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il FUSI

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  1. Mi sa che quando dicevo che VW sta andando dietro a Fiat (Fiat sta uscendo la buco nero, VW ci sta entrando......).... forse non sbagliavo.
  2. La 147 ti posso dire, Phormula, che non ha immagine plebea per l'Alfista, anzi c'è chi rimpiange la plebea 33 e le plebee 145 e 146 in quanto 147 si pone decisamente un gradino più sopra. La 147 è vista + come una 156 a due volumi compatta; la 145/6 già erano + lontane da 155 e la 33 nettamente lontana da Giulietta/75. Comunque le BMW che vedo in giro non mi sembrano tutte nuovissime e tutte vendute dai concessionari ufficiali, per cui le BMW a sconto si vendono eccome, le compri dagli importatori, le Alfa scontate le compri in concessionaria, preferisco un'alfa scontata in conce che non doverla prendere dall'estero tramite un importatore. La 147 comunque va molto bene, è anche vero che sta facendo la parte che dovrebbe semmai fare la Stilo...... dove invece per ora non ci siamo, in Alfa, è nel settore superiore, dove è innegabile, a parte i proclami di qualcuno, che tutta questa immagine paritaria di Alfa con BMW non c'è. Per me una cosa è prendere clienti da BMW perchè questi si stufano di BMW, un'altra è perchè sono convinti della superiorità del prodotto e lo ritengono tanto quanto o superiore. PEr quello che vedo io siamo arrivati, con 156, a livello di immagine vs. BMW che si aveva con Alfa 75 + o - e sicuramente maggiore di quello che aveva 155 (certo che paragonare uno zoccolo a una ciabatta....la ciabatta vince, ma non è una Church) ma di certo non si sovrasta, vuoi per l'auto in se ma vuoi anche per una rete di vendita che non sa se proporre quell'aria casalinga, artigianale e di coccola per il cliente (nobilitandolo) che l'appassionato cercherebbe o proporre quella di un asettico "market" senza averne nè l'appeal nè la classe. Come diceva un dirigente Alfa che conosco, è ora di finirla di fare cazzate: una volta che si sceglie, anche in questo caso, una via, che sia quella e stop, non che quà ci sono le concessionarie isolate e là ho l'ipermercato dei tre marchi. Quello che manca (e che BMW ha nel prodotto e in tutto il suo mondo, e che da vecchio Alfista invidio) è una forma mentale e una logica coerente e non rivoluzionaria).
  3. il FUSI

    Tarquini campione

    Insomma, mettiamola come vogliamo, l'oscuro rimane oscuro ( Vecchi, mi viene in mente la pubblicità della 75 prima serie, quella del vampiro....)
  4. Fu un bel cabaret. E comunque fa piacere ricordarlo oggi. Oggi che a differenza di allora la cessione a GM pare molto improbabile, che una certa pulizia è stata in effetti fatta...... chissà se in Fiat hanno mai pensato al calore dell'altoforno che si invocava dal forum 4R.... quantomeno per "purificazione".
  5. Io sono daccordo con Lorenz, e credo che il discorso "concorrenza a BMW" vada fatto guardandolo non sempre e solo con la solita oramai stancante logica del mero "numero di esemplari venduti" per il quale allora Alfa fa già concorrenza a BMW. Quà credo che la concorrenza si intenda o vada intesa come immagine "fondata" (a me personalmente l'immagine come "moda" o "quadrilatero della moda" dette in altre parti mi sanno di aria fritta) ovvero una macchina, un marchio, che riprende nei fatti la sua tradizione di macchina dove sotto la carrozzeria c'è "tanta roba" o "più roba e meglio" della concorrenza. Non so se mi sono espresso chiaramente, ma questo per me è onorare la gloria sportiva, i discorsi del marchio autodelta, del nome milano nello stemma e via discorrendo sono, ripeto, della emerita ed impalpabile aria fritta. Ieri ero dietro a tirare giù un motore da una Bravo, e pensare che con quel sistema di sospensioni, di struttura della meccanica, abbiano creato un'Alfa Romeo mi veniva da incacchiarmi di brutto.....
  6. Io me la ricordo la famosa storia degli altoforni..... ma allora avevo un nick diverso. Si andò avanti per settimane, era un "divertissment" (che, onestamente, non so se si scriva così....)
  7. Sì ma io ricordo Tamburini che chiamava la sua 155 il "cofanetto Sperlari" in modo non certo lodevole e ci raccontava di come avessero dovuto cambiare, rispetto all'auto di serie, anche il luogo dove porre il sedile guida visto che "quella macchina proprio per correre non era nata", parole sue, mica mie.....
  8. Questo che dici Taurus è verissimo, per quello quindi non fanno in nessun modo testo le vittorie delle vetture che costruiscono oggi, il fatto che una 155 abbia vinto tanto e 156 faccia lo stesso vuol dire che a quei livelli il gruppo Fiat fa il mazzo a tutti, ma non che quei prodotti siano ottimi o comunque che le vetture stradali c'entrino quel granchè, come DARE o come AVERE.
  9. il FUSI

    stemmi anteguerra Alfa Romeo...

