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il FUSI

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  1. Veramente non si è detto che le "future scelte di gestione si faranno sulla base dei risultati preliminari": è vero che, come tu dici, non ha senso decidere ora in nessun modo. Fatto sta che non si è detto che "forse stiamo pensando se è opportuno.....", è stato detto che le BU rimangono solamente a livello di commercializzazione, e la qual cosa purtroppo è differente, cribbio! E' vero che stiamo facendo le pulci al discorso, ma sai...... prevenuti lo siamo tutti rispetto a certune uscite di Fiat. Ammesso e non concesso che Morchio fosse stato una sorta di "inguaribile e stolto ottimista"....... mi risulta un filino difficile mettere daccordo due cose: - Demel attualmente con Marchionne che rivendica l'economicità, la centralizzazione e udite udite un maggior impegno verso Fiat e Lancia; - Demel stesso che poco prima del siluramento di Morchio (ne parlai settimane fa) difendeva così tanto "casa sua" che andava a litigare con Morchi su cosa? Sul fatto che Morchio volesse destinare, giustamente, al gruppo i MJ prodotti in Polonia in via previlegiata a Fiat, mentre Demel piuttosto voleva saturare il fabbisogno di GM e poi dopo pensare a casa propria. A questi punti mi sembra che qualcosa non quadri: gli interessi l'accoppiata Demel / Marchionne (che era in antitesi con l'"ottimista a sproposito" (come si dice ora) Morchio di chi li sta facendo? Conoscendo la Fiat, che è oggi eguale a quella di dieci e venti anni fa, il voler centralizzare le cose punta a un deciso "tirare i remi in barca" rispetto ai conti che non tornano. Anche perchè era un po' un'utopia cui potevano credere giusto i giornalisti che la spacciavano per vera che i conti sarebbero stati messi a posto "grazie ai nuovi modelli" (ce ne sono stati, decisamente, ma Roma non l'han fatta in un giorno solo....). A me l'impressione che ne deriva è che, prima convinti (la dice lunga, la cosa, sulla effettiva conoscenza del mondo dell'auto oggi e del loro pregresso da parte degli azionisti) di rientrare a pareggio in tempi brevi, i medesimi si siano accorti che non era oggettivamente possibile farlo e quindi, invece di perseguire in una strada onerosa ma comunque che avrebbe consentito un recupero di immagine, tirino i remi in barca, un po' come l'IRI fece vendendo l'Alfa alla Fiat invece che a Ford: leviamo dapprima e subito, costi quel che costi, un po' di spese........ Dal momento che attualmente, politicamente, è inconcepibile che la Fiat molli il settore auto (idea che circola da molto in casa Agnelli) si tira a campare cercando una soluzione tampone. Questa, se la andiamo a vedere, è la storia Fiat da qualche anno a questa parte. Una società libera in una nazione decente, cosa che non sempre è l'Italia, avrebbe prima deciso cosa "fare da grande" e successivamente si sarebbe adoperata per farlo. Se la Fiat vuol mollare l'auto, ebbene essa non può farlo in quanto esiste una sorta di ricatto morale per via di quanto lo stato ha sempre fatto per la Fiat........ ricordiamoci che una volta erano i politici che si muovevano e interloquivano con Fiat, stavolta lo Stato li ha fatti andare ad Arcore...... e non per caso. La Fiat ancora non è fallita in quanto non vi è interesse a farla fallire. Ma analogamente non vi è l'interesse a creare un'azienda che abbia un certo peso, minore di quello precedente, nel settore auto, perchè è arcinoto che in mercati maturi questo settore non rende +. Ci si poteva e doveva pensare prima..... Purtuttavia, non posso assolutamente condividere che si voglia spacciare per giusta la teoria delle nozze coi fichi secchi: se si vuole una posizione, si deve investire. E se prima non si è investito e quindi si deve risalire la china, questo richiede pazienza e investimenti maggiori. Il caso Alfa è particolare e non segue minimamente il resto della galassia Fiat, per due motivi. Primo, Alfa è un marchio "da passione" cosa che non è Fiat e non è, a quei livelli, Lancia Secondo, all'Alfa resiste una sorta di filosofia aziendale che trae le sue origini a trent'anni e più fa. Detto chiaro, all'Alfa i vertici vogliono fare delle belle macchine che si vendano. Alla Fiat vogliono fare delle macchine che portino cassa. Illuminanti sono anche le diverse "arie" che si respirano in azienda: all'Alfa c'è meno formalità rispetto ad un certo "essere quadrati" di Fiat. La separazione in BU era una cosa nettamente coerente, al di là dei risultati di mercato. Anche perchè la separazione o la "concentrazione" hanno solamente degli effetti monetari sullo sviluppo, non certo venderanno + macchine se si centralizza o si separa. Sicuramente avranno un introioto pro capite superiore, ma andrà visto quanto successo potrebbero avere i modelli sviluppati in sinergia. Quello che all'orizzonte io vedo, magari con pessimismo visti i trascorsi, è la naturale tentazione che portò a suo tempo al periodo + buio, laddove le Tipo diedero origine a mille modelli di tre marchi....... Non solo: era tempo che si sapeva che "Bandiera si deve dare una regolata" e quale migliore regolata se non quello di centralizzare sotto l'influenza della capogruppo tutto l'operato che c'è sotto Bandiera? Il fatto è che decisamente all'Alfa, grazie alle BU, si sono potute alzare molte teste chine dei tempi di Cantarella...... e questo non è andato bene alla capogruppo. Il fatto che Alfa sia l'unico brand che goda di prestigio ancora oggi e non solo per il "glorioso passato sportivo" non conta un'accidente in certe logiche torinesi, e questo per me è sbagliato. Temo, decisamente, un regresso.
  2. Senti, guarda, il primo a ignorarti da adesso in poi sono io in quanto non credo che sia utile a nessuno dei forumisti assistere a beghe di questo genere. In molte occasioni ho cercato di mantenere un aplomb che non ti meritavi neppure. Parli di cose che non conosci, e ne parli con un'ironia che evidentemente io non capisco. Detto questo, detto tutto.
  3. Io conduco discussioni serie in un forum che mi pare serio. Se questa serietà a te non va bene, fai forse meglio a ignorare i miei interventi "seri" non trovi? Vedo che altri invece riescono ad essere seri seguendo la serietà o comunque ad essere ironici e simpatici in maniera nettamente + costruttiva. Non ho certo piacere di associare il mio nome "come dice Fusi dicono così" a delle boiate assurde.
