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Regazzoni

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  1. Ora però ho capito cosa intende frallog. Non una turbina, ma un piccolo motore a turbina ausiliario. Cioè, non un sistema che sfrutta la pressione dei gas di scarico per girare, ma uno in cui, nei gas di scarico, venga iniettata una piccola quantità di carburante che, bruciando, spinga la piccola turbina. Ho capito bene questa volta? Se è così, forse il bilancio delle potenze, con opportuni accorgimenti, potrebbe essere favorevole, cioè si riuscirebbe a consumare meno di un' analogo sistema classico. Ovviamente ci sono varie controindicazioni tecniche. - Non si può usare solo i gas di scarico perchè sono già poveri di ossigeno e quindi la nuova benzina faticherebbe a bruciare: bisogna miscelare un po' di aria fresca, coll'inconveniente di raffreddare i gas. - La turbina dovrebbe essere davvero molto piccola e non dovrebbe essere come quelle dei turbocompressori auto, ma come quella degli aerei o delle centrali elettriche cioè una turbina a reazione. Oltre ad essere costosa ed ingombrante, credo abbia dei problemi ad essere costrita in piccole dimensioni - Ultimo problema è quello del rumore: una turbina a reazione è qualcosa di piuttosto rumoroso da tenere in un cofano.
  2. Anche io mi ritengo deluso per la controversia Murcielago. Abbiamo dimostrato la fondatezza delle incongruenze, ma tant'è. Per quanto riguarda l'auto di oggi, è dato sapere se è un'auto in produzione o meno?
  3. Per far funzionare una turbina a regime costante, devi avere una portata e una pressione perfettamente controllate, quindi ci vuole un notevole impianto di regolazione per rendere stabile il flusso di gas di scarico di un'auto. E poi per spingere la turbina non basta la pressione dei gas di scarico di una macchina (specialmente al minimo). Quella è già regolata per essere la minima indispensabile per far uscire i gas dal catalizzatore. I turbocompressori vengono usati perchè, sacrificando un po' della potenza del motore (cioè facendo uscire i gas di scarico quando sono ancora ad elevata pressione) se ne ottiene una aggiuntiva maggiore (che deriva dal far entrare più aria nel cilindro, comprimendola). Dovresti sacrificare più potenza per muovere la turbina che per trascinare normalmente l'alternatore. Comunque continua a frullare idee e ad accumulare conoscenze;)
  4. Direi che questo qui è attivo! Infatti non si forma l'obra all'interno: significa che il disco bianco che si vede è il tetto.
  5. E soprattutto, misurare il consumo in ciclo urbano/extraurbano/autostradale non significa guidare in città/fuori città/in autostrada e vedere quanto si riesce a fare. Si tratta di precise procedure, che impongono velocità da seguire, marce da tenere, rallentamenti e accelerazioni. Non si tratta cioè del minor consumo che si riesce ad ottenere, ma di una prova ripetibile (in teoria) e comparabile. Se poi tu ti riferisci a quale consumo istantaneo ti dà il computer di bordo, quello non ha nessun valore.
  6. So che può sembrare parecchio pericoloso (almeno per me è così), ma si trattava di enormi serbatoi che contenevano il gas combustibile e lo reindirizzavano nelle reti cittadine. Quello che ne rimane è il telaio portante. Credo che questo sia un gasometro in funzione.
  7. Non mi sono mai preso la briga di informarmi su come funzionassero, ma provo ora.
  8. Intendi il coso rotondo al centro dell'immagine? In quel caso si tratta di un gasometro. Ce ne sono diversi nelle periferie di tutte le grosse città. Non sono più attivi, ma credo che funzionassero come bacini di raccolta del gas che poi veniva ridistribuito nelle reti locali. Dal basso appare così:
  9. Troppo attaccata alla Gt.
  10. Ha davvero un aria accattivante: simpatica e cattivella. Ottima idea.
  11. Quoto al 110%
  12. Quindi è appurato che il tetto in vetro è obbligatorio?
  13. Io oserei persino dire che nemmeno la CLK è effettivamente una concorrente della Brera. Al massimo lo sarebbe una versione a tetto rigido della Slk, di cui gira qualche voce.
  14. La Sportcoupè è una berlina 3porte!
  15. Il tetto in carbonio sulla M6 è più un operazione pubblicitaria che altro. Non mi sembra che abbiano dichiarato di quanti mm abbassino il baricentro in questo modo, ma che piuttosto tutti gli articoli citino il tetto in carbonio come una avanguardia tecnica: perchè non farlo in fibra di vetro? Il risparmio in peso è paragonabile. Beninteso che sulla Brera è giusto che si possa decidere di non avere il tetto in vetro, credo che esso non incida un granchè sull'handling. O meglio, l'handling della brera perde 5 punti per il tetto più pesante e ne guadagna 50 per la sofisticatezza e la messa a punto delle sospensioni. La M6 guadagna 5 punti per il tetto in carbonio (costossissimo), ma credo che sia difficile tenerla in strada ad alta velocità senza ESP e ARS.