    Copco, ma se andiamo dietro al passo di "Alfa Romeo Paris" in Francia poi cosa mettiamo, "madrid" in spagna? E' mai possibile che si debba giustificare della emerita aria fritta (ovvero mettere Paris sul marchio) con un caso in cui, nell'anteguerra, c'era il nome paris sul marchio? Direi che allora esistono tante altre cose da prendere dal passato che giustificherebbero altre azioni + importanti e + coerenti.
  10. Credo che ascoltino, non fosse altro che perchè quelli che parlano e criticano sono anche potenziali clienti. Quello che mi da da pensare è come si fa, in fiat, a dover attendere certi commenti e scoprirli solo dopo che gli vengono urlati contro (e in fiat paiono cadere dalle nuvole...) invece di andarseli a cercare, i commenti e gli stati d'animo. E' quest'aria a metà fra la supponenza e l'ignoranza che mi da sempre da pensare e mi fa talvolta arrabbiare....
  11. il FUSI

    stemmi anteguerra Alfa Romeo...

    Copco mica si arrivava a bisticciare, si tratta di scambiarsi opinioni, essù. Comunque direi che prima di parlare di Paris o Milano (appunto, il simbolo di milano nello stemma c'è già, perchè aggiungere l'incoerenza anche dello scritto?) direi che si deve pensare al prodotto. Dopodichè se ne potrà anche parlare per sei mesi di fila...
  12. Tralasciando ottimismi eccessivamente spinti, l'idea lanciata, anche se non sono lancista, mi trova daccordo. Ancora più daccordo e emblematico segno che la fiat, quantomeno a chi ne ha le competenza, la voglia e la passione, si rivolge ai clienti o potenziali tali, sarebbe che si decidesse ad aprire un canale preferenziale anzichè ricordarsi di te solamente quando ti deve vendere qualcosa. Personalmente credo che sarebbe utile un maggiore coinvolgimento "allargato" di noialtri che, nel nostro piccolo, siamo "opinionisti".
  13. Ricordo benissimo che la Saab era una delle case che voleva Ghidella. Saab poi si "fidanzò" lungamente con GM fino a che si celebrò il "matrimonio". Evito di tornare sulla diatriba sviluppata lungamente ed altrove sul fatto che fiat non sia in mano alle banche perchè...lasciam perdere. Riguardo al discorso Seat, sicuramente Seat sarebbe stata per Fiat un'altro stabilimento e basta. Seat non aveva storia, e quello che ha fatto Volkswagen non mi pare poi che sia quel granchè, almeno per me che ho sempre aborrito i copia incolla cambiando solo i marchi. Sul fatto che Citroen fosse "papabile" per Fiat negli anni '70 mi risulta nuova.
  14. Per conoscenza riporto quanto da me scritto: Mi riferisco al programma citato in epigrafe all'oggetto. Devo purtroppo constatare come, a fronte della nascita di nuovi modelli o di nuove versioni di modelli esistenti, prodotti dalle nostre case nazionali, nel programma "de quo" si indulga spesso alla prova di vetture di produzione estera. Lungi da me proporre un aiuto indiretto verso l'industria nazionale, seppur in questo momento contingente esso sarebbe auspicabile, ma purtuttavia mi pare singolare la scelta delle vetture da provare, sicuramente "in linea" con i gusti e i favori della clientela attuale. Da parte di una rete televisiva nazionale si vorrebbe quantomeno una certa oggettività ed un coerenza, meglio se condita con uno schietto operare da professionisti che non debbano indulgere od assecondare i gusti di parte della clientela di automobili. Nella più viva speranza che emergano la professionalità e i comportamenti non populisti o demagogici, cordialmente saluto.
  15. Diciamocela chiara e tonda: il cofano sta messo così perchè non è mai in posizione prevista, ovvero come dovrebbe essere. Se sta bene avere un'Alfa si accettano sti difetti, altrimenti si compera un'altra marca. Se l'effetto, come credo, non è voluto, è un'imperfezione che come imperfezione va riconosciuta (la mia Punto ne è un campionario e non me ne frega niente); se invece è voluto, è proprio una boiata.
  16. il FUSI

    stemmi anteguerra Alfa Romeo...

