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Non vorrei sbagliarmi, ma la Horizon fu sviluppata utilizzando molti elementi importanti della 1100, come si evidenzia nel sito che ho linkato sopra (http://www.rootes-chrysler.co.uk/car-development/dev-horizon.html) Concordo in parte con te. Senza entrare nei dettagli tecnici (che non ne ho le competenze) Ritmo osava di più a livello di layout esterno, con l'introduzione degli allora inconsueti e avanzati paraurti ad iniezione di polipropilene e gomma, resistenti agli urti fino a 6 km/h. Oltre ad avere un design più ricercato (ma, oggettivamente, non per questo più funzionale). La Horizon invece, con quei suoi quasi anacronistici paraurti in metallo, aveva un'aria meno innovativa. Ma a livello di dotazioni era più moderna della controparte italiana, specialmente se teniamo conto che offrì fin da subito il computer di bordo, la trasmissione automatica e, nella versione d'oltre oceano Plymouth, anche iniezione elettronica e cruise control. Inoltre (io ci sono salito spesso da ragazzino) a livello di finiture era effettivamente molto meno plasticosa della Ritmo. Poi negli anni, pur essendo arricchita da versioni molto accessoriate, venne un po' abbandonata a sé stessa (assenza di reslyling e aggiornamenti sostanziali), diventando un'alternativa low cost nel settore medie (stessa sorte che sta segnando la Punto).
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Sì, ma come giustamente si sostiene qui (sito interessantissimo che consiglio a tutti i feticisti come me dei fallimenti automobilistici), gli interni, oltre a essere piatti, tra le altre cose mancavano di tutti quei piccoli gadget così di moda in quegli anni. Insomma, se guardiamo cosa facevano i marchi generalisti su modelli di segmento inferiore usciti nel '81/82 abbiamo soluzioni che all'acquirente dell'epoca davano più l'idea di value for money (ma che a noi oggi fanno giustamente storcere il naso). Confrontiamo gli interni della Tagora con: Ford Sierra, uscita nel '82 Citroen BX, '82 Perfino nella tanto vituperata Fiat Argenta dell'82 gli interni risultavano opulenti rispetto alla Tagora .. Senza contare che sempre '82 un marchio già allora "near premium" usciva con questi interni: So che con gli anni la Horizon acquisì la nomea di auto... mediocre, appunto... Forse perché non fu rinnovata sostanzialmente nel suo ciclo vitale. Però rileggendo la prova su strada in un 4R del '78 la macchina piacque, pur senza far gridare al miracolo. Forse la rivista, a quei tempi molto legata al panorama automobilistico nazionale, si aspettava una vittoria della Fiat Ritmo... Ma sono mie supposizioni.
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Uno dei motivi che imho decretarono l'estinzione del marchio è che finì per fare vetture molto mediocri (nel senso di "nella media"), che non eccellevano in niente. E che riproponevano sempre lo stesso anonimo design anni '70, per tacere dei desolanti interni, che anche in un modello che voleva essere di rappresentanza come la Tagora avevano lo stesso look & feel imbarazzante della più economica Horizon (si vedano le plastiche rigide a gogo). E parliamo di un modello uscito nel 1981...
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Milano, seconda metà degli anni '80, linea 65. Ho fatto in tempo ha prendere uno di questi, nel mio tragitto casa - scuola media: Lancia Esagamma carrozzeria Pistoiesi, già una mosca bianca ai tempi. Ero contento quanto inaspettatamente passava lui a raccattarci, aveva un certo che di esotico... In seguito fu solo Iveco e Inbus.
