Vai al contenuto

3volumi3

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    943
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di 3volumi3

  1. Ma infatti io parlavo di Panda più "iconica", quella più simile all'idea originaria di Giugiaro, non quella che vorrei ritrovarmi ad usare. Come già detto quella sarebbe la Sisley .
  2. Per me la Panda più iconica è la prima in versione L o CL, con i sedili su struttura tubolare ultra modulari (quello posteriore poteva addirittura diventare una culla), la mascherina che si flippava orizzontalmente a seconda della motorizzazione, e il fascione laterale che creava una continuità con i paraurti, rendendo più "completa" la fiancata. Insomma, quella che rappresentava al meglio il concetto diche si prefiggeva Giugiaro, di vettura ultra razionale e pratica, alla francese. Già con le versioni Super si era troppo imborghesita, diventando né carne né pesce. Certo, se però mi regalassero una Silsley non sarei troppo schizzinoso
  3. Ma infatti, mi hai preceduto nel ragionamento che stavo facendo. Possibile che in un mondo legislativo che impone sempre più elementi di sicurezza nella progettazione dell'automobile (solo per quanto riguarda i freni: da quanti decenni è obbligatorio il doppio circuito frenante? E l'ABS?) si permetta che una vettura esca con la gestione dei freni (e dall'accelerazione) a solo livello software? Possibile che non si obblighi il costruttore a inserire un sistema ridondante solo meccanico in caso di malfunzionamento software (ovviamente parlo da profano, ma l'ho capita così)? Che poi, una cosa che mi è sempre sembrata fuori da qualsiasi buonsenso è che si permetta la vendita a chiunque di macchine "da tutti i giorni" da 1000cv e 2'' nello 0/100. Ma come dannazione si può pensare che l'utente che si prende uno di questi mostri (che immagino non sia un esempio di raziocinio per volere una berlina o SUV che ha l'accelerazione di un dragster) sia in grado di gestirne la potenza su strade normali, in mezzo al traffico normale? Ma Dio santo, come minimo devi vare un corso intensivo di guida sportiva per poter padroneggiare una tal potenza (senza contare che ti mettono un volante da bimbominkia segato a metà che voglio vedere quanto funziona nelle manovre d'emergenza). Inoltre se la vettura in questione "prende vita" e si mette a sfrecciare a velocità warp 1, la questione assume caratteri ancora più tragici. Ok, mi potrete dire che ci sono altre vetture che hanno una potenza simile. Ma si tratta di supercar dall'utilizzo molto più ristretto di una Model S o Y, con le quali ci puoi portare a scuola i figli. Si tratta anche di vetture molto più esclusive, con una diffusione minore, spesso in mano a gente che le tratta con le dovute precauzioni. Inoltre mi ricordo di aver visto nelle varie prove delle Tesla Plaid che i freni (e il telaio) non sono all'altezza di una simime potenza. Ora: come accennavo io sono un profano. Ma i video ha postato @Maxwell61 mi paiono molto eloquenti. Tra l'altro, anche se si volesse dar retta alla verità "ufficiale" Tesla, ossia che hanno scambiato il freno per l'acceleratore🤦‍♂️, una macchina "normale" non dovrebbe poter raggiungere una tale velocità. E se il guidatore non riesce a fermarla vuol dire che come minimo hai un serio problema di ergonomia dei comandi. Ma quella testa di ca@@o del nostro amico muschiato, oltre che spremere i suoi ingegneri per inserire Disney+, Cuphead e il fart mode, non potrebbe far implementare un sistema collegato al GPS e ai vari sensori che a velocità pericolose, nei centri abitati e rilevando la prossimità con altri oggetti rallenti automaticamente la vettura? E concludo pensando che forse ci sarebbe bisogno di un'altra figura come Ralph Nader, che era riuscito a piegare la GM negli anni '60 per molto meno.