  4. che dire chiaro come al solito...quoto tutto al 100% il problema di fiat è che, a differenza di alfa, non ha un vero piano per il futuro...punta su modelli qua e la, come nuova punto o 3+1...niente di più niente di meno...alfa ha una futura gamma che si presenta completamente valida e di successo...in tutti i segmenti che contano(tranne l'E... )...se c'era una decisione giusta presa da fiat, era quella di puntare su alfa...più entusiasmo, più idee, piùdesign...più mentalità alfa insomma...senza trascurare l'aspetto del prestigio e dei risultati in prestazioni e meccanica che speriamo di ricevere da 158 in poi... roll:
  5. Il fatto è che suo nonno se lo poteva semmai permettere, visto che in Fiat aveva della gente che sapeva il fatto suo...... gli Elkann evidentemente non ce l'hanno. Ed il suo giocare con felpe e lavazza point costa all'azienda, non costa al sig. Lapo Elkann......cominciasse lui a risparmiare. Il fatto è che gli Agnelli di scucire denaro non ne hanno voglia, e quindi invece di una strategia "alla lunga" pensano sempre "alla corta". Ed adesso, invece di implementare i tre marchi, se ne hanno ora voglia, buttando un po' di soldi, fanno il gioco dei bussolotti, ma se hai a disposizione 100 sempre cento hai, che siano da dividere per tre, ne puoi dare 80 10 e 10, o 40, 50 e 10, sempre cento sono...... Il fatto di non fare la 8C è gravissimo a questo punto. Intendo a questo punto quando l'auto ha girato in lungo ed in largo ed hanno accettato prenotazioni. Se fosse stata come Nuvola, che era un esercizio che si poteva (poteva) industrializzare era una musica, quà la musica è diversa. E' come se dopo aver visto per oltre un anno la GT ovunque la Fiat avesse poi detto " non la faccio +". Il gioco, per Alfa, è molto incentrato su questa immagine, nettamente + coinvolgente ed aderente al marchio che non uscite pubblicitarie estemporanee come quelle legate alla moda. La supercar Alfa Romeo se la può permettere, di farla intendo, visto che ci rientrerebbe senza alcun patema. Allora se questa macchina si ripaga da sola, e porta immagine oltretutto, dimmi tu se è meglio farla o non farla e spendere miliardi (che inciderebbero sul budget) in pubblicità sostitutiva, miliardi che distogli da altre applicazioni dove sono sicuramente necessari (sviluppo). I prodotti super non si creano centralizzando in un sol posto e con la solita gente chi deve progettare una Fiat, una Lancia e un'Alfa..... semmai si creano facendoli lavorare al meglio ma separatamente di modo da avere un po' di concorrenza positiva in casa. Ma la concorrenza non appartiene al DNA Fiat, che ha sempre prosperato in climi protezionistici. Vedi bene che una volta divenuta l'Italia veramente un "libero mercato" la Fiat è andata per stracci. E io ci vedo sempre la solita vecchia minestra FIat....
  6. Ah no? E la Musa allora che diamine è? Eppure mi pare che l'abbiano presentata nel 2004........
  7. Le sacche che intendo io sono fatte di gente che a Balocco gira anche con delle Junior Z. Sono quelli che senti dire "sono ottime le macchine che facciamo adesso, però, caz.zo, lo so, non vanno via di cu.lo e non ti fanno divertire". Questa gente io la vedo molto Alfa. La gente che la vuol "ridurre a + miti pretese", ovvero il decantato Marchionne e quell'altro austriaco o tedesco là ki kaiser è, invece la vedo molto mediocre.
  8. Il volante delle attuali 147 e 156, nelle versioni pelle, pelle filetto rosso e legno mi sembrano del tutto adeguati. Anche se comunque vista una certa "spigolosità" un volante come 8C è decisamente meglio..... con tutto che mi ricorda quello dell'economica Alfasud Sprint e non certo qualcosa di più pregiato. Il volante che vidi io comunque, ragazzi vi assicuro, era bicolore e "biforcuto" nella razza bassa.
  9. Concordo con chi dice che qualcuno si è sentito di difendere Marchionne solamente perchè ha fatto riferimento ad un ipotetico risorgimento Lancia. Da appassionato non posso che capire, anche se non concordo per nulla. Su 8C concordo nettamente con Fulvio. E per quanto riguarda Fiat e Lancia, se hanno sbagliato laddove Alfa non ha sbagliato, la colpa non è degli investimenti (ti credi che Alfa abbia ricevuto + del brand Fiat? Le cifre tu le hai viste?) ma della gente che c'è dentro. Ripeto fino allo sfinimento che le aziende non sono calendari. Al momento di avere le BU Alfa ha iniziato a mettere in cantiere certe cose, che sicuramente non erano il pregresso. VOglio ricordare che al momento in gamma ci sono nè + nè meno le stesse robe che furono previste prima della BU. E' facile ora sputare nel piatto che, con in cantiere i modelli permessi proprio dal budget, segneranno il successo dell'Alfa nel futuro prossimo. Per poi arrivare al "?" di quelli che verranno messi in cantiere con la nuova rompicaz.zo (pardon) sinergia voluta da Marchionne e che saranno successivi a questi, per cui fra 3/5 anni vedremo come andranno. La BU ha permesso quindi 8C, 158, 148 e Kamal come minimo, + una serie di sviluppi (TI) utilizzabile su diversi modelli. La 156 e la 147 sono ancora retaggi di Cantarella, e diciamo pure che han fatto fin troppo vista la precedente politica limitante (e che si vuole restaurare) della Fiat. Per cui, invece di venire a rompere le pal.le in casa Alfa Romeo, che finalmente respirava e comunque vendeva un tot. di modelli COSTOSI (se avessimo avuto ancora in gamma una roba come l'Alfa 33 che costava quanto una Punto li vedevi i numeri dove andavano a finire.....), si vada a vedere laddove il DANARO è stato sperperato in robe tipo la Stilo 5p, per non parlare di casa Lancia. Con lo sviluppo e i milioni persi su ogni Thesis potevano sicuramente farci su anche una segmento C. Inutile ora sputare, anche da parte di Marchionne, sopra a un piatto che è stato l'unico trainante di un gruppo Fiat alla deriva. Queste cose non eviterò di segnalarle laddove ce ne è bisogno. Si fossero industriati quelli della Fiat-Lancia come si sono industriati quelli dell'Alfa. Alla Fiat ora han trovato di nuovo i manager che vorrebbero il tutto e subito, laddove Alfa ha invece buttato basi per quello che poteva (e dovrà essere, Torino permettendo) un definitivo rilancio. Oltretutto ci si stava anche un po' pacificando coi "retrogradi". L'Alfa va lasciata com'è. E a sti punti a Torino rivogliono la guerra con gli Alfisti, c'è poco da dire e da fare. Per poi cosa? Ributtare soldi in dei prodotti che mai potranno essere soddisfacenti se li sviluppa la solita gente che ha fatto gli aborti? Ributtarli in un marchio che comunque è conosciuto in Italia e che fuori manco sanno cosa sia? A me sa tanto che la Fiat stavolta vuol portarli davvero i libri al curatore fallimentare.....
