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Alex, il discorso che la gente del popolino fa, molto semplicemente, è: se non incrocio le braccia non danneggio nessuno, urlo, mi sento dire che ho ragione, e se ne fottono tutti perchè cmq se devo fare cento bottoni io cento bottoni glieli faccio, anche smadonnando ma li faccio. Le madonne si cassano, i bottoni si vendono. Gli scioperi etc. in Italia sono già annacquati di suo, gli scioperi francesi mi paiono una cosa diversa. Per cui che l'impresa italica non stia tanto a lamentarsi..... che oltralpe è anche peggio. E' chiaro che dopo che le istanze dette, ripetute, urlate secondo modi urbani le vedi inconcludenti cambi registro. Ti incazzi. E + vai muro contro muro, + si incancrenisce la cosa. Perchè alla fine il tuo "lavoro" diventa "fare casino". E allora tutto è inutile, ma non mi pare che la parte industriale, che nel caso HA la facoltà di cambiare il verso delle cose, brilli per illuminazione eh....... Perchè alla fine quando anche uno NON incrocia o la smette di incrociare le braccia, di fatto l'ha preso nel culo. Senza tanti preamboli e senza manco vaselina. Nel mio lavoro anche io, che in teoria sono iperpagato (dove non si sa) e lavoro in un posto che è "da non fare un cazzo" (l'unico VANTAGGIO che ho è che sono tutelato, cosa che per me dovrebbe essere STANDARD per il lavoratore........ quà invece si pretende che la non tutela sia la prassi e magari devi anche baciare il culo a chi quel giorno ti ha fatto lavorare, manco ti regalasse qualcosa......) pure io sopperisco alle mancanze del mio Ente e della legislazione in generale. Lo faccio perchè è il mio modo di fare, non me lo impone nè il contratto nè il caposervizio. Ma così facendo le balle me le gonfio un po' ogni giorno........ perchè non mi pare corretto che mentre io mi smazzo qualcuno che non sa manco come è il mio servizio si prende un'indennità pari al mio stipendio, sommato al suo di dirigente. E dovrei fare cosa? Dire che va bene così o pregare ogni giorno e rendere grazie ai numi celesti perchè lavoro????????
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Infatti non sono problemi loro. A questi punti possono anche astenersi dal dire "ma come siete messi". Sono così ben messi? Ottimo, son contento per loro. A casa mia invece ci devo vivere io, le situazioni le conosco io, e non tollero che da fuori vengano a dirmi "come siete messi" dato che me ne sono accorto da solo. Forse dovrebbero pensare che la TESTA che hanno là quà manca, e che l'Italia è lunga, e che gestire un paese lungo 1500 km è diverso che gestire un Cantone.
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Si fa presto a essere froci col culo degli altri. Li vorrei vedere gli spocchiosi cugini ticinesi a viverci davvero in Italia, a farsi il loro bel mazzo tanto per quei "soli" 90 km (con la benza e le autostrade che costano quello che costano), vediamo quanto reggono. L'Italia è l'Italia, sta mania di paragonare con altri non funziona perchè non può funzionare, siamo troppo disomogenei. E difatti si vede.....
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Guarda che la medaglia d'oro o la nomina a cavaliere del lavoro non te la danno. Il manager fasullo (che so) in azienda da te non è COMPITO tuo arginarlo o metterlo a perdere.......... perchè cmq l'errore valutativo nello sceglierlo non è stato tuo, ma dell'azienda che lo paga, che lo ha scelto, che lo tiene. A questo punto un'azienda cazzuta se ne rende conto e lo manda a spigolare. Se tu invece DEVI sostituirti all'azienda, sicuramente hai una dose notevole di dedizione...... ma fai una cosa che non è tua, cercando di tappare un buco che ALTRI dovevano non aprire o cmq poi vedere e tappare. Ergo l'azienda che mantiene questo imbecille è in torto, così come ci è questo che da imbecille fa i suoi danni o i cazzi suoi. E' chiaro che però se l'azienda è un'azienda fasulla o quella persona ce l'ha per interessi "collaterali" che tu manco conosci, l'azienda se lo è cercato ed è connivente. Mi pare lapalissiano. Si è sparato per decenni contro le imprese pubbliche colpevole di essere esposte a questi "fannulloni" perchè non si poteva fare vera selezione e si andava per spinte e concorsi. Non mi pare che la GRANDE e IPERURANEA industria privata sia diversa. Per cui un po' di coerenza, vah........ E ad ogni modo mi pare che alla fine della fiera si dia sempre la colpa alla servitù operaia che non fa il suo mestiere di servo (perchè questo è quanto viene chiesto e da alcuni di voi ritenuto NORMALE e LEGITTIMO) e le cose continuino ad andare male. Sarà mica perchè il pesce puzza dalla testa, ma quella testa, visto che "comanda", non si mette nè viene tollerato che venga discussa?
