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Zoppas

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  1. Se stai andando già a 120 o 130 non hai nessuna necessità di sorpassare visto che sei già al limite...e se stai andando a 100 sorpassi eccome accelerando fino a 130. Sul discorso dei coltelli spero che tu non usi un coltello da macellaio per affettare una pagnotta. Allo stesso modo, non ha senso un'auto potente per girare in città o affrontare un viaggio a 130 km/h. Infine, gli incidenti in città capitano eccome, ma siccome la velocità è più bassa presentano anche una mortalità più bassa. La maggior parte degli incidenti mortali avvengono con l'alta velocità e la guida imprudente. Colpa dell'uomo? Riduttivo, la colpa è dell'intero sistema : dalla casa automobilistica che alimenta tramite la pubblicità la cultura dell'auto potente e veloce, al machismo di molti guidatori (soprattutto uomini) golosi di auto potenti e veloci, alla tendenza italiana a sottovalutare i pericoli della guida dimenticandosene in favore del gusto del correre. Dire semplicemente che siamo dei babbei è riduttivo, ripeto, c'è tutto un sistema che continua a facilitare questa situazione. E credo che un taglio elettronico alle velocità massime delle auto sia un'ottima soluzione. Per ultimo ci sono i fattor consumi e inquinamento, con cui dovremmo già avere a che fare se fossimo più coscenziosi, ma con cui avremo sicuramente a che fare presto, data la futura scarsità di carburante a basso prezzo e i problemi ambientali.
  2. Invece a me l'idea di limitare la velocità dell'auto sembra ottima. Indipendentemente dallo schieramento politico che la propone, beninteso! E ovviamente non a 200 km/h, ma a 130. In questo modo si renderebbe operativo il limite di velocità che c'è in autostrada. Se si vuole correre, ci sono le piste : paghiamo per tante cose, paghiamo anche per un giro in pista no?
  3. Premesso che trovo assolutamente più adeguato, per una segmento D, un 1.4 turbo a iniezione diretta, moderno, di nuova concezione, rispetto ad un 2.0 a 8 valvole come qualcuno auspica, credo che nel futuro prossimo il risparmio in campo combustibili diventerà un fattore predominante nella scelta di una vettura. Fino a quando ci sarà combustibile sufficiente e a un prezzo accettabile, ovviamente. Quindi ben vengano questi nuovi motori, hanno tutte le carte in regola dal punto di vista prestazionale e riducono i consumi rispetto ai corrispondenti aspirati di cilindrata più elevata.
  4. Considerando un peso eccessivo di 1320 kg, sia il dato di accelerazione che i consumi (forse questi un po' meno) mi sembrano onestissimi. Credo che nell'utilizzo normale questa vettura faccia di meglio! Dai 120cv e 9.7 sec nello 0-100 sono un bel valore con una tonnellata e tre da portarsi dietro, altrochè.
  5. Il mio ragionamento è basato su fatti che sono avvenuti, cosa dici che non sono reali? Poi voi avete detto che oggi è diverso e avete ASSICURATO che non ci sono rischi. E io dico che questa assicurazione non potete fornirla. Tutto qua! Non capisco perchè te la prendi tanto, sembra che ti dia fastidio qualsiasi opinione diversa dalla tua!
  6. Io so che le riserve accertate di uranio sono per 100 anni (al consumo attuale) ma che se le centrali dovessero produrre anche l'energia che oggi viene prodotta dal petrolio, le riserve durerebbero 7 anni. Facendo una via di mezzo grossolana sono 50 anni.
  7. Non tralasciamo eolico e solare, invece E per la questione dei costi dell'uranio crescenti, come la metti?
  8. Comunque quello che voglio dire è che il nucleare, col petrolio in declino, non è l'unica fonte di energia. Non è la scelta obbligata, questo è quello che vorrebbero farci credere, ma non è così. E allora perchè rischiare? (e non chiedetemi quali sono le altri fonti perchè se ne è già parlato nei post precedenti altrimenti non finiamo più )
  9. Ragiono e infatti ci sono molte soluzioni alternative per produrre energia, perchè prendersi dei rischi del genere?
  10. Mi pare che parli anche di cemento armato
  11. Fatto, cosa ci sarebbe da leggere? Ti ho già risposto qui sopra, per come la penso
  12. Una forte scossa di terremoto, più forte di quella che la centrale riesce a reggere, potrebbe distruggere la centrale. Ma tutta questa fiducia nella tecnologia, l'avente sperimentata con mano o abitate in un altro pianeta? No perchè io so che la tecnologia promette, ma non è esente da difetti e spesso ciò che promette non lo mantiene. Siamo circondati da tecnologia e mi sembra che nessuno possa dire che non si rompe mai, anche quando le condizioni sono sfavorevoli a sorprese. E un'altra cosa : se vi dicono che le centrali moderne sono supersicure, voi vi bevete la notizia subito, oppure, visto che la posta in gioco è altissima, ragionate? La tecnologia non è infallibile, anzi. Le sorprese ci sono sempre, inaspettate, inimmaginabili. A luglio una centrale in Giappone è stata investita da una forte scossa di terremoto e ha "tremato". E se il terremoto fosse stato più forte?? Non siamo invincibili e non si può prevedere tutto!
