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La prima auto con un origami sulla fiancata Però mi piace, se non altro perché dimostra che nel car design c'è vita quando non si affrontano i soliti panettoncini (SUV e crossover in tutte le salse).
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- hyundai elantra n 2022
- hyundai elantra
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Pensavo che qualcuno avrebbe detto "ma non la fanno in versione SW"
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"Ho preso un'Alfa. Molto scattante, ma un po'..."
nella discussione ha aggiunto 3volumi3 in Auto Epoca
Milou a Maggio è un film di Louis Malle del 1990 che parla di un gruppo di borghesi che si incontra nella villa di una matriarca appena morta, sullo sfondo dei famosi disordini del maggio parigino del '68. Vidi questo film negli anni '90 e da allora vivo con un dubbio che mi attanaglia e che spero voi possiate finalmente dirimere. La questione è questa. A un certo punto nel film si vede arrivare il notaio per la lettura del testamento, in una ruspante Giulietta Spider: Nella scena seguente raggiunge la governante (Miou-Miou, in pratica la protagonista del film) e segue questa conversazione: Ecco, come potete immaginare, da quando ho visto questo film mi sono arrovellato a pensare cosa avesse voluto aggiungere dopo quel ma un po'... (e a maledire la governante per averlo interrotto 😣). E qui entrate in campo voi, cari amici! Cosa avrebbe voluto dire secondo voi? Date libero sfogo alla fantasia e aiutatemi a placare il mio dubbio atroce! Molto scattante, ma un po'...??? -
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Penso che Renault abbia calcolato anche la rivalutazione monetaria dovuta all'inflazione. Per essere pignoli, 39 milioni dell''89 corrispondono a 41.148,68 € di oggi, almeno secondo il Sole 24 ore
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Un accessorio di classe, che non può mancare nell'abitacolo dell'automobilista previdente e responsabile
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Eccomi! Giusto Cazzeggiando con i listini di un 4R del luglio 77 risulta che la quotazione di una Montreal di 2 anni prima era uguale se non inferirore al prezzo di una media cilindrata nuova. Un po' come se adesso ci si portasse via una Giulia Quadrifoglio MY19 al prezzo di una Golf 1.5 Tsi (30k €)
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...nato consultando oziosamente un Quattroruote del '77. Cos'hanno in comune una Alfa Romeo Montreal del '75 Con una Renault 12 TS del '77 e una VW Golf GLS del '77 ?
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E' vero, e anche dai collezzionisti francesi.
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- dr 6.0 2022
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Sì, è probabile, anche se il buon vecchio 4R dava la modifica per certa, immaginandosi la versione definitiva nell'illustrazione che apre l'articolo da cui avevo tratto la foto. Notare anche la versione cabiro a quattro porte, probabilmente su ispirazione della coeva Citroen Visa. Ma la versione che veramente avrebbe fatto la differenza (e che comunque la stessa 4R ammetteva che era solo una lontana ipotesi) sarebbe stata quella che ho evidenziato qui sotto
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Intendi questa, giusto? Sì, infatti ha il frontale più inclinato rispetto alla Uno, ma tini conto che quando erano uscite queste immagini la Uno era già in commercio da mesi, per cui sembrerebbe sia stata una scelta deliberata voler diversificare il frontale della Turbo dagli altri modelli.
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Non so se questa "mai nata (così)" sia stata già postata. Si tratta di una versione pressoché definitiva della Uno Turbo, mostrata da 4R nel luglio '83 (secondo la rivista sarebbe entrata in produzione così, avrebbero aggiunto solo lo spoiler attorno al lunotto). Come potete osservare a Torino si pensava in un primo momento di caratterizzare maggiormente questa versione sportiva, andando a modificare una parte importante come il frontale. Come poi spesso accade, i contafagioli di corso Marconi hanno portato a più miti consigli i responsabili di prodotto [senza fonte :D]
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No, per carità, siete bravi. Ma stiamo parlando di Lancia, che ha fatto la storia dell'automobile, non di un marchio coreano o di una Seat qualsiasi. Se dovessi scegliere tra la fine di Lancia e il vederla rimarchiare noiosissimi SUV, preferisco la prima opzione. Anche perché pure la seconda opzione rappresenta una fine, solo più subdola e triste.
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Sì, certo, Apple e Samsung ci saranno sempre e investiranno sempre, specialmente nella fascia alta del mercato, come nell'automotive ci saranno chissà per quanto Tesla (che associo ad Apple) e realtà come Toyota e VAG. Ma pensiamo a quali erano le realtà nel mondo della telefonia portatile solo pochi anni fa (ma questo discorso vale per l'hi tech): LG, Blackberry, Sony, HTC, Nokia... colossi spariti o drasticamente ridimensionati nel giro di pochi anni. E pensiamo a quanti nuovi oscuri marchi cinesi (e non solo) possono permettersi di assemblare da zero smartphone prendendo un pezzo qui e uno là. Basta farsi un giro su marketplace specializzati in prodotti cinesi. Per un'Apple e una Samsung che possono permettersi R&D, quanti sono i marchi che si limitano ad assemblare componenti da terze parti?
