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Certo tipo di informazioni non si ottengono leggendo un volume solo. Spesso è necessario leggere di tutto, e trovi magari informazioni in volumi che trattano anche di aspetti secondari dell'Alfa Romeo. Altre informazioni invece non le trovi da nessuna parte, e chi le sa ha avuto magari la fortuna di parlare con qualcuno che all'epoca "c'era e sapeva". Fino a non molti anni fa i volumi che venivano editi erano quasi "fotocopia". Un po' di storia, un po' di foto, se erano monografie si scendeva nel particolare, spesso comunque riassumendo cose lette nelle riviste dell'epoca. Solo in tempi recenti, data la richiesta, si son avuti libri che andavano a scavare negli argomenti meno "arcinoti" e da "lettore neofita"; poi abbiamo anche avuto pubblicazioni di ex progettisti, o comunque curate da ex dipendenti. Il volume del Fusi si ferma al 1978...... vennero fatte ristampe vendute, ad esempio, presso i dealer Alfa in USA ancora negli anni '80 (là c'era richiesta, pure i manuali d'officina vendevano, provati a chiederli quà........). Su quel volume vennero fatte poi ristampe "non autorizzate" dall'autore..... dato che cmq il volume aveva richiesta ma non vi erano + copie ed iniziava la speculazione che da sempre contraddistingue il settore collezionistico italiano......... Al che il Fusi, negli ultimi anni di vita cmq, si incazzò e impose che le copie ristampate senza autorizzazione venissero distrutte. Poi vabbè il Fusi morì....... Quelle copie io non credo siano state tutte distrutte perchè non si spiega come oggi, a tanti anni di distanza, noti commercianti del settore offrano tali volumi nuovi a prezzi intorno ai 500 euro.
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L'infarinatura? Quella te la puoi trovare anche nel volumetto tascabile degli anni '80 edito da automobilia ed ancora disponibile alla Libreria dell'Automobile od altrimenti ti cerchi il "tutte le alfa romeo" della Domus, è preciso (cosa che il Massaro NON è), ci sono le foto giuste (cosa che sul Massaro spesso non è), non si perde nel fare la brutta copia ridotta de "Un sogno su quattro ruote" di Grandori (che era il direttore di autocapital quando..... autocapital era autocapital!) con informazioni lacunose, sprecise, scelta di fotografie prese anche dalla rete di vetture fasulle o non originali. Visto che l'inglese lo sappiamo oramai tutti, guardate che l'infarinatura, magari con due o tre difetti in tutto il libro, la danno anche i volumi di oltremanica........ che sono copiosi e reperibili.
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Questo volume che tu dici io lo trovai per interessamento di Stefano Nada (ero un buon cliente della Libreria dell'Automobile) quando già era esaurito. L'ho preso in mano recentemente........ lo pagai, nuovo, 55 euro. Cmq è un volume simpatico, ma poco nozionistico. Descrive più che altro l'aria che si respirava all'Alfa ancora in periodi di un'Alfa decisamente "artigianale". Al momento attuale sul fronte "storico" se uno vuole qualcosa di "gustoso" ed anche tecnico, meglio di quello di Chirico non trova niente.
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La chiave codificata con telecomando in teoria costa anche di più... diciamo 180 euro (questo mi chiesero, poi mi fecero sconto, per la seconda chiave con telecomando della nasona blu visto che una delle due chiavi era senza telecomandi). Comunque scusa lo fanno entrambe le chiavi sto lavoro? Perchè se entrambe sono "telecomandate" e lo fanno tutte e due mi risulta una roba strana, se te lo fa una sola evidentemente è andato in corto qualcosa.....
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Bah ci sta che non ci sia stata la scritta JTS o JTDm e fosse un 1900. Francamente mi pregio di non aver mai visto una di queste rumente per notare cosa scrivono sulla coda.......
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L'Alfa e le sue auto. D. Chirico. E' uscito da poco in rete puoi trovare informazioni.