  10. Ironia della sorte, le stesse "sacche" che di per se avrebbero il potere decisionale, e che comunque avrebbero il loro daffare a farci digerire (dopo averle digerite loro stessi) certune soluzioni..... Ma che con la BU credevano di poter comunque fare di + e di meglio di quanto gli sia stato consentito fare prima. Ecco perchè ora con la rinuncia alle BU ho timore che si rientri dove prima. Io sono per l'assestamento delle fasi, non per la rivoluzione ogni tre anni. Adesso invece ancora terremoti. E basta, ke palle!
  11. Scusate, io mi riferivo ad un volante come visto da me su un prototipo, che può essere stato una variante. Comunque di citazioni ai volanti del passato Alfa ce ne vedo poche comunque. Il volante che dico io era un volante "bicolore".
  12. Il 3D era sbagliato dall'inizio e difatti si è visto bene dove è andato a parare, compreso il paragone Arna - GT (e, lo dico da amante principalmente delle Alfanord, è più non Alfa la seconda che non la prima.....). Perchè? Innanzitutto prima di cianciare, si dovrebbe pensare se si sanno le cose o se non le si sanno. In seconda battuta, se si pensa di avere delle lacune (ma mi pare che certuni abbiano delle lagune, e non quelle della Regìè) forse sarebbe meglio colmarle, in quanto non si può confondere una discussione motivata, seria e soprattutto oggettivamente valida, con opinioni degne del + lozzo dei bar sport della periferia degradata di una metropoli. Il discorso "vera Alfa" va innanzitutto inteso. Se per vera si intende un'Alfa Romeo che è fedele a una certa filosofia, di vere Alfa non ce ne sono in quanto è l'azienda Alfa Romeo che ha iniziato a non essere + "vera" dagli anni '70. Purtuttavia non è, un'azienda, come un calendario che, passato San Silvestro, lo si butta nella rumenta e cambia tutto....... l'azienda ha attraversato parecchie fasi, da quando nacque dalla Darracq a quando andò sotto Romeo, e poi via via sino a un'Alfa "commerciale" che è quella che abbiamo anche oggi. Se l'Alfa da domani producesse solamente delle 8C sarebbe egualmente un'Alfa "vera" sotto certi aspetti in quanto, se la vogliamo intendere per vera=che fa quello che ha fatto anche in passato, allora le macchine di lusso le ha fatte. Di certo non sarebbe, allo stesso modo, vera, in quanto le macchine di lusso se le faceva dalla prima all'ultima vite e non prendeva a prestito roba dalle Officine Alfieri Maserati. Premesso questo, va quindi detto che ogni medaglia ha due facce e talvolta anche una terza, ovvero se la giri "di costa". Usualmente, l'Alfa viene intesa come la marca di automobili sportiveggianti che sono "costose e raffinate" ma comunque "comperabili da una schiera relativamente vasta di utenti". Se questo assioma lo si prende per "vera Alfa" in realtà si prende solamente una fase, iniziata negli anni '50, che comunque è molto simile a quella attuale. Ma "vera" in assoluto non la è! Quindi è sbagliato il seguire questo criterio ponendolo come assoluto. Di quello che l'Alfa Romeo aveva ed ha mantenuto per molto tempo, se proprio vogliamo andare a vedere "in nuce" quello che può essere assunto come "spirito vero dell'Alfa in assoluto" c'era (perchè in effetti non c'è più, e per una serie di motivi, che si chiamano "tempo in cui si vive" e "Fiat" oltre ad altri) l'orgoglio di appartenere a quel marchio, come lavoratori che come dirigenti che come utenza, e la passione nel costruire, pensare, vendere quelle automobili, laddove un commerciante che vendeva auto "tanto al chilo" era un'eccezione rispetto alla regola. Questo, se ci pensate, ha avuto una ricadauta sul prodotto e sull'immagine. Non esiste, nel mondo, un seguito pari a quello che ha il marchio Alfa Romeo perchè non erano, quei criteri di appartenenza aziendale e di passione per il mestiere, criteri propri della maggioranza dei dipendenti e di tutta la catena di Fiat, di Peugeot, di Simca, di VW......... Recentemente, altre aziende si sono appropriate di questo sistema........ e se ne sono visti i risultati. Difficile trovare chi vende o comunque produce BMW che sputi nel piatto di BMW........ ma questo era un "plus" che esisteva in Alfa Romeo fino ad un certo periodo. Ovvero, non certo tutti erano così...... ma decisamente le persone che io ho conosciuto e conosco, oramai ottuagenari, la vivono e la vivevano così. E loro hanno costruito il mito Alfa che potessero godere in molti. Per cui, bisogna vedere cosa c'è dietro al prodotto, e ironia della sorta chi col cul.o calca il prodotto. Se tu mi fai una vettura "diversa" e specialistica, il cul.o sopra ce lo mette chi la capisce quell'auto e chi vuole quell'auto per quelle caratteristiche. Se gliele fornisci solo tu o pochi altri, quelle persone compreranno auto del tuo marchio o di quello di pochi altri. Oggettivamente oggi l'80% di quelli che girano in 147 sanno manco cos'è l'Alfa Romeo........ e francamente, concordando con Artemis, mi urta che si definiscano Alfisti semplicemente perchè hanno sotto il sedere la "pieno fiore" del Luxury GT........ così come non erano Alfisti quelli che anche ai tempi si comperavano un'Alfa perchè " era l'auto del momento". Non tutti i possessori di GT Giulia e di Alfetta erano Alfisti....... purtuttavia c'era una categoria di persone che riconoscevano al prodotto delle caratteristiche soprattutto meccaniche e di sicurezza e che per questo amavano un'Alfa e comperavano un'Alfa. QUesto oggi non ce lo ritrovano. Perchè le buone caratteristiche meccaniche su una GTA proprio non ci sono...... nel senso che c'è di meglio. L'Alfa ha inizialmente puntato, sotto l'era Fiat, alla filosofia ARNA nè + nè meno (telaio di altri, ci metto quattro stronz.ate tipiche Alfa, e via andare). E se l'Arna era brutta in quanto era una Nissan, le 155 erano un filino + guardabili, poi c'era la grancassa delle corse, e qualcosa han venduto......... Ma di base mica c'è tanta differenza. E se si sapesse la storia dell'accordo con Nissan, si capirebbe con quanto schifo l'Alfa abbia lavorato su quel progetto e con quanta poca felicità i giapponesi venissero a lavorare ad Arese....... allo stesso modo di come ad Arese a molti faccesse schifo dover digerire l'auto impostata sotto i criteri della economicità e non dell'eccellenza come era già la 164 e come gli uomini Fiat non si siano trovati sicuramente in sintonia con quelli dell'Alfa dal primo giorno..... Poi ha visto, la Fiat, che andava a vendere negli anni '90, meno di quanto si vendesse quando c'era la fuga dei dirigenti, l'assenteismo, la crisi di prodotti nuovi. Ma la Fiat lo faceva quando in linea teorica i prodotti c'erano ed avevano "bonificato" l'azienda......... E spinta dalla contingente necessità ha allora tirato fuori un qualcosa di bello esteticamente e valido......... come dice Romiti, le Alfa sono oggi il miglior prodotto della Fiat. Ma della Fiat. Intesa non come marca che fa le TA e non le TP....... ma come azienda che non ha fra i suoi "plus" aziendali la ricerca della sportività estrema, che non ha un senso di appartenenza positivo fra i suoi dipendenti, insomma è un costruttore di macchine laddove l'Alfa era un costruttore di automobili. E c'è differenza. E questo travalica completamente le 75, le 155, la trazione anteriore o la trazione posteriore, il V6 di Busso o il V6 delle Holden....... o meglio sta a "priori". Ed allora ci sta che quello che si è progressivamente perso (a partire dalla metà degli anni '70 e poi decisamente dopo il 1987) è quel patrimonio "virtuale" dell'azienda che ho descritto prima. Ma non diamo la colpa al "mercato", alla "moda", ai "tempi diversi". Perchè questo è un alibi che mi aspetto da un dirigente Fiat, ma non da un essere libero di pensare. Perchè esistono costruttori che la loro filosofia aziendale positiva che fu dell'Alfa prima di essere di altri ancora oggi la usano, e producono, e investono, e vendono. L'Alfa tanto vituperata per un gretto e meschino populismo, quella già un po' "corrotta" nello spirito degli anni '80, intanto era una casa che ha tirato fuori il modulare sul boxer e sul quattro cilindri, che ha studiato il modulare sul sei che andava a tre per la marcia lenta e con altri tre turbocompressi per la marcia veloce, che si è fatta l'iniezione in casa sua prima per il modulare poi per il 6 cilindri 2litri, che si è fatta il suo business plan in un modo che altri se lo sognavano di notte nel 1982 sotto l'era di quel matto di Massacesi, che ha avuto un approccio all'elettronica del tutto in linea come altre case che avevano maggiori disponibilità e migliori condizioni di lavoro senza essere sempre sotto il fuoco incrociato........ tanto vi credete che vivere sotto il fuoco della Fiat di quegli anni fosse un giro in giostra....... Ebbene, con la nascita delle BU si era tornati a sperare di poter finalmente ricostruire, calato nel tempo moderno (troppo semplice andare a cianciare solo di vera Alfa intendendo la 75 e non vera intendendo dell'altro, discorsi da comari.....) e di nuovo Fiat richiude ora la porta. In questo la vera Alfa non esiste +. E il prodotto di quell'Alfa "diversa" ovviamente va in mano a gente diversa. Va in mano a gente che in effetti ma sotto il sedere cos'ha avuto? Delle Tempra sprint prima e delle vetture belle ma decisamente non appassionanti quando le guidi che ci sono ora. Di gente che apprezza le sospensioni di una 156, che a metterle in crisi ce la fai se hai avuto la malizia di tirare al limite delle Alfa transaxle, perchè prima aveva la Marea, la Laguna, l'Audi 80 col suo barrone al retrotreno. E decisamente il prodotto ora, le "macchine" di ora rispetto a certa concorrenza vincono. Ma rispetto alla filosofia interna, rispetto a quel "quello che potevano e dovevano essere" che al mio amico Andrea B. non piace come discorso, perdono, perchè Alfa vuol dire passione, e la passione nello studiarle quando c'è si deve piegare alla logica di Fiat. E' + chiara la musica ora o no? Ora si capiscono meglio i tenori di certi interventi?
  13. No decisamente alle littorine formato ridotto modello Idea/Musa, che siamo ritornati, alle Tipo Sport e Tempre veloci? Sul fatto della piccola tipo Opel tigra, mi pare che i "puristi" sia da un po' che dicano che l'accetterebbero ed anzi la vorrebbero...... dai tempi dell'Alfasud Sprint. Quindi sveglia!!!!!! Alla Fiat ed anche a chi non sta attento.
  14. Certo che il volante che sembra preso pari pari da certe BMW sulla 158 potevano risparmiarselo. La plancia invece pur riprendendo l'impostazione di base di 156 mi piace di più. Però, boh, ci vedo troppa sudditanza da BMW...... non vorrei che Alfa andasse a essere la BMW dei poveri invece di qualcosa di alternativamente valido ed anzi superiore.
