Vai al contenuto

Dodicicilindri

Redattore
  • Numero contenuti pubblicati

    12192
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    7

Tutti i contenuti di Dodicicilindri

  1. Esatto. E poi se si pensa al tempo che ha impiegato l'Airbus a imporsi, partendo da un know how fortissimo alle spalle (dietro di loro c'erano quelle aziende che avevano progettato il Concorde), figuriamoci la Cina di quanto tempo avrebbe bisogno.
  2. Marchionne è furbo, una volta assicuratasi Opel verrà a battere cassa e ammortizzatori sociali da noi.
  3. Siamo troppo giovani Non ho nessuna esperienza di vapore, peccato perchè mi piacerebbe.
  4. Esatto, hai ragione. Comunque è tutto prodotto a Tolosa e Amburgo, poi caricato su nave e in Cina solo montato.
  5. Sembrano davvero soluzioni disperate quelle di affidare industrie a fondi di private equity. Secondo me per Fiat non ci sono rivali, i tedeschi stanno solo mercanteggiando per salvare la faccia e strappare condizioni migliori. Vedremo questo "matrimonio fra pezzenti" (Fiat-Chrysler-Opel) dove porterà.
  6. Quoto, il rosso non le dona.
  7. Anche a me le tigri son sempre piaciute meno de caimani. Pur simili, sembrano più squadrate, anche i fari racchiusi nel rettangolo non mi sono mai piaciuti troppo. E poi le due semicasse delle E656 erano un tratto distintivo che le tigri hanno perso.
  8. Io invece ho sempre amato i Caimani, purtroppo in via di dismissione.
  9. Quoto, i vagoni mi piacciono sia cromaticamente all'esterno che dentro. E la livrea xprm non mi è mai piaciuta.
  10. Dati più precisi da wiki: Eurostar City Italia - Wikipedia Aveva ragione anche Cosimo, al traino ci sono anche le 444R. I vagoni sono omologati per i 200 km/h.
  11. Interessante che questi Airbus made in China saranno destinati solo a compagnie cinesi. Non si azzardano a venderli all'estero
  12. Quoto al 100%, e anche sulle tue preferite: 456 ed F355 secondo me sono state il top fra le Ferrari moderne. P.S.: la MC12 mi piace molto di più della Enzo, soprattutto in bicolore.
  13. Il presidente Cai: nei primi mesi risultati incoraggianti. pensiamo di raggiungere obiettivi Colaninno: Alitalia pronta a tornare su Malpensa «quanto prima» «Serve tempo necessario per risanare l'azienda». Bonomi (Sea): intenzione positiva. «Oggi un assetto più solido» MILANO - Alitalia ritornerà «quanto prima» su Malpensa, soprattutto con i voli intercontinentali, «il tempo di risanare» l’azienda. Lo ha dichiarato il presidente della compagnia aerea, Roberto Colaninno, al termine di un pranzo con i soci della Camera di Commercio americana, a cui ha partecipato anche il numero uno di Sea, Giuseppe Bonomi. «Ho ricordato nel corso del pranzo la posizione di Alitalia, ovvero l’intenzione di essere presenti anche sull’aeroporto di Malpensa - ha detto Colaninno - quanto prima ritorneremo su Malpensa». A chi gli chiedeva se la compagnia ritornerà con i voli intercontinentali, il presidente di Alitalia ha risposto: «Soprattutto con i voli intercontinentali». «Il tempo - ha spiegato - è il tempo di risanare l’Alitalia, nei primi mesi abbiamo ottenuto risultati molto incoraggianti e pensiamo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati dal piano». «OGGI UN ASSETTO PIU' SOLIDO» - «Le intenzioni sono positive e ben accette. Se si concretizzano in un progetto, noi daremo il nostro appoggio». Così Giuseppe Bonomi, di Sea, sulle affermazioni di Roberto Colaninno. La scorsa settimana Alitalia ha ufficializzato la scelta di Fiumicino come hub di riferimento della compagnia. «Su Malpensa non è cambiato nulla, così come non era cambiato nulla la settimana scorsa - ha detto il presidente della società che gestisce gli scali milanesi -. Colaninno continua a sostenere la stessa tesi con coerenza, ha ereditato un piano e oggi non ci sono le condizioni perchè quel piano industriale possa cambiare, perchè spostare un intero network sarebbe troppo oneroso». «Anche noi - ha proseguito - proseguiamo coerentemente con l’attuazione del nostro piano che ha come presupposto che Alitalia non sia più vettore di riferimento di Malpensa». «Paradossalmente oggi, nonostante la crisi e il de-hubbing, abbiamo un assetto industriale più solido ed equilibrato, mentre prima dipendevamo dalle sorti di un unico vettore», ha proseguito il presidente di Sea. «Oggi abbiamo più vettori di riferimento per ogni terminal: Alitalia ancora su Linate, Lufthansa sul Terminal 1 di Malpensa, il Terminal 2 è diventato ormai un modello di scuola in Europa per la coesistenza tra vettori low-cost e vettori tradizionali». FRATTINI: NEGOZIATI CON 39 PAESI - E dopo la polemica innescata dalla scelta di Alitalia di individuare lo scalo di Fiumicino come hub, sulla vicenda è intervenuto anche il ministro Franco Frattini, che ha annunciato di aver avviato un negoziato con 39 Paesi di tutto il mondo per ampliare le rotte dell'areoporto di Malpensa. «Abbiamo già chiuso per diverse nuove rotte con i governi di Cina, Argentina, Brasile, Egitto, India, Libia, Russia, Tunisia e Jamaica», ha detto il titolare della farnesina. Che ha anche detto di aver inviato al sindaco di milano Letizia Moratti una lettera che illustra i negoziati ed i successi già ottenuti dal suo dicastero. 18 maggio 2009 fonte: corriere.it Che si decidessero una volta per tutte
  14. Diciamo anche che a Tolosa ci hanno pensato bene prima di questa mossa, che è stata fatta nella speranza di instaurare rapporti amichevoli col governo cinese e vendere così altri aerei (loro sperano di piazzare tanti A380, e in effetti in prospettiva la Cina sarebbe un mercato fantastico per quell'aereo, quando molti potranno permettersi l'aereo anche lì). Ad un certo punto i franco/tedeschi volevano anche tirarsi indietro, ma le minacce del governo cinese li hanno convinti ad andare avanti. C'è anche da dire che l'A320 è ormai un aereo maturo e ha ordini inevasi per ancora 6 anni almeno. Per allora sarà probabilmente già in cantiere il suo erede, quindi se anche i Cinesi copiassero, sarebbe tecnologia non al passo.
  15. C'è anche da dire che probabilmente, come nessuno in Europa acquista le auto cinesi copiate, così addirittura per gli aerei nessuna compagnia occidentale si azzarderebbe a comprare un A320 copiato, per motivi ben intuibili di sicurezza e ricambi. Se si pensa che una nazione come la Russia con la sua lunga tradizione non riesce a vendere i suoi liners in Europa, figuriamoci la Cina. Comunque in Cina il 320 lo assemblano solo, ma i componenti sono fatti a Tolosa, quindi non avranno gioco così facile. Senza parlare dell'avionica o dei motori.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.