  4. Che poi più che inglese era indiana 😉
  5. Visto che qui la presentazione ufficiale continua a saltare, mi sono permesso di provare a schiarire l'immagine.
  6. Ragazzi, non so se in queste 41 pagine alla fine sia saltato fuori il perché dell'odio per l'elettrico (un riassunto sarebbe gradito). Ma a volte è utile pensare al presente da un'altra prospettiva, ossia la prospettiva che avranno i nostri figli (o nipoti, per i più agé di noi) nei confronti dei veicoli a combustione interna. Perché possiamo girarci attorno quanto vogliamo, ma nel giro qualche generazione i veicoli tradizionali saranno visti come una complicata curiosità d'altri tempi, un po' come per noi lo sono i veicoli a vapore o le Ford Model T. Questo articolo, che si immagina come sarebbe descritta l'esperienza di guida di un veicolo a benzina in un mondo dove i veicoli elettrici sono la norma, per me è molto stimolante, oltre che divertente (...) I opened the door (the handles are very prominent), sat in the driver’s seat, and… nothing happened. No screen showed any messages. The climate control didn’t turn on. The car seemed dead. I pressed the accelerator (Mazda calls this the “gas” pedal) but again, nothing. I called their support line and quickly figured out the issue: Unlike a normal car, a gas car needs to be “started”. (...) Unlike normal electric motors, gasoline engines have a narrow range of RPMs that they can operate at. Too slow and the combustion reaction can’t self-sustain. Too fast and the engine explodes. To get around this limitation they use a transmission with multiple gears, sort of like a bicycle. (...) This process of shifting gears involves careful coordination of the gas pedal, the clutch pedal (an extra pedal to the left of the brake pedal), and the shifter knob. (...) Refueling was a mixed bag. Whenever I parked in my garage, I had to suppress the urge to plug the car in. Gasoline is only available at special stations, and it is prohibitively expensive to get a gasoline line installed in your home. So unlike a normal car, you don’t wake up every morning with full range. The only way to add range is to go to gas stations. These are similar to fast charging stations, but smelly and more dangerous. I certainly wouldn’t want to live near one. Arcicolo completo: https://geoff.greer.fm/2023/02/08/gasoline-car-review/
  7. L'aiuto da casa non vale, però! Rimpolpiamo la sezione degli invertebrati con ben due insetti della famiglia dei coleotteri, le lucciole.
  8. Senza spremersi troppo le meningi... Mammiferi -> Felidae
  9. Per rispettare la regola non scritta di AP che richiede una citazione di un'AR in ogni pagina di qualsiasi thread: Mammiferi -> macropodidi (https://it.wikipedia.org/wiki/Alfa_Romeo_TZ_Bertone_Canguro) E per fare contenti anche i lancisti, ecco una "Lancia Ridens". Mammiferi -> feliformi
  10. E a proposito di tori, passando dalla specie alla razza: P.S. Tutti gli altri nomi delle Lamborghini si riferiscono al mondo della tauromachia, non a singole razze come quelli riportati sopra. Quindi singoli tori da combattimento diventati famosi tra gli appassionati (Diablo, Islero, Aventador...), oggetti usati dal torero, regioni di allevamento, etc...
  11. Piccolo bestiario automobilistico, illustrato e diviso per categorie, a beneficio dei pregevoli utenti di AutoPareri INVERTEBRATI Artropodi VERTEBRATI Pesci (ossei e cartilaginei) Anfibi Rettili Uccelli Mammiferi Gli animali mancanti (e sono ancora tanti) li lascio a voi
  12. Forse dovrei contestualizzare meglio la provenienza di questi schemi. La persona a cui sono appartenuti, che ha lavorato in AR dai primi anni '70 fino ai primi del 2000, ci lavorava su quei progetti, erano cose presenti tra le sue scartoffie di lavoro. Sono infatti parte di un unico malloppone di materiali che utilizzava in ufficio, come vecchi libri di ingegneria e altre pubblicazioni del settore: immagino che quando sia andato in pensione abbia semplicemente raccolto tutte le scartoffie presenti nei cassetti della sua scrivania per portarsele a casa. Immagino che per lui non avessero nessun valore particolare, così come per l’azienda.