  15. Sulla distribuzione dei pesi dopo anni sono arrivati a capire che ci voleva il 50% - 50%, come pubblicizzavano sui cataloghi della serie 3 del '91. Riguardo ai motori, anche in questo caso abbiamo dei sontuosi luoghi comuni. Non credo che i 6 cilindri di BMW siano dei mostri di economia. Neppure i nostri, che pur hanno una trentina d'anni, come genesi originale. Su 166 tutti i propulsori mi sembrano essere degnissimi. C'è la 2000 TS che non è un fulmine, daccordo........ ma comunque non credo che l'insuccesso sia dovuto al fatto che ci fossero motori inadeguati o ci siano. Anche perchè fondamentalmente mi pare che a suon di chiacchiere e ciancie si stia perdendo il legame con la realtà. La 166 non ha bissato ma manco lontanamente il successo avuto da 164 per via innanzitutto di un certo modo di pensare che vuole certa roba di certi livelli solo straniera perchè "italiano è mer.da". Poi oggettivamente la linea era perfettibile in moltissimi particolari. Alfa e Lancia non hanno azzeccato come linea l'ammiraglia (la Lancia ne ha toppate due, anche se Thesis fosse uscita dopo Thema sarebbe stata accettata in modo molto diverso, invece di quella roba che era la K a fare da intermezzo). Sicuramente non abbiamo dei diesel 3litri, questo è innegabile. Abbiamo solamente dei duemila e dei duemilaquattro. Se ti riferisci a questo, daccordo, ma non credo proprio che una ipotetica 166 3.0 JTD avrebbe fatto la differenza.
  16. Non credo sia opportuno ritornare per l'ennesima volta su discorsi triti e ritriti e detti mille volte............. Riprova del fatto che la percezione, PRIMA, fosse diversa è il discorso fatto nell'altro topic. Se poi ancora oggi esiste chi pensa che un'Alfa sia solo una macchina che consuma di più forse è perchè non ha provato dei motori a benzina di altre case. Inoltre se è vero che il confronto "in casa" fra un'Alfa di una volta e l'attuale vede un po' soccombere le attuali rispetto a come potevano e dovevano essere questo è vero. Ma per chi ancora resiste coi luoghi comuni da cipputi che un'Alfa "consuma" esiste grazie a Dio chi ha capito che invece oggi Alfa si è tolta anche parecchie magagne che aveva.
  17. La qual cosa che suggerisci tu, Bialbero, poi, consentirebbe di togliersi dall'alone di sudditanza psicologica che si ha nei confronti di BMW...... consentendo quindi di avere un'Alfa + in sintonia con quello che Alfa ha sempre voluto significare e poi non cercare di rincorrere un marchio che rispetto al nostro ha almeno quindici anni di immagine di vantaggio. Certo per dire "la macchina che produco io è sportiva" bisogna che lo sia. E' + facile abbigliare un carretto da auto di lusso, che progettare un motore e un telaio di modo che il carretto diventi un'automobile........
  18. Sicuramente almeno gli 8 li deve fare. Che poi, oh, vivaddio, esistono città e città. Di sicuro la mia "città" non è Roma.......... se tieni una macchina in moto e ferma grazie al piffero che il consumo sarà elevato e non fa manco un km..... lo vedo anche con la Punto che appena passo mezz'ora in città a passo d'uomo o intasato nei semafori la media si abbassa notevolmente. Però i 5 li faceva la Delta Integrale!
  19. Non mi stupisco che tu abbia avuto BMW....... la gente a seconda di quello che pensa guida quello che guida...... Il nostro amico ha manifestato quanto meno una bella dose di ignoranza delle cose e di populismo da quattro palanche..... per tua informazione tanto per farti una cultura in primo luogo: 1. evita di esagerare dicendo "eravamo noi gli azionisti" in quanto noi contavamo una mazza di nulla, o forse non sai che a certi livelli i giochi si facevano e si fanno a prescindere da tutto? A sentire te pare che il "popolino" comandi..... 2. La Ford sarebbe entrata gradualmente in azienda, e poteva benissimo starci il fatto che, vista l'azienda e visto il "panorama" non tanto aziendale ma italiano in generale (sindacati e via discorrendo) si tirasse poi indietro negli anni non andando a coprire il 100% della proprietà. Non stava scritto da nessuna parte, nell'offerta Ford, quello che la parte politica voleva: levarsi di torno l'Alfa intesa come Alfa=rubinetto emorragico aperto. La Fiat lesse in anticipo l'offerta Ford, capì cosa voleva l'IRI, e quindi costruì un'offerta ad hoc. Poi se vuoi non crederci, fallo, e leggi quello che dicono i giornali che sono una pletora di menzogne. Inutile andare a cercare ancora la storia dell'entrata nell'IRI degli anni '30... dentro c'era di tutto in quanto l'andazzo era quello. Poi c'era l'IRI "privato delle automobili" che era Agnelli, per questo non ci trovi le altre marche fallite di auto nell'IRI...... se le comperavano a Torino. Però nella stessa IRI ci trovavi qualcosa come l'Agip, e sotto l'IRI ci trovavi qualcosa che si chiama ENI..... e che è resistito e prospera in primis perchè c'era un certo Mattei (che ungeva ovunque, non come Luraghi, quindi Mattei rimaneva dove rimaneva, Luraghi fu mandato via) e poi perchè in Italia altre società petrolifere non ce ne erano, ma semmai gli stranieri rompevano. L'Alfa invece aveva la sfiga di trovarsi nello stesso paese dove c'era la Fiat........... Le vetture della BWM hanno sempre saputo di minestra riscaldata, ma i tedeschi sono sempre stati + furbi di noi italiani, perchè la roba sanno venderla e gli san dare un'immagine che di fatto il prodotto può non avere. E lo han fatto nella cura costruttiva e nella finizione, che sono aspetti poi diventati prioritari. Dice balle chi dice che "le auto oggi stanno bene in strada tutte e vanno bene tutte" e che quindi le differenze stanno da altre parti. Dal momento che certi costruttori non erano in grado fino a meno di vent'anni fa di offrire prodotti che avessero caratteristiche stradali notevoli, e spalmate su tutta la gamma (questo vuol dire senza pensare alle versioni top o comunque di provenienza dai reparti sportivi) i loro punti di forza erano altri. Vi era chi aveva la robustezza (Volvo) e chi aveva una cura nella costruzione che si poteva vedere negli arredi interni....... con un occhio leggermente allenato si poteva notare che ancora negli anni '90 la famosa "Golf motus symbol" era un'auto costruita con criteri di trent'anni prima laddove una Tipo era nettamente più moderna. E comunque alla fine della fiera da un lato il mercato non sembra + apprezzare le soluzioni meccaniche, perchè tanto basta "viaggiare" con spazio eccetera..... Non solo: quelle che sono peculiarità