Ancora una volta pessimo l'operato del precedente governo: si è riusciti a far scappare le compagnie che proponevano le offerte più interessanti (Lufthansa ed Aeroflot) per privilegiare Air France che sta via via gettando la maschera: credo proprio che se i francesi alla fine compreranno l'Alitalia, il futuro sarà ristretto ai voli a breve raggio (Italia e le principali città europee) e che saranno tagliati gran parte dei voli intercontinentali (che poi sono i più remunerativi): Alitalia si ridurrà a vettore per Parigi CDG e Amsterdam Schipol, mentre Malpensa ne pagherà pesanti conseguenze.
Che peccato aver affossato la nostra compagnia di bandiera.
P.S.: non voglio metterla sul politico, ma un paio di mesi fa un esponente della coalizione di centrodestra fece un discorso a mio parere abbastanza condivisibile: disse che quando un paese ritiene strategica la sua presenza diretta in un certo settore del mercato, bisogna accettare che le sue società siano in perdita.
Con questo non voglio giustificare le spese folli, i buchi da miliardi di € che noi cittadini ripianiamo con le nostre tasse, l'utilizzo di queste aziende come fabbrica di posti di lavoro allo scopo di mantenere le promesse elettorali, però si gettano miliardi di € l'anno che non si sa bene dove vadano a finire (fra opere pubbliche, sanità, ecc.) e poi lo stato non può intervenire da solo per cercare di riaggiustare un po' Alitalia?
Ancora: l'Alitalia dal 1946 ad oggi ha avuto un solo bilancio in attivo: come mai finora andava bene questo status quo ed ora non più?
Mah, non ci capisco niente