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Dodicicilindri

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  1. Sì, anche qui hai ragione. Il problema di TI mi sembra un po' quello della Fiat (almeno di quello di una volta): la qualità a volte c'è, ma non è di livello costante, e ad alcune cose buone si affiancano autentici obrobri. Secondo me manca una politica seria di ricerca della qualità e della soddisfazione del cliente, che è quindi affidata un po' al caso: acchiappi il treno buono e la giornata in cui non si fa ritardo, e sembra tutto ok, poi magari prendi il treno sporco e con i bagni rotti e dici: "TI fa schifo". Ma io mi chiedo: un vagone con i bagni rotti dovrebbe andare in riparazione, non essere mandato in servizio. Certo, specie in giornate come l'ultima domenica delle feste di Natale c'è carenza di materiale, ma mica si saranno rotti i bagni di tanti vagoni tutti insieme?
  2. Hai ragione, però che non diventi una scusa per loro per non migliorare. Se no diventa troppo facile dire: voi italiani siete incivili (ed è vero, nessun dubbio) allora vi diamo quello che vi meritate, prendere o lasciare. In Spagna fino a 15-20 anni fa erano Africa, oggi guardiamo dove sono, con la Renfe che con 5 minuti di ritardo rimborsa integralmente il biglietto e un servizio ineccepibile e con tariffe ancora umane.
  3. Vorrei aggiungere una riflessione personale, magari sbagliata. Ho come l'impressione che il livello del servizio, pur a parità di denominazione del treno, stia andando a peggiorare rispetto al passato. Secondo me, in Trenitalia si cerca in tal modo di spingere la gente ad optare per gli Eurostar o l'AV (non che qui sia tutto rose e fiori, comunque), mentre la 2° classe dell'IC mi sembra piuttosto una terza classe. Sembra che la clientela si stia dividendo in base al reddito, e che le persone meno abbienti siano giocoforza costrette a puntare su questi carrozzoni. Ieri mi facevano pena le famigle con bambini al seguito che tornavano dal Nord e che si erano sorbite un "viaggio della speranza" nelle condizioni che ho descritto, fra sporcizia, toilette guaste e un mare di bagagli e persone nei corridoi. Ho anche l'impressione che con l'avvento di NTV, si avrà un'ulteriore differenziazione di censo, se come probabile le loro tariffe saranno ancora più care di quelle di Trenitalia. Sbaglierò, ma anche in queste cose ci vedo i segnali dell'impoverimento e dell'arretramento del nostro Paese.
  4. In Trenitalia forse si tengono sempre il peggio in serbo proprio per le giornate festive e di maggior utilizzo dei treni
  5. Qualche giorno fa io e mia sorella abbiamo deciso di concederci una gita a Roma per il 4 gennaio, e come mezzo di trasporto abbiamo scelto il treno. Sia per l'andata che per il ritorno ICPlus (il Napoli-Torino delle 7,30 all'andata, e il Torino-Salerno delle 18,27 al ritorno). Giunti in stazione a Napoli ieri mattina, notiamo sui display grandi ritardi sulla linea per Roma via Formia, e ciò ci preoccupa un po'. Alle 7,20, inoltre, ancora non avevano scritto sul display il binario di partenza del nostro treno. Solo verso le 7,25 scrivono da che binario partirà l'IC e vediamo arrivare il treno sul binario. Ovviamente si parte in ritardo di 15 minuti. Il nostro vagone è vecchio e brutto, e dopo la partenza scopriamo che i bagni sono guasti in gran parte dei vagoni. L'unico funzionante è in condizioni igieniche pietose (mi chiedo se l'avessero pulito prima della partenza: il nostro treno partiva da Napoli centrale, quindi non c'è neppure la scusa che sia stato sporcato dai passeggeri precedentemente). Mi chiedo con che coraggio facciano partire un IC che dovrà viaggiare per 10 ore con quasi tutti i bagni guasti. A bordo la confiusione regna sovrana, con tante persone con biglietto senza posto prenotato e col controllore che cerca di farli alzare e sistemare nei corridoi, impresa improba dato che