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Buio e controbuio....... giocavo ieri sera a poker, quante similitudini!!! Giusto una cosetta, dato che ho letto "esce Giulietta...... e poi?". Intanto bisogna vedere quando esce. Essì......il mese entrante doveva essere quello che portava quantomeno il backstage della vettura presso alcuni concessionari. Le date poi son andate perdendosi nella "fumosità"...... la sostituzione di Cimmino con Colombo aveva fatto slittare tutto. Ma c'è dell'altro. A parte la "piccola" cosuccia dei cruscotti che si gonfiano... alla faccia dello sviluppo di una macchina che arriva con 4 anni di ritardo..... e questo alla faccia della riduzione dei tempi e delle fasi del developement scritto nella slide portata all'assemblea degli investitori a settembre proprio da Wester... ma pare che al tedesco non piaccia la risposta delle sospensioni. Eh no. Mentre nel mondo si notano diverse Audi S-line, peraltro anche con pacchetto non solo estetico ma anche con l'assetto sportivo di secondo livello, mentre Golf V ha venduto sovente sportline (con assetto irrigidito) e continua a proporre l'assetto sportivo, mentre della 159 si è detto che era fin troppo votata al confort invece che alla sportività, mentre Mito ha avuto al principio il comportamento dondolante cui si è posto rimedio via via, mentre chi ha guidato 940 ha detto che era fin troppo dondolosa perchè frutto di un "compromesso", il nuovo plenipotenziario AD di Alfa vuole sospensioni + morbide perchè l'auto deve essere morbida come la Golf! sic. La Golf che sempre lui ha definito piena di problemi. Ora, dato che viene dall'Audi dove ha avuto responsabilità per quel "gran successo" che si chiama A2, credo che potrebbe ritornarsene decisamente in VAG senza continuare ogni giorno a impestare roba di cui ha uno scarso rispetto, rispetto che sarebbe dovuto. E va bene che già si è proceduto a far contratti coi noleggi (proprio come le macchine da tassinari) ma a tutto deve essere un limite decente. Evidentemente, da lui no.
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ti posso dare atto, se ve ne è necessità, che hai sempre espresso un tuo modo di vedere le cose, realista e senza fare marce indietro. Come tu sai, ti riconosco una vision "+ avanzata" su questioni di natura aziendale "oggettiva". Un solo "errore" secondo me tu hai fatto, anche se in buonissima fede (ricordo bene i nostri discorsi dalle rispettive automobili durante i miei, bei tempi, viaggi su e giù anche da Arese), errore di valutazione che non incide in nessun modo ma che permette di dire che..... ci si poteva arrivare a immaginare questo status quo. E mi spiego. E' vero che tutti, me per primo, appena arrivò Marchionne salutammo il suo "decisionismo" con favore. Ma non dobbiamo mai dimenticarci, e io non me lo son mai dimenticato prendendomi anche reazioni andanti dagli occhi sgranati agli epiteti, che quel decisionismo appariva una novità ed encomiabile perchè arrivava in un contesto che era ANNI LUCE indietro e sbagliato. Il contesto, ragazzi, il contesto. Si ragiona sempre per termini assoluti ma conta il contesto. Una persona con un modus operandi come il "primo Marchionne" altrove sarebbe stata LA PRASSI. Solo in Fiat han dovuto mettere un finanziere là dove l'han messo per smuovere le acque. Ma che le smuovesse troppo, e dimenticandosi eccessivamente di una certa dose di "come si chiama" che in Fiat forse era muffita, ma c'era e non tutta da buttare nel cesso, lo si vedeva da subito. Non puoi far terrorismo fra i tuoi dirigenti per target non raggiunti quando questo povero cristo non li raggiunge per motivi indipendenti dalla sua volontà. Se si dovesse usare un peso e una misura, i primi allora a dover essere detronizzati sono lui e Wester. Altro che spingere fuori un De Meo, che si è giustamente parato il culo, o retrocedere un Cravero. Il "terrorismo" non si è fermato, anzi si è acquito, ed ha fatto pure proseliti nelle sfere inferiori dove il più rantegoso e falso degli "aventi un briciolo di potere" adotta lo stesso sistema nell'impallinare gente di cui sarebbe forse degno di spazzare il culo. Ricordiamoci inoltre chi era "proprietario" della Fiat al tempo dell'arrivo di Marchionne nella galassia, e che le nomine sono successive al decesso di chi il nome lo ha fatto, e derivanti da magheggi fatti e brigati da chi in teoria è fuori da tutto, ma di fatto manovra. Non vorrei che a sto giro la manovra gli sia scappata di mano... che poi se dovessimo allargare il contesto vengono fuori anche altri dubbi e ipotesi che è meglio lasciar perdere...
