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Concordo. Mi sembra di avere affermato più su più o meno lo stesso. Anche sul motore della S2000 mi sono espresso in termini più che lusinghieri. Un testo che ho e ho letto integralmente per diletto almeno un paio di volte.
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Esatto. Ancora mi chiedo infatti come sia stato possibile che da Barcellona in poi lo scorso anno la McLaren abbia fatto un balzo prestazionale incredibile. Non era tutta farina del loro sacco, evidentemente.
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Si, ovviamente intendevo la stessa cosa (era implicito che i vari V8-V10 e V12 fossero di pari cilindrata). Ulteriore merito alla Honda che (favorita pure dal peso contenuto della S2000) è riuscita a fare un motore non eccessivamente vuoto in basso.
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Sono d'accordo che al crescere della cilindrata un motore dovrebbe girare più piano, ma non concordo con la prima affermazione. All'epoca degli ultimi V12 Ferrari F1, il motore italiano aveva almeno 500 giri/min e 40 cv di vantaggio sui V10 Renault. Idem la differenza fra V8 Ford e V10 Renault. Se fosse come dici tu non avrebbe avuto senso un maggior frazionemento. Per la seconda affermazione, il mio era un discorso di massima: è relativamente facile ottenere 120 cv/l, ma anche fra le altre case mi sembra che al max si arrivi ai 100 cv/l del 4 cil. della Clio.
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Sarà anche semplice, ma intanto neppure il 4.3 della F430 raggiunge quella potenza specifica. Per il resto quoto assolutamente (anche se ad onor del vero bisogna dire che ad es. su una berlina quel motore non sarebbe poi così fruibile).
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Sì, ma la potenza non è tutto. Riuscire a tirar fuori 120 cv/l da un 4 cil. aspirato e farlo ruotare fino a 9000 giri, in tempi di euro 4, è un risultato notevolissimo imho. Il propulsore della S2000 è un gioiello di meccanica, e comunque anche dinamicamente la Honda non mi sembra per niente male.
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Quoto in toto. Hamilton, se non l'avessimo visto all'opera lo scorso anno, potremmo benissimo catalogarlo tra i piloti normali, non certo tra i fenomeni. Ad ogni modo, McLaren con vistosi problemi in trazione e frenata, oltre che poco agile all'ultima chicane. Già un mesetto fa avevo espresso il dubbio per il quale sembrerebbe che la Mclaren abbia ereditato dalla F2007 i punti deboli (oltre al passo lungo).
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Kimi:"Restiamo davanti" Massa: "Buoni i tempi" Molto ottimismo in casa Ferrari dopo le due sessioni di prove libere. Raikkonen: "Ottimo passo, non ci sono problemi e possiamo mantenere la posizione". Felipe: "La macchina è sulla strada giusta" Kimi Raikkonen è in testa al Mondiale con 19 punti. Reuters MONTMELO' (Spagna), 25 aprile 2008 - Kimi Raikkonen è stato il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere del GP di Spagna. Il campione del mondo della Ferrari è soddisfatto della sua prestazione: "Abbiamo dimostrato di avere un buon passo - ha detto il campione del mondo in carica - non ci sono problemi e penso che domani andrà bene e che possiamo mantenere l'attuale posizione". Il finlandese è molto ottimista: "Speriamo in gara di non avere i problemi avuti in precedenza, ma sia domani nelle qualifiche che domenica in gara dovremmo stare davanti". TESTACODA - Anche Felipe Massa conferma l'ottimismo in casa Ferrari. Il brasiliano, malgrado un paio di testacoda nella prima sessione, è contento: "Secondo me è un risultato soddisfacente perché penso che siamo competitivi ed è quello che interessa - ha spiegato - alla fine potevo anche migliorare il mio tempo ma non sono riuscito a fare un giro buono con le gomme nuove per il traffico che ho incontrato. Ma la macchina è nella direzione giusta". SPIATTELLATO - Al mattino Felipe ha girato di meno: "Mi sono girato e ho spiattellato una gomma e non valeva la pena girare con tante vibrazioni e sfruttare un set di pneumatici nuovi al mattino, anche perché qui abbiamo provato la settimana scorsa e non c'era motivo di girare molto. Io credo che saremo competitivi e speriamo di ripeterci". gazzetta.it
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Azz, un 2.0 aspirato da 240 cv che non ti convince come prestazioni?