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La carrellata proposta in questo thread è degna di uno freak show da circo Barnum: carrozzerie sgraziate, sporporzionate fino al grottesco, malformate, caricaturali, affette da nanismo o gigantismo... Ma al di là delle facili ironie, questo mi ha portato a due considerazioni. 1) Fino a qualche lustro fa, un passaggio obbligato per chi voleva lanciarsi ne campo automotive era riconoscere i propri limiti e chiedere la consulenza di uno studio di industrial design del settore, il più delle volte italiano. Adesso invece mi pare che la facilità con cui si possa "progettare" virtualmente generi un effetto Dunning-Kruger, per cui ci si improvvisa designer pasticciando con i SW 3D, esattamente come farebbe un qualsiasi profano (e qui in AP la maggior parte dei rendering che ho visto da voi appassionati sono nettamente più professionali di questa roba). 2) Con le dovute differenze, penso che nell'automotive, stante il suo passaggio dall'endotermico all'elettrico, dal meccanico all'elettronico, a medio/lungo termine potrebbe succedere quello che sta accadendo oggi per l'high tech. Ossia che i prodotti finali saranno sempre più il risultato di assemblaggi di componenti "off the shelf", e questo permetterà a un numero sempre maggiore di nuove realtà di affacciarsi nel settore con proposte sempre più mediocri ed economici. Si veda cos'è successo con l'elettronica di consumo: fino agli anni '80/90 c'erano moltissime aziende che sviluppavano prodotti di qualità con tecnologie proprietarie e comunque con grandi investimenti in R&D (pensiamo a cos'erano aziende come Philips, Grundig, Telefunken, per citare le più conosciute). In seguito però non hanno potuto competere con i prezzi di altre aziende che si limitavano ad assemblare componenti made in Cina. Quella Cina che a furia di assemblare componenti sviluppati da committenti "blasonati" aveva sviluppato un suo know-how per svilupparne di simili a prezzi molto ridotti. Se guardiamo il mercato globale degli smartphone, l'80% è in mano ad aziende che praticamente non esistevano fino a 10 anni fa. Ora, non voglio paragonare l'automotive al mondo dell'high tech consumer, so che è una realtà molto più regolamentata e vincolata (normative comunitarie, rete assistenza, omologazione, etc) e che questa tendenza non sarà così immediata e totale. Ma secondo me, con le automobili che diventeranno sempre più simili a PC su ruote, e specialmente con i componenti chiave che saranno prodotti da poche aziende (batterie, motori elettrici, chip per l'AI), la macrotendenza potrebbe essere questa.
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@L' informatore d'auto Ammettilo, nascondi da qualche parte una macchina del tempo che ogni tanto usi per fare incetta di soggetti per le tue foto!
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Non è male, l'unica cosa è che potrebbe essere non adatta al target di riferimento, perché con tutte quelle parti che possono staccarsi (specchietti, targhetta "taxi") è fuori norma per i bambini sotto i tre anni. Però mi sembra ben fatta, ha anche le ruote sterzanti! Si sa già se le pile sono comprese nella confezione?
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Effetto serra garantito nelle giornate di sole 😳 Dici bene che "Giocare con le vetrature era un po' la moda degli studi di design del periodo". Il contrario di oggi, dove questo elemento è sempre più sottile e annegato nella lamiera, a causa della tendenza (secondo me stucchevole) a esasperare la forma a cuneo. Nel design odierno la differenza tra finestrini e feritoie sta diventando sempre più labile...
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Concordo in parte con te. Diciamo che avevano un design nel quale gli stilemi americani venivano corretti dall'equilibrio europeo. Anche perché se per noi europei nel '75 la Granada era questa per gli yankee era questa cosa molto più barocca e datata Per non parlare delle serie successive. Qui due esemplari del 1980 (EU e USA), tanto moderna e slanciata una, quanto pesante e obsoleta l'altra
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Riesumo dopo 11 anni questa discussione (uh, quanti forumisti che purtroppo si sono persi negli anni!) per condividere con voi questo volumetto che ho trovato tra la memorabilia "interna" inerente agli anni in cui mio padre lavorò per l'Alfa Romeo. L'Alfa 33 è stata disegnata da Ermanno Cressoni, ma quello che motli non sanno è che al suo stile collaborò anche Ernesto Cressoni, in forza al Centro Stile della Casa dal 1958. Cattoni non fu però solo un designer, fu anche un rinomato vignettista, che collaborò per molte testate prestigiose. Cosa curiosa, non ha una sua pagina su Wikipedia, ma qui potete trovare un po' di informazioni su di lui. Bene, al lancio della 33, l'AR distribuì internamente un libretto in cui il Cattoni designer del Centro Stile si fonde con il Cattone vignettista. Un'idea del risultato la potete vedere dalle immagini qui sotto. Al di là di tutto, penso che anche questo rapporto così "personale" degli uomini della Casa con il marchio sia uno dei motivi per cui l'AR è percepita con un alone di "romanticismo" dal pubblico di appassionati.
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"Scusa, dove te lo lascio il tablet?" "Appoggialo pure lì, davanti a quel telecomando, poi ci penso io a spostarlo" Scherzi a parte, ancora uno o due lustri e i cinesi faranno nell'automotive quello che hanno fatto con gli smartphone: daranno filo da torcere ai marchi generalisti. Anche perché le auto si stanno sempre più smartphonizzando.
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