  13. Per quelli che segnalano eventuali probelmi legali... Capisco le obiezioni, ma stiamo comunque parlando di materiale molto di nicchia e parziale, che non ha nessun valore monetario per Stellantis e del quale dubito Stellantis stessa possa mai venire a conoscenza. Stiamo pur sempre parlando di materiale di circa 50 fa, e nel frattempo Alfa ha cambiato proprietario e il proprietario ha cambiato più volte ragione sociale.
  14. Ringrazio tutti per i feedback, in particolare @Ciparisso per la dritta su catawiki. In realtà non ho ancora deciso cosa farci, al momento vorrei limitarmi a capire che valore possano avere, al netto dal fatto che sono cose che interessano comunque gli appassionati del marchio. Per inquadrare meglio il materiale, si tratta di copie di disegni tecnici di schemi meccanici, molti riguardanti test di sistemi di sospensioni attraverso un macchinario denominato "Hydropuls" (che però in rete si trova con il nome di "Hydropulse" e che, se ho capito bene, è una specie di banco per simulare le sollecitazioni stradali) e che presentano denominazioni come "Schema penumatico per alimentazione molle supporto massa sismica per Hydropuls". Quindi cose molto specifiche. Altri sono meno specifici, come quello denominato "Assieme sospensione anteriore" di cui presento un particolare: Il disegno tecnico più riconoscibile è comunque il figurino datato 4-3-75 dell'Alfetta 1.6 con tutte le dimensioni. Le misure variano da un A1 (lo schema dell'Alfetta) a un formato lenzuolo matrimoniale (come quello relativo alle sospensioni anteriori). Trattandosi di copie è probabile che gli originali siano da qualche parte, ma conoscendo la cura che FGA aveva per l'heritage non mi illuderei troppo.
  15. Ciao a tutti, un mio parente ha ereditato da suo padre (ingegnere AR di lunga data passato a miglior vita anni fa) un po' di schemi tecnici in grandi dimesioni (vedere poi esempio sotto) del reparto progettazione Alfa Romeo, dai primi anni '70 ai primi anni '80, provenienti dallo stabilimento del Portello (ben prima dell'era Fiat). Voleva sapere se è un tipo di materiale che può eventualmente essere messo in vendita e, se sì, attraverso quali canali (forum specifici, siti specializzati, etc...). Qui sotto un esempio delle dimensioni (anche se lo schema non è stato aperto del tutto). La penna per farsi un'idea delle proporzioni: Qui dei particolari Grazie per le risposte!
  16. Il modo migliore per non cadere nella tentazione del mansplaining
  17. ...anche se, diciamocelo, nel nostro italico Paese le versioni con i fari circolari erano spesso riservate agli allestimenti più cazzuti
  18. ...mentre con la 128 II serie la stessa FIAT aveva fatto l'esatto opposto Normale Special
  19. Vero, dimenticavo! In un epoca in cui i fari potevano essere solo o rotondi o squadrati, spesso un modo economico per proporre un restyiling era giocare sulla sostituzione di questi elementi. Di solito si passava da quelli rotondi (più classici) a quelli squadrati, come nell'esempio della Simca o dell'Alfa 6, ma ci sono anche esempi inversi, come quelli riportati sotto. Passat I serie (1973 - 77) Passat I serie restyling (1977 - 80) In altri casi il passaggio da quelli squadrati a quelli rotondi stava a significare modello con tendenze più sportive o lussuose, come succedeva ad esempio sempre in casa VW K70 normale K70 LS
  20. Si potrebbe fare uno spinoff sulle auto che ha un certo punto sono passate dai fanali anteriori rotondi a quelli squadrati (o, nel caso della Wrangler, hanno subito il processo contrario). vs. vs. vs. vs. e poi di nuovo vs. etc, etc... (e comunque io preferisco sempre le versioni con i fari circolari )
  21. Comunque leggendo questo thread ho capito che c'è qualcosa di peggio dei fanboy: i fanboy delusi.
  22. E fu da questa copia mal riuscita del frontale della Uno che nacque il frontale della Panda Supernova
  23. E non dimentichiamoci che una volta anche modelli poco premium avevano il raccordo ...e con questo spero di mettere fine alla (stucchevole) questione.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.