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Benapposta! Peraltro è anche vero che quà abbiamo un problema in + ovverosia la mancanza, oggettiva, talvolta, di strumenti per intervenire sul personale e la sua motivazione. E' chiaro che contratti trimestrali rinnovabili, quindi con focus sulla poca spesa del dipendente invece che la professionalità dello stesso, ti ci puoi fare delle grandissime e ricchissime seghe a quattro mani. E non puoi piangere dopo. Perchè è vero che da parte dell'impresa si pretende la flessibilità, la professionalità (fatta altrove, perchè cazzo formare costa eh!), la dedizione etc............ ma si son mai chiesti quando la corda del "tutto e a spese altrui anzi col nostro risparmio" si spezza? perchè alla fine si spezza. Allora se è vero, come è vero, che vi sono tanti cani sciolti va visto se questi si son ammattiti di colpo o vi sono state mancanze o favoritismi in via diretta o indiretta a questo scioglimento. Conoscendo sia l'azienda sia il modus operandi, credo che queste mancanze vi siano state.
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E' emigrato perchè al Nord qualcosa poteva trovare. Mi pare che la Fiat, e non altri, ha progressivamente investito per convenienza a breve al Sud. Se al Sud non ci si trova bene, non è una novità ed andava calcolato. Han voluto levare tutto dal Nord, portare tutto con la loro politica di ciucciare ove possibile e di bastone e carota, bene, ora si prendono l'altra faccia della medaglia. La tanto avversata Alfasud (per motivi, i loro, diversi da quelli per cui semmai poteva essere avversata) se la sono TENUTA come UNICO plesso Alfa Romeo, smobilitando Arese e i suoi (tanti!) casini. Ora la patata è bollente? Eh, cazzi loro, che ti devo dire. Non si può avere eccellenti dipendenti o collaboratori senza investire nella giusta direzione. Il risparmio porta ad avere della rumenta? Non è una novità del nuovo millennio. Se la son voluta, ora se la strigano.
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A casa mia mi han insegnato la stessa cosa tua, ma mi han anche insegnato che si è tutti eguali. Ergo così come io ho il dovere di eseguire il mio lavoro, il mio datore di lavoro ha i suoi doveri. Da lavoratore, oramai da anni, so anche come si possa, in aziende o enti in cui "non si fa un cazzo e ti trattano bene", mangiare e bere amaro o acido, a seconda. Ed ho anche imparato che di norma è meglio vivere le situazioni per poterle commentare a ragion veduta. Ora, che mi si voglia convincere che oggi è come trent'anni fa, ti dico già di no, anche presso Enti che conosco e che trent'anni fa erano come dicevi tu. E' chiaro, e mi pare normale e sacrosanto, che dopo essere presa per il culo ed a mazzate a livello "monetario", la classe lavoratrice di basso livello non voglia + ingoiare, il meccanismo si è rotto, così come si ruppe mille volte al variare del tempo e si è arrivati dalla servitù della gleba ai CCNL.
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E' arcinoto di come sia incazzato per le manchevolezze di prodotto. Ma da cliente, e da lavoratore, posso solo che quotare pogo. Nel senso che alla fine non si può, in azienda, sempre e solo andare a chiedere, con l'agitazione della bandiera del "ma tu sei fortunato e lavori", il senso di responsabilità dei lavoratori. Chi ha la ventura di lavorare presso aziende (od enti, che è la stessa cosa) mal gestiti e mal organizzati non credo possa dissentire dal mio ragionamento. Si arriva ad un punto di saturazione in cui, bene o male, arrivi anche a dire "ma che si fottano tutti", e lo sai che poi lo infili in quel posto anche al destinatario finale della tua opera, ma se non lo tutela l'azienda che gli fornisce il prodotto finale che lo devi, tutelare TU? E da quando in quà l'impresa deve delegare tutto ai dipendenti o maestranze? Esistono anche in Italia aziende che funzionano, eh, laddove i dipendenti sono nella maggioranza dei casi soddisfatti. E' chiaro che in aziende complesse il malumore è potenzialmente superiore, e talvolta è manifestamente superiore, purtuttavia non si può avere sempre la botte piena e la moglie ubriaca. In una società in cui da altisonanti soloni si va cianciando di flessibilità e puttanate del genere scusate tanto se chi lavora, e come lavora (bene o male) lo sa lui e non lo sappiamo noi, esige un minimo di garanzia. O si deve per forza bere la cicuta e buonanotte? E per quale alta finalità, per produrre in Cina? E' vero che a Pomigliano vi è anche troppo casino e troppa insubordinazione, ma è anche vero che in società ben gestite questi casi non accadono in periodi "tranquilli" come l'attuale. Potevo capire le rivolte operaie estese in periodi politicizzati come la fine degli anni '60 e tutti gli anni '70. Ma non posso oggi pensare che solo per politica o voglia di non fare oggi in uno stabilimento italiano vi siano solo persone così coglione da fare gli stupidi così, tanto per fare, senza alcun pensiero del domani. Evidentemente qualche problema c'è e stiamo parlando di uno stabilimento di un'azienda che cmq è da anni in bilico. In cinemino delle aziende "cedute" (ma sempre e comunque controllate) da Fiat tanto per fare outsourcing lo si conosce. Così come si conosce il fatto che quando si annusa aria guasta in arrivo, l'aria guasta poi arriva (leggi Arese). Ora, che si pretenda qualità da Pomigliano e dedizione al lavoro mi sta bene. Bisogna anche vedere se si è messo in pratica un humus tale da poter pretenderla e soprattutto metterla in pratica. Perchè non è che si possa tornare (come invece si sta tornando) ai tempi antichi, alla Adolfo Orsi maniera, in cui "chi è capace di lavorare deve solo lavorare e zitto". Neanche il despota Ferrari aveva una concezione così becera del lavoratore. Quando poi il lavoratore fosse messo in condizione di tranquillità e di operare con serenità, SE a quel punto te lo pianta lo stesso in quel posto, allora devono essere calci nel culo. Ma conoscendo le "alte strategie" e le "alte mentalità dirigenziali" di scuola torinese io la garanzia di un humus positivamente fertile abbiate pazienza ma non ce l'ho.