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Mah, con Morchio si era in un momento differente..... e Morchio non fece assolutamente mistero di pretendere di arrivare ad altissime poltrone (con tanto di..... soffiare parte dell'azienda come opzione). Si era però in un periodo diverso, con meno "carne al fuoco", e uno dei due "grandi vecchi" dietro le quinte fece il colpo di mano. E Morchio venne impallinato. Forse non lo si poteva fare, ma la questione Morchio la vedo + simile a quella di De Benedetti. Con la piccola differenza che all'epoca Mediobanca espresse chiaramente chi voleva in Fiat (leggasi Romiti), ai tempi di Morchio no, e adesso come adesso onestamente non si possono permettere di perdere Marchionne. In questo Fiat paga l'assoluto fallimento gestionale delle risorse soprattutto interne.... perchè quand'anche ci fosse un ipotetico "impallinamento" sotto forma di un trasferimento in USA di Marchionne "che c'è tanto bisogno di lui là per Chrysler", non è che l'altro nome sia tutto sto granchè. La frittata, a mio parere, è fatta e Chrysler è stata, ed è, una complicazione non da poco. Repubblica dice bene che Fiat è in mezzo al guado... ma è un guado che chiunque avrebbe pensato profondo e impantanante. Insomma, santi numi, a me la domanda "ma a prezzo zero anzi con dote non ci son pretendenti?" quando Chrysler venne data a Fiat è venuta. Eppure c'era gente con spalle ben + grandi e successivamente almeno un altro pretendente per una roba come Opel, che arrivava senza dote, c'era. Mi diedi una risposta, ovvero che nessuno si voleva mettere una carogna in casa ancorchè "pagato per farlo" in un periodo come quello. Ognuno tirava a sistemare casa sua, senza doversi far carico di due baracche. Perchè anche se son due, le baracche rimangono baracche. In tutto questo mi fa specie che colui che si è sempre messo a "mediare", come Montezemolo, sia di fatto silente. E non venga in mente di detronizzare Marchionne a favore di Jaki, perchè non mi pare una soluzione auspicabile. Chi lo sostiene non è che sia eterno.
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Bellissima la storia della "restituzione", ma non vorrei che OLTRE ai chiari segni di restituzione "sotto altra forma" (leggasi attenzione, leggasi che quà non vai a fare la D Alfa ma cianci solo di farla là e via discorrendo), ripensando a quanto disse il mio corregionale.... mah.... riflettendo ad ampio spettro ci sta che portino via la baracca. O meglio, l'interno della baracca lasciando l'involucro vuoto nel bel Paese. La riflessione deve riguardare sì tutta la Fiat Auto, perchè nulla è esente dal rischio. I sei milioni di pezzi vagheggiati come "limite per campare" (avendo un megagruppo potenziale) li può fare dove gli pare. E mi pare che la prua l'abbia già messa al vento. Sul fatto che distribuisca dividendi prima della CIG non è nulla di nuovo, e ragazzi, il tipo di industria alla Adriano Olivetti è tramontato da un po'. Forse a certe finezze bisognava pensarci prima di cianciare di privatizzazioni e di altre imbecilli amenità. Ad ogni modo se aspetta la Giulietta campa cavallo..... va bene che la si vedrà a Ginevra e che si sapeva essere destinata verso aprile. Tuttavia ci doveva essere una data di backstage a febbraio di cui ancora non v'è certezza. Voci poi parlano di slittamento del prodotto.... quà è il caos totale. A proposito di Maserati.... nulla è esente dalla rivoluzione eh. Perchè una volta abortito il discorso della baby Maserati, con Maserati prossima su pianale 300c fatto alla Bertone (pare) a lungo andare non vorrei che pure Modena fosse in odore di chiusura rubinetti.....
