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Io non so cosa ci sia a essere contenti delle condizioni di Stellantis ora, con i reparti di R&D in Italia e USA svuotati per sostituirli con ingegnieri Indiani e Basiliani (In Francia non stanno riducendo e i piani sono di una leggera riduzione da qui a 5 anni), la produzione Italiana al lumicino, quella Americana anche destinata a calare. Magari sei contento perché il CEO guadagna come 1000 operai italiani e dichiara di vivere in una fattoria in Portogallo quando lo sanno tutti dove vive in Francia. Utili li fa, grazie ai prezzi gonfiati (in tutto il settore) dopo il COVID per le auto, e al rapporto valore/prezzo tra i piú bassi del settore. Ma durerá da qui a qualche anno. Se tu sei contento cosí, accettiamolo. Spero peró cha la maggioranza non si faccia piacere questa situazione
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Io non ho discusso mai su Elkann si o Elkann no. Io discuto di un'azienda che spero rimanga con una testa in Italia. Un'azienda che produca ricchezza per gli Italiani, e non solo per operai. Un'azienda che si faccia vanto dell'italianità e che lo faccia in italiano. Un'azienda che faccia prodotti derivati dal suo heritage italiano, di ingegneria italiana, di saper fare italiano. Il discorso Sinner non c'entra nulla, un grande paese non può mai fare concorrenza ai paradisi fiscali, che siano Isole Vergini, Monaco, Andorra. Ma lì ci va il singolo, ed è bene farlo notare a TUTTI quelli che declamano l'italinità. Perchè è questione di scelte, e NADAL, per dire, è residente in Spagna, non ad Andorra o Monaco. Chapeau a NADAL e meh a Sinner. Ma è un altro discorso, appunto
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Tarato non sono, semmai chi scrive quanto sopra. Un mare di fregnacce. Per inciso, Mercedes vale più di Ferrari di un miliardino di euro, venerdi, in borsa. Stellantis e Ferrari valgono lo stesso, VW e BMW poco meno. Come diceva un altro forumista, le voci sono partite in questi giorni, e forse è stato Tavares e la sua cricca a spifferare. Non sono assolutamente sorpreso. La Francia fa queste cose e la sua intenzione è creare un'altra società enorme basata a Parigi con un suo controllo minoritario ma di una società praticamente francese. Lo ha fatto tante volte negli ultimi decenni. A chi mastica un po di mercati e finanza, basta ricordarsi di TOTAL-ELF-FINA, BNP- PARIBAS, AIRFRANCE- KLM, ESSILOR-LUXOTTICA (in cui nonostante i Del Vecchio abbiano quasi il controllo, è basata a Parigi e controllata in minoranza da Stato francese e dipendenti francesi) e ENGIE (da fusione di SUEZ e Gaz de France per bloccare ENEL). E tante altre. Se le fondono, quel che è Italia sparisce ancora più velocemente di ora e diventa sede di 2-3 stabilimenti in cui bisogna leccare il culo ai francesi. Elkann come con Fiat Ferroviaria, sta finendo di vendere anche il resto ai francesi. Perchè può pure rimanere azionista di minoranza, ma lo farà di una società francese. Urge lo Stato Italiano nel capitale. Prima di subito. Che vendano MPS a Unicredit e con qualche altro miliardo entrino subito in Stellantis. Lascia perdere. Credi quel che vuoi su chi ha acquisito chi. Quel che conta, è che FCA sta SPARENDO dall'ITALIA e chi comanda è e sarà sempre di più a Parigi. Ma dì: dovè fisicamente il CDA? Dove sono le persone apicali di Stellantis? Un ufficetto a Torino Tavares ce l'ha?
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è vero. Ma è una conseguenza, in Europa, del fatto che stato francese e tedesco sono entrati nella gestione in vari modi, delle aziende più grosse, ne controllano gli indirizzi, le supportano con soldi pubblici, e ne prendono i vantaggi di consenso pubblico e ritorno economico. Lo Stato francese è dentro le più grandi aziende francesi o miste, da Stellantis a Renault, da STM a ESSILUX, da Total a Airfrance-KLM ecc. Se non vuoi farti mangiare, devi fare in Italia lo stesso. Guarda caso chi non è stato mangiato dalle aziende franco-tedesche è chi è appoggiato dallo stato. E anche li, abbiamo dato via Alitalia, quasi TIM..