Alfa Romeo non vengono pubblicizzate come si deve, tant'è che tempo fa sentivo dire "ma ste sospensioni che le continuiamo a fare se tanto non lo sa nessuno che le abbiamo?". L'errore che fa attualmente Alfa Romeo è quello di sentire la soggezione di BMW. Cosa che non esiste: l'Alfa, semmai, dovrebbe riprendere quella filosofia che la rendeva simile a BMW e che risale appunto alla fine dei '60 ed all'inizio dei '70. Che non vuol dire fare le stesse macchine, ma vuol dire avere una certa mentalità. Non credo proprio che si possa dire che la storia delle grandi berline l'abbia fatta la BMW........ in quanto se si accusa l'Alfa Romeo di minestra riscaldata per aver perpetuato una meccanica come quella delle 116 (Alfetta) vorrei sapere con che coraggio si va a parlare bene di BMW....... Evidentemente la nostra meccanica, pur coi suoi difetti congeniti, era "avanti" e poteva permettersi di esserci negli anni '70, '80, '90 e forse ancora oggi, depurata e modificata ove occorreva. Sicuramente il discorso 164 è stato un regresso rispetto a quello che doveva essere, per difficoltà contingenti, ma comunque la vettura offriva dei "plus" rispetto ad altra concorrenza. Ed abbiamo visto come comunque Alfa Romeo, non appena ha avuto una linea finalmente piacevole (cosa che non erano nè le 146 nè le 155) ed un'aria di auto ben costruita, che va bene, che sta in strada, ha venduto nonostante le limitazioni date dai mercati in cui è presente. Esistono vantaggi e svantaggi: un 520i non era minimamente brillante come una 164 TS..... di contro era una macchina che pareva un carroarmato in quanto costruita con cura e con materiali di qualità. Ma ad Alfa si chiedeva di essere veloce e sportiva, non di essere un oggetto di sola visione statica. Ripeto e concludo che plaudo alla filosofia di azienda di BMW ma non trovo assolutamente giusto pontificare i prodotti di questa casa. Perchè ancora oggi oltre alla finizione (la linea non ce la metto +, a me Bangle non piace) ed all'"immagine" che loro hanno curato, non vedo nulla di interessante. Vi è comunque da dire che il prestigio di Alfa, ancorchè non perseguito fortemente dal marketing, resiste tanto quanto quello BMW che invece ha sempre manifestato una cura in tal senso.
  20. Non sto discutendo le scelte dell'alfa..(peraltro poco criticabili)...è la loro applicazione che è stata spesso carente, capisci? Una soluzione tecnica VA PORTATA AVANTI (come fanno ostinatamente in BMW in SUBARU in HONDA in MAZDA in PORSCHE)...non basta "inventarla"
  21. La tua ignoranza del mondo Alfa Romeo è così globale che benedico il fatto di dover uscire di modo da non essere costretto a perdere le staffe nelle repliche: In effetti hai concluso alla grande: Io ho quasi 40 anni (mi piacciono le auto alfa e bmw comprese) e nella mia vita dagli aflisti più appassionati QUESTI DISCORSI LI HO SENTITI UN MILIONE DI VOLTE, la colpa all'IRI, alla FIAT, alla crisi pertolifera Ma la cosa veramente grave è che: -il rifugiarsi nel passato -il criticare "il padrone di turno" -il criticare marchi che 20 anni prima costruivano obbrobri e ora fanno auto migliori delle tue Le colpe vanno date dove vanno date. Guardati la storia aziendale di casa vostra, che se non era per un certo personaggio che vi ha passato dei soldi eravate manco a fare le Isetta..... chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non si tratta di rifugiarsi nel passato, si tratta che ad oggi ancora si pagano le cose del passato. E se questa è la verità, va detta. FU UNA PRATICA CHE NEGLI UFFICI DI ARESE é STATA PRATICATA OLTREMISURA da generazioni di tecnici e manager e ha portato alfa ad un passo dalla chiusura!!! Ma che ne sai tu di cosa avveniva in quegli anni ad Arese? Ma che paragoni fai, fra un'azienda PRIVATA ed una che aveva il fiato sul collo del clientelismo politico? E il prodotto in se cosa c'entra? C'è scritto PCI o DC sul prodotto? Che è, sei a corto di argomenti che la butti sul populismo e sulle solite chiacchiere che sono proprie di chi non sa e non conosce la vera storia aziendale passata presente e futura dell'Alfa Romeo? Sei uno di quelli che si legge e si beve tutto quanto scrive la stampa e credi di sapere, bhè scendi dal pulpito ed inizia a pensare....... entraci nelle aziende. Capisci l'aria che tirava e che è tirata. E' verita sacrosanta dire che se una guida stabile, come è stato per BMW, fosse rimasta (e c'era, si chiamava Luraghi Giuseppe) all'Alfa non staremmo a fare certi discorsi. Tu mi hai parlato di prodotti del passato, facendo delle apologie che non esistono, che non sono fondate su elementi razionali. Il primo a dire che oggi le auto non sono totalmente all'altezza del marchio ma che comunque manco per questo vuol dire che le BMW sono meglio, sono io. Io della BMW ho sempre invidiato solo una cosa: il modo di fare aziendale. La precisione anche solo nella scelta di uniformare i portatarga dei concessionari. Per il resto, non credo che possano insegnare a molti a fare automobili, e possono insegnarlo neppure ai tecnici della Fiat, semmai sono i dirigenti Fiat che li manderei volentieri a respirare aria di BMW. Si fa presto a non voler considerare il passato, le scelte errate dove sono (ci parli tu coi tecnici che smadonnano verso i vertici per il fatto di non aver potuto ancora fare una TP? No, ci parlo io, li sento io..... e capisco che quindi a livello di capacità fisica ci siamo, e non ci siamo per via dei manager..... e a sti punti era meglio l'IRI che almeno non rompeva come la FIat..... E devo forse dire che non è colpa della Fiat? Lo dico, invece, eccome, perchè io le cose le guardo nella globalità Un nuovo prodotto non esiste e non si crea "di per se", ma c'è dietro l'AZIENDA. Io l'AZIENDA com'era e com'è la CONOSCO. E per questo ne posso parlare. Se tu non puoi fare altrettanto perchè non la conosci, semmai dovresti riflettere. Ti ricordo che all'epoca della vendita IRI le possbilità erano due: -FIAT (che voleva pagare poco) -FORD (che pagava un pò di più) Ford non pagava una mazza di più..... ma vedi che le cose non le sai? Ford voleva, all'americana, entrare passo passo in azienda...... la Fiat se la prendeva tutta e subito... all'IRI interessava non guadagnare, bensì chiudere il rubinetto delle perdite (e lasciam perdere la politica che c'era dietro). se avesse vito FORD adesso le alfa le facevano in GB con engineering in germania.....però mica male.... Se non si esce dal passato nonsi guaderà mai avanti...