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A essere sinceri a febbraio ci doveva essere un backstage. I collaudi intensificati? Mah.... qualche problemino c'è ma daltronde non è forse Wester che ha "propagandato" una nuova maniera di addivenire al prodotto finito? Mi sa che uno dei risultati sarà lo slittamento del lancio.....
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No ma scusa eh....... ma ti credi che sia segreta questa roba quà? Cioè fammi capire...... credi che chi si INTERESSA dell'argomento non dia già per scontato questo? Che, peraltro, è oramai roba da "libri di storia". C'è di peggio e d+ recente. E lo sai. Se non lo sai, credimi.
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Io quoto sia la "descizione dei fatti" che i "concetti riflessivi" di v6 Busso. Tuttavia su una cosa non sono daccordo: per me Marchionne non è stato "fregato", perchè gli obblighi che poteva avere vs. Chrysler, con annessi e connessi mal di pancia e varie risorse da spremere, li sapeva. Se non li sapeva, è uno sprovveduto e allora cosa diamine occupa certe poltrone? Dato che uno sprovveduto non lo è e, al di là che la sua logica io non la condivida ma la capisco, ha adottato un sistema che per la sua, di logica, ha un bel perchè e per come, direi che lo sapeva. Tanto è che per questo dissi "Chrysler non risolve, Chrysler complica" soprattutto per Alfa un cammino che si voleva diverso, e che sarebbe stato possibile fosse diverso almeno in "piccole cose". Ora quelle cose non le vedo possibili, ma soprattutto non vedo come possano interessare sia dentro che fuori la Fiat.
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Parole sante. Molto sante. Santissime!
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Mi torna tutto. Poi mi dicono che sono paranoico. Col piffero.
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ti credi che gliene frega qualcosa? Sono anni che la rete è in sofferenza, non accorgiamoci adesso dell'acqua calda. Gli han dato la Mito, non ti basta?
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Ora ho capito dove era il "....tiralinee" che penso proprio di aver capito chi sia. E ha detto ad altri la solita cosa che ha detto a te
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Spagnulo è persona garbata, la sua nomina rispecchia la tendenza a "trasversalizzare" ed accorpare varie funzioni "simili" per tutti e tre i brand. Alla faccia della differenziazione.
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La cifra che circolava non mi parevano poche lire per avere solo un brand. Volvo aveva dei plessi produttivi, non è che contino proprio due palanche. Capisco che nell'era della "sega mentale" come l'immagine assurta a chissà che "plus" possa sfuggire, ma la concretezza conta. E conta tanto alla resa dei conti. Ma mi spiegate cosa stracazzo sta facendo la Fiat se non FARE e VENDERE delle 128 berline evolute? No perchè ziofanale mi pare di assistere a discussioni O fra orbi O che credono che chissà cosa ci sia di così iperuraneo espresso da Fiat su Alfa e che altri NON HANNO....... cioè ma veramente......
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Comunque mi ha risposto Mucchetti, e lo ringrazio dell'attenzione nuovamente dimostratami. L'articolo di Quattroruote è un po' fuorviante a mio parere, perchè di fatto Mucchetti dice: o l'Alfa la Fiat impara/inizia a gestirla come si conviene, o meglio chiaramente la vendita. Se la Fiat non sa gestire, il NON VENDERLA sarebbe la iattura.