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Scusa, ma non diciamo la stessa cosa. Io il ricorso ad un marchio "che tira o che fa parlare" entro certi limiti (cioè se poi nel prodotto trovo un qualcosa di interessante per davvero) lo concepisco. L'Alfa oggigiorno ha bisogno evidentemente di tante cose che l'Alfa che intendo io, e forse quella che credi sia tu, non avrebbe da cercare, così come secondo me un ufficio marketing valido non avrebbe bisogno delle stronzate della Armando Testa. Ma la realtà è diversa....... e su questa realtà si gioca, con queste carte. Con queste carte la musica è questa........ e il tavolo in cui si gioca, checchè uno voglia credere che Alfa premium e di quà e di là, è purtroppo anche di una certa tristezza........ A sti punti la strategia è questa quà, e ribadisco che della Capasa ne sapeva un accidenti nessuno.........
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Il volume sulla tipo A può essere interessante ma limitativo...... io ce l'ho più che altro a scopo collezionistico. Quello di Massaro potevi anche risparmiarti di ordinarlo........ è una ciofeca spaventosa, valido per forse forse dieci informazioni sulla formula 1 e finisce lì.......
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Io l'ho preso e l'ho letto in due giorni circa. Mi sento di consigliarlo decisamente. In certe parti pare una lezione universitaria condensata di tecnica dell'autoveicolo, quindi magari non fruibile ai più, ma è sicuramente un volume pregevole che porta anche qualcosa di inedito assieme ad alcune idee magari poco condivisibili. Altri volumi che consiglio: 1. Il Mito Alfa (gli autori sono tre, mi pare Egea edizioni) 2. Luraghi l'uomo che inventò la Giulietta autore R. Gianola, per chi vuol capire un po' per bene cosa era l'Alfa e cosa oggi non è + e come di base la Fiat sia sempre la solita azienda che non capisce una mazza di gestione di aziende "premium" 3. La vendetta dell'Alfa Romeo di Pellegrini, che mi risulta esaurito e che, essendo molto franco e sicuramente scomodo per Torino, non so quanto ci sia la possibilità che venga ristampato. Di prettamente tecnico non esiste quasi nulla. Qualcosa poteva esserlo il vecchio "Tutte le Alfa Romeo dal 1910" di Luigi Fusi, volume oramai da collezionista, e che viene offerto a prezzi mai inferiori ai 300 euro la copia (esaurito da anni, si compra presso librerie specializzate o mercatini mostre scambio). Forse qualcosa di pregevole verrà fuori con l'edizione moderna del "D'amico - Tabucchi" che già era uscito anni or sono, in due volumi che costavano mezzo milione, e che ora verrà riproposto in una edizione finalmente corretta a prezzi più umani.
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Temo (per chi ha la Fiat) che le varianti non Alfa di questo motore siano decisamente + mollicce......... perchè il mio 120, come quello di altri possessori di 147, fino a 1800 (da nuovo, poi slegato ricuperi 200 giri) è proprio latitante........ dopodichè si sveglia e sale con picchi notevoli agli alti da motore a benzina. Quel tipo di spinta "regolare ed omogenea" io ce l'avevo sul 115 (che anzi, da slegato, partiva da 1300) ed è la cosa che rimpiango del mio vecchio 115 (non fosse altro che consentiva una guida + rilassata ed anche + economica, sto 120 piace tirarlo ma quando tiri beve).
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Diciamo bene, quel problema uscito nell'ultimo mese è oramai in miglioramento ed anche l'infiammazione notevole alle cervicali ce la leveremo anche se è dura. Riguardo l'amico nostro, di base l'auto lo soddisferà anche ma cmq sulla cavalleria non c'è storia....... qualcun altro di nostra conoscenza con la GT 3200 (che avrà anche il culo leggero........ quando lo dicevo io tutti a dirmi che ero un coglione) se lo mazzuola...... più che altro gli piace la precisione di guida che ci trova. Ma sulle prestazioni pochi discorsi, per andare come deve andare un'Alfa si deve infilare 300 cavalli, mi pare che stiamo veramente uscendo fuori dal seminato e da ogni regola un po' di buonsenso, non fosse altro che le emissioni relative poi ad un 300 cavalli. Di sto passo andremo ad avere inutili carriarmati che necessitano di 400 cavalli per filare come prima andavi con 250 ma che non potrai omologare per la pollution ed allora dovrai dotare massimo di 300 cavalli con vecchie caffettiere che a 200 cavalli ti segano le orecchie......... sai che furbo uno che spende 57k euro (perchè a listino quello costava una vettura identica a quella del nostro amico) per poi farsi andare via, magari consumando meno, da una 164 V6 turbo del '91........... bel progresso, sì come no.