  22. Sul non sviluppo del variatore di fase (comunque non è vero che non fu sviluppato) lo devi chiedere a Fiat, fin'ora io ti ho parlato di progetti e vetture IRI. E c'è differenza. Lo so anche io che il variatore come modificato da Fiat fa SCHIFO. Le ho sentite le 155 TS benzina col rumore da diesel..... grazie al variatore evoluto da Fiat...... Ammetto quindi che al momento attuale le cose non sono felici. Ma proprio per questo non mi fiderei tanto, da parte vostra, a dire la superiorità e di quà e di là, in quanto questa è al momento relativa a un gruppo che sull'auto ci ha creduto e investito poco...... e pregherei perchè a Torino si svegliassero e ci mettessero in condizione di non sentire + certe panzane..... io le ultime serie 3 le ho viste sui ponti, come ho visto (e mi fan schifo allo stesso modo) le 156...... ne l'una nè l'altra mi piacciono. E non parliamo delle Mercedes, che hanno ancora la "culla" come le Giulia..... siamo noi che siamo andati indietro, lo ammetto, non voialtri che siete andati avanti......
  23. In merito agli ultimi due post (ci siamo accavallati): Niente da dire...ma è una macchina da corsa (quasi) sottomotorizzata... ..non so se l'eccellente comportamento della sz sarebbe stato tale anche con 40 cv in + (è giusto? non ricordo bene....mi pare 208cv) I cavalli dichiarati erano 210. Ci sono in circolazione da 14 anni delle SZ che furono "ritoccate" di motore (e solo motore) da Balduzzi che hanno raggiunto quote anche superiori a 250 cavalli....... quindi i 40 cavalli li regge tutti. Anzi, l'avrebbero dovuta da subito realizzare con quei cavalli. Ci sarebbero state tante meno storie su questa macchina..... Il layout...certo perchè ..a livello di risultati siamo(scusami ancora) su un'altro pianeta...non dirmi che le alfetta avevano un cambio con un'ottima manovrabilità...i benefici della distribuzione pesi d'accordo ...ma il cambio va anche usato velocemente Esistono compromessi. Mi fido + di un'auto che il culo lo tiene in terra di per se che non che lo tenga per via di elettronica varia (vallo a dire al mio amico che dopo 3 mesi si è bruciato 62 milioni di 320d perchè inspiegabilmente gli è partita e l'ha distrutta a 120 all'ora in autostrada...... cosa che la pur vituperata "Croma Sprint" che aveva prima (un'onesta 164 TS FL '92) non si è mai sognata di fare...... Se devo cambiare meno velocemente preferisco..... e sono comunque problematiche che hanno avuto in tanti, a partire da Porsche, ma si sa essendo Porsche guai a parlarne male...... e parliamo di macchine del livello anche della 928 che non costavano certo quanto una 75 1600.....
  24. Una 1502 non mi pareva proprio che fosse sta gran marea di cavalli.............. Le serie 3 di cui ho avuto esperienza prima di quella degli anni '90 non le raccomanderei a nessuno (io non so dove viva tu, quà di curve ce ne sono, e sull'autocisa si piantano 20 BMW contro 1 Alfa.... tutti conducenti stupidi?) La serie 5 come tutte le BMW dell'epoca venivano catalogate come auto dal "sovrasterzo a volte violento".... "guida attenta sul bagnato". Dizioni di questo genere a casa nostra erano per le potenti Alfasud (da 1500 in su) che erano macchine che costavano la metà delle serie 5....... cerca di essere obiettivo. E poi non venire fuori con dei paragoni da teatro dell'assurdo...... io ti parlo di 320 normali e tu mi tiri fuori una M3 curata Motorsport..... manco che una 75 TS da 26 milioni l'avessero progettata all'Alfa Corse...... allora mettiamo fuori una 75 IMSA...... Sulla cavalleria dovreste solo che tacere, che per arrivare a potenze dei nostri 2000 a carburatori dovevate andare a scomodare 500cc. in più....per tua informazione coi 195/60 14 ci portavamo dietro 190 cavalli.... voialtri per gestirli siete dovuti andare a fare una M3 4 porte........ onore al fatto che un due litri come quello di una BMW 320iS era una bomba che dava le fave al nostro 3 litri.... ma le uniche BMW che io ho sentito veramente sicure erano quelle "ritoccate" dalla Motorsport. Avevamo una macchina enorme con cambio in blocco al motore che si chiama Alfa 6 che stava in strada con delle ben poco "racing" 195/70 14..... e andavamo sui 1500 kg...ed ancora una volta come tenuta non ce ne era per nessuno.....