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E' uno schifo. Punto e basta. Anche il solo parlarne in questi termini possibilistici è uno schifo. La più roboante dimostrazione che alla Fiat devono fare le Fiat, e basta. Tant'è che quando le fanno, le fanno anche bene. Adesso le cineserie o, "meglio", gli HF riveduti e corretti. Tremila spiedini al fuoco. Poi vediamo, se non si bruciano o non rimangono crudi, di che qualità saranno.
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Faceva solo che bene a schifarla, visto che alla fine manco lo sapevano che la stava disegnando anche Giugiaro e poi la proposta è stata vincente. E ribadisco che mentre 156 mi piace ancora oggi, la 159 no. Ora che mi si dice che Maurer ha la paternità di 156, capisco ancor d+ perchè ci vado daccordo e perchè mi ci ritrovo. Da Silva non l'ho mai conosciuto personalmente, Egger e Maurer sì, se Da Silva alla fine (con tutto che a me l'A5 piace, e francamente credo che abbia fatto quello che la gente si aspetta, e compra, da Audi) non me ne frega che se ne sia andato, bhè........ di Egger mi dispiace e parecchio. Da Silva comunque avrà anche difeso le sue posizioni di bandiera.... difendendo sia un suo "prodotto" sia il marchio che ora gli da da lavorare. Cosa dovremmo allora dire di quel povero cristo di Cressoni che si doveva anche inventare di difendere la 155, che era un cesso e lui lo sapeva molto bene? Va considerato che cmq con Da Silva al centro stile di roba buona ne è uscita, adesso invece di passa da Giugiaro e lasciam perdere, vah.......
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Si chiama mozzo, quello sì. Non è impossibile da trovare, cmq. Una volta si trovavano originali sulle ottantamila lire, ora su ebay qualcosa trovi. Ah guarda poi che anche non originale Momo ma con attacco Momo (disposizione dei 6 fori) si trova anche a meno presso ricambisti.
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Ma chi era? Un mercante di bassa lega? Quel volante è fatto in un determinato modo, basta che uno lo conosca e buonanotte. Nessun mozzo è necessario. Il volante viene fissato a mezzo di "ribattini" su un mozzo fatto a "soffietto" che all'interno è VUOTO come deve giustamente essere, perchè altrimenti con l'estrattore previsto dall'Alfa per tirarlo fuori non ci lavori (e neppure con estrattori usuali, alcuni dei quali ci lavorano). Indi per cui il mozzo di quel volante è insieme al volante, non separabile, e rivestito esteriormente di un rivestimento plastico che simula un po' un soffietto stirato a vaste striature.
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Lo conosco, lo presi da una 33 in demolizione, ma temo che per il GTV sia un po' piccolo......
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Ma il mozzo di cosa scusa? Quel volante di serie sta sulle Alfetta / Giulietta e stop. Mica è separabile dal suo mozzo.
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Blu elettrico, grigio nube e (per mercati esteri) rosso Alfa. Marrone c'era la serie precedente (che era anche grigio chiaro met.).
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Palle. I volanti chiaro che su una stessa marca sono eguali. Ma non c'era di sicuro un'Alfetta col pianale della Rekord e il motore dell'Ascona.
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A me purtroppo interessa relativamente la mia Giulietta ha l'attacco a tre perni invece del millerighe centrale adottato via via dal 1981 e dalla serie '81. Dovrei cambiare il piantone. Cosa che probabilmente farò, per mettere però il Momo della Giulietta Super. Una cosa riguardo l'impregnante: tranne pochissimi casi, quel tipo di volante è in plastica effetto legno.