Stev,in parte sono anche d'accordo con te,e neanche io voglio mettere in discussione i tuoi dati,vista la tua comprovata onestà intellettuale che in questi anni di autopareri hai dimostrato,però voglio dare un punto di vista diverso.La commissione Jacini,e qui mi fido di te perchè non me la ricordo,mostrava questa disparità,ma è anche vero,che i primi tentativi di dare una istruzione obbligatoria e gratutia al popolo,vennero proprio da Ferdinando IV di Borbone,nella seconda metà del settecento,e non riguardavano solo Napoli.Allo stesso modo,ai primi dell'800,ci furono varie lodevli iniziative di diffusione culturale(quà è vero legate più che altro a Napoli,che d'altronde era la capitale e quindi oltre ad essere favorita,era quella che dava inizio a certi mutamenti o esperimenti).La situazione di analfabetismo della popolazione quindi aveva trovato degli sbocchi,ma a seguito dell'unità,purtroppo,si ricadde indietro di parecchi anni,e l'analfabetismo in pochi anni si riallargò a macchia d'olio,e questo soprattutto per la politica scolastica di casa savoia,e per come fu attuata;esistono precise denunce in merito dell'insigne politico,filosofo e scrittore "napoletano" Francesco De Sanctis che insieme ad altri,poneva attenzione su come con l'unità,la situazione scolastica fosse peggiorata anzichenò in meridione.Per quanto riuarda strade,acquedotti e quant'altro,non mi sento abbastanza preparato da andare a fondo alla cosa,ma ho letto anche qui,varie cose molto diverse,c'è chi dice una cosa,chi un'altra,e a volte si da credito all'una o all'altra corrente solo in base alla convenienza o alla vicinanza "ideologica".
Io non voglio essere nè nostalgico,nè trovare scuse o altro,però al di là di tutto,controbatto all'idea affermata di un nord già molto più avanti del sud,ma soprattutto faccio notare quando capita,che tutto ciò che di ottimo c'era in meridione,è stato spazzato via dal 1860 in poi(non proprio tutto,però insomma,ci siamo intesi)ogni primato industriale,ogni primato sociale e culturale,è andato via via scemando,e siccome molti purtroppo sottintendono spesso a spiegazioni "genetiche"(a costoro suggerisco il libro "La razza maledetta" ),questo a tutti i meridionali "feriti" come me fa male e da anche fastidio.
La questione meridionale poi è alla base della mentalità spesso malata,che si è radicata e sviluppata nel nostro meridione,e per la quale,visto comunque il sempre più attuale esodo e la onnipresente mafia e corruzione politica italicamente e unitariamente diffusa,come ho già detto,non la vedo per nulla facile