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25? Non li fai nemmeno col motore più economico in commercio Allora se vuoi un modello che abbia una svalutazione adeguata io propenderei per MINI ONE D o FIAT PANDA o 500 Multijet. Usate se ne trovano ad ottime cifre. Come consumo staresti realisticamente sui 17/18 al litro. Faccio il tuo stesso tragitto da un paio di mesi con un 1.4 16V a benzina e la mia spesa si aggira sui 250€ mensili coprendo la distanza con 15km al litro. Così, come termine di paragone a grandi linee.
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Sorry. Fatto confusione coi messaggi
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Bella rogna la scelta tra le piccole monovolume diesel A naso io direi IX20 per spazio utile, prezzo, freschezza del design. Con la Venga magari puoi risparmiare ancora qualcosa. La Meriva la prenderei con un motore più sostanzioso perché la vedo più completa come auto da famiglia, una sorta di piccola Zafira mentre C3 solo se il prezzo fosse veramente interessante. Che altro? B-Max a prescindere non piace ma ha la comodità delle porte scorrevoli, la Toyota non la conosco mentre la Note è veramente carina e potrebbe essere un'alternativa. Visto che dovrebbe essere la prima auto da famiglia valuta la resistenza all'affaticamento dei pargoli
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Non ho capito cosa c'entra la 156 con la carrozzeria CC? Non è mai stata nulla di diversi di una classica berlina a 4 porte
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Visto il comportamento io annullerei tutto cambiando conc. Perderai tempo e denaro ma non è un atteggiamento rispettoso per un cliente che sborsa migliaia di €
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M poi non capisco perché han voluto l'auto? Non è un comportamento solito
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Simili vetture sono legate alla risposta ad una domanda molto semplice. Esiste una potenziale ed ampia clientela disposta a spendere per acquistare una coupè del relativo segmento? Se la risposta è si allora ci potrebbe essere lo spazio per una CC. Al contrario si rimane legati alla berlina 4 porte. IMHO è anche la ragione per cui nessuno dei marchi francesi ha una coupè a listino, ad eccezione di Renault che pero' ha scarsi risultati
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Per perdere l'equilibrio basta anche un cumulo di neve piccolo e compatto che lo sci non riesce a tagliare.
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Una fine dell’anno con un tale livello di attesa e preoccupazione gli appassionati di Formula 1, di automobilismo e più in generale di sport, se la ricordaranno a lungo. Anche perché il drammatico incidente di Schumacher e le sue gravissime condizioni cliniche sono riuscite a scuotere l’intera opinione pubblica come raramente accade per le tragedie che riguardano un solo uomo. La notizia è sulle prime pagine dei siti, dei quotidiani e delle televisioni di tutto il mondo. “Schumacher” su Google ha già superato “Papa Francesco” come parola più cercata; #Schumi e #ForzaSchumi sono da 24 ore il cosiddetto trend topic di Twitter. E sui giornali italiani gli approfondimenti dedicati all vita del campione tedesco hanno fatto finire anche la politica in terza pagina. E’ un’attenzione mediatica straordinaria per uno sportivo già entrato nella storia con i suoi 7 titoli mondiali di Formula 1. Su questo vero e proprio fenomeno sociale abbiamo chiesto un commento a Franco Nugnes, Direttore di OmniCorse.it e grande esperto di Formula 1 che sta seguendo in presa diretta la cronaca sulle condizioni cliniche di Michael. OmniAuto.it - Come può un solo uomo, per quanto campione diventare così speciale? Nugnes - Michael Schumacher è l’espressione vivente della velocità: è un uomo che ce l’ha nel suo DNA e la cerca in qualsiasi cosa stia facendo. Dopo sette titoli mondiali in F.1 si era dedicato alle moto arrivando a guidare le due ruote più impegnative come la SBK o la MotoGP. Si è lanciato con il paracadute, insomma non sa cosa sia la paura. E la riprova l’abbiamo avuta sugli sci. OmniAuto.it - Questa attenzione non è sproporzionata rispetto all’attenzione che ha normalmente la F1 come Sport, per quanto globale? Nugnes - No, assolutamente. Schumi è il campione che più ha vinto in F.1: nel suo palmares ci sono 91 Gp! Il mondo è rimasto colpito dal fatto che anche il simbolo della velocità possa cadere e farsi molto male. È umano come tutti noi. Non gli è successo quando correva sulla Ferrari, gli è accaduto sugli sci. Gli hanno dimostrato attenzione e solidarietà anche quegli appassionati che non lo stimavano come pilota. Rivivo la trepidazione che c’era stata nella gente qualunque, quella che non seguiva le corse, per Niki Lauda dopo il drammatico