    Ti rispondo spero in modo molto semplice e ancora coerente con me stesso: a me l'Alfa che sta al livello non dico delle BMW, ma dell'Alfa che piaceva a me posta nel suo oggi (che di per se sarebbe superiore a BMW), mutatis mutandis, mi andrebbe benissimo, solo che se deve essere prodotta a Indianapolis, a me sta anche bene - non tanto, ma non dipende da me - e la potrei anche comperare, ma sostituirei il marchio "Milano", se ci fosse, con uno anonimo, perchè una marca nata a Milano, strappata da Milano per motivi più di "seghe mentali" che oggettivi, studiata a Torino e prodotta negli USA, con Milano ha a che fare proprio niente. Taurus, il fatto che le Giulietta Spider e Sprint fossero realizzate, nella carrozzeria, alla Pininfarina o alla Bertone, non c'entra un'accidenti. Primo, perchè la casa era a Milano, produceva a Milano, e queste vetture venivano assemblate, come scocca, fuori per mera comodità. Inoltre, come tu sai, le scocche venivano completate con la meccanica non certo in Piemonte ma al Portello. Lo stesso dicasi per lo Spider perpetuatosi fino al 1994. Per cui in quel caso Milano ci stava in tutto e per tutto, perchè all'Alfa di Milano venivano montate, finite, con pezzi dell'Alfa di Milano. Non ne voglio fare una questione di campanile o di "milanesità", dato che sono anche estimatore dell'Alfasud, ma in quel caso un motivo per essere marchiate "milano" c'era, e molto coerentemente allorchè uscì l'Alfasud, nonostante fosse un solo modello assemblato a Pomigliano e studiato a Milano, con tutta una gamma di Alfanord ancora in produzione, venne cambiato lo stemma. Porre oggi o domani un Milano su una 156 o una 166 sarebbe solamente che una boiata. Sostanza, ci vuole, non solo apparenza.
  17. Taurus, sarò ben contento che amplino la rete di vendita, in quanto in effetti da dove abito io (o meglio dalla mia provincia) o vai a Genova (100 km) o a Massa Carrara (circa 40) per comperare un'Alfa da un concessionario. Per Lancia non va così male ma neppure tanto meglio. Quanto tu dici riguardo a quelli che guidano BMW o Mercedes e sono stanchi di guidare le solite cose mi trova daccordo in parte. Sarà che noi liguri siamo testoni, cipputi e chiusi, ma tutta questa voglia di cambiare "aria" io non la vedo. Con 156 prima e 147 poi si è mosso qualcosa, e sicuramente se la rete di vendita fosse ampliata si muoverebbe ancora qualcosaltro e in modo più significativo ma non so quanto i numeri che fiat spera siano poi realmente raggiungibili. Alfa si era imbastardita mutando decisamente il suo target (che la fiat lo volesse o meno così è stato), adesso inverte ancora la rotta e diventa un marchio non "specializzato" quanto prima ma comunque più specializzato della prima era "alfiat". Tu mi dici che parecchia gente potrebbe interessarsi alle "altre marche" perchè si è rotta delle solite BMW e MB, e questo mi sta anche bene ma vorrei sapere se la Fiat vuole fidelizzarsi il cliente o no. Altrimenti siamo (come credo) al giro di boa, ma uno dei tanti giri di boa nel gradimento della clientela. Ogni tanto la gente cambia gusti, chi comperava fiat ritornerà (io credo ai corsi e ricorsi) a comprare fiat, o Alfa, magari per cambiare ma i giri di boa non finiscono. Adesso, innanzitutto con Alfa si è assistiti a due modelli in croce che hanno accontentato tanti e si sono fatti un certo nome, bisognerà perseverare, bisognerà adeguarsi ai nuovi gusti (leggi Kamal) e io spero che la fiat abbia le "palle" per questa strategia, anche il discorso del potenziamento della rete di vendita, l'aria deve cambiare, mica è il primo concessionario che mi dice "io mica devo lavorare per far arricchire la fiat, devo lavorare per stare bene io......"
  18. Permettimi, Taurus, di non essere completamente daccordo. Se tu mi parli dell'estero, e della qual cosa io dico subito che mi interessa relativamente - ci siamo chiesti se veramente le esigenze degli esteri sia possibile soddisfarle con il nostro prodotto? -può anche essere che la mancanza di punti vendita abbia scoraggiato qualcuno. Ma è altrettanto vero che se vediamo in casa nostra tu puoi dire che chi bada alla "fidelizzazione" è uno del basso livello culturale e che fa caciara, io ti dico che nella mia zona (forse siamo tutti dal basso profilo culturale?) chi compra tedesco e rimane fedele a BMW o MB o Audi non è quello dal basso profilo culturale o sociale, ma viceversa. Quà infatti chi è di basso livello sociale e culturale segue la moda (e non la fa), spende e spande secondo criteri che potresti soddisfare con un carretto a pedali marchiato Audi o Alfa che sia, basta che "faccia figo" e sia anche un filino opulento, cambia marca ogni cinque minuti. Se la tendenza di un costruttore oggi è quello di raccattare sta gente che gira da un marchio all'altro, io credo che avrà vita corta. Non vorrei che in fiat, fra tre strade, si segua sempre la seconda, mai la prima, dopo aver sbagliato la terza.....
  19. Guarda, io sono anche dello stesso avviso, ma non posso esimermi dal pensare che chi compra BMW eccetera dalle mie parti è gente che può spendere e che del danaro ha un'idea meno "pesante" di quella che posso avere io. Ricordo che anni fa si mugugnava (ma non si boicottava nè si gridava all'untore) per le pinze dietro che su Alfetta e derivate hanno sempre dato grane, ma c'era chi cambiava le pinze al prezzo di 700.000 lire a coppia e andava avanti....fino alla prossima volta. Adesso ti vedi sta gente che mette in conto di spendere milioni per i tagliandi in BMW e che passano oltre, ma proprio passano oltre non per vergogna, a certune difettosità anche gravi. Possiamo chiamarli scemi, frivoli o come ci pare, ma esistono. E comprano straniero.
  20. A parte che io non vedo (anzi, aborro) la ricerca sempre spasmodica dei "numeri di vendita" che tanto ha nuociuto ad Alfa quando venne messa in atto da fiat, ma è una mia constatazione (il fatto di aumentare gli outlet per aumentare le vendite, non lo vedo così automatico, da me anche se c'è un solo concessionario BMW e ce ne era uno solo Alfa le vendite andavano come sono andate.....) analogamente devo essere daccordo con Guglielmo che dice che la strada è lunga. Questa gente, che compra BMW e MB, la possiamo chiamare se vogliamo "modaiola" ma anche "tradizionalista" e "fedele". Fra questi "mercedessari" attuali ci sono anche persone che hanno acquistato Alfa ed erano fedeli ad Alfa. Dato che la percezione di questi è che Alfa non sia al livello di MB, sarà dura convincerli del contrario. Inoltre, non so da voi, ma quà la moda esiste, ed anche tanto, ma esiste anche il fatto che le persone "in vista" fanno tendenza. Ora, se si vuole dare un'Alfa a queste persone, la strada è lunga perchè per come vedo quà esiste, verso le tedesche, una fedeltà che, in questa zona, Alfa poteva vantare ma che non può vantare adesso. Ciò che si paga e si pagherà è il calo di immagine avuto con 155 e simili, cosa che fiat non può pretendere di riprendere (se riuscirà a riprenderlo) con tre modelli. Ci vorrà la percezione di un'azienda DIVERSA da quello che è stata sotto fiat. Quà da me ci sarà il 20% di acquirenti Alfa che è "sceso" da BMW su categoria 156, mentre molti sono scesi da Golf (pronti comunque a risalirci) per 147. La fidelizzazione Alfa per quello che percepisco io è inferiore al passato. E io prima mi fidelizzerei il cliente, poi andrei a prendere anche gli altri.....
  21. il FUSI