  13. Ricopio questo passo tratto da wikipedia : Chernobyl dopo l'incidente [modifica] I problemi alla centrale di Chernobyl non finirono con il disastro avvenuto nel reattore n° 4. Il governo ucraino continuò a mantenere operativi i tre reattori rimanenti a causa della scarsità di energia elettrica nel paese. Nel 1991 divampò un incendio nel reattore n° 2, in seguito le autorità lo dichiararono danneggiato irreparabilmente e fu dismesso. Il reattore n° 1 fu decommissionato nel novembre 1996 nell'ambito di accordi stipulati tra il governo ucraino e le organizzazioni internazionali come l'AIEA. Il 15 Dicembre del 2000, con una cerimonia ufficiale, il presidente ucraino Leonid Kuchma premette personalmente l'interruttore per lo spegnimento del reattore n° 3, cessando definitivamente ogni attività nell'intero impianto. Necessità di future riparazioni [modifica] Il sarcofago non è un contenitore permanente e duraturo per il reattore distrutto a causa della sua affrettata costruzione, spesso eseguita a distanza con l'impiego di robot industriali; Inoltre il progetto originario aveva considerato una durata massima del sarcofago di 30 anni, in quanto esso era stato previsto solo come misura di emergenza temporanea per dare il tempo di realizzare una struttura permanente, e ci stiamo avvicinando pericolosamente a quel limite. L'edificio sta invecchiando male e c'è il rischio concreto che un piccolo terremoto o il peso di una forte nevicata possa distruggerlo. Se il sarcofago collassasse potrebbe esserci il rilascio di un'altra nube di polvere radioattiva. L'invecchiamento precoce del sarcofago è da imputare al forte livello di radioattività che indebolisce i materiali usati per la sua costruzione. «La struttura in cemento armato, il cosiddetto sarcofago, costruito a tappe forzate nel 1986 per sigillare quel che resta del combustibile nucleare fuso a oltre mille gradi, è sottoposta a un incessante processo di deformazione e indebolimento» [5], informa l'ingegnere Julia Marusic. Sono stati discussi molti piani per la costruzione di un contenitore più duraturo ma, finora, si sono rivelati tutti troppo costosi e pericolosi da mettere in atto. Il costo previsto per la nuova copertura si aggira attorno al miliardo di euro e forse anche di più, la difficoltà nel reperire i fondi è evidente e fino ad oggi sembra siano stati promessi soltanto i due terzi della somma necessaria. I costi dovuti a questo genere di incidenti vengono assorbiti dalla collettività, in particolare il governo ucraino aspetta che arrivino fondi dall'Europa. L'esperienza di Chernobyl e altre come quella di Three Mile Island insegnano che l'uso di reattori nucleari di vecchia concezione (come la maggior parte di quelli ancora in servizio in Russia) può essere molto costoso in caso di incidenti.
  14. Lo so che compriamo l'energia dei francesi, ma questo è un paradosso, su cui non ci è stata data la possibilità di esprimerci! E questo non è giusto. Io ho capito che tu non metti in relazione l'evoluzione tecnologica con il numero di morti : se una tecnologia è sicura al 99% ma in caso di incidente fa 100.000 morti, ed un'altra è sicura all'80% ma in caso di incidente fa 5 morti, tu quale scegli?
  15. Ok allora supponiamo che una Ferrari moderna si schianti a 150 km/h e muoiano gli occupanti. Il corrispettivo nucleare? 1000 morti? 10.000? 100.000? Non è la probabilità di incidente (o meglio, non è solo quella, perchè poi bassissima NON E'), sono le conseguenze dell'incidente che devono farci riflettere. Anche se la probabilità fosse dello 0.000001% ( e non è assolutamente un dato veritiero questo, è maggiore), si sta parlando di migliaia di vite umane, tra cui potresti essere anche tu!!! Un errore, un piccolo errore, e le conseguenze sono disastrose. Il paragone automobilistico è fuori luogo : se la Citroen 2CV o la Ferrari ultima generazione si schiantano, al massimo muoiono gli occupanti (grave, ma non sono 50.000 persone).