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A me risulta che gli farebbero una modifica cmq sviluppata per la serie.
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Scusa ma il panno Zegna che ci fosse sulle Lancia lo sapevano in tanti, sì come era chiaramente illustrato in ogni catalogo od ogni pubblicità. Ad esempio al lancio della Delta GT tanto per fare un caso. Così come su ogni catalogo della Trevi o della Prisma. Riguardo la difesa di versioni di tal genere, dico due cose: 1. stante quello che ho passato di serio nell'ultimo periodo francamente do a queste cose il peso che hanno, considerando che alla fine quel che governa è il discernimento di ognuno e che esistono cose peggiori o migliori (è peggiore, per me, il progetto 159 che una o due versioni strane di una 147, limitate poi a 1000 pezzi). 2. così come la vettura Dolce e Gabbana, sono prodotti che vengono fatti per la clientela, che può o meno apprezzarli. Io ho consumato + motorola V3 che scarpe in quest'ultimo anno, non ho mai considerato di comprarmi la versione D&G offerta ad un prezzo assurdo perchè non mi dava cmq contenuti. C'è chi invece l'ha fatto. Analogamente questa vettura la valuto per il prodotto (perchè alla fine quando compri valuti il value for money) e per me è decisamente più valida di una M&N, vettura che cmq è piaciuta a qualcun altro. Quello che mi pare ci sia dietro al ragionamento tuo e forse di "n" altre persone è proprio il "fastidio", il piacere di avere versioni standard e tutte "omologate od omologabili" che francamente oggi non va bene. Oggi la clientela richiede comunque qualcosa di strano o speciale, di sicuro non tutta, ma vi è chi lo vuole. I tempi in cui era piacevole vedere le BMW tutte identiche dalla scalcinata 1600 alla performante 2500 è un po' finito. Avrei sicuramente condannato se una griffe o quant'altro fosse stata applicata ad una qualsiasi progression magari impoverita di dotazione e con contraltare "una cintura di gucci", ma io valuto il prodotto. E' cmq un prodotto che ha qualcosa di diverso e non ottenibile su altre 147. E' un prodotto che viene offerto ad un prezzo superiore di una distinctive da cui parte tutto sommato limitato. Mi pare decisamente + una presa per il culo una "collezione" che parte dalla progression e costa + di una distinctive. Senza avere il cruise control o qualcos'altro. Quindi io non sono contrario all'allestimento di versioni speciali anche perchè pensare che il logo o nome Dolce e Gabbana sulla C3 non "abbia fatto" vuol dire mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Poi mi puoi dire che quegli orpelli fanno schifo, che sono di qualità infima......... che ti do anche ragione. Ma se ci dobbiamo sopportare una M&N allora sopporto con maggior serenità una CNC che comunque non avrei sicuramente battezzato col nome dello stilista per una politica commerciale che ho in testa io e purtroppo pochi amici che lavorano in Alfa. La questione del sedile di vinile o della panca di vimini esula da questo contesto e rientra invece nel contesto che vuole le vetture eccessivamente economiche " a prodursi " perchè quel sedile di vinile alla fine non ti cambierebbe il prezzo che tu da cliente paghi.
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Mi pareva scontato, nei nostri discorsi, che gli mettono un turbo. Sulla questione Autodelta per ora silenzio. Quando saprò meglio o potrò dire, dirò (sempre in assoluta buona fede e passibile di ogni modificazione come sempre alla Fiat).
