Sia permesso l'OT giusto per non far passare idee e messaggi errati.......
Le cerniere del bagagliaio hai molta ragione, testardaggine di Hruska e risolte solo con la mia serie (cosa poco costosa e furba). La ruggine esisteva, anche a "lotti" (esistono anche vetture Alfasud dei primi anni che ne son state praticamente esenti, come le 147 che oggi stranamente escono bene). La ruggine abitava a Pomigliano, Mirafiori, Chivasso, ha abitato a Termini Imerese, a Cassino, ad Arese...... ha abitato anche dalle parti di Poissy..... solo che la differenza dove stava? Che altrove non c'era un costruttore con un focus "su quel segmento" a cui bruciava da morire che un'altra azienda prima dedita ad altro facesse un modello simile a quello in gamma, e magari (come è stato), MEGLIO. Questo per dire una parola definitiva sul fatto di tutte ste palle della ruggine, che la 131 mirafiori del 76 della mia dirimpettaia me la ricordo marcia e riverniciata ogni anno...... solo che a Milano non si pubblicavano manifestini fin da prima che nascesse lo stabilimento, a Torino sì.
Il primo 1200 peccava in due cose: servofreno (adottato dal 1973) e scarsa coppia. Intanto l'auto era stata cmq "tarata" col motore di maggior cubatura (non come altri che oggi hanno problemi a fare 150 ---> 170cv con una semplice rimappa per risparmio) tant'è che le successive evoluzioni non han visto cambiare una virgola (ammo e freni) tranne i motori. Era cmq un modello NUOVO, di uno stabilimento incasinato ieri come oggi (della serie: non mi pare che chi pisciava in testa alla dirigenza Alfa e da vent'anni proprietario abbia risolto definitivamente niente.....) che cmq ha tirato fuori un'auto NON certo derivata da altre vetture e con una linea su cui nessuno ha avuto un cazzo da dire, anzi, per molti versi copiata fin all'altro ieri (pur risalendo al 1968..... fan 40anni, altro che fanali da rana o da pesce lesso o aria da furgone anni 50).
La competenza esisteva, come esiste anche oggi in questo paese, diluita in mezzo a una mediocrità di sedicenti esperti (e in realtà segaioli), di manager degni del banco in piazza del mercato, di sedicenti direttori e dirigenti che fan lavoro di copisteria (oggigiorno si chiamano pdf) cui l'uditorio va anche dietro. All'epoca era dilaniata dalla impossibilità di lavorare e, in quell'azienda di proprietà dello stato (differenza non da poco), dalle volontà politiche cui i privati dovrebbero essere immuni (non li sono, ma la direzione diciamo che è spesso opposta).