  16. Nel senso che le centrali non sono progettate per reagire a improvvisi blackout' date=' con il rischio che qualcosa vada storto. Le 443 centrali che ci sono al mondo andrebbero controllate e "programmate" in modo da avere una procedura di emergenza in caso si verifichi un blackout. L'ho letto ma non ricordo dove, se trovo la notizia la linko. Io so che le scorie radioattive sono pericolossissime, che degradano molto lentamente e che sono capaci di perforare il cemento armato. Cerca info su Chernobyl e vedrai che si rischia, tutt'oggi, che la corrente sotterranea che passa molto al di sotto della centrale venga contaminata. Inoltre il cemento armato non è la soluzione definitiva, perchè non c'è : si pensa addirittura al sale, più efficace.
  17. Ah beh se partiamo dal presupposto che le cattive abitudini della gente siano immutabili, allora c'è poco da fare. Ma io credo che con un po' di corretta informazione molto si otterrebbe. Basta già solo vedere gli esempi che provengono da altri stati, città dove l'uso della bici è molto diffuso (Amsterdam), città dove l'uso dell'auto è limitato e penalizzato (Friburgo) e cmq in tutta Europa si sta cercando di favorire lo sviluppo di mezzi di spostamento diversi dall'auto, almeno per le tratte urbane (che poi il problema è lì, l'inquinamento e il maggiore spreco di energia si verifica lì). Comunque la vettura elettrica non ha le limitazioni di cui parli, in ambito cittadino : l'autonomia non è un problema e le batterie migliorano sempre più!
  18. Ah beh se partiamo dal presupposto che le cattive abitudini della gente siano immutabili, allora c'è poco da fare. Ma io credo che con un po' di corretta informazione molto si otterrebbe. Basta già solo vedere gli esempi che provengono da altri stati, città dove l'uso della bici è molto diffuso (Amsterdam), città dove l'uso dell'auto è limitato e penalizzato (Friburgo) e cmq in tutta Europa si sta cercando di favorire lo sviluppo di mezzi di spostamento diversi dall'auto, almeno per le tratte urbane (che poi il problema è lì, l'inquinamento e il maggiore spreco di energia si verifica lì). Comunque la vettura elettrica non ha le limitazioni di cui parli, in ambito cittadino : l'autonomia non è un problema e le batterie miglirano sempre più!
  19. Il problema delle scorie è al centro dei dibattiti sul nucleare, come sarebbe che non si producono più scorie radiottive? Io so che si usa sempre l'Uranio 235...
  20. Questo compromesso fra prestazioni e autonomia non è più così forte : le nuove batterie al litio polimeri aumentano l'autonomia riducendo ad un sesto il peso rispetto alle batterie al piombo. Ma non è solo questo il punto : la maggior parte degli automobilisti utilizza la macchina in città, per percorsi brevi (da 5 a 30 km) : con una lunghezza tale di percorso, l'autonomia dell'auto elettrica è abbondante. Abbiamo quasi tutti 2 o 3 auto per famiglia, se una su queste 2 o 3 fosse elettrica ed usata solo per la città, ne guadagneremmo tutti in salute, efficienza energetica e risparmio economico! Sì, è vero, ma l'efficienza delle batterie aumenta sempre di più, e comunque iniziamo a sostituire le auto con cui ogni giorno facciamo meno di 30 km (la stragrande maggioranza) così da non doverci preoccupare dell'autonomia. Qui ti sbagli : i costi scendono con la diffusione. Un pc desktop 11 anni fa costava 4-6 milioni di lire, ora 400-800 euro, e sono passati più di 10 anni. E anche le batterie continuano a scendere : ogni nuova tecnologia, diffondendosi, vede il proprio costo di produzione calare a livelli spesso impensabili. A meno che le materie prime non scarseggino. Le nuove batterie sono molto più veloci, altro che 8 ore... e poi non è vero che le devi caricare completamente : basta invece scaricarle completamente E poi se usi l'auto per la città, per andare al lavoro, gli spostamenti sono ridottissimi : non la scarichi la batteria! Basterebbe farsi due conti, leggere un po' in giro, e scoprire che l'elettrico conviene eccome! Inquina meno (considerando il problema a monte, ossia il metodo con cui si produce l'energia), costa meno (i componenti elettrici hanno durata molto maggiore dei componenti meccanici e del motore a scoppio), è pulito, silenzioso ed economico nel "pieno". Basta solo calarlo nella giusta realtà : meglio non usare un'auto elettrica per fare quei 2-3-5 viaggi lunghi che si fanno all'anno, tuttavia è molto meglio un'auto elettrica per fare quei 10-50 km cittadini che ci facciamo al giorno perchè non grava sulla nostra salute e grava meno sul nostro portafogli.
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