Arrivo sempre io ad infrangere tutto, ma mi sà che qui seno si va avanti a parlare di aria fritta.
1) l'energia idroelettrica è una fonte consistente dell'energia elettrica prodotta in Italia (circa il 20%) e sono più di 100 anni che sono state studiate tutte le soluzionji possibili e immaginabili per migliorarla.
2) la disponibilità di spazi e flussi d'acqua nelle alpi è già completamente utilizzata da una ventina di anni
3) esiste ancora una minima parte sfruttabile e sono i piccoli o piccolissimi corsi d'acqua con cadute (cioè dislivelli tra la diga e la turbina) medio basse (100-300 m). Questi non vengono utilizzati perchè è troppo dispendioso costruire una centrale elettrica per pochi litri d'acqua e poca caduta. Però è stata liberalizzata la costruzione di mini impianti da parte di privati: non c'è da farsi troppe speranze, se ne tirerà fuori poco, ma può essere utile per avere corrente in zone impervie (baite ecc) e poi è energia pulita.
4) Il ripompaggio d'acqua nelle ore notturne è già fatto e a pieno regime: non ci crederai ma c'è una centrale elettrica nascosta 100 metri all'interno della montagna e che di notte pompa acqua dal lago maggiore fino ad un bacino un 700 m più in alto e di giorno la fà scendere ricavandone corrente. Piccolo problema: - pompare acqua richiede un certo conusmo di corrente, far riscendere l'acqua ne fornisce poco più della metà; - La corrente costa meno di notte perchè la francia ci vende la sua, ricavata dalle centrali nucleari, a basso prezzo nelle ore notturne: però non costa molto meno e basta un leggero rialzo del prezzo da parte dei francesi per rendere improduttivo (e quindi bloccare per mesi) il pompaggio
5) Non è vero che se la quota del bacino è alta non basta una turbina (più è il dislivello e meglio funziona la turbina Pelton (è il tipo di turbina utilizzato nell'idroelettrico montano). Ci sono tecnici che pagherebbero per avere un dislivello di 2000-3000 metri: con l'acqua di una canna da giardino faresti funzionare gli elettrodomestici di un paio di condomini.
Se interrompi il flusso una o più volte, non solo ricavi meno energia perchè la turbina è meno efficiente, ma ha anche un sacco di perdite in più dovute a tutti i rubinetti collegamenti etc. Praticamente butti via metà dell'energia disponibile.
6) Aspirare l'acqua del mare (solo perchè ce n'è tanta) è la cosa più inutile possibile. Primo perchè montagne alte (e scoscese) non sono mai vicino al mare. Secondo perchè ogni centinaio di metri fatti fare in più all'acqua dentro ai tubi equivale a far aumentare smisuratamente la corrente necessaria a pomparla tanto che in un attimo ti ritrovi con più corrente spesa che prodotta. Terzo l'acqua del mare è aggressiva (tremendamente), salata (lascia depositi e incrostazioni) e soprattutto inquinante (fatti scappare qualche decina di metri cubi di acqua salata in una zona abitata o coltivata er poi vedi quanti animali e piante muoiono). Quarto non serve andare fino al mare,visto che basterebbe pompare l'acqua dei laghi più grandi (e quelli sono già più vicini alle montagne) se ce ne fosse bisogno
7) scavare l'interno di una montagna per ricavarci un invaso per usi idroelettrici è una delle imprese più costose, percicolose, difficili, dannose dal punto di vista ecologico a cui possa pensare. Perchè pensi che le dighe le abbiano costruite dove c'erano già degli invasi grandi con a valle una gola stretta e alta?
8) Il mercurio? sarebbe meno pericoloso e inquinante pompare petrolio nei laghetti del parco dello Stelvio! E non aggiungo altro.
Quindi il discorso ha più molto senso di continuare. Quello che si poteva fare è già stato fatto.