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Forse lo sanno in Stellantis. E ti ripeto: per certo le scelte degli ex PSA non sono tutte dettate dal fare tutto per massimizzare l'EBIT. E ti ho fatto l'esempio di Marchionne con la Panda a Pomigliano per dire che i motovi per prendere una decisione sono tanti. Nessuna azienda può avere solo lo scopo di aumentare l'EBIT nell'anno in corso. Sennò dovrebbero anche smettere di investire. O trasferirsi tutte in Delaware! Quello che hai postato, non so dove lo hai preso, ma dice esattamente quello che ho scritto prima! Il Chairman Executive lavora insieme al CEO su alcune deleghe. E ripeto, cosa succede se non vanno d'accordo? Decide il BOARD! In FERRARI non È la STESSA COSA!! Il Board è dominato da EXOR- Ferrari! Se il CEO non è d'accordo con Elkann (Presidente) , il Board può sfiduciare il CEO. In Stellantis non è così! il Board è 6 a 5 per gli ex PSA! Se vuoi capirlo bene, altrimenti tieniti pure la tua opinione, per carità
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È così, e in caso di differenza di vedute, diciamo che il Chairman orienta le discussioni del Board, chiama una riunione. Ma alla fine decide il Board. Nella gestione il CEO è il capo. Sulle strategie, il Chairman, in quanto executive, può decidere e prendere in mano. Ma se il CEO non è d'accordo, il Board decide.
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E io ti dico che adesso TUTTE le case automobilistiche, post-Covid, fanno comunque soldi. E Stellantis farebbe soldi anche facendo la 600 su piattaforma mini e motori Firefly, se la vendi a 28000 euro invece di 13000 come prima del COVID! Adesso, le scelte vengono fatte dai manager ex PSA anche in funzione di potere, influenza.
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No, Il CEO, Tavares ha tutti i poteri. Il presidente, poiché esecutivo, ha quache potere anche, ma in CONDIVISIONE con Tavares. Va da se, che in caso di scontro, si vota, E 6 contro 5 perdi.
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In SA se fanno un qualcosa ex FCA o ex PSA è irrilevante per il sistema francese. E ti fa capire che il prodotto ex FCA c'era, checchè se ne dica. Farlo passare in SA, non è un minimo danno per l'indotto francese o il potere dei manager ex PSA. È irrilevante anche ai fini di potere manageriale: il SA è comunque alle dipendenze dell' HQ, che per i francesi deve essere Parigi, e su questo stanno creando terra bruciata nelle altre sedi manageriali in Europa. Ogni prodotto, anche valido o migliore, ex FCA, viene affossato in Europa, perchè deve andare avanti il prodotto PSA che vede coinvolti i manager di Parigi, l'indotto francese.
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Ripeto che per il momento sono solo discorsi da fanta finanza e solo diversivi. Però. Però è vero che Tavares li fomenti, perché, quando hai costruito una società enorme, gli hai dato il management basato a Parigi, con la parte più grande di francesi, allora puoi anche farne una public company. Avrai comunque una società il cui ganglio è in Francia, e per questo genera indotto, sfera di potere, ricchezza in Francia ed è nel mondo. E lo Stato può averne anche il 3%, avrà influenza quanto il privato al 6%. ripeto: al momento lo Stato Francese e il management PSA sta radendo al suolo tutto quel che rimane del management Italiano, dopo quello tedesco, e riducendo quello americano. Dopo, anche un discorso di fanta finanza, completerebbe il piano francese degli Champion mondiale basati in Francia. JE è executive, ma il manager capo executive è Tavares. Tavares ha tutti i poteri e deleghe. Il presidente esecutivo ha anche alcune deleghe che ha Tavares
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L' esempio, in quanto tale, vale comunque, traslato anche di 10 anni. E FCA arrivava già a 100 di miliardi di fatturato. Aveva comunque potere contrattuale. Ma alla fine decidevano manager da Torino, per l'Italia, non da Parigi come ora. Pensa solo a quali investimenti ha fatto Stellantis in Italia da quando è nata, e quelli che ha fatto in Francia. In Italia ha tolto linee e tagliato, venduto fabbriche e fatto annunci. In Francia invece....E Stellantis è nata in Italia e Francia allo stesso momento.... Il problema è che il management, quasi tutto exPSA, è andato avanti con i piani ex PSA per Francia, Germania, Spagna e lasciato a 0 l'Italia (cancellando anche quel che c'era di piani industriali ex FCA) E non si può dare la colpa al sistema Italia tutte le volte,. Si fa il gioco del Tavares e dei francesi di turno! Ma perché in Italia Ferrari, Ducati, Lamborghini, Iveco, SAME Deutz-Fahr investono, producono, pagano e Stellantis non può?