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Finalmente si riflette per bene. Allora..... la storia dei dividendi..... Con tutto sto bailamme, è chiaro che in tanti gli chiedono di conto. Delle cose nostre e di Quattroruote può fottersene (per ora, perchè poi alla lunga paga pure queste), del "rendiconto" di altri invece sì. E non mi stupirei se l'articolo del Corriere fosse anche un modo per dire "oh, stai locciando nel manico, allora?". Voci narrano anche che il precedente astro fulgente di Marchionne si stia appannando pure in ambienti finanziari di quelli "alti". Indi per cui, senza sapere per davvero quanto Fiat sia risanata o meno, qualcuno le cedole le vuole tagliare, come ha sempre fatto. Se ha sentito il fiato sul collo, ha preso tempo distribuendo il dividendo. Sicuramente non è indice di chissà che rosea situazione. Secondo me i nodi stan venendo al pettine e in futuro sarà pure peggio.
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Con la quale si incula l'ultimo "odore molto lontano" di Alfa sul prodotto a marchio Alfa. Come disse Aldo Moro...... le cose saranno chiare, e saranno chiare presto.
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Fiat: mito Marchionne, si è rotto l?incantesimo - Economia - Panorama.it Questa me l'ero persa....... Vedo che alla fin fine si arriva a pensarla come da mesi qualcuno la pensa anche quà......
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Vi copio il testo della lettera..... Invito altri a scrivere della questione Alfa al Corriere, senza volontà che le cose cambino, ma per mera soddisfazione personale e per non tacere ad ambienti "esterni" ai nostri soliti (forum etc.) che esistono discussioni, riflessioni eccetera in merito. NON COMMETTIAMO due errori: 1. di parlare solo fra 4 gatti, quando "là fuori" c'è gente che cmq parla dei nostri soliti argomenti. 2. di far passare l'immagine che "alla fin fine, ce ne stiamo zitti" e si va a fare la fine dell'annientamento Lancia dieci e rotti anni fa. Gentilissimo Dott. Mucchetti, La ringrazio, seppur con ritardo, di avermi espresso il Suo apprezzamento per la mia lunga email. Leggendo sul sito Quattroruote, ho avuto modo di sapere che si è ri-espresso sull'argomento durante il "Quattroruote day" e non le nascondo di non capire perchè "per il Paese sarebbe una iattura" l'eventuale cessione al gruppo VAG del marchio Alfa Romeo. Perchè solo di marchio si tratta. Non stabilimenti, non dipendenti diretti, fermo restando che se non ricordo male anni fa si disse che l'eventuale cessione del brand non avrebbe compreso "i dipendenti che lavorano per il brand". Insomma, qualcosa di molto diverso dalla cessione a suo tempo fatta da IRI a favore di Fiat Auto. Se ci si preoccupa degli aspetti occupazionali, direi che di preoccupazioni ne abbiamo avute, e ne abbiamo, ben tante anche sotto l'attuale proprietà. Le vetture a marchio Alfa Romeo vengono prodotte attualmente presso uno stabilimento non costruito da Fiat (Pomigliano, ex Alfasud) in numero risibile data la vetustà del prodotto (147, GT) e la partenza "castrata" di quello più nuovo (159) per i motivi già esplicitati nella mia precedente mail. E' chiaro che vi è un sotto utilizzo, che ha peraltro afflitto quello stabilimento da sempre, con rare eccezioni. L'idea di trasferire la produzione di Panda va vista nell'ottica di renderlo profittevole ed utilizzabile, ma chiaramente le sorti di Pomigliano sono oramai svincolate da qualsiasi legame con Alfa Romeo. Mito viene prodotta a Mirafiori, essendo una piattaforma GPunto, Giulietta verrà prodotta a Cassino essendo alla fin fine una piattaforma Bravo. L'abbandono dello schema 159, e prima di esso anche degli schemi 147 e GT, sanciscono l'assoluta fine di Pomigliano come plesso produttivo di vetture a brand Alfa Romeo. Questo nell'ottica oramai chiara di un brand (Alfa) che deve solo contribuire a saturare gli impianti produttivi Fiat, una sorta, parlando terra terra, di tappabuchi. Quanto emerge sin dai primi giorni dell'"era