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Al di là del fatto che credo che cmq qualcosa abbiano fatto, senza dirti una sega di nulla (anche perchè pure nel mio caso ho notato miglioramenti in componenti che dichiaravo non conformi e sui quali mi dissero "non abbiamo toccato"............) ma posso anche dirti che le auto sono veramente stronze e che la casistica è spesso molto strana. Anni fa, con l'Alfetta 2000 blu, la lasciavo posteggiata tutto il giorno a La Spezia perchè dovevo andare a Montecarlo con una Passat nuova di trinca. Non smise di piovere un minuto, nè a La Spezia (lo seppi dai miei) nè nel viaggio a Montecarlo. Ovviamente, piovendo, lasciai TUTTI i vetri dell'Alfetta chiusi. Immaginati la sorpresa quando, la sera col buio, entro in macchina e sento una sensazione di eccessiva umidità interna (son cose che io sento). Il giorno dopo, sole, vado e noto che tutto il vano dei piedi posteriore sinistro era praticamente allagato (l'acqua era proprio visibile anche sopra il tappetino). Preciso che avevo posteggiato l'auto in un posto dove poteva correre il rischio di dare noia con la coda sporgente, indi mi ero messo con una ruota (ant. dx) sul marciapiede, lasciando l'auto inclinata a sinistra. In quell'auto non mi ci aveva mai piovuto, nè mai ci piovve. Non ho mai capito il perchè dell'acqua lì, che oltretutto, essendo l'auto imbarcata verso quel lato, anche se in teoria non avesse tenuto la guarnizione di porta o finestrino relativa era quasi "coperta" mentre il lato + esposto alle precipitazioni era quello destro. L'acqua purtroppo cammina.......e anche una minima variazione può farla andare chissà dove (anni prima me ne ero reso conto su una Giulietta di cui si allagava il baule a destra e l'acqua entrava dalla oramai cotta guarnizione del retronebbia integrato nella coda di sinistra).
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Ma di quale 8v parli? La mia esperienza di JTD8v Alfa vede sicuramente il 115 + lineare e che spinge già dal regime che hai detto tu senza poi tutta sta gran carriera.......... mentre il 120 fino a 1700 - 1800 è latitante, per poi, sopra i 2000, partire per davvero. Con il 16v euro 3 io riprendevo in sesta senza volere chissà che cavalleria, ma già da 2000.......
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Come è arcinoto io di questi prodotti me ne frego quasi sempre, purtuttavia ho un amico che sventuratamente ha venduto la sua GTA e ha preso uno di questi cassoni 3200........ ed ovviamente non si può definire contento delle performances al che pare che verrà montato, ovviamente pagando ed a mò di elaborazione "autodelta" (anche perchè su sto argomento c'è della carne al fuoco, per mia opinione molto positiva), un qualcosa di "performante". A dire il vero non ricordo la potenza effettiva che mi ha detto, ma se non è quella che dici tu è anche di più. Lo ricordo perchè lo prendo sempre per il culo dicendogli "sulla GTA non avevi bisogno di niente, quà cerchi 300 cavalli per andare quanto andavi prima......." Cmq è da tempo che gliene sento parlare, e ricordo che stava pensando a dove far passare i condotti dell'intercooler che avrebbero in teoria dovuto essere messi "al posto" dei fendinebbia. Volendo lui una vettura identica alla serie, si è opposto. Altro non so perchè ora questa persona è fuori Italia.
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Scusa ma non capisco tutto l'accanimento........ nel senso che sicuramente preferisco adozione di "speciali" tutta farina del sacco della casa....... ma allora il fatto che le Lancia degli anni '80 usassero tessuti di Zegna doveva farci preferire la finta pelle?? Una serie speciale basta che sia coerente. In questo caso una casa di moda ha portato la sua opera non solo nel logo che hai su baule e montanti porta, ma anche nello studio di certi interni. Così come la vettura Alfasud Valentino aveva tessuti specifici e verniciatura specifica. Sempre meglio che le edizioni Fidji o chissa che altro che oltre ad un adesivo non avevano altro. Preferiamo forse le Panda Italia 90 coi copricerchi a pallone? Se le vetture teutoniche non si lasciano andare (eccome se invece ci si lasciano andare) a edizioni speciali, noi siamo in Italia, non dobbiamo essere la copia conforme e malfatta della Germania e francamente le nostre edizioni speciali (commercialmente valide) sono meno pacchiane di certe rumente francesi sulle quali non mugugna nessuno! Quando uscì la 147 bline che a me piacque subito ci furono anche diluvi di critiche per la "pacchianeria"......... l'allestimento blackline basta vedere in giro quanto invece sia diffuso presso la clientela giovane, su una vettura di 7 anni che francamente è anche fatta male e quindi non ha + il plus della qualità costruttiva e degli equipaggiamenti che aveva al lancio. Di colori "sgargianti" come il blu montecarlo di bline se ne vedono, segno che forse forse la clientela che vuole qualcosa di diverso. Se invece di blackline si fosse chiamata "valentino" era la stessa storia...... perchè era la stessa macchina. Che poi CNC che sia associato ad una casa di moda lo san proprio in pochi.......