Non ne sono cosi' sicuro..
O meglio, io parlo solo per il Ticino, e il Ticino e' il fanalino di cosa della Confederazione.
Non possono rischiare oltre, il cambio superiore all'attuale 80centesimi di euro cercheranno di tenerselo stretto.
Il perche' e' presto detto: nei negozi loro non ci va piu' un cazzo di nessuno.
In Ticino da quando ho memoria io (e ti parlo di almeno 15 anni) i negozi hanno sempre chiuso il Sabato alle 17, e la Domenica erano chiusi.
Col cambio pazzesco (ed e' pazzesco, se pensi che un operaio prende l'equivalente di 2600euro/mese) nel fine settimana c'e' la CODA alla dogana per venire in Italia a fare spesa.
Le compagne di classe della mia ragazza si smazzano 60km per venire a fare spesa sotto a casa mia, perche' il loro potere d'acquisto, unito ai prezzi piu' bassi qua che la', porta tantissimi ticinesi a fare spesa in Italia.
E' notizia di questi giorni che i negozi, che non hanno MAI venduto cosi' poco sotto le feste (invece Varese era piena..) hanno chiesto di poter estendere l'orario di apertura, per cercare di tenersi qualche cliente.
E tutto questo solo per i negozi, che sono la cosa che piu' salta all'occhio.
Le ditte metalmeccaniche che vivono di SOLO export, hanno gia' avvisato che un cambio piu' elevato porterebbe ad una diminuzione non trascurabile del volume d'affari.
Quindi, se proprio ci tengono a svincolarsi
- conviene loro trovarsi un nuovo partner commerciale che non sia la neuropa (e infatti parlano parecchio con la Cina)
- prima mi assumano, plis