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il FUSI

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  1. Esagerati speculatori: ce ne son troppi.
  2. Firulì, firulà........ mi fa piacere vedere che vi sia un certo "malcontento" verso pubblicità eccessivamente "aria fritta". Invece di fare l'Alfa, prima han fatto la Fiat sportiva. Poi han scimmiottato altri marchi + prestigiosi. Se anche KHK riuscirà a seguire quella linea intravista, cmq, l'Alfa ovviamente, come ha detto già qualcuno, non sarà sicuramente mai + quella di una volta. E francamente neppure ha da esserlo (occorre puntualizzare, per evitare fraintendimenti come in passato che pareva quasi che io volessi rifare la Giulia tale e quale: non ha da essere eguale in quanto siamo nel 2005).
  3. Come unica auto? E' possibilissimo usarla, perchè no? Ovviamente metti in conto costi di gestione che non potranno mai essere quelli di una JTD 115cv........ E' difficile trovarle, e il prezzo che sparano è + alto.......
  4. E' da un po' che dico che la Fiat è diventata "più Alfa"........ lo vedo anche sulla Punto! Scherzi (ma mica tanto!) a parte, è una cosa veramente "singolare" (per non dire altro..........)
  5. E te lo sei mai chiesto il perchè? Perchè tante cose dell'era "155" ed anche 145 sembrano pari pari quelle dell'era 75? Perchè ancora c'era un certo scampolo di una certa aria........ perchè l'ufficio stampa magari era ancora fatto della stessa gente che c'era cinque anni prima, e nello stesso ufficio di Arese, non certo sotto le Alpi...... Perchè un modo aziendale di fare le cose, essendo le aziende fatte di uomini e non di robot che riprogrammi in tre nanosecondi, non lo perdi in tre minuti. Adesso, l'Alfa di adesso, escluse pochissime eccezioni anche a livello manageriale, è totalmente quella "sotto la visione Fiat". Ecco perchè vedrai che col senno di poi vedremo che l'azienda che produceva le 155 aveva un modo di fare + "vecchio" di quello che aveva quando presentava la 156......... Il prodotto l'han cambiato subito, l'azienda ci han messo un po'....... Ma con la pubblicità delle "signorire" come le chiami te hanno sancito la definitiva capitolazione di un certo modo di pensare, vivere, e lavorare per l'azienda che va RECUPERATO e in fretta ED ALLA GRANDE.
  6. E quante volte ne abbiam parlato con ax....... di quest'ultimo punto. Sul primo non sono molto ferrato, in quanto la presenza di Alfa in F1 negli anni '70 e i primi anni '80 mi è sembrata, da sempre, una sorta di meteora inutile e del tutto degna di poca nota......... Ma prima o poi approfondirò anche questa, sebbene io la F1 la apprezzi praticamente per nulla visto quanto è avulsa sia dal mio concetto di competitività sia di sport legato all'automobile. Venendo alla tua riflessione, invece, vi fu una commistione di eventi. Sicuramente Alfa Romeo era una casa in una crisi profonda. Altrettanto sicuramente gran parte della crisi era stata aggravata da quello che io chiamo "il gestire alla romana" le cose. Messe le grinfie prima sull'Alfasud, e poi su tutta l'Alfa, con un concorrente che prima ha cercato di buttare una brutta luce su Alfa e poi ha comunque fatto lo stesso dell'Alfa quando gli conveniva, salvo poi lavorare per rendere l'Alfa sempre + debole, la classe politica non ha visto l'ora di poter praticamente "NON GESTIRE" un'azienda pubblica se non come bacino di voti, e parcheggio o premio per politicizzati "zappatori imprestati all'impresa". Se hai capito quanto fosse radicato tale sistema, capirai anche il perchè dell'Alfa Nissan quando De Mita volle ottenere quello che con Luraghi non aveva ottenuto, anche se Luraghi ci si giocò, con enorme dignità che finalmente il senno di poi (cioè ORA) gli riconosce, la carriera in Alfa. Quando un'azienda in crisi viene costretta a fare investimenti antieconomici, che non vanno giù ai dirigenti che la gestiscono (ma che non ne sono padroni) - il Dott. Sala, valente responsabile commerciale e genero di Luraghi, si dimise proprio per questa questione - forse capisci che l'azienda in se e per se non esiste + ma esiste un braccio per una classe politica che si è arrogata, con il placet o il non ostracismo dello Stato e del resto del mondo imprenditoriale, il diritto di usare l'azienda per i propri comodi. Che fosse l'Arna o fosse una macchina che somigliava, che ne so, alla Renault 18 poco importava, importava che si giustificasse un investimento per uno stabilimento nella zona di Avellino. Per cui da