Aggiungo che in Italia la maggior parte delle aziende sono medio piccole. Il che vuol dire che tutti quelli che si laureano in materie tipo economia di impresa, gestione di impresa o comunicazione di impresa (come me) sperando di entrare a lavorare nella multinazionale o cmq nella grande azienda, si ritrovano quasi sempre a lavorare nelle suddette imprese medio-piccole dove vengono assunti come segretari o poco più(come me) e con tutte le grandi teorie di brand management che gli hanno insegnato in cinque anni ci si possono pulire il fondoschiena. Tutto ciò ovviamente con uno stage da fame.
Forse al nord la situazione sarà migliore, ma qui a Roma è un pianto.
Altra cosa, io posso essere annoverato in quelle migliaia e migliaia di ragazzi che sono stati presi per i fondelli a inizio anni 2000, a suon di slogan del tipo "s.della comunicazione è il futuro!" e giù tutti a iscriversi lì..Peccato che affinchè qualcuno ti paghi per comunicare, ci deve essere qualcosa da comunicare...
Avessi saputo che sarebbe finita così non avrei avuto difficoltà ad andare a imparare il mestiere nell'officina sotto casa mia, con buona pace dei miei genitori rispettivamente ing.elettronico e dottore commercialista, che ovviamente mi hanno detto per tutta la vita "tu che ne hai le possibilità studia tranquillo".
Per chiudere il quadro devo divire che socio/politicamente parlando io non sono figlio di nessuno e per principio sono refrettario alle raccomandazioni.
Casualmente tutti i miei conoscenti coetanei di roma nord, che hanno i genitori appartenenti alla "roma bene", che si stiano laureando o che siano già laureati lavorano tutti e con le lauree più diverse...
Ma non c'è nulla da stupirsi...tempo fa avevo postato l'articolo dove si parlava delle assunzioni alla Ferrari del caro Montezuma...
Vabbè, la pianto qua:D