grazie a Dio me la sono persa e spero di continuare a perdermela. Mi fa lo stesso effetto (cioè di citazione che fa solo cattivo gusto) di tutti quelli che, subito dopo aver visto "La vita è bella" di Benigni, se ne andavano ingiro a dire "Buongiorno Principessa!" alle ragazze che volevano tacchinare.
  22. Ma allora non hai capito bene quello che ti si dice: subito dopo l'incidente non c'è carenza di ossigeno nell'abitacolo, ma anzi c'è tutta l'aria che si vuole (se come è probabile qualche vetro è esploso). Inoltre l'eventuale mascherina non dovrebbe mettersela di certo il ferito (che non è nella posizione di decidere se un extra di ossigeno gli può far male o bene), ma potrebbe servire ai soccorritori. Detto questo è molto più importante che l'occupante del veicolo possa scendere dall'auto (o possa essere estratto) più rapidamente e nel modo più semplice possibile.
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