ognuno di loro ha bagagli a volontà. Quando il controllore giunge nel nostro convoglio, un paio di ragazze hanno la prenotazione ticketless: è divertente vedere come il controllore prima non riesca a rilevare i codici sul suo palmare e poi a stampare il bigliettino per queste ragazze). Arriviamo a Roma con 30 minuti di ritardo. Al ritorno, l'IC (che proviene da Torino) arriva sorprendentemente in orario alle 18,15 (partenza prevista alle 18,27). Peccato che nel cambio locomotore perdano tempo e si parta solo alle 18,55. Da notare che ci lasciano in questo tempo senza luci interne accese e senza aerazione. Saliti a bordo, entriamo nel nostro scompartimento (con posti prenotati) e ci sediamo. Vediamo delle persone che pur non avendo il posto nel nostro scompartimento, tengono dei bagagli sui portapacchi, impedendoci quindi di trovare spazio libero per appoggiare le nostre poche cose. Litigo con queste persone, che dicono di aver dovuto acquistare all'ultimo momento i biglietti per un lutto improvviso e di averlo pagato quanto uno con i posti prenotati, pur essendo tali posti esauriti. Pertanto secondo loro hanno diritto a tenere i bagagli nel nostro scompartimento. Gli rispondo che ne parlerò col capotreno e che non mi sembra giusto tale comportamento. In realtà, dato che io e mia sorella non avevamo bagagli, e per "quieto vivere", dopo lascio correre. Anche qui, i bagni funzionanti sono ben pochi. Il ritardo finale sarà di 35 minuti. Morale: per un Napoli-Roma e ritorno per 2 persone ho speso 78 €: imho il servizio reso non li vale affatto (e che non accampino scuse come le tariffe più basse d'Europa: 78 € non mi sembrano così pochi, e poi si viaggia in modo indecente. Come si può far partire un IC che viaggerà per 10 ore con la maggior parte dei bagni guasti e chiusi, e con quello funzionante sporchissimo?). Oltre al problema dei bagni, si viaggia su materiale vecchio e logoro, la puntualità è l'eccezione e nei vagoni si assiste a scene da bolgia infernale, con gente e bagagli che ingombrano i corridoi. Imho bisognerebbe cominciare a imporre regole più severe sul trasporto bagagli anche per i treni, perchè ormai la gente che viaggia in treno si porta dietro anche la casa. Concludo dicendo che il servizio reso non è al livello di una nazione che dovrebbe essere la settima potenza economica mondiale. Speriamo che in futuro si possa avere un po' di concorrenza in Italia anche per treni non ad alta velocità. Qualche giorno fa Autodelta ha postato una news in cui si diceva che le ferrovie svizzere cominceranno a far circolare treni anche sulla nostra rete. Peccato che non ci sia nulla per il sud, ma se ci fosse spenderei volentieri qualche € in più per avere almeno treni puliti e bagni in ordine.
  6. Discorso assolutamente condivisibile quello di Letizia Moratti. Speriamo che venga ascoltato.
  7. Non credo che la Lega si metterà in mezzo. Il Nord si sente abbandonato dalla Lega e chiede solo che vengano liberalizzati gli slot da MXP: http://milano.repubblica.it/dettaglio/A
  8. Auguri di un sereno e felice 2009 a tutti gli autopareristi :b35
  9. Airbus consegna il suo 12° A380 e riesce a raggiungere il target produttivo stabilito:
  10. Nelle condizioni proposte da AF per comprare AZ lo scorso maggio non si lasciava assolutamente margine per MXP, e la concorrenza sarebbe stata soffocata forse più di quanto avvenga ora. Infatti adesso abbiamo LH a MXP appoggiata anche da parte del governo, oltre a un incremento della presenza di Easyjet e Ryanair in Italia.
  11. Poteva essere l'occasione per un rilancio, se si fosse accettata l'offerta LH, ma così invece è davvero una farsa.
  12. I nuovi A320, A330 e A350 in ordine e non ancora consegnati avranno invece livrea Alitalia (quella nuova).
  13. Si chiamerà Alitalia, ma il brand Air One rimarrà perchè non ci sono soldi per ridipingere gli aerei ereditati dalla compagnia di Toto.