Wester" è difatti questo. A questi punti, con lo scenario che va delineandosi, tutta sta gran iattura non la vedo: premesso che di immagine per l'Italia non parlo neppure, perchè date certe esternazioni, date certe offese verso una categoria di clienti (gli "Alfisti che sognano roba che non può esistere") c'è ben poco di immagine positiva..... ma a livello occupazionale onestamente che iattura sarebbe? Sarebbe l'ammanco di 65000 vetture Mito da Mirafiori? Sarebbe l'ammanco di un apporto di una vettura non certo vista come premium da parte degli utenti come la nuova Giulietta? Si ciancia che la nuova segmento D, sostituta di 159, quand'anche venisse prodotta, lo sarà negli Stati Uniti: a noi come Paese Italia cosa cambia? Se analizziamo invece il contesto, con ampia vision, come ci ha insegnato il grande progettista Alfa Orazio Satta vediamo anche delle positività relative ad un rilancio Alfa in giusta chiave, cosa che Fiat ha dimostrato di non saper/voler fare in oltre vent'anni e che l'attuale dirigenza proprio non considera. La rete di vendita Alfa è sfibrata, son imprenditori, son dipendenti, sono forza lavoro anch'essa. Se "cala lo straniero", esso come minimo necessita di direzioni commerciali. Quando VAG ha comperato Lamborghini poteva ben gestire centralmente dalla Germania tutto. Non ha invece rinunciato ad una "italianità" del marchio, con plessi in Italia. Se per caso VAG comperasse Alfa, finalmente ceduta da Torino, unica ipotetica via di salvezza per un marchio altrimenti destinato alla banalizzazione e a rischio di scomparsa, e nel pacchetto venissero comprese anche le residuali infrastrutture di Arese ancora proprietà di Fiat Partecipazioni (Centro Direzionale con annesso Museo, sulla cui sorte attualmente non scommetterei una lira) non è così fuori dal mondo ipotizzare un nuovo centro pensante proprio ad Arese con annesso mantenimento della memoria storica. Credo che sia utile ricordare di come il vessillo tricolore sia stato sbandierato anche nel 1986, quando venne sbarrata la strada a Ford colpevole di essere straniera... i risultati non son certo encomiabili. Al momento attuale non vi è in discorso una crescita maggiore o minore di Alfa..... è un gioco la stessa sua esistenza. Di un marchio passionale che viene ancora visto, nonostante tutto, anche all'estero come "italiano secondo solo a Ferrari", fermo restando che un'Alfa te la puoi comperare. La vision che viene da Mirafiori è diametralmente opposta e, a mio parere, non è corretta. Intendo industrialmente, tenendo volutamente fuori questioni affettive che riguardano sovente una piccola percentuale di clientela o potenziale tale. E' per il bene dell'Alfa che si auspica la cessione ad un gruppo che la stimi (cosa che Fiat non ha mai compiutamente fatto, e men che meno fa adesso). L'alternativa è la banalizzazione, la schietta rimarchiatura prodotta poi in giro per il mondo. Ne abbiamo avuto esempi con Alfa 155 e 145/146, che commercialmente hanno significato poco o niente. Che han portato il marchio ben sotto le 100.000 unità prodotte. Che così come son state rifiutare, lo sarebbero di nuovo. Non sarà un caso se la "testa di ponte per il rientro in USA" (così la intendeva mesi fa Sergio Marchionne) Alfa Romeo proprio negli States viene pretesa come "coerente con il marchio": si aspettano un prodotto consono a combattere con le altre exotic cars, soprattutto tedesche. Di roba rimarchiata non ne vogliono. E non credo sia un caso se dopo tali "punti fermi" emersi in USA si sia assistito a certe esternazioni al limite della decenza, che possono essere considerate "coerenti" solo nella prospettiva di un disimpegno da Alfa. Se disimpegno deve essere, che si venda. Che si provi. Che si tenti. A differenza di altri marchi minori chiusi (Autobianchi, Innocenti) Alfa può ancora significare liquidità in arrivo per Torino. Fra qualche anno potrebbe significare niente. E la iattura arriverebbe egualmente. RingraziandoLa anticipatamente per l'attenzione, la saluto cordialmente.