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Non si capisce se è un'illazione del giornale e comunque dovrebbero citare delle fonti per rendere più credibile il tutto... Per il momento l'unico Polo Premium che abbiamo è questo:
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Ford Galaxy 2.0 TDCi 163 CV usata
3volumi3 ha risposto a Sampsa in Consigli per l'Acquisto dell'Auto
Sì, come regola di base ha senso. Una macchina che non hai pagato tu, che sai che ti viene sostituita dopo tot. e per la quale non paghi manutenzione sei meno motivato a trattarla con i guanti. Però spesso le ex aziendali sono gestite da concessionarie che ti offrono controlli e mini tagliando nel prezzo. Inoltre nel mio caso il chilometraggio era molto esiguo (meno di 9000 km). Infine, cosa molto importante, questo è un tipo di vettura grande e macina km che se acquistata da un privato viene tenuta quasi fino a consumo... Non è la vettura media che cambi dopo poco perché ti si allarga la famiglia, o la classica auto di rappresentanza che per questioni di immagine sostituisci appena esce un modello nuovo. Il privato che l'acquista non avrai necessità di sostituirla dopo pochi km... Con chilometraggi umani le trovi solo come aziendali. Una curiosità, vai a vederla presso un concessionario Ford zona nord Milano specializzato in grosse Ford aziendali?- 4 risposte
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Se ha fatto bene a uscire quando è uscita, non so... Qualche anno ancora di visibilità avrebbe potuto averlo, se non sbaglio i rally hanno perduto valore negli ultimi anni. Concordo sul fatto che il vero peccato capitale sia stato quello di avere gettato alle ortiche da un giorno all'altro l'immagine Race. Un vero suicidio commerciale, uno degli atti più taffazziani a livello di marketing, col senno del poi. L'immagine Race è quella che ha permesso a marchi come Subaru e Mitsubishi di non cadere nel dimenticatoio oggi... Quello che sostengo sempre anch'io. Se ci fate caso tra i marchi defunti ce ne sono molti che hanno fatto la storia dell'automobilismo, spesso con scelte coraggiose e controcorrenti. A parte Rover e Saab, citate da te, pensa a NSU, Panhard, Talbot, Simca, Studebaker... la stessa Autobianchi pioniera del concetto di citycar di lusso... Sono i marchi che devono (in maniera intelligente e senza rinnegarsi troppo) adeguarsi al mondo, non il contrario.
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Sì, infatti, quello che sottintendevo è che è quindi inutile dibattere sui tempi rilevati, anche perché mi sembrano funzionali a una sceneggiatura studiata a tavolino (come diceva quel tale, a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca)...
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Rimane il discorso di base che questi tempi sono stati effettuati da "piloti" diversi (i tre presentatori* + un pilota professionista per la M3)... Quindi il valore serio di queste rilevazioni sarebbe da considerare pressoché nullo... Aveva più senso quando c'era the stig... * con capacità e indole disomogenee
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Mi pare che durante la crisi delle Big Three il governo USA avesse messo in chiaro che per salvarle avrebbero dovuto avere nella gamma veicoli dalle emissioni particolarmente basse. Per questo fu incentivata l'acquisizione di Chrysler da parte di FIAT con relativa commercializzazione delle parche utilitarie italiane in suolo statunitense. Non per niente a quei tempi c'era lui, che ci teneva a queste cose: Ora i tempi sono cambiati perché c'è quest'altro...
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Ford Galaxy 2.0 TDCi 163 CV usata
3volumi3 ha risposto a Sampsa in Consigli per l'Acquisto dell'Auto
Presente! Ford Galaxy 2.0 TDCi 163 CV Titanium 2012, acquistata aziendale nel 2013 con 9000km. Premetto che è stato un acquisto eterodiretto dalla moglie, la quale riteneva inadeguata la nostra vecchia Jazz per le esigenze di una famiglia di 5 persone... Ma si sa... le donne! I miei criteri di scelta sono stati un po' particolari... a parte il fatto di cercare una monovolume molto spaziosa con una guidabilità che non facesse troppo rimpiangere vetture dal baricentro più basso (e in questo mi è stato utile cercare prove comparative su siti esteri, dato che in Italia si trova poco a riguardo), le altre caratteristiche che cercavo era che fosse un modello uscito da un po' di tempo e che non avesse troppa elettronica a bordo (per questioni di affidabilità e praticità), con una buona superficie vetrata (il rapporto lamiera/vetro in auge adesso lo trovo una moda grottesca e claustrofobica). Poi chiaramente il prezzo e il chilometraggio hanno avuto un peso non indifferente. Premesso ciò, mi trovo bene. La reputo una macchina comoda, gradevole da guidare (pur con tutti i limiti della tipologia di auto), con un buon allungo, macinatrice di chilometri autostradali, enormemente spaziosa e discretamente versatile. Da cdb i consumi di attestano su una media di 7.7 l x 100km (e in questo dato è inquinato dal frequente utilizzo di mia moglie, che pensa che le marce siano solo 4 ) Non avendo una grande esperienza pregressa di guida di altre automobili, i difetti che ho trovato sono triviali: bagagliaio senza scomparti e senza tendina copribagagli (e proprio per la sua dimensione i bagagli tendono a sbatacchiare di qua e di la), mancanza scomparto refrigerante, mancanza possibilità disattivare airbag passeggero, mancanza ricircolo automatico (sembra una stupidaggine, ma essendo il simbolo di attivazione molto piccolo, spesso me lo dimentico attivo)... insomma, tutte cose soggettive. Adesso ha 66000 km Unico intervento extra, revisione scatola guida (per perdita olio servosterzo): 516€ Ultimo tagliando presso officina multimarca di fiducia (comprensivo di sostituzione due pastiglie freno Brembo a 77€) è stato di 377€ (iva e manodopera compresa) Probabilmente, senza le pastiglie freno e relativa manodopera, avrei speso attorno ai 260€... Spero di esserti stato utile... buon acquisto!- 4 risposte
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La famosa Talbot Arizona
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Come, neanche una presa USB?!? Ghidella dimettiti!!!11!!