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Ma non è sempre così. Pensa solo a Sergione: lui era italiano, e da italiano ha deciso che la Panda, per il bene di Pomigliano e dei lavoratori, era bene farla in Italia. Poteva farla in Polonia. Invece, anche per la reputazione l'ha fatta in Italia. Ecco: un Francese o un Tavares, in Stellantis, fa la stessa cosa a rovescio. E mille altri casi possibili all'interno di un'azienda. Inoltre, ripeto, la Francia (Stato) quando paga , comanda. Ed ottieni gli stessi risultati senza foraggiare. Quel che hanno fatto gli USA con IRA lo si può fare solo a livello Europeo. Sotto il cappello europeo, ti devi poi trovare le sfere di influenze per tenerti l'industria, i servizi a discapito di altri stati europei con cui non puoi fare come con stati extra EU. E dagli altri stati EU non bisogna aspettarsi regali, anzi!
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Sono d'accordo, era prevedibile, all'interno si sa. Quella di Tavares è una scusa. Anche con gli incentivi, cosa venderà Tavares di elettrico prodotto in Italia? C'è solo 500, venduta cara! Semmai con gli incentivi venderà elettriche (in minima parte, perchè il grosso andrà a Tesla e cinesi) prodotte in Slovacchia, Polonia e Francia! Ripeto, non è così. Cosa ha pagato la Francia a Stellantis? Dimmi pure. Anzi, è l'Italia che ha dato CENTINAIA di milioni a Lamborghini per produrre in Italia la Urus. Stellantis non vuole soldi per produrre. Vuole chiudere in Italia per avere mano libera, meno peso in Italia. Il management lo hanno fatto fuori, la dirigenza quasi. Adesso parte con la produzione. Che toccando più lavoratori, sta facendo più rumore. Per carità, se hai esperienze e vuoi parlarne, ascolto. Ma basta pensare solo al caso STM, per non andare lontano da Italia e Francia, che si capisce come gli Stati possano anche controllare e gestire QUASI bene.
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No, non sarebbe così. Innanzitutto, le azioni le compri sul mercato, in Italia, e potenzialmente fai prendere soldi a piccoli azionisti. Comunque non dagli azionisti "di comando" che tanto non vendono (benché sarebbe bello fosse così). La parte più lunga semmai è obbligarli a dare un posto in consiglio. Secondo: la società viene controllata dall'interno, come fanno i Francesi, ma non gestita. Terzo: non avrai così possibilità di clientelismo. Quarto: l'azienda al momento non ha debiti e quindi non distribuisci nessun debito ai cittadini, ma ora dividendi (chissà per quanto, con quello che stanno seminando. Ma questo si può anche cambiare). Blocchi capitale, ma meglio li che in MPS. Con i Francesi è così: o vai a testa alta difronte a loro, o appena possono ti salgono sopra.