  14. Alitalia: al via campagna pubblicitaria, CAI cambia nome “A chi cerca una nuova partenza”: con questo slogan è iniziata oggi la campagna pubblicitaria della rinata Alitalia. ”’Il 13 gennaio – recita la comunicazione – dall’unione di Alitalia ed AirOne, nasce la vostra nuova compagnia aerea. Forte dei valori della migliore tradizione aeronautica italiana, di un nuovo e ampio network di collegamenti e di una flotta moderna ed efficiente”. Intanto, sempre oggi, si riunisce l’assemblea della CAI convocata per decidere il cambio di denominazione: la Compagnia Aerea Italiana diventerà così a tutti gli effetti Alitalia. ALITALIA : FANTOZZI A TUTTO CAMPO. " VI SPIEGO PERCHE' LA COMPAGNIA DI BANDIERA E' FALLITA" da finanzainchiaro.it A spiegare così le ragioni del fallimento di Alitalia è il commissario straordinario della Compagnia, Augusto Fantozzi in una intervista a tutto campo rilasciata al settimana Espresso domani in edicola nella quale spiega come saranno pagati i creditori e che, «in realtà le prenotazioni, dopo il crollo di ottobre-novembre, sono in netta ripresa». «Alitalia è morta di grandeur, non per il mio taglio dei voli - afferma Fantozzi - perché si è voluta mantenere in piedi una struttura troppo ampia rispetto alle sue possibilità di produrre reddito. Si è detto che a Colaninno ho dato la polpa, ma anche lui avrà il problema di riempire gli aerei...». Fantozzi spiega anche cosa intende per grandeur. «Semplice. Alitalia pagava tutto il triplo». Così mandava «tre macchine per prendere l'equipaggio, perché se la prima buca e la seconda rompe il motore... era uno spreco». In questo contesto anche il carburante «certamente era pagato troppo». Il commissario di Alitalia non nasconde le difficoltà incontrate nel vendere la compagnia nel quale i sindacati hanno seguito «una dialettica sindacalese; un balletto tra di loro su chi firmava e chi no». I piloti poi - sostiene Fantozzi - «hanno fatto un grande errore. La disponibilità a riconoscere la loro professionalità c'era. Ma loro hanno preferito la guerra per il potere in azienda, lo scontro per comandare piuttosto che convincere della loro indispensabilità. L'Anpac ha frantumato se stessa». Fantozzi affronta anche il nodo dei debiti della bad company rimasta a capo dello Stato e quindi dell'erario pubblico. «Gli attivi non basteranno a pagare tutti i passivi - spiega - In totale ci sono 3,2 miliardi di passività, e gli asset di Alitalia non sono tantissimi. Oltre a quello che incassiamo da Cai, c'è quello che incasserò da cargo, manutenzione, i call center Alicos...Stimiamo possano valere tra i 500-700 milioni di euro. Poi abbiamo un terreno a Fiumicino e cinque o sei appartamenti in giro per il mondo». Ad essere saldati per primi saranno coloro che «hanno continuato a rendere servizi durante il commissariamento. Dopo il 29 agosto saranno pagati tutti. Prima, saranno pagati secondo riparto». Per gli azionisti di Alitalia, invece, «il Tesoro ha promesso un indennizzo attingendo al fondo dei conti correnti dormienti. Dipenderà da Tremonti in che misura vorrà soddisfarli». Gli obbligazionisti, poi, saranno trattati come gli azioni «anche se in verità dovrebbero essere più tutelati». Fantozzi spiega anche la differenza di pagamento di Cai verso Alitalia (237 milioni) e AirOne (300 milioni). «AirOne ha più aerei e più buoni dei nostri. La parte di punta della flotta futura è quella di AirOne. Io ho da vendere novanta MD80, che valgono poco: ho appena fatto il bando». Il commissario accenna anche al suo compenso, che dovrebbe arrivare alla fine della procedura di liquidazione della bad company che potrebbe richiedere anche sei-sette anni. «Spero che una parte arrivi prima - afferma - Io il lavoro lo sto facendo. Non sono né esoso né avido. Ma non sono fesso e non ho intenzione di lavorare gratis». Sarà di 15 milioni di euro? «Potrebbe essere quella cifra ma anche meno - afferma Fantozzi - È un calcolo in percentuale sulla massa dell'attivo, del passivo e del recuperato. Ma Palazzo Chigi non ha ancora emanato il decreto per stabilire la percentuale che mi spetta». ( Fonte: Il Sussidiario)
  15. Meglio di certi anonimati jap, comunque, o di stili "Mazinga" ;) Poi ovvio che non siano il top.
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