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Ecco, quello di Audi è un esempio di a cosa può portare operare per anni avendo in mente una mission ben precisa (perdonatemi il termine da markettaro imbruttito). A differenza di Lancia, per la quale si è cambiato strategia a ogni stagione (facciamo delle macchine signorili con tecnica all'avanguardia ma di cilindrata contenuta, no, anzi, delle belve sportive da rally, no, anzi, ritiriamoci dalle competizioni che dobbiamo fare solo macchine da imprenditori di una certa età, no, aspetta, il nostro target devono essere le neopatentate e le sciurette...) E scusate se accidentalmente sono tornato in topic, giuro che la cosa non era voluta...
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Sì, a voler essere onesti l'Argenta va considerata un tappabuchi raffazzonato in attesa di questa: Che, faccio outing, a me non è mai piaciuta più di tanto, un po' come quasi tutte le Fiat coeve (ma sono io la voce fuori dal coro)
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Sì, concordo in maniera sostanziale. Una piccola precisazione, però: erano anni in cui il mercato interno era molto indulgente con quanto proponeva Fiat. Nei 4R di quegli anni ci sono innumerevoli testimonianze di lettori che si stracciano le vesti per il gran numero di "esterofili" che osano comprare straniero ... Forse mi sbaglio e parlo senza conferma di dati numerici, ma mi pare che all'estero Regata e Prisma avessero una quota di mercato molto marginale. Ah, oltre a Duna aggiungerei anche Argenta all'eccezione dei modelli indovinati del periodo (a suo confronto Duna ebbe più successo)
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Secondo me uno dei principali limiti di Regata era il suo design insapore. Non è un caso che venne scelta da uno produzione hollywoodiana del periodo per rappresentare la tipica (anonima) auto giapponese: ...e il naufragar m'è dolce in questo OT...
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Ocio, che fu la 11 a derivare dalla 9 * (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Renault_9 https://it.wikipedia.org/wiki/Renault_11) * La Renault 9 fu volutamente una 3v dalla linea asettica, deliberata dopo la "scottatura" che la Renault si prese con l'estrosità periforme della 14, quantomeno poco capita dal pubblico. Con la 11 uscita 2 anni dopo la 9 cercarono di offrire una media in una declinazione un po' più moderna...
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Forse anche perché il mercato italiano era negli anni'80 più prono ad acquistare tutto ciò che proponeva mamma Fiat. La Regata veniva percepita come una D? Forse la domanda non ha senso nel contesto di quel periodo: veniva semplicemente percepita come un gradino sopra la Ritmo, e tanto bastava per far sentire all'acquirente piccolo borghese l'ebrezza della scalata sociale . Poi col passare degli anni questo meccanismo di dedizione consumatore italiano/mamma Fiat si è inceppato. Fiat ha continuato a far derivare le sue D (o "near D" ) dalle C (Tipo -> Tempra, Brava -> Marea) ma il mercato interno si è fatto sempre più "smaliziato" e, in quel segmento, attento allo status percepito. A margine faccio notare che mentre con Ritmo-Regata e Tipo-Tempra si lavorò molto sulla diversificazione, con Brava-Marea si era al minimo sindacale (stessa plancia, frontale praticamente identico) e infatti il mercato ha bocciato questa scelta. Ai tempi però la TP era vista come una cosa penalizzante, dato che sostanzialmente era un retaggio di progetti datati (e le potenze modeste dei motori dell'epoca rendevano più guidabile la TA)
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Sì, vedremo, anche se paradossalmente è più semplice (IMHO) far prosperare un marchio creato a tavolino come ramo di un altro marchio ben consolidato worldwide, che far risorgerne uno la cui immagine è rovinata da più di quattro lustri di scelte discutibili.