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É solo una scusa di Stellantis. Non vogliono produrre come ora o avere dirigenti in Italia. Hanno già deciso di diminuire tutto in Italia, e sfrutteranno ogni possibile appiglio. E anche i sindacati si stanno rendendo conto di quanto Sergione era per loro anni luce il migliore interlocutore possibile Ho portato l'esempio un paio di volte giorni fa
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E va fatto. Perchè, come detto, prima FCA era basata molto in Italia. Adesso, è tutto gestito a Parigi, quindi devi avere qualcuno nella stanza dei bottoni per fermare la cannibalizzazione dell'ex FCA. Purtroppo, io so, che era stato chiesto già, direttamente, ad Elkann più di 2 anni fa. Lui ha garantito che non c'era bisogno, Tavares confermava che gli stabilimenti e l'impronta ex FCA rimaneva. Delle 2 l'una: o è un bugiardo o non comanda nulla. La somma delle 2, forse.
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stupidaggini della stampa francese e dei francesi per sviare l'attenzione. Perché quello che vi avevo anticipato da parte di Stellantis per l'Italia, sta arrivando. E ora un po tutti, e forse anche qui dentro al forum, avrete contezza.
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Stellantis: Tavares risponde a Meloni, Italia faccia di piu' per proteggere posti lavoro (stampa) Oggi 14:35 - MF-DJ MILANO (MF-NW)--Per il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, l''Italia dovrebbe fare di piu'' per proteggere i posti di lavoro nel settore automobilistico invece di cercare capri espiatori e attaccare il gruppo italo-francese. Interrogato sull''attacco di Giorgia Meloni del mese scorso, che ha criticato i tentativi dell''azienda automobilistica di spostare la produzione all''estero in Paesi a basso costo, Tavares ha dichiarato a Bloomberg: "Tutto questo e'' un capro espiatorio, con cui si cerca di evitare di assumersi la responsabilita'' del fatto che se non si danno sussidi per l''acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti italiani". Sulla mancanza di sussidi in Italia, Tavares ha aggiunto che "se non si vuole che i veicoli elettrici prendano piede, quello che si fa e'' semplicemente fermare i sussidi", ha detto Tavares. " ovvio che il governo italiano abbia fatto cosi''. Il mercato dei veicoli elettrici in Italia e'' molto, molto piccolo. una conseguenza diretta del fatto che il governo italiano non sovvenziona l''acquisto di veicoli elettrici". Il mese scorso, la premier Meloni aveva anche lasciato intendere che la tanto pubblicizzata fusione tra Fca e Psa era in realta'' una svendita di Fca ai francesi. Su questo punto, Tavares spiega che "non sono sempre d''accordo con il governo francese. Stellantis non e'' nelle mani del governo francese". E perché non ha mai minacciato di chiudere stabilimenti in Francia ? O in Germania? E fino all'Altro ieri diceva menzogne che gli stabilimenti erano al sicuro? Cosa vi avevo detto un mese fa? Perchè ora anche i politici dicono che l'unico modo è quello di prendere una quota azionaria come la Francia e puntare i piedi per entrare in consiglio? Cosa avevano dovuto fare i Paesi Bassi in AirFrance-KLM? ROMA (MF-NW)--"Basta con le chiacchiere, la Meloni fa la faccia dura con Stellantis ma non ha una strategia e il Governo si presenta all''azienda con il cappello in mano. Continuano a minacciare di non dare piu'' incentivi ma Stellantis continua ad utilizzarli senza rispettare condizionalita''. Serve una svolta". Lo afferma in una nota la segretaria del Pd, Elly Schlein. "Tavares ha lanciato una sfida, il governo la raccolga e non faccia cadere la provocazione dell''ad di Stellantis. Si prenda sul serio l''ipotesi di una partecipazione italiana a Stellantis che bilanci quella francese e si chiedano impegni chiari sui livelli di produzione, sul mantenimento dell''occupazione e sulle strategie per l''indotto. E si lavori con i fatti e non solo con le parole perche'' arrivino anche altri produttori in Italia".
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https://www.corriere.it/economia/aziende/24_gennaio_30/stellantis-destino-fabbriche-tre-stabilimenti-italia-mirafiori-bilico-d5d12b82-bedd-11ee-8159-e88a7ef5abf7.shtml "Più difficile il destino di Mirafiori. Il 5 febbraio arriverà da Parigi Stefan Dubs, a capo degli stabilimenti europei, e non sarà una visita solo di routine." Per ritornare al discorso su quali manager comandino e cosa ne srá dell'Italia per Stellantis...... IO non riesco a chiudere gli occhi.