un lato abbiamo la politica che vuole usare l'impresa pubblica non per creare reddito, ma per fare i propri comodi. Da un altro lato, abbiamo una concorrenza che comunque non piange per questo, in quanto tutto l'interesse ha a che il concorrente non navighi certo in buone acque, essendogli concorrente diretto in parecchi segmenti. Da un altro lato ancora abbiamo una sorta di pseudo intellighentia che, trincerandosi dietro salvatori della patria nonchè azzeratori del debito pubblico - financo saliti al soglio di presidente del consiglio nonchè gran personaggio nell'europa tutta - in realtà facevano gli interessi di imprenditori italiani che, a quattro palanche, volevano fagocitarsi il patrimonio pubblico, di fatto impoverendo la cosa pubblica, impedendogli dalla base di essere competitiva o comunque di risanarsi (suonando le grancasse secondo cui era cosa impossibile....... e certo che lo era, dato che loro stessi non la salvavano certo, comperandosi i politici, quando si dice l'incoerenza.........). Non solo: comperandosi la concorrenza sul mercato interno, ancora remunerativo, e impedendo che andasse magari in mano a stranieri, si levavano di torno un concorrente e si cautelavano da intromissioni estere..... E ovviamente si guardavano bene dal vedere quanto la concorrenza, semmai, poteva essere foriera di un certo "dinamismo" anche per loro. La questione SME è illuminante in tal senso. Solo che mentre per la SME fu bloccato tutto, per l'Alfa questo non fu fatto. Parliamoci chiaramente: laddove Luraghi era uno che comunque la sua dose di palle quadre le aveva, dopo, quelli arrivati dopo, seppur in qualche cose eccellenti, di sicuro erano lì non per merito ma solo per tessera di partito. Per cui ogni discorso inerente una "cura miracolosa" grazie ad una nomina presidenziale era una bufala. Semmai, l'unico che avrebbe potuto dare questo input era proprio colui che avevano buttato fuori a calci nel 1974....... Questo per rimettere un po' di tasselli al posto, perchè come non credo sia giusto sparare "tout court" sulla Fiat essendoci persone valide ma un management schifoso, così all'Alfa che fu c'erano persone valide ed un proprietario invero schifoso. Premesso questo, posso dirti che l'Alfa era sicuramente, alla fine degli anni '70, ancora "casereccia" laddove qualcuno era + moderno. Ma era di quel casereccio buono, nel senso che grazie alla validità ed alla professionalità delle teste (c'erano ancora coloro che non erano stati assunti per via politica, si noti bene) pur rimanendo a livelli quasi artigianali come gestione, andava bene e pensava bene. Con Massacesi, che era persona decisamente esperta di rapporti del lavoro, e con altri consulenti, si ebbe una sferzata verso una riduzione della conflittualità (in questo Massacesi lavorò egregiamente, ma fu il suo unico risultato ma quello che non si dice è che Massacesi in effetti solo quello poteva fare, in quanto non era sicuramente persona preparata per fare altro o competente per fare altro). In questo difendo Massacesi, troppo spesso messo alla berlina. Massacesi nella ripresa dell'Alfa ci credeva, tant'è che quando nel corso del 1985 l'idea diventò quella prodiana di cedere, Massacesi venne praticamente messo da una parte....... Come vicepresidente arrivò uno che sicuramente modernizzò l'Alfa in tema di "risorse umane" ed anche organizzazione, ma fu un eccesso, dato che si andò a finire verso una sorta di "riunione per la decisione della riunione per la determinazione del tal meeting"......... Insomma, cose avulse dalla realtà come di norma fanno coloro che si trovano in una posizione verso la quale si sentono inferiori e non professionalmente adeguati, tendendo quindi ad esprimere di tutto ma sempre e solo nella propria cosa che conoscono meglio........ Allora se tu sommi un'azienda che andava male per via di decisioni di un azionista che non pensava certo a farla andare bene; che la concorrenza spingeva per la cessione; che una parte dell'azionista non vedeva l'ora di cederla (senza avere contro l'altra parte che la gestiva "pro domo sua" dato che iniziava ad essere pesante, come cosa); che tu come "manager supremi" avevi persone decisamente sotto la bisogna del momento e del ruolo, ecco così siamo arrivati alla cessione. All'idea messa in pratica della cessione. Sulla cessione in se e per se, che non hai domandato, poi quando tanti scheletri ancora in armadi verranno fuori si potrà parlare meno per illazioni e più con certezza.