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Un altro marchio near-premium, quando ancora il Gruppo fatica a valorizzare Alfa e Lancia, non lo vedrei per nulla bene. Troppa concorrenza interna, e vantaggi praticamente nulli per il Know-how. Io vedrei bene Volvo acquistata dalla BMW, o al massimo da un marchio giapponese (magari Honda, oppure Toyota).
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Sono a favore dell'eliminazione di questi finanziamenti pubblici ai giornali. Qualche mese fa Report si occupò della cosa, e mostrò come giornali di partito tipo l'Unità o Libero fossero tra i maggiori fruitori di tali aiuti. In quanto al messaggio che qui quoto vorrei (senza addentrarmi troppo nel politico) dire la mia: qui si dà troppa importanza al possesso da parte di un'unico imprenditore di 3 emittenti private, e si paventano sempre conseguenze apocalittiche derivanti da ciò. Io in realtà vedo che i quotidiani più letti in Italia sono schierati verso l'ala opposta del parlamento, e parte del servizio pubblico (una rete in particolare) si prodiga nel cercare di bilanciare la presunta situazione di inferiorità rispetto al succitato imprenditore, senza contare la posizione di La7. Inoltre nell'era di Internet, in cui basta accendere il PC per vedere come il mondo intero la pensa su una qualunque questione, mi sembra retrogrado invocare finanziamenti pubblici alla stampa per timore di un'egemonia di un solo imprenditore (considerato come detto che i giornali che più fruiscono di tali aiuti sono quelli di partito, non certo i quotidiani a maggior tiratura). P.S.: le puntata di report a cui mi riferisco: Rai.tv - Report - Il finanziamento quotidiano - aggiornamento del 23/04/2006 Rai.tv - Report - Il finanziamento quotidiano - Aggiornamento del 23 aprile 2006
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Non credo che chi si orienta su un'A3 guardi ad una Bravo come alternativa.
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f1grandprix.it Le Ferrari sembrano in palla. Più in ombra invece le McLaren.
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So a che dovrebbero servire le leggi che vietano gli aiuti di stato. Mi permetto però di avere qualche dubbio circa la politica attuata negli anni dall'unione europea allo scopo di impedirli. E' evidente che le nazioni che hanno in passato saputo sfruttare il loro potere politico hanno di fatto aggirato varie volte le limitazioni (e sopra ti ho fatto alcuni esempi). Inoltre un prestito fatto alle condiioni finora annunciate imho non deve sottostare alle maglie dell'UE. Spero ad ogni modo che questa infinita telenovela di Alitalia si possa avviare ad una conclusione al più presto.
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Dietro e di lato mi piace, forse meglio della versione europea. Imho continua a peccare nel frontale (così come la nostra versione): non mi piacciono troppo i fari abbastanza quadrati e corti in confronto alla calandra: era molto meglio nella vecchia serie: fari bassi e allungati verso il centro, molto più sportivi.
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L'UE si preoccupasse anche degli aiuti erogati ad Air France, Iberia e Olimpic da parte dei rispettivi governi, o al prossimo prestito di 2 miliardi e mezzo di sterline che la GB erogherà alle banche inglesi. A me contribuente non importa se questo sia un aiuto di stato o meno, mi basta che (come sembra che sia, a quanto finora riportato come condizione per erogare il prestito) venga rimborsato integralmente e nei tempi stabiliti.