rogo sulla Ferrari al Nurburgring nel 1976. OmniAuto.it - L’attesa è che si possa riprendere… Nugnes - Michael è un combattente: ce la farà. È un trascinatore che ha saputo riportare alla vittoria mondiale la Ferrari dopo anni di delusioni. Si era plasmata una squadra invincibile intorno a lui: è stato molto più di un pilota per il Cavallino. Intransigente prima con sé stesso che con gli altri. Un perfezionista che ha sempre curato la preparazione fisica e mentale in modo quasi maniacale, sapendo che i successi sarebbero stati il frutto di duri sacrifici. Ci sorprenderà ancora. OmniAuto.it - Qual è al momento la condizione di Schumi? Nugnes - I bravissimi medici di Grenoble oggi hanno visto un miglioramento. La situazione è ancora grave perché ci sono ematomi diffusi che si trovano in zone non accessibili del cervello, ma la sua tempra è forte, fortissima. È tenuto in coma farmacologico, in ipotermia e con la respirazione assistita. Ha solo bisogno di tempo. OmniAuto.it - Cosa ci insegnerà questo incidente? Nugnes - Credo che si sia capito che bisognerà lavorare ancora sulla sicurezza dei caschi da sci: la protezione ha salvato la vita di Michael, senza sarebbe certamente morto nell’impatto con la roccia, ma evidentemente si deve fare di più. La tecnologia delle corse, quella della Formula 1, potrebbero essere utili all’evoluzione di un accessorio che non deve mai essere considerato come una costrizione, tanto sugli sci che in moto. Questo episodio dimostra che bisogna renderlo obbligatorio a tutti e non solo ai minorenni. Michael non andava a 60 km/h come si è letto: aveva aiutato un amico che era appena caduto e con uno sci ha colpito una pietra che non aveva visto, iniziando il drammatico volo… By Omniauto
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Anche ma non lo inquadrerei come una problematica
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Ma hanno deciso di contrastare la Passat CC o hanno intenzione di sostituirla?
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Skoda Octavia CC al posto della Passat CC?
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Che bella che è la spider. Anche se preferisco la post restyling, poi col Busso...che te lo dico a fare Un classico italiano con un design diverso da qualsiasi spider rivale Unica grande pecca quei cerchi. Ripristina gli originali per favore.
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Non sei il primo ad avere problemi di consegna. I miei hanno atteso più o meno due mesi in più per avere l'auto. È un modello che ha avuto più successo del previsto e non stanno dietro alle richieste. Di solito a soffrire di questi ritardi sono le versioni più accessiorate in listino
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Lo sa solo lui ciò che è successo. Da un lato mi sembra strano che stia correndo più che altro perché era insieme al figlio, dall'altro se aveva il casco spaccato...quello che è certo e che c'è stato un sicuro problema di sicurezza sulla pista.
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Belle parole EC2277
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BUON 2014 A TUTTO VOI Leggermente al di la del minimo consentito per connettere ci stiamo godendo PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS
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Non battere le piste è da irresponsabili. In Val di Fiemme ci ho rimesso un legamento sciando su una pista non battuta ma era una mattina con nuvole basse e forte nevicata. Li me la sono cercata.
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Questa la vorrei proprio vedere visto che tutte VW hanno il medesimo stile
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Può darsi che la dinamica sia stata proprio questa. Strano però che in un punto simile non ci siano state protezioni. Ma poi come fanno a dire che procedeva a quella velocità?
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Questo è la bella lezione che si impara a scuola. L'Italia fonda le sue radici anche sull'arte dell'arrangiarsi, sul "fatto la legge trovato l'inganno", sul "lei non sa chi sono io", ecc... È tutti le usano a piacimento certo chi più chi meno, dalle alte sfere fino all'ultimo gradino della classe sociale quindi non vedo perché ci stupiamo se simili comportamenti non sono debellati ma fanno parte, in maniera più o meno intensa, del nostro vivere quotidiano.
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Perché non si può fare di tutta un'erba un fascio. Tipico atteggiamento italiano anch'esso. OT volevo chiedere ad AUTOMOBILISMO, e mi scuso perché magari è stato anche scritto e non l'ho letto, se questa cooperazione con AUTOPARERI continuerà anche sulla rivista in edicola con uno spazio dedicato oppure no. Come si sarà capito non leggo questa rivista, sorry!