  7. Ma perchè l'Alfa Romeo non fa come faceva l'Alfa di un tempo, ovvero da il risalto delle vittorie sportive a uso e consumo di tutti?
  8. Portagliele, certune Alfa che abbiamo avuto noi recentemente, negli USA....... portacele! Mentre diventano matti per comperare delle Milano anche cariche di km, non riuscivano a vendere manco al + impallinato dei collezionisti una 155 che forse era l'unica arrivata negli States. Togliamoci un po' di luoghi comuni, vah...............
  9. Se è per quello, a quanto ne vedo io, funziona anche per Fiat.......
  10. Se la casa fosse stata vincente avrebbe potuto spendere una marea di soldi che nessuno avrebbe detto nulla........ comunque questa idea suggerita a Massacesi (il rientro in via diretta, visto che comunque già dal '76 si fornivano i motori alla Brabham) fu una cosa scellerata, dato che l'autodelta seguiva troppe cose, con pochi soldi, e i risultati ne risentivano. La grancassa della formula 1, a torto o a ragione, era notevole. In questo l'Alfa ci ha visto molto giusto (essendo Massacesi uomo proveniente da aziende di studi sul modo di lavorare e di strategia, l'Alfa aveva in quel periodo fin troppa lungimiranza e capacità in tal senso, cosa che Fiat ed altri si sognavano di notte e col lanternino). Vediamo infatti oggi cosa non si nota sulla nuova Ferrari F1..... il rinnovato logo Fiat o sbaglio? Ripeto: una vettura vincente avrebbe sicuramente zittito molti, gli anni '80 non erano certo gli anni di adesso.......... e comunque di certo avrebbero dato un risalto superiore di quello che viene dato oggi delle varie vittorie ottenute da Alfa Romeo.
  11. C' poco da opporre dati. Se la sensazione che hanno è quella di un marchio qualunque, secondo me si deve vedere da dove si origina tale punto di vista che mi pare un po' fondato e per nulla campato per aria.
  12. Bah. A me han regalato un gadget con quel cuore, lo uso come portachiavi (anche se dovrei portarlo a tracolla.........). Ebbene, la gente che non mi dice "dove l'hai trovato" ed è anche gente della mia età.......... sarà forse meglio "VW automobili per amore"????? Per Fiat questa ventata d'aria un po' sbarazzina e giovane mi pare del tutto "calzante".
  13. La tiro fuori io la storia delle assicurazioni, cui penso spessissimo (oltre al fatto che è una vergogna..........). E poi figurati cosa ne verrà fuori...... che all'Alfa non sono buoni di tirar fuori + di 150cv da un milleenove e via discorrendo.........
  14. Transizione......... transizione........ è sempre una transizione. Però si sa dove si era e non si sa dove si va.......... e che transizione è, una transizione perenne? Siamo un marchio di transumanza?