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Alitalia, Dl: rimborso dopo 30 giorni privatizzazione, max 31/12 ROMA (Reuters) - Alitalia dovrà cedere il prestito ponte da 300 milioni deliberato dal governo per salvare al compagnia aerea dal commissariamento, 30 giorni dopo che sarà ceduta la quota del 49,9% della compagnia in mano al Tesoro o, al più, tardi entro il 31 dicembre del 2008. Lo prevede il decreto legge firmato dal presidente del Consiglio, Romano Prodi, che contiene anche le indicazioni per il calcolo degli interessi che la compagnia aerea dovrà corrispondere sul finanziamento d'urgenza senza incappare nella legislazione Ue. Per giudicare se un intervento corrisponda alle condizioni di mercato, e quindi non costituisca aiuto di stato, la Ue ha fissato i criteri per individuare i limiti sotto i quali un finanzimento si trasforma in un sostegno indebito. Per Alitalia i tassi saranno diversi a seconda dei periodi. Fino al 30 giugno si applicherà la normativa Ue in vigore. Dal primo luglio i tassi saranno calcolati in base alla nuova normativa decisa dalla Ue a partire dalla seconda metà del 2008. Fino alla fine di giugno Alitalia dovrà pagare un tasso base indicato dalla Ue - calcolato sulla base della media dei tassi swap interbancari a cinque anni per i mesi di settembre, ottobre e novembre dell'anno precedente - aumentato di 75 punti base. I dati dell'Unione indicano che il tasso base per Alitalia sarà del 5,19%. Il tasso d'interesse è applicato "secondo il regime dell'interesse composto". Il regolamento però dice che "in casi debitamente giustificati la Commissione può aumentare il tasso di più di 75 punti base per uno o più Stati membri". Variazioni sono possibili se il movimento dei tassi comporta variazioni superiori al 15% rispetto al tasso calcolato dalla Ue. Dal luglio, Alitalia, dovrà pagare una tasso base pari all'Ibor a 1 anno. Ma a questo potrà essere aggiunto uno spread compreso fra i 400 e i 1.000 punti base. La nuova normativa prevede infatti uno spread differenziato a seconda della qualtà del rating delle aziende e della garanzie che il debitore può offrire in termini di rivalsa sugli asset aziendali.
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Prima sessione:
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Splendida l'idea di poter visualizzare l'anteprima dei siti trovati.
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Alitalia: Cdm,ok a prestito 300 mln Misura di emergenza per ragioni di ordine pubblico (ANSA) - ROMA, 22 APR - Il Cdm ha varato un prestito ponte da 300 mln di euro per Alitalia. La misura di emergenza e' stata varata per ragioni di ordine pubblico. Il prestito,secondo quanto si apprende, e' un finanziamento a tassi di mercato e dovra' essere rimborsato entro il 31 dicembre 2008.L'obiettivo e' di non compromettere la continuita' di Alitalia nell'attesa dell'insediamento del nuovo governo ponendolo nelle condizioni di assicurare,le iniziative necessarie per completare la privatizzazione della societa'.
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Concordo. Bruttina la console centrale.
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AEROFLOT ATTENDE PROPOSTA UFFICIALE DA PARTE DI ALITALIA “Aspettiamo una specifica proposta ufficiale da parte italiana”: lo rivelano fonti ufficiali della compagnia aerea russa Aeroflot. A partire da questa proposta, aggiungono, “potremo discutere la nostra posizione, che si baserà sull’interesse della nostra compagnia e dei nostri azionisti”. (ttgitalia.com)
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Quoto gli ultimi messaggi di Duetto80 ed EC2277: la penso esattamente allo stesso modo. L'unico scopo di AF era assicurarsi il monopolio delle rotte italiane, riempire i loro cargo semivuoti e ridurre l'importanza di MXP per evitare di dar ombra al loro CDG. Tra l'altro chi dice che con nuove condizioni non possano entrare in ballo altre compagnie (Aeroflot, Lufthansa, Air One)? P.S.: non voglio scendere troppo nel politico, ma la Repubblica è un giornale schierato, e dopo il risultato delle ultime elezioni cos'altro poteva fare se non cominciare a sparare contro il nuovo governo (che tra l'altro ancora deve entrare in carica)?
