In attesa del contratto CAI, Alitalia ferma altri 21 aerei e mette 3.765 persone in cassa integrazione
da dedalonews.it
Il fermo di due Boeing 767 dal 1° novembre è il primo taglio alla flotta di lungo raggio Alitalia ufficializzato dal commissario straordinario Augusto Fantozzi. La riduzione di attività annunciata ai sindacati per risparmiare risorse è molto vasta e sarà discussa al ministero del Lavoro a partire da martedì 7 novembre. Da lunedì le nove sigle sindacali dovrebbero iniziare con CAI la discussione del nuovo contratto di lavoro di cui hanno faticosamente accettato i soli principi di massima.
Oltre ai 767 i tagli comprendono sei MD80 (quattro dal 1° ottobre, due dal 1° novembre), quattro MD11F (dal 1° ottobre), sei Embraer 145 e tre ATR72 (dal 1° novembre). Gli aerei fermati salgono così a 55 sui 181 in flotta al 31 dicembre 2007, comprese Alitalia Express e Volare.
La notizia, diffusa dalle agenzie di stampa su fonti sindacali, comprende in realtà conferme e novità. Una riduzione di tre 767 fu annunciata nel luglio 2007 ed il primo, l’I-DEIB, è uscito di flotta in aprile . E’ poi toccato agli I-DEIC e I-DEID, in leasing da AWAS e destinati alla brasiliana TAM. L’annuncio di Fantozzi dovrebbe quindi riguardaree due macchine, in coerenza con l’obbiettivo CAI di ridurre la linea 767 a cinque macchine entro il 2009. Anche gli MD11F sono in leasing da AWAS, e la loro restituzione - oltre ad azzerare la il cargo, che si ridurrebbe ad una sola macchina - potrebbe far risparmiare il canone. Gli Embraer 145 e gli ATR 72 sono invece tutti di proprietà. Impossibile dare dettagli sugli MD80, di cui Alitalia opera esemplari di proprietà e noleggiati.
Con gli aerei andranno in cassa integrazione straordinaria 3.765 persone tra piloti (1.153, dei quali 183 di Express), assistenti di volo (1535, di cui 152 Express) e personale di terra (1.077, compresi 102 di Express).
Il 18 settembre Fantozzi aveva annunciato la CIGS per 4.286 persone legate agli aerei fermati da Maurizio Prato in primavera. La cassa, a rotazione per tre mesi con un tetto massimo mensile individuale, interessa ora 8.051 dipendenti, pari a poco meno della metà del personale del gruppo Alitalia.
Cai al lavoro sul debito Alitalia
da ilsole24ore.com
A fine mese si potrebbe svolgere l'assemblea della Cai per l'aumento di capitale fino a un miliardo e l'approvazione dell'offerta vincolante per l'acquisto di Alitalia Fly. Intanto da fonti giudiziarie è emerso che l'emendamento manleva approvato la scorsa settimana al Senato riduce quasi a zero la possibilità di perseguire per bancarotta gli ex amministratori o il commissario dell' Alitalia e potrebbe avere un impatto su altri procedimenti penali in corso su aziende in amministrazione straordinaria. In particolare potrebbe esserci un colpo di spugna per chi è accusato di bancarotta nei processi Parmalat e Cirio.
L'emendamento, approvato dal Senato il 2 ottobre nel voto sul decreto legge per il salvataggio di Alitalia, ora alla Camera, blocca la possibilità di promuovere un'azione penale per bancarotta nei casi di imprese in amministrazione straordinaria, a meno che non venga dichiarato il fallimento o non siano falsi i documenti su cui è basata la procedura. Presentata come scudo per il commissario, Augusto Fantozzi, questa norma – il nuovo articolo 7-bis della legge Marzano – in realtà non si applica solo all'aviolinea (e non solo a Fantozzi, ma anche agli ex amministratori). A una lettura di alcuni tecnici ed esperti, appare applicabile a tutte le imprese in legge Prodi o legge Marzano e ai processi penali in corso. Gli effetti della sanatoria potrebebro estendersi agli imputati in tutti i procedimenti in corso, a cominciare da quello Parmalat su cui pendono presso i Tribunali di Milano e di Parma i processi per bancarotta nei confronti degli ex amministratori del gruppo alimentare e delle banche. Ma a rischio ci sono anche i casi Cirio, Giacomelli, Finmatica e molti altri.
«Se la norma dovesse passare anche alla Camera, i processi per bancarotta rischiano l'archiviazione ha spiegato l'avvocato di Parmalat, Marco De Luca perché in tutti i casi di amministrazione straordinaria la sola dichiarazione di insolvenza del Tribunale non sarebbe più sufficiente per fare scattare le norme penali sulla bancarotta. Perché ciò avvenga deve subentrare il fallimento».
Il decreto deve essere convertito in legge entro il 27 ottobre. Il relatore al Senato, Angelo Maria Cicolani (Pdl), che ha propposto l'emendamento,ha spiegato al Sole 24 Ore: «Il nostro obiettivo era soltanto quello di mettere al riparo da procedimenti penali il commissario Fantozzi che, per garantire la continuità del servizio, ha dovuto valutare con particolare attenzione crediti strettamente funzionali all'esercizio dell'attività ». A suo avviso, la norma «si applica solo all'Alitalia e alle imprese che operano nei servizi di pubblica utilità». Ha ammesso però, anche la possibilità, contemplata ieri pure da altri parlamentari del suo gruppo, che si possa interpretare la norma in senso estensivo ad altre società. «In quel caso dice Cicolani abbiamo ancora i tempi per intervenire alla Camera e penso sia giusto farlo per correggere la norma».
Fonti della Cai hanno confermato il rinvio dell'assemblea del 14 ottobre, come anticipato ieri dal Sole 24 Ore, per vari problemi, tra cui le contestazioni Ue del prestito ponte di 300 milioni come aiuto di Stato. «Non ho nessun timore di questo tipo», ha detto Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Atlantia. La riunione del 16 soci non è ancora fissata, potrebbe svolgersi verso fine mese.
L'amministratore delegato della Cai, Rocco Sabelli, sta facendo il globetrotter per la ricerca del partner estero. Ieri è stato a Parigi (Air France-Klm) e Francoforte (Lufthansa), oggi sarà a Londra (British Airways).