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3volumi3

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  1. Condivido storia interessante di uno sviluppatore di software USA, che un bel giorno ha deciso di vendere casa ed effetti personali, e vivere in un camper viaggiando per il paese. La cosa interessante è che il camper se l'è costruito lui (o meglio: lui e suo padre) in 38 giorni partendo da un Dodge RAM ProMaster, scelto per via dello sfruttamento dello spazio interno nettamente migliore rispetto ai concorrenti. Qui c'è la cronostoria dettagliatissima con tanto di prologo ed epilogo (titolo eloquente: Fuck the Banks, I'll Build My Own Damn House or How I Learned To Stop Worrying, and Build a Custom Camper Van): http://syntheti.cc/van-build/ Qui tour anche lui dettagliatissimo: Hope you'll enjoy it!
  2. E allora passiamo a un cobadge, piuttosto che un rebadge... Non troverei altro termine per queste non più freschissime Fiat costruite dalla nordcoreana Pyeonghwa Motors, che appunto presentano entrambi i marchi. Pyeonghwa HWIPARAM 1 (Fiat Siena/Palio) Pyeonghwa Ppeokkugi (FIat Doblò) Se poi vi affascina il mix tra socialismo reale, modernariato automobilistico e pessimo editing video, questo è il video che fa per voi
  3. Questa potrebbe essere considerata la madre di tutti i rebadge, non fosse che in questo mio post c’è un pizzico di provocazione (ma solo un pizzico, eh! ): infatti sarebbe più corretto parlare di stretta derivazione, piuttosto che rimarchiatura. Ma a quei tempi, nei quali le carrozzerie erano tutte sviluppate artigianalmente, quindi nessuna identica a un’altra, questa era la cosa che si avvicinava di più a un rebadge. Ceirano Welleys 1899 FIAT 3 ½ HP 1899, conosciuta infatti anche come Fiat Welleyes. La vettura era in pratica il modello della prima foto, costruita direttamente dall’Accomandita Ceirano rilevata dalla Fiat.
  4. Direi che ci sono dei precedenti illustri a questa scelta
  5. Bello questo topic,occasione per vedere foto molto interessanti, ma forse un po’ troppo ampio nella definizione di "interni più belli". Difficilmente una Ferrari, Aston Martin, RR, BMW di fascia medio alta, etc... avranno interni men che affascinanti. Forse il fascino di certi interni sta più nell’originalità con la quale vengono interpretati efficacemente i soliti elementi dell’abitacolo, e penso che la prima foto del topic, la CX sia perfetta. Dal canto mio, come “interno più bello”, sceglierei un interno di una vettura media che bello non è, ma è sicuramente originale, coerente con l’immagine dell’esterno, simpatico, mette di buon umore e (parlando dell’abitatolo nel suo complesso) estremamente vivibile e luminoso: Quello che mi piacerebbe è uno spinoff di questo topic che tratti gli interni più strani ed eccentrici, esperimenti magari anche falliti di creare qualcosa di nuovo. Ho già in mente il primo esempio (oltre alla foto qui sopra)
  6. Certo che fu venduta in USA, solo con il 3000 v6 e in vari allestimenti Si intravede anche in alcuni film dell'epoca ambientati in USA: (fonte: http://www.imcdb.org/vehicle_10850-Alfa-Romeo-164-1991.html) (fonte: http://www.imcdb.org/vehicle_141973-Alfa-Romeo-164-1991.html)
  7. Oggi ero in autostrada e mentre venivo sorpassato da due Smart mk1, un primo modello e un restyling, mi è venuto da ripensare a questo bel topic e più in generale l’idea di facelift, o model year, o restyling che dir si voglia. E sono giunto a questa paradossale conclusione: i facelift dei modelli più riusciti e amati sono (inconsciamente?) considerati dagli appassionati come un ineluttabile accidente della vita che prima o poi deve accadere, quasi un memento della regola universale che considera la perfezione uno stato massimamente effimero, in un mondo in preda all’entropia. Al massimo l’appassionato spera che questo accidente non sia troppo distruttivo, che comunque l’impatto con il nuovo design sia tutto sommato accettabile… Quante volte di fronte a notizie di restyling di modelli iconici (mi viene ad esempio in mente la 500), ci siamo confortati a vicenda con frasi del tipo: “speriamo che non si accaniscano troppo”, “speriamo che non facciano troppi danni” etc…. E quante volte nel nostro irrazionale pensiero di appassionati, fuori da qualsiasi logica commerciale, avremmo preferito che un modello venisse dismesso, conservando un imperituro ricordo di perfezione, piuttosto che subire l’onta di