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Merak

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  1. Dimentichi che il motore Hemi da buon V8 americano vecchia scuola ha due valvole per cilindro Thema 8.16
  2. Oppure questa: Accuratamente restaurata facendo sparire ogni logo o scritta Cisitalia, ed esposta al museo Porsche sotto il nome di "Porsche Typ 360 Cisitalia"... Come trovare una Forghieri 312 B Ferrari, o una Newey RB6 Red Bull
  3. Che avvistamento! 365 California Ne hanno fatte 14 (quattordici)
  4. Bel lavoro! Aggiungo: 809 Lancia Jolly
  5. Queste andrebbero decisamente in Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche Interessante questa Cadillac. Nonostante sia un esemplare del famosissimo (e quindi relativamente comune in Europa) modello 1959, dai copriruota ed ammenicoli sulla fiancata si deduce che non si tratta di una "banale" Sixty-Two ma di una più rara Fleetwood Sixty Special, ovvero la berlina a passo normale più prestigiosa offerta quell'anno. Orrendo il bicolore sulla fiancata, dubito fortissimamente sia originale...
  6. Sono d'accordo. Tutta questa attenzione riservata a trovatine quasi inutili non è roba da costruttori europei, ma ricorda le automobili americane anni '50-'60. Allora a parte i modelli sportivi e qualche outsider che offriva soluzioni meccaniche particolari (come Cadillac o Chrysler) le automobili full size erano praticamente tutte uguali meccanicamente e si differenziavano per stile, cubatura del motore e quantità di gadget elettrici. Guarda caso, quale Casa ha portato per prima alla ribalta gli indicatori di direzione "dinamici" o "sequenziali" come si chiamavano allora? Ford, tra il 1967 ed il 1971, sulle sue Thunderbird e Mustang e sulle Mercury Cougar: Lampadine ed un delicatissimo interruttore elettromeccanico (poi coi transistor) invece di LED ed elettronica, ma l'idea è quella..
  7. E' possibile, parrebbe una serie speciale Blu Lagos. Anche i sedili da quello che si intravede corrispondono, Recaro alti in pelle crema.
  8. Su strada si va coi ruotoni larghi. Arrivati in pista si montano i due ruotini anteriori (i quali stanno nel bagagliaio insieme a tutti gli attrezzi necessari) e i quattro ruotoni diventano due set di ruote posteriori da divertirsi a trasformare in fumo e velocità. Finiti quelli si torna a casa guidando sulle tele.
  9. Secondo me il problema é che per quelle cifre uno la Mini se la potrebbe costruirsela davvero su misura partendo dalla carrozzeria nuda. Scegliere la "filosofia" con cui ammodernare l'auto, non solo vernice cerchi colore interni. Ad esempio per conto mio rimuovere le giunzioni a vista dei lamierati (oltre ad essere probabilmente una immane fatica) é un'eresia. Sí, servivano per risparmiare, ma sono parte integrante del disegno della carrozzeria. É come mettere i vetri discendenti su una 2CV Poi certo per il pubblico che vede la macchina come un costoso accessorio il poter acquistare una pacchetto completo é un vantaggio...
  10. Mi sa che quella a cui ti riferisci tu è "l'altra" Ferrarina, la Innocenti 186 GT. Disegno (Giugiaro per) Bertone e progettazione diretta da Sandro Colombo: Questa (purtroppo) al contrario della ASA 1000 è rimasta allo stadio prototipale
  11. Infatti si chiamava proprio Dino 206 GT (poi 246 GT). E sulla macchina non c'era un cavallino rampante a pagarlo (a parte quelli aggiunti dai proprietari...). Dino doveva essere un marchio separato, si sa bene perché: le Ferrari stradali avevano sempre avuto e dovevano continuare ad avere dodici cilindri. Solo nel 1976 la Dino 308 GT4 è stata ufficialmente "adottata" nella gamma Ferrari, ci sono pure foto di prototipi di 308 GTB a marchio Dino.
  12. Made in Italy http://www.frap.it/
  13. Da una rapida indagine nell'internette brasileiro pare si tratti di una GT Malzoni, sportiva brasiliana disegnata da un tal Rino Malzoni e prodotta in poche decine d'esemplari tra il '64 e il '66 su meccanica VEMAG (DKW brasiliana), con trapianto di motore AR (Alfazoni=Alfa+Malzoni...) e carrozzeria pure alfizzata. In breve é la cosa piú vicina (ed insieme lontanissima) ad un'Alfaudi su cui poserete mai lo sguardo Cosí si presentava in origine la GT:
  14. E' la tappezzeria della versione Esprit, l'allestimento ggiovane della gamma W202. Quei tessuti stanno agli anni '90 come il velluto di colori improbabili agli anni '70. Oggettivamente orrendi ma allo stesso tempo spettacolosi e da preservare (imho)
  15. Queste sono due automobili diverse peró Sopra una delle 500 Superfast, "ben" 36 prodotte a partire dal 1964 Sotto la 400 Superamerica telaio 2207 SA, una vettura che nelle mani di Pininfarina ha subito piú reincarnazioni ed é stata la star di parecchi saloni dell'auto. L'originale di Torino 1960, Superfast II Superfast III Superfast IV Senza contare i ritocchini intermedi e successivi alla fine dellasua carriera nello show business
  16. E Discovery Dynamic Design Pack viene nominato a buon diritto al premio "I peggiori scarichi finti 2016-2017 by Autopareri"
  17. Come scrivevano altri quella calandra è arrivata a Dodge proprio attraverso Ram, o meglio Dodge Trucks. Storicamente sulle automobili è sempre stata appannaggio di Chrysler... Chrysler 300 ad essere precisi
  18. Certo un a nuova mostrina avrebbe eroso un po' di preziosi margini, ma secondo me c'è chiaramente dietro un disegno per "spingere" l'optional PDIS E magari renderlo quasi obbligatorio, alla pari dei dannatissimi scudetti sulle fiancate. Su FF se l'erano cavata più elegantemente: al posto dello schermo era previsto un (ben più utile) scomparto portacellulare con presa USB, discretamente ben dissimulato. Qui non mi sembra sia stato riproposto, ma anche fosse ormai la plancia è disegnata attorno al display e la sua mancanza salta subito all'occhio... E non è bello spendere quei 300k euri per avere di fronte agli occhi ogni volta che si sale in macchina un bel tappo, a sempriterna testimonianza di aver economizzato su quei 4000 € di optional
  19. Optional obbligatorio, perché altrimenti la plancia invece che così: te la ritrovi così: con tanto di tappo al posto del bottone Furbastri di tre cotte
  20. E' di fantasia: hanno rielaborato uno sketch della Berlinetta Lusso della Touring
  21. Ennó non mi toccare la 33! La linea della 33 aveva una dignità tutta sua, anzi con quella linea di cintura spezzata in tre costituiva il superamento del cuneo Giulietta Comunque tra i risparmi si puó aggiungere i freni anteriori non piú entrobordo. Peró almeno cose fondamentali come il freno a mano sui tamburi dietro funzionavano, al contrario di quello sui dischi anteriori di Alfasud
  22. Ma guarda che questa è compatta in confronto alla Optima Quella è arrivata a quattro metri e 85 ancora nel 2010 La nuova Genesis G80 "segmento E" fa 5 metri tondi... G90 non parliamone
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