Vai al contenuto

3volumi3

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    1006
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Su 3volumi3

  • Compleanno 05/18/1975

Informazioni Profilo

  • Marca e Modello Auto
    Honda Jazz 2005

Visite recenti

Il blocco dei visitatori recenti è disabilitato e non viene mostrato ad altri utenti.

La popolarità di 3volumi3

Leader del Campionato

Leader del Campionato (6/8)

2.2k

Reputazione Forum

  1. Sì, concordo, intendevo "decotta" a livello di percezione del pubblico, dato che era in giro dal 1972 (e il groviera venne proposto nel 1979)
  2. Mi pare (ma vado a memoria, e ormai c'ho 'na certa) che non fosse automatico ma usasse un sistema pneumatico per i comandi (per la serie: UCAS, Ufficio Complicazioni Affari Semplici). Mi sono sempre fatto l'idea che il cruscotto della Beta terza serie (e della Trevi) fosse un escamotage relativamente economico per creare un po' di hype su un modello decotto nell'attesa della disponibilità di uno totalmente nuovo. Ma non posso non apprezzare la creatività che sta alla base del grovierone. Certo, quando l'ergonomia viene sacrificata in nome del design, non è mai una bella cosa. Ma è bello sapere che c'è stato un cruscotto così strano (per di più su un'auto per il resto molto conservativa a livello di stile) di cui possiamo parlare.
  3. Comunque un netto passo avanti per quanto riguarda l'ergonomia rispetto alla vettura che andava a sostituire
  4. Recentemente mi sono imbattuto in un 4R di inizio 1983 dove ho trovato questo schema di suddivisione per segmenti dei vari modelli, che mi ha fatto capire come i segmenti merceologici, men mondo automotive, siano stati un concetto molto mutevole negli anni. Gli antenati di modelli che oggi assegniamo a un segmento senza troppi dubbi, venivano assegnati a uno diverso. Un esempio? La BMW serie 3 era inserita nel segmento E anziché D. L’Austin Mini o l’Innocenti 3 appartenevano al segmento B (con vetture quindi più grandi) anziché all’A. Ci sono inoltre tante incoerenze che fanno quasi pensare che spesso 4R avesse assegnato i i modelli ai segmenti a caso. Per dire: perché nel segmento C vengono inserite la Ford Escort e la sua versione a tre volumi, la Orion (correttamente), ma nello stesso segmento è presente solo la VW Golf e non la sua corrispondente versione con la coda, la Jetta (che finisce nel segmento superiore)? Ancora più confusione con i modelli derivati. Nel segmento C c’è giustamente la Golf e la sua versione coupé, la Scirocco (anche il Maggiolino, che io avrei visto più correttamente nel segmento C, ma vabbè), mentre nel segmento superiore c’è la Renault 18 (e fin qui ci siamo) ma non la sua versione coupé, la Fuego, viene invece inserita in un segmento superiore. E perché poi la Scirocco e la Fuego non compaiono nel segmento H, dove fanno parte – cito testualmente – “tutte le vetture spider e coupé, cioè tutti quei modelli che presentano spiccate caratteristiche sportive, non soltanto a livello di prestazioni tecniche, ma anche come linea e come stile”? Anche perché nel segmento H è presente l’Alfa Romeo Sprint, che essendo derivata dall’Alfasud dovrebbe essere nel segmento C, e non tra le varie Ferrari e Lamborghini. Insomma, quello che mi sembra è che il mensile di Rozzano abbia seguito un criterio un po’ aleatorio nell’assegnare i modelli ai segmenti. Ma forse, a fare la differenza con l’approccio che usiamo oggi, è il fatto che allora non fosse ancora chiara la definizione di concetto “premium” come elemento trasversale ai segmenti. Oggi siamo abituati a definire una vettura come C “premium” o A “premium”. Mentre a quei tempi, l’etichetta “premium” la si poteva concepire solo per i segmenti superiori, poco importa che cilindrate e dimensioni fossero equiparabili a quelle di altri modelli di segmenti inferiori. Ma questa è una mia opinione.
  5. Quello che davvero mi piacerebbe sarebbe un allestimento Martini ma che richiami anche l'eleganza della indimenticabile Y10 Mia. Insomma, una Y...
  6. Stesso concetto delle vecchie Mercedes: Chrysler Imperial non poteva essere da meno, con questa chiave in oro e cristallo degli anni '80:
  7. Da un panda a un giaguaro la distanza non è poi così lunga.
  8. E nel 1971 la Honda Life, ancora più piccola (lunghezza minore di 3mt).
  9. Col senno del poi hai ragione da vendere. Penso però che a cavallo del nuovo millennio le case generaliste avessero cominciato a capire che non c'era partita contro le ammiraglie premium-teutoniche. I tempi erano definitivamente cambiati e sui segmenti alti di mercato gli acquirenti erano orientati verso marchi dal valore aggiunto di prestigio sociale (mentre le auto "grosse" generaliste sarebbero diventate i SUV). Ecco quindi che anziché ripresentare il design rassicurante delle case tedesche (tanto poi la clientela avrebbe comunque scelto il veicolo percepito come status symbol), le case generaliste cercavano di offrire quel qualcosa di "diverso" nelle loro ammiraglie, per distinguersi, per avere forse un argomento di vendita che i tedeschi premium non avevano. Non a caso quello di inizio secolo è il periodo delle varie Renault Vel Satis, Citroen C6, Lancia Thesis (e prima Ford Scorpio). Ultimi presidi in un settore di mercato che poi avrebbero definitivamente perso. Se avessero proposto un design più rassicurante avrebbero avuto più successo? Chi può dirlo? Ma secondo me ormai la clientela aveva già scelto a prescindere.
  10. Che poi, a ben pensarci, nella storia delle berline Lancia del secondo dopoguerra sono più quelle "non riuscite" e "barocche" rispetto a quelle gradevoli. Le berline a trazione anteriore di Fessia dell'epoca Pesenti (Fulvia e Flavia, in seguito 2000) avevano un design pesante e statico, quelle della prima fase dell'era Fiat non convincevano (Beta/Trevi, Gamma). Un design convincente arriverà solo grazie a Giugiaro negli anni '80 (Delta, Prisma, Thema), poi secondo me solo Dedra (Idea) e La Ypsiolon di Fumia possono essere considerate auto dal design piacevole. Un discorso diverso va fatto invece per le coupè derivate (a parte Kappa, ovviamente).
  11. Mi domando come avevano pensato di risolvere l'apertura dei finestrini...
  12. Probabilmente tentativi di citare il posteriore della Lancia Aprilia. Tentativo risolto meglio nella Ypsilon entrata in produzione, perché la citazione è stata mitigata.
  13. Se non fosse stato per la Renault Twingo, video come questo non sarebbero possibili...
  14. Visto che spesso le foto che ci proponi riguardano auto poi demolite, quando leggo i tuoi post mi prende una certa malinconia, come se mi trovassi nello Spoon River di Autopareri
  15. In effetti c'è una certa reminiscenza nella grigliatura
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.