uno stupro estetico in nome di un becero marketing da vendite tanto al kilo (ok, ora sto esagerando, bannatemi pure! ) Contestualizzo con un esempio... Primo modello, design perfetto, nulla fuori posto: Ultimo restyling, dopo anni di aggiungi, sposta, metti a norma...: Certo, poi a smentirmi (o come proverbiale eccezione che conferma la regola) c'è anche il caso di un restyling che dopo più di 20 anni ridona freschezza e giustizia a un modello iconico, reinterpretandone intelligentemente le linee originali di cui i precedenti facelift avevano fatto scempio. Ma forse questo è un caso particolare, perché in quei 20 anni il modello originale in questione aveva già fatto in tempo ad entrare nella storia del design classico, così da poter essere "reinterpretato" con il rispetto che si porta per un'opera d'arte, piuttosto che "ristilizzato" (un po' come sì è poi fatto, partendo però ex novo, con le varie Mini, VW new beelte, 500). So che avete già capito di cosa sto parlando
  8. Ecco bravo, non avrei saputo esprimermi meglio E' proprio l'effetto che mi fece quando la vidi la prima volta da bambino, quello di un frontale Prisma pantografato... Più che incompresa, incomprensibile non perché fosse una cattiva macchina, anzi, ma per le logiche onanistiche di Piëch che ne giustificarono l'esistenza...
  9. Bel topic, complimenti! A mio parere uno dei migliori restyling (se non il migliore) fu il primo della Lancia Thema (1988). Interventi minimi riuscirono a svecchiare e slanciare l'insieme, operando quasi esclusivamente proprio nell'elemento a mio avviso meno riuscito nell'originale del 1984: il frontale. Restando sempre in casa Lancia, questa volta in negativo, è pazzesco come siano riusciti programmaticamente a rovinare, banalizzandolo, il design quesi perfetto di ogni piccola, dalla Y10 all'ultima Ypsilon. (notare come infierirono sull'elemento di stile più iconico della vettura, quell'arco nero che taglia dinamicamente in due il profilo, e che ingrossato e colorato come il resto della macchina perde la sua funzione originaria diventando un mero pataccone di plastica) (banalizzandola molto nel frontale) (appesantendo l'insieme, avendo eliminato la parte inferiore a contrasto che alleggeriva molto)
  10. Ho trovato questa pubblicità nelle prima pagine di 4R del settembre 1978. Lo stesso numero che presenta una prova su strada della Fiat Ritmo, auto della quale già da mesi si conosceva il nome definitivo, che avrebbe sostituito il numerico 138. Ordunque mi chiedo: ma com'è possibile che un'azienda importante come la Veglia Borletti avesse permesso l'uscita di una simile cosa? Basito & perplesso...
  11. Se può essere utile per prolungare di un po' le pippe , si tratta di una 1.6. Dalla foto non si capisce, ma dal vivo si leggeva chiaramente attraverso l'alone di ruggine lasciato dalla targhetta metallica.
  12. Ciao a tutti. Visto che siamo in periodo, speriamo in una prossima ressurezione anche per lei: (scusate per la qualità di quest'ultima immagine) La cosa interessante è che questa vecchia signora, che mi pare un po' pasticciata (se non erro le portiere risultano di un modello posteriore al resto, che dev'essere una prima serie) è stata buttata lì da meno di un anno, stando a Google Street View. Male che vada se serve qualche pezzo di ricambio... A pochi metri di distanza: Chissà cosa l'ha spinta a venire a morire qui dall'Inghilterra... Anche lei giace lì da meno di un anno.
  13. Volevo condividere con voi queste pubblicità Lancia trovate in un 4R del 1963... pubblicità che oggi possono essere degli esempi sul come NON reclamizzare un prodotto e su che argomenti Non utilizzare per reclamizzarlo. Basta leggere la prima: non solo si sottolinea come il fatto che le auto Lancia siano più pesanti della media (con argomentazioni ingenue, tra l'altro), cosa che oggi farebbe accapponare la pelle a qualsdiasi appassionato di automabili, ma si decantano le lodi di una RR del '26, con tanto di foto, come esempio di auto signorili e durevoli. Come se nel 1926 Lancia non avesse prodotto automobili "durature, signorili e silenziose... Mah! Oppure quest'altra pubblicità. Cosa c'è di meglio per conquistare nuovi acquirenti che avvertirli che nel momento in cui ordineranno la vettura dovranno rassegnarsi ad attendere parecchi mesi prima di entrarne in possesso? Insomma, va bene l'onestà, ma qui si va contro qualsiasi elementare regola di marketing...
