ALITALIA: L’ESPERTO SOSTIENE, FALLIMENTO E’ AUSPICABILE
(AGI) - Roma, 31 ott. - Il fallimento di Alitalia sarebbe auspicabile per gli italiani perche’ scatenerebbe una guerra “benedetta a colpi di basse tariffe e buoni servizi” tra le compagnie straniere per conquistare il nostro mercato. Ne e’ convinto Marco Ponti, economista ed esperto di politica dei trasporti e professore al Politecnico di Milano. Per Ponti a questo punto, con il ritiro dell’offerta Cai, le ipotesi sono due: o la vendita a offerenti esteri, quindi Air France o Lufthansa, o il fallimento.
In realta’, ricorda Ponti conversando con l’Agi, Alitalia “e’ gia’ fallita”. Fantozzi, spiega l’economista, “a questo punto deve riaprire il bando e considerare gli altri offerenti. Il commissario aveva detto che c’era una lunga lista che era pronta a prendersi pezzi di Alitalia. In condizioni normali - prosegue - riaprire il bando dopo la scadenza non sarebbe possibile ma visto che e’ stata fatta una normativa ad hoc non si puo’ escludere che si possa aprire nuovamente a offerenti non italiani. O Fantozzi vende a condizioni piu’ favorevoli la compagnia e il debito ce lo accolliamo noi - un’ipotesi non facile - o la vende a pezzi e segue le norme standard. Non c’e’ dubbio che se non trova nessuno che la vuole nemmeno a condizioni piu’ favorevoli il fallimento e’ la strada obbligata. Ma ricordiamoci che Alitalia e’ gia’ fallita”. Anche quello di Cai, sottolinea ancora Ponti, “era tecnicamente un fallimento perche’ la normativa Ue chiedeva una discontinuita’, quindi Cai comprava un grande pezzo di Alitalia ma lasciava la cosiddetta bad company”. Per l’economista quindi “e’ difficile dire cosa accadra’” ma una cosa e’ certa: “Il mercato italiano continua a esserci con certe caratteristiche e ci sara’ solo la fila di quelli che vogliono entrarci. Si scatenera’ una guerra fra le compagnie straniere ma sarebbe una guerra benedetta, a colpi di basse tariffe e buoni servizi. Il fallimento non e’ buono per i dipendenti ma per i viaggiatori si’”. Anche se, precisa, “in caso di fallimento si apre uno scenario interessante e anche per i dipendenti non e’ una tragedia totale perche’ avranno un paracadute. Questo e’ un settore in forte crescita in cui e’ possibile ricollocarsi”. Secondo Ponti, Fantozzi finche’ potra’” fara’ volare il volabile ma cerchera’ in questi due tre mesi di vendere al meglio gli slot e gli aeroplani e di pagare i debiti. I servizi e le rotte che forniva prima Alitalia verranno venduti e qualcun altro subentrera’ e servira’ il mercato. Non e’ che Alitalia fa volare gli italiani - conclude - sono gli italiani che fanno volare Alitalia e ora faranno volare qualcun altro”. (AGI)