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Continuo e chiudo facendo l'esempio di ció che avviene per FERRARI, dove effettivamente EXOR e Piero hanno il totale controllo: EXOR ha il 24.44% di AZIONI eil 36% di voti. Per il controllo peró ha fatto un patto con Piero Ferrari, cosí arrivano a oltre il 50% dei voti e la societá é blindata. Insomma anche con il 25% EXOR non ha il controllo da sola.. Cosa che EXOR non fa, non fará e non potrá mai fare con STELLANTIS perché ha quasi la metá di azioni (14%) e ha lo STATO FRANCESE come azionista. Qui chiudo i dettagli di finanza sulla proprietá. Ripeto comunque che per me conta principamente dove l'azienda ha i Manager, R&D e produzione. FERRARI The share capital of Ferrari amounted to €2,573 thousand, consisting of 193,923,499 common shares and 63,349,112 special voting shares, all with nominal value of €0.01 per share, as at December 31, 2022. At the same date, Ferrari held 11,970,001 common shares and 5,199 special voting shares in treasury. Shareholder(1) - As of February 13, 2023 % of outstanding common shares Exor N.V.(2)(6) 24.44% Trust Piero Ferrari(2)(6) 10.39% BlackRock, Inc.(3) 5.69% T. Rowe Price Associates, Inc.(4) 4.48% Other public shareholders 55.00% Total outstanding common shares 100.0% VOTING RIGHTS Shareholder(5) - As of February 13, 2023 % of outstanding special voting shares % of voting rights Exor N.V.(2)(6) 70.15% 36.25% Trust Piero Ferrari(2)(6) 29.83% 15.42% Public shareholders 0.02% 48.33% Total outstanding special voting shares 100.0% 100.0%
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Forse hai dimenticato di leggere questa parte dell'articolo che hai postato e che dice ció che dico io: Anche Peugeot e Francia aumenteranno i loro voti La holding degli Angelli-Elkann lo ha già fatto e dallo scorso 17 gennaio il suo peso in assemblea varrebbe il 25,9% dei diritti di voto. Varrebbe, perché quando si arriverà alla prossima assemblea anche Peugeot e Bpi (lo Stato francese) verosimilmente avranno esercitato la stessa opzione usata da Exor, aumentando i loro rispettivi diritti di voto. Cosa significa questo? Come spiegano da ambienti vicini a Exor, entro febbraio matureranno anche i diritti degli altri azionisti, in ordine di peso la famiglia Peugeot e Bpi, e per questo motivo la percentuale di diritto di voto in capo a Exor potrebbe variare ancora (e riscendere attorno al 22-23%), venendo diluita dall’aumento dei diritti di voto degli altri azionisti. Quindi alla fine di tutto la proporzione tra i principali azionisti non dovrebbe variare. Leggi anche: Stellantis taglia i dipendenti in Francia mentre litiga con il governo in Italia: via 600 lavoratori dall’impianto di Mulhouse Insieme i tre grandi soci sfioreranno il 45% dei voti A variare, però, è il peso complessivo che avranno in assemblea i tre grandi soci Exor, Peugeot e Bpi insieme. Secondo le prime indicazioni in base allo stesso schema già utilizzato da Exor, i Peugeot che al momento possiedono circa il 7,13% (ma con un’opzione per salire fino all’8,5%) avrebbero quasi il 12% dei diritti di voto in assemblea, mentre lo Stato francese che possiede il 6,1% delle quote, grazie alle azioni maggiorate avrebbe almeno il 10% dei voti. Sommando i diritti di voto dei tre grandi soci, Exor, Peugeot e Bpi insieme potrebbero sfiorare il 45%: un controllo pressoché totale dell’assemblea. Il sistema inserito nello statuto di Stellantis farà quindi emergere una differenza sempre maggiore tra fondi e azionisti stabili e ovviamente rafforza più di tutti la posizione di Exor come azionista con la quota maggiore. (riproduzione riservata) Inoltre, l'articolo non considera che anche i Fondi potrebbero/potranno chiedere le azioni speciali. In quel caso il 22% circa di EXOR si riduce ancora (aumenta la platea di azioni totali) cosí come quellodi Peugeot/BPI. P.s Peugeot puó incrementare fino all'8,5%, e non é vero qul che dici tu che puó farlo SOLO con azioni BPI, ma anche sul mercato. leggi che trovi : https://www.reuters.com/business/autos-transportation/stellantis-shareholder-dongfeng-sells-down-stake-600-mln-euros-2021-09-08/ Insomma, cerca di non essere troppo di parte.