  15. il FUSI

    Fiat Panda come Toyota

    Perchè non si studia un po' di storia recente? La Fiat non aveva alcun tipo di interesse ad aprire in altre zone che non fossero Torino, negli anni '60. E chiaramente la selvaggia urbanizzazione della cintura torinese ne è un esempio. Il primo costruttore di auto che volle andare al Sud, con una scelta molto poco politica - checchè se ne dica, la politica vi è entrata prepotentemente dopo - è stata l'Alfa Romeo. L'Alfa Romeo aveva una certa conoscenza di quel territorio e disponeva di spazi destinati allo stabilimento avio (per cui l'Alfa al sud non è una cosa degli anni '60...... ma semmai già degli anni '30). Fiat, in una seduta parlamentare, per bocca di Gianni Agnelli, disse chiaramente che l'azienda torinese NON AVREBBE investito in stabilimenti nel meridione. Evidentemente gli bastarono pochi mesi per cambiare idea (Termoli, Cassino, Termini.......). I politici han fatto la corte a Fiat? Boh. Se due si fidanzano, credo che quantomeno entrambi voglia significare che sono daccordo. Presenza straniera: non mi pare che si potesse pensare, trent'anni fa, in modo diverso. Lo "straniero" era visto come una minaccia. E francamente non so quanto tale pensiero potesse essere infondato. Intanto la Nissan lo stabilimento lo ha impiantato in Inghilterra, laddove l'industria automobilistica di casa, una volta quantomeno dotata di nomi di prestigio, era praticamente ridotta al lumicino. Non l'ha impiantato in Francia, in Italia, o in Germania. La stessa Fiat lo stabilimento lo ha impiantato in Polonia, laddove comunque non esisteva un'industria automobilistica "nazionale".
  16. il FUSI

    Fiat Panda come Toyota

    Io mi ricordo che quando ho pensato che la Fiat le cose le faceva e le fa solo per il suo interesse non ho mai sbagliato. Spiacente, ma una Fiat che viene "strozzata" obtorto collo dal governo non ce la vedo.
  17. E infatti volevo ben dire che facessero vedere tutto lo scandalo annesso............. e comunque chiudici quello che ti pare, se una roba fa schifo fa schifo. Anzi, ancora d+ visto che l'occhio va solo lì. E comunque santo cielo sono mesi e mesi che si collaudano le 159............ ma che fornitore avete? Hanno gli stampi che vanno ancora a carburo????????
  18. Ma che azienda era? Con le pezze al sedere???????
  19. eh tesoro mio ma ATTENZIONE! Nel senso che io gli Alfisti "novelli" che comunque iniziano a storcere il naso e sono molto meno "radicali" di noialtri eccome se li sento......... e non ti credere che non siamo stati ascoltati, che se così fosse stato hai voglia te staremmo ancora peggio. Quà si gioca al tavolo del meno peggio, per non perdere, non per vincere. E sticazzi se c'è differenza. Quello che non è percepito come valore aggiunto........... lo dicono coloro che ne sono convinti. Io sento che in giro si percepisce invece in modo diverso, pensa te. E non credo che un coperchio DECENTE o dei collettori DECENTI avrebbero affossato il marchio, dai su, nell'automotive ci sei dentro + di me........... Inoltre se al cliente "N" non frega una sega di questo, c'è il cliente di categoria "A" che ste cose le vede. Questo non è un marchio che possa considerarsi "soddisfatto e quindi fare politica di mantenimento", questo è un marchio che si deve SFORZARE di fare d+ e di meglio. Altrimenti col kaiser che avrai l'aurea di marchio "eccellente" "premium" e balle varie. Ricordati che coloro che veramente fanno l'opinione del marchio e sul marchio non sono quelli che si fanno intortare dalla pubblicità. Io di Alfa ne ho fatte vendere parecchie. A gente che della pubblicità non gliene frega un accidenti di niente. E sono quelle persone che convincerle è difficile. E manco poco. E guardacaso sono quelle persone che poi, comunque, veicolano il marchio. Me ne strafrego di avere come target principale chi mi salta da una Mini a una 147 ad una A3 a una Smart.
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