    stemmi anteguerra Alfa Romeo...

    Tu sostieni, Guglielmo, a ragione, che oramai conta l'immagine e basta. Sono due punti di vista diversi: per me deve esistere una certa coerenza. Se la giacca di Armani fatta in Madagascar me la vogliono per forza chiamare italiana in quanto c'è lo stile italiano, per me non è italiana, è una giacca prodotta in Madagascar su disegno italiano. Per questo dico che se Milano deve essere, allora che sia perchè le Alfa vengono pensate a Milano e magari prodotte a Milano. Se andiamo avanti di questo passo con il pontificamento dell'"immagine" arriveremo ad avere anche tanta spazzatura che, per "immagine", spazzatura non sembra. Non mi pare coerente.
  22. Io sono mesi che parlo di queste piccole difettosità e dico che danno, alla fine e ad un occhio attento, l'idea di una vetture "mal fatta", mi riferisco a verniciatura a buccia, disallineamenti vari......
  23. E che dire delle 156 che parevano tutte incidentate e ristuccate nella zona del parafango posteriore destro, dietro il passaruota?
  24. il FUSI

    stemmi anteguerra Alfa Romeo...

    E' modello sì, quando la fiat c'è entrata era + moderno del migliore dei loro..... comunque grazie per la precisazione dei significati dello stemma (che sapevo) ma la scritta Milano di nuovo IO NON CE LA VEDREI!
  25. Caro Arese..... la lingua batte dove il dente duole. Una mia amica che veniva a trovarmi spesso anche sul lavoro però sulla 75 Turbo ci stava benissimo.....
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