  14. Io la trovo non riuscita, ma non per un discorso di furgone o meno. Questo modello e sintomatico di come stiamo sacrificando conquiste basilari in campo automobilistico come l'abitabilita' e la visibilità' sull'altare delle mode imposte. Trovo un parallelelismo con gli eccessi del design dei barconi americani di fine anni '50, dove un deliberato eccesso di cromature, pinne, scimmiottamento di elementi di stile aereonautico e vari elementi posticci avevano reso poco vivibili e poco pratiche quelle vetture. Che senso ha avere un monovolume se le superfici vetrate sono sostituite da feritoie in stile autoblindo e se gli interni si scordano la modularità' della progenitrice di 30 anni fa? Certo, Renault fa bene a offrire un modello in linea con le aspettative del pubblico... il problema e' come le Case abbiano diseducato il pubblico a un design che sia ance funzionale oltre che accattivante.
  15. Freemont, troppo massiccia, meno spaziosa pur con la stessa lunghezza, troppo costosa da acquistare e mantenere e senza DSG Ovviamente il giallo non è il parametro principale di scelta, ma averlo in listino per me è un plus (dato che non mi ricordo mai dove parcheggio dei centri commerciali, lo trovo un aiuto non da poco... ) Ma quella benpensante di mia moglie me l'ha cassato...
  16. Eh, magari, ma tengo famiglia numerosa... Ti dico solo questo: l'unico mpv 7 posti che puoi prendere con tinte come il giallo banana (come vorrei io) o il verde pisello! Lla maggior parte di voi avrà capito, sennò che esperti del ciuffolo siete!
  17. Uè, grazie a tutti per i preziosi consigli! @Asdatore Ho evitato apposta di menzionare il modello perché volevo focalizzare il topic sull'acquisto in generale... Il fatto poi che l'auto esista non significa che (almeno in Italia) venda, anche a giudicare dall'espressione smarrita della maggior parte dei venditori quando specifico di che modello si tratta
  18. Ciao a tutti, giunto alla soglia dei 40 anni, il destino mi porta per la prima volta a imbarcarmi nell'acquisto di un'auto nuova. Quello che vi chiedo non è un consiglio sul modello, che ho già individuato (e della cui scelta quindi incolperò solo me stesso quando mi troverò insoddisfatto ), ma sulle buone norme da tenere riguardo al pagamendo del bene una volta ordinato. In pratica... come funziona??? Nel momento in cui il dado è tratto e l'offerta del concessionario mi soddisfa, che anticipo devo lasciare? Che tipo di documento/contratto devo aspettarmi che questi mi fornisca? Di che tipo di richieste devono insospettirmi? Insomma, chiedo i consigli e il supporto dei forummisti con esperienza di acquisto auto nuove (e, perché no?, magari anche di vendita) per affrontare senza patemi questo acquisto che, lo ammetto, mi mette un po' di ansia, rendendomi conto che la mia inesperienza potrebbe giocarmi brutti scherzi... Grazie in anticip a tutte le anime pie che mi risponderanno! 3volumi3
  19. Tanto di cappello all'autore per la fantasia e la freschezza della realizzazione. Stupendo anche il cruscotto (che evita certi barocchismi delle vetture revival di oggi) e impagabile nella versione sportiva, tamarra nel miglior senso del termine! Solo che una eventuale e utopica commercializzazione avrebbe senso solo per chi ha almeno quasi quarant'anni. La 127, essendo uscita in un periodo post motorizzazione di massa, nel quale l'automobile aveva perso tutta la sua aura romantica, non comunica nulla ai ventenni di oggi, target di questo tipo di automobili... Certo se io non avessi famiglia eavessi soldini che mi avanzano, non ci penserei due volte prima di mettermela in garage
  20. Eppure nel frontale, specie con quei fari un po' pasticciati, si è persa la pulizia e l'equilibrio supremo della serie precendente... Concordate?
  21. Simpatica, ma in USA questo tipo di vetture (e specialmente con queste motorizzazioni risibili per i loro parametri) hanno mercato? Ad ogno modo, riguardo alla genialata della macchina per il caffè a bordo, già mi immagino come sarà ridotto a fine giornata il povero pendolare cittadino dal mix di traffico snervante e utilizzo compulsivo del suddetto accessorio:
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