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Intanto riapre Intesa SanPaolo: «Interessati se l'operazione è di respiro internazionale» Air France chiude su Alitalia Il gruppo ha annunciato di aver ritirato l'offerta Il Pd: «Conseguenza di comportamenti irresponsabili» (Lapresse)MILANO - Mentre Intesa SanPaolo riapre di fatto il dossier Alitalia, Air France lo chiude. Il gruppo franco olandese ha infatti annunciato di aver ritirato la propria offerta su Alitalia. «A seguito della richiesta di Alitalia di chiarire la situazione legale successiva alla rottura delle negoziazioni fra Air France-Klm e Alitalia - è scritto in un comunicato della compagnia - Air France-Klm ha comunicato ad Alitalia che gli accordi contrattuali annunciati il 14 marzo scorso con l'obiettivo di lanciare un'offerta pubblica di scambio su Alitalia non sono più validi dal momento che non sono state soddisfatte le condizioni preliminari al lancio dell'offerta». NO COMMENT DI PALAZZO CHIGI - Palazzo Chigi ha reagito con un «no comment» alla notizia. A quanto si apprende, un Consiglio dei Ministri si svolgerà nelle prossime 48 ore per prendere le decisioni conseguenti all'annuncio della compagnia franco-olandese e in vista delle scelte che andranno comunque compiute e dovranno essere prese insieme alla nuova maggioranza parlamentare. PD: «E' LA CONSEGUENZA DI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI»- «Come avevamo previsto, dichiarazioni avventate e comportamenti non responsabili hanno fatto naufragare la trattativa con Air France, mettendo a repentaglio il destino di Alitalia e di decine di migliaia di lavoratori». È questo l'inizio del commento diffuso dal Partito Democratico con un comunicato. «A forza di dichiarare ostilità nei confronti della società franco-olandese, di annunciare cordate al momento inesistenti, di ventilare una non meglio precisata convergenza con la compagnia Aeroflot (con buona pace della difesa della nazionalità) - prosegue la nota del Democratico - si è finito col creare una situazione che ora pesa sull'occupazione di decine di migliaia di persone che lavorano nella compagnia italiana, a Fiumicino, a Malpensa e nell'indotto». «Una situazione drammatica - conclude il Pd - che pesa anche sull'immagine dell'Italia, che subisce un colpo consistente. Il governo attuale e quello che verrà devono cercare di operare per garantire la continuazione dell'attività di Alitalia per aprire nuove e reali trattative» L'APERTURA DI INTESA - Intanto nel pomeriggio IntesaSanPaolo aveva invece riaperto il dossier Alitalia. «Che le bocce si fermino, se l'operazione Alitalia fosse di respiro internazionale saremmo interessati, sotto varie forme», ha detto a Milano il presidente del consiglio di gestione, Enrico Salza. «Al momento siamo fuori - ha aggiunto a Milano, a margine di un evento per il festeggiamento dell'Expo a Milano - ma potremmo essere interessati a un'operazione che non sia di piccolo cabotaggio provinciale: non è questione del nuovo governo, ma bisogna che si decidano perché non è accettabile che questa situazione continui così: sono dieci anni che perdiamo soldi su quell'impresa, ci sono dei limiti». SERVE PROGETTO NON PROVINCIALE - «Serve un progetto non provinciale ma di carattere internazionale - ha quindi aggiunto -: ancora noi non abbiamo esaminato nessun nuovo piano ma siamo pronti a farlo se ci verrà richiesto, con un piano industriale». Dovrete quindi avere accesso alla due diligence? «Non c'è dubbio - ha risposto ancora Salza - poi in quale direzione lo vedremo, purché non sia un'operazione di piccolo cabotaggio: le compagnie aeree sono realtà grandi, se vogliamo giocare ai birilli, invece, giochiamo ai birilli...». Rispondendo quindi alla domanda se l'istituto è ancora interessato nel caso di un'operazione internazionale, e in quali forme, Salza ha ribadito: «Certo, certo, sotto varie forme». 21 aprile 2008 corriere.it P.S.: cominciano gli attacchi strumentali verso il centro dx: vorrei però dire che AF ha motivato la rinuncia col mancato rispetto degli impegni, primo fra tutti quello di non liberalizzare gli slot a Malpensa: poichè invece l'ENAC ha consentito con 7 deroghe ad alcune compagnie di aprire nuove rotte da MXP, AF si è ritirata. Purtroppo molti hanno pensato che AF fosse il salvatore della patria: per me invece meglio che si siano tirati indietro.