  16. La differenza è che l'iniziativa Fiat non intacca minimamente il "pubblico", cioè il nome e l'immagine di una città, e può rappresentare qualcosa di duraturo e non una semplice sparata pubblicitaria.
  17. Non è per tarparti le ali, ma la cosa, così com'è, fà usire i consumi dalla porta e li fà rientrare dalla finestra. E comunque il tutto è di una complicazione (e quindi di aggravio sui costi) immensa. Non ho molto tempo per spiegare, ma il problema è che, oltre ad essere molto difficile da regolare, la turbina assorbe molta più potenza per produrre la stessa carica della batteria. A parte la questione dei rendimenti, per far girare una turbina, dovrebbe venire alzato ancor di più il minimo e dovrebbe essere anticipato lo scarico (per fornire una pressione sufficiente) perdendo cioè la potenza che pensavi di risparmiare. Per la questione dei regimi minimi, credo che sia davvero difficile per l'orecchio umano percepire come distinte venti detonazioni al secondo (cioè (300/60)*4).
  18. Dire che non è più in produzione mi sembra possa andare... Spingersi oltre non è il caso... per il bene del gioco.
  19. Quello non è un cartello: quello è il "nome" della città. Un conto è legare il propiro nome ad un evento di cultura, di sport, anche di spettacolo. Un'altro è venderlo (o meglio affittarlo) per meri scopi commerciali. E poi per un prodotto dall'immagine così voltatile come un'auto "di tendenza". Un'amministrazione pubblica non può svendere le risorse del territorio in operazioni "a rischio", di breve termine, speculative. Perchè non sono di proprietà dell'amministrazione (che sia essa una giunta comunale o un governo statale), ma dei cittadini. Non stanno piazzando uno striscione pubblicitario sulla strada. Hanno ribattezzato la città. Oltre ad essere uno scempio per la storia o la cultura locale, è uno smacco all'immagine e al senso di appartenenza di un'intera comunità.
  20. Ma allo stesso tempo, "per un pugno di euro" si sono giocati l'immagine (e pure il nome) della città. Questa è un'operazione di finanza creativa, alla Tremonti. Sembra un'idea geniale perchè fà racimolare un certo gruzzoletto in poco tempo e senza sforzi. Però una cosa del genere non può essere ripetuta o resa stabile: non avrebbe più effetto. E poi hanno messo in gioco un bene di lunga durata (l'immagine e il nome stesso) con un tornaconto di immagine di breve o brevissima durata. Sia che l'auto vada bene, sia che vada male, questa operazione apparirà sempre più patetica col passare del tempo.
  21. Si, è davvero uno strumento carino. Però funziona bene solo per le grandi città. Nelle zone distanti dai centri la risoluzione delle immagini è veramentew scarsa. Per l'Italia consiglio piuttosto ww3.atlanteitaliano.it che è il sito ufficiale preparato dal ministero dell'ambiente. Cliccate dsu cartografia. E' più complesso nel funzionamento, ma le immagini sono a risoluzione molto più elevata di quelle di google: si riescono a distinguere anche le auto a volte (ovviamente sono grandi un pixel o due). Purtroppo oggi sembra non funzionare, ma vi consiglio di tenerlo d'occhio.
  22. Infatti! Non me n'ero reso conto. Penso che sia un'aiuto che spetti a tutti.
  23. Vedo la cosa meno sarcastica e più fattibile di quanto possa sembrare. Qualcuno (dei tanti che ci sanno fare) dovrebbe rimaneggiare leggermente questa foto: inserire come si deve il marchio Audi; modificare leggermente il colore della carrozzeria e magari cambiare lo sfondo. Il tutto per far riconoscere il più tardi possibile il tranello anche per chi si intende un po' di auto. Poi si tratterebbe di divulgare l'immagine: - o come una foto rubata o una concept car audi - oppure addirittura inserendo della grafica audi, come se fosse una pubblicità Ci vorrebbero delle idee su come farla vedere a più gente possibile senza compromettere il trucco. Postare in altri forum, mostrare ad amici, non ho idea... non c'è qualcuno che vende auto aziendali e che potrebbe buttare lì la provocazione "ti piace?" a qualche cliente? Sia chiaro che io non vedo questa cosa come un attacco alla Croma. Io penso che assomigli ad un Audi meno di quanto lo faccia una passat od una skoda. Penso anzi che uno stratagemma del genere possa essere un ulteriore termometro dell'esterofilia del mercato Italiano e potrebbe addirittura funzionare come campagna Pubblicitaria per la Fiat, visto che la pubblicità comparativa è legale: due auto affiancate, a sinistra una croma e a destra una passat; la croma con il simbolo Audi sulla mascherina e la Passat con il sibolo Fiat; sotto la scritta "Quale comprereste?".
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