  25. Senti, che a te piacciano le BMW mi fa piacere, ognuno ha le sue passioni.......ma evidentemente tu hai una scienza infusa che neppure i giornalisti hanno, se ti metti a dire della serie 02. Se le serie 02 erano della bare (e mi pare che tu lo ammetta) non da meno lo erano ben due serie di serie 3. Che facendo i debiti conti vuol dire arrivare agli anni '90. Per tua informazione, l'Alfa 75 eredita quasi tutto dall'Alfetta ma ancora nel 1990 è superiore come tenuta e sicurezza ad una coeva serie 3 (non andiamo a scomodare le iS per piacere, che sono delle Motorsport). A casa mia 2004 - 1990= 14 anni fa, semmai. Per cui venti anni, come paragone, lo facevo per comodità visto che ti riferivi ad Alfetta. Possiamo altrimenti dire che ancora 14 anni fa le "Alfetta" davano le fave alle serie 3..... Alfetta nel 1983 aveva subito una evoluzione volta ad essere + confortevole e meno pistaiola, ma sicuramente molto + sicura. Mi dispiace, ma come io non mi avventuro a cercare i peli nell'uovo delle differenze delle varie serie in quanto non conosco bene le BMW, evita tu di fare altrettanto su cose che non conosci volendo poi aver ragione. Affermazioni di questo genere: 1) Per me le due auto (scusa ho sbagliato 1972-1983) non avevano avuto una evoluzione telaistica pari al tempo che è passato (la 1972 molto probabilmente per l'epoca era una gran macchina come tenuta.....la 1983 NO- e lo ripeterò a vita-) sono affermazioni del tutto sciocche. Tu avevi, su Alfetta '83, una tendenza maggiore al sottosterzo, che fu VOLUTA dai tecnici Alfa (sull'Alfetta potevi permetterti di usarla con l'immediatezza di una trazione anteriore) e decisamente introdotta fin dalla prima Giulietta (116) del 1977. Sulla serie Alfetta '82 la sostituzione delle barre e differenti regolazioni la fecero inoltre + indulgente al confort. Fermo restando che la vettura come teneva in modo esemplare nel '72 lo faceva nell'83. A casa mia si sa che i traversi si fanno sia con le serie 3 del periodo (che non era + la prima serie 3 ma la seconda) che con le Alfetta, con la differenza che Alfetta ti permette nettamente d+. Se poi mi vuoi dire che era meno "sportiveggiante", è vero, e te lo dimostra il deciso fallimento commerciale dell'Alfa 90 (ancora + "ammorbidita") e il duraturo successo della 75 che rispecchiava molto d+ il primitivo stile Alfetta. Ma parliamo di REGOLAZIONI delle medesime sospensioni. 2) Parla pure di 30 anni fa ..(la famigerata serie 02)..e non di 20 caro... ..20 anni fa una serie 5 e 28 stava come e più in strada dell'alfetta.. e una serie 3 dell'epoca valeva tranqullamente una giulietta (era già uscita la 75?) Venti anni fa una E28 se lo sognava di stare in strada sul bagnato come ci stava un'Alfetta. Tant'è che sulle Alfetta pneumatici superiori ai 185/70 14 non ce ne è stato bisogno di metterne mai, e quando qualcuno l'ha fatto (io ad esempio) le E28 manco ti dico che me le fumo........ manco le vedo..... ammesso di trovarne ancora in giro. Inoltre, il fatto che parlando di temi Alfa Romeo evidentemente questi non sono il tuo pane quotidiano, si evince chiaramente da quà: 1) "cosa poteva essere" è un discorso che va bene per un libro di fantascienza sugli universi paralleli...qui si discuteva di come si è evoluta alfetta nella realtà Il "come poteva essere" appartiene al "pour parlè" da che mondo è mondo...... l'Alfetta si è evoluta, se vuoi rimanere nel reale, nella SZ. La quale SZ come ti ho detto sopporta nettamente meglio il 3200 di una GTA del piffero....... Ricordo che la SZ non ha NULLA di rumenta come controlli di trazione o stabilità ma è una macchina tutta MECCANICA. E non credere che sia fantascienza tirare fuori in una settimana di lavoro una SZ trapiantando il motore della GTA, visto che su una pletora di GTV 6 c'è già il 24valvole delle 164..... 2) Che c'entra maserati? Se seguissi metodicamente il forum, sapresti che Maserati ha, come Alfetta, il cambio al retrotreno, con i medesimi problemi di manovrabilità quì risolti con cambiocorsa, nonchè che l'8 cilindri di cui si è parlato in merito a 8C altro non è che un derivato dal 10 cilindri della 164 Pro Car che a casa mia risulta essere stato sviluppato al Centro Tecnico di Arese (anzi, se tu riesci ad andarci, fatti un giro e ne vedi ancora uno, l'altro sta al centro stile). Quindi la Maserati oggi adotta, eccetto il De Dion, il layout meccanico che trent'anni fa era stato usato sull'Alfetta e perpetuato fino alla 75 e successivamente evoluto, come Alfa, alla SZ, che poi usò anche Porsche per fare qualcosa di diverso e + moderno della 911, risultando poi "sconfitta" a livello commerciale da parte della sua clientela che evidentemente voleva rimanere alla derivazione Maggiolino. Lo stesso motore Maserati deriva dal 10 cilindri di Alfa Romeo. Visto che io sono uno di quelli che della finitura se ne frega ed anche della linea, in generale, in quanto l'automobile la intendo come motore e layout meccanico, e per questo ho sempre scelto certune Alfa Romeo (e non altre e neppure altre marche) ti dico che quell'auto è un qualcosa che mi sarei aspettato dall'Alfa Romeo dato che con carrozzeria da berlina dei grandi numeri avevo sia un motore decente (il V6) che un layout meccanico di prim'ordine (il cambio al retrotreno) così come oggi Maserati offre un motore e un layout meccanico degni di questo nome. Noialtri non abbiamo mai ripreso il ponte di una macchina di trent'anni fa per rimetterlo su una roba economica col sedere tagliato (come dicevano certune voci riguardo la prima Compact col ponte della 2002) N.B. Vuoi aggiungere al "cosa poteva essere" il boxer? (vedi subaru e porsche) Per tua informazione il boxer Subaru è di un certo Carlo Chiti che in Alfa è stato una pletora d'anni...... il boxer Porsche invece lo vedo eccessivamente complicato. Comunque l'abbandono del boxer sì, mi ha dato noia. Oppure il variatore di fase a inizio anni '90? (vedi honda vtec) Il variatore di fase l'abbiamo inventato noi nel 1982......... La storia Alfa è piena di "cosa poteva essere", ma ricordarli non è utile a nessuno. Invece è utile a svegliare certuni di Torino. E forse se si svegliano non dovremo + avere a che fare con chi oggi viene a paragonare un marchio come Alfa che trasferiva sulla strada vetture da corsa con un altro che campava grazie all'Isetta o alla 700 e che deve la sua fortuna alle finizioni azzeccate di certi anni, che la clientela modaiola e frivola di oggi apprezza + di altro.
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