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L'offerta di Piech non è segreta no...... daltronde frequentiamo tutti gli stessi ambienti o abbiamo tutti gli stessi amici. Direi + che altro, per precisione, l'IDEA dell'offerta di Piech. Checchè possano cianciare i due dei piani alti della palazzina, ovvero il finanziere e il rimarchiatore, evidentemente in cuor loro sanno bene che stan cacando fuori dal vaso. Non si spiegherebbe perchè, altrimenti, il MAI FATTO PRIMA dichiarare (a seconda che si dica in pubblico o in privato, ma il senso in nuce è questo) che gli Alfisti sono persone di cui non frega un cazzo e da bollare come sognatori. Tanto sognatori che comprano i veicoli della concorrenza, portando (la concorrenza) a delle quote di mercato che a Torino non vedono manco se si sfiniscono dalle pippe. E questo è uno. In secondo luogo, l'ennesima rottura (che diverrà a medio/lungo termine un problema per la Fiat) con i clienti è roba che nel 2010 non potrà passare nè sotto silenzio nè poco interessare "in giro". Facendo un paragone con Lancia, e capisco il dolore che anima chi è intervenuto nel topic citandola, a sto giro la "demolizione alla chetichella" come fu a metà anni '90 e successivamente con Lancia non può essere oggi possibile come non fu possibile uno strappo "silente e morbido" fra Alfa prima e Alfa dopo negli anni '80. In primo luogo l'Alfista è parecchio "passionale e volitivo", e posso capire che mentre ad Arese tali cose erano non solo comprese ma spesso condivise, in "sabaudia" non le si capisca o diano noia certe esternazioni. E' vero che gli Alfisti sono divisi in ottomila varie correnti, + o - profonde, + o - intelligenti, + o - elastiche o chiuse...... questo fa assomigliare la comunità di amanti del MARCHIO alla DC di una volta che, si badi bene, si sciolse solo dopo Tangentopoli e non certo prima..... Poi ci mettiamo che il 2010 consente un flusso informativo potenzialmente infinito..... avevi voglia a metà anni '90 urlare e gridare e incazzarti, magari senza essere caratterialmente portato a farlo..... una "petizione" inventata da un appassionato col piffero che ti raccoglieva 700 firme in pochi giorni, come facevi? E il fatto che si proceda, senza mistero, allo svilimento di Alfisti e Alfa in generale assume un connotato di colpa ancora + grave proprio alla luce del fatto che se ipoteticamente un Romiti avesse detto "dell'Alfa me ne fotto" nel 1990 era una cosa, si sarebbe saputa SOLO in certi ambienti, non in modo così allargato, e soprattutto non pioveva sul bagnato (Alfa produceva certe cose, ed aveva da poco cambiato proprietà al momento scontentando pochi o nessuno). Farlo oggi, mentre cade su gente esasperata e incazzata, in questo modo cialtrone e da mercatino rionale, quando se fai una loffa ora in 30 secondi la può sentire anche Singapore....... lì inizi a pensare se certuni han tutti i giorni del calendario o gliene mancan un po'!
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Ma compratevi una delle A3 che giacciono nei piazzali.....che per loro è cosa "strana" (per noi invece Pomigliano per lo stesso motivo si è fermato "n" volte........). Dai su andiamo da VAG per un acquisto comunitario.
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