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In realtá a mio modo di vedere, chi comanda é importante ma é secondario. 1) Piú importante é che la testa (management), il controllo, la parte viva (Ricerca e sviluppo) e produzione sia collocata in Italia principalmente, ma non unicamente per una multinazionale. Questo perché un'azienda cosí crea ricchezza, conoscenza, know-how, indotto, in Italia. Al contrario, una semplice sussidiaria di una multinazionale basata managerialmente all'estero, con R&D principalmente all'estero, in Italia é solo interessata per il mercato: avrá i suoi rivenditori, sponsorizzerá squadre di calcio per vendere di piú. Ma se tutte le aziende fossero cosí, l'Italia diventerebbe povera, il mercato si riduce e l'importanza che hai é quella di qualsiasi altro, per una multinazionale. 2) Secondario a questo é la proprietá. Se é italiana, é un motivo per credere che possibilmente incrementerá la parte che ho elencato prima, in Italia. Per esempio: Ferrari ha proprietá quasi italiana (Piero Ferrari é italiano, EXOR é olandese diretta da famiglia italiana) e ancor più importante per me é innestata completamente in Italia per TOP management, R&D, indotto. É un esmpio positivo in Italia. Ducati: ha proprietá tedesca (Punto 2) ma rispetta in pieno il punto 1): ha manager in Italia, R&D italiano, produzione quasi tutta in Italia, indotto italiano. Crea comunque ricchezza e Know-how per l'Italia. Questo é quello che conta. É un esempio comunque positivo.
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Ho deciso di non rispondere più, ma mi prudono le mani a sentire tante velleità sostenute da basi di cartone inzuppato. Exor non ha aumentato nulla: ha sempre le stesse azioni, che erano scese anche al 13,8% del totale e ora sono al 14,5-14,7% circa solo perché nel frattempo Stellantis ha emesso azioni per le stock option, poi ha annullato azioni ricomprate da Dongfeng e sul mercato. Tutto qui. Ca va sans dire, come aumenta Exor, aumentano anche gli altri. Solo Peugeot ha il diritto, vero, di aumentare, fino a quasi il 9%, da accordi. Anche il fatto che Exor ha le azioni speciali dopo 3 anni ( per le regole olandesi): ce le hanno anche gli altri, e non solo BPI e Peugeot, i francesi. Per cui, Exor non è che raddoppia i voti al 29%, ma neanche al 24. Probabilmente al massimo al 20. Raddoppia le azioni chiunque vuole chiederlo, e ha tenuto le azioni 3 anni. E non è i voti diventano il 200%.... Ergo, Exor non comanderà mai, ma dovrà decidere sempre tutto con i Peugeot e lo Stato Francese. Lascio a voi decidere chi è più forte. Tavares viene dato in uscita dalla stampa perché è a fine mandato e ha 65 anni. Nessuno lo vuole mandare via, men che meno decide EXor. Al contrario, sono i francesi che sono innervositi dal suo altissimo stipendio che crea malumori pubblici. Ripeto, il core management è tutto in Francia ormai. Anche le notizie VENGONO fatte uscire da Parigi e le raccolgono giornali francesi. Tutto questo è molto chiaro a molti ormai e adesso qualcuno sta conducendo una piccola campagna stampa per indorare le supposte rosso-bianco-blu.
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Io sono un fan della Challenger, per quel che incarna. Nonostante tutte le critiche, io la trovo bella. Hanno tenuto il meglio di Challenger attuale (l'anteriore) cambiando e alleggerendo molto il posteriore. Per me, in quanto Challenger, è si, stilisticamente.
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Secondo te posso portarti fonti? Non ti fidi? Aspetta e vedrai. Però ricordiamocene eh.
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