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Sì, infatti, ma a livello di allestimento e di "naming" le case avevano l'intento di farle percepire come un qualcosa di un pelo superiore alle 2v dalle quali derivavano. Mentre per quanto riguarda le italiane Prisma e Regata, l'intento di riposizionarle rispetto alle 2v era ancora più spinto (e, ripeto, determinato anche da modifiche più sostanziali)
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Premettendo che ti quoto tutto il resto, bisogna contestualizzare il periodo in cui Prisma uscì, nel quale forse i segmenti di mercato non erano ancora così definiti come oggi. Lancia infatti non era l'unica casa a far derivare una 3 volumi posizionata un pelo sopra la 2 volumi C di provenienza. Pensiamo alle coeve Escort/Orion, Golf/Jetta, Ritmo/Regata. Tra l'altro mi pare che il mercato interno abbia premiato Prisma, così come Regata. Che poi, a differenza delle straniere, le italiane differivano maggiormente nel frontale e avevano interni esclusivi. Ecco, qui vorrei portare chi sostiene questa tesi (mi sembra che tu non sia l'unico) a riflettere su una cosa. Nel mercato attuale c'è ancora spazio per una Lexus/Maserati low cost? Per quanto riguarda Lexus una produzione italiana è quanto di più lontano, come concetto di partenza e percepito, da una giapponese. Sappiamo che Lexus si è creata (a fatica e solo in certe aree geografiche) l'immagine che ha partendo dalla fama di qualità totale e maniacale di Toyota (e comunque di tutte le giapponesi fine anni '80). Inoltre il mercato dell'auto sta sempre diventando più conformista e (nei segmenti superiori) polarizzato su marchi dall'immagine consolidata, a ragione o meno. Nello specifico, come l'utente medio (quello che tiene in piedi le Case normali) compra solo auto che vede per strada o che ha già acquistato il vicino e/o il collega. Per questo si vendono sempre più SUV, anche in contesti urbani: l'utente medio è sempre più lemming. Non per niente tutte le auto che avevano portato avanti soluzioni raffinate e anticonformiste, o sono sparite (SAAB, NSU, etc...) o si sono "normalizzate" (Citroen, Honda, etc...).
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Vi rendete conto di come può essere tragicomico e paradossale il destino? Quando finalmente arrivò la berlina Alfa pressoché perfetta, attesa spasmodicamente per decenni... le berline passarono definitivamente di moda e la gente smise di comprarle... ☏ A0001 ☏
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A quanto pare non nel modello base USA. (comunque ne parla da 15' 10'' nel video) No, ma da altre prove si capisce che questa tendenza di marchi prestigiosi a suvvizzare la gamma per fare cassa con poco sforzo non incontra le sue simpatie. Ad esempio in questo video sulla Jaguar F-Pace il tormentone è che non è ne carne ne pesce, dato che alla fine si tratta di un banale SUV che non offre nulla di più rispetto alla media dei SUV di lusso... Che poi, le sue "recensioni" si devono prendere per quello che sono, un modo simpatico per raccontare le caratteristiche più peculiari (nel bene e nel male) delle auto che prova. Certo, non è un pilota, io salto sempre l'ultima parte in cui prova le varie vetture su strada (tra l'altro in mezzo al traffico con conseguente andatura), perché riconosco che non è il suo campo. Ovviamente non valuterei mai un acquisto basandomi su un suo video, ma devo dire che riesce a trattare in maniera leggera tutti quei particolari che assommati danno un'idea sulla qualità costruttiva di un auto. Tornando a quanto dice di questa Maserati (e anche della Ghibli my 2015) non ci trovo nulla di sconvolgente: sostiene che la cifra richiesta, pur con l'handling da prime della classe, non è giustificata dalla potenza della motorizzazione (Levante), dalle dotazioni e (specialmente nel caso della Ghibli my 2015) dalla qualità costruttiva. Punto. Giudizio superficiale? Non direi, dato che comunque, pur in un ottica di intrattenimento, questo giudizio viene documentato. Insomma, se quello sulla Levante è un giudizio superficiale, allora lo dovrebbe essere anche questo:
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