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Per queste cose, il FUSI c'è.
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Mi fa piacere notare come non sia l'unico "scemo" che in autostrada conosciuta e di notte tira a 170 una Punto, ma che sempre di notte e sotto diluvi ancestrali può scendere a fare i 50 se non ci si vede. Perchè essere intelligenti è essere relativi, sia in "più" che in "meno". Vi sono stati, come dice Artemis, casi in cui in centro abitato e limite di 50, per via di prossimità di scuole o comunque traffico di pedoni o rischio di uscita di auto dal parcheggio, facevo i 30 e già mi pareva di essere veloce. Avuto l'incidente, lo shock conseguente non ha modificato il mio modo di viaggiare, se non una certa paura verso quelli che ti arrivano, di lato, sugli incroci, inchiodando all'ultimo sulla striscia di arresto. Perchè? Perchè esiste chi, "vaccaro o principe", ha quel minimo di educazione civica in tutte le sue manifestazioni, compreso quando è al volante. Mi pare quantomeno opinabile essere un possessore di vetture sportive e utilizzarle per andare a passeggio o utilizzare le performances (e poi chi ha detto che sempre si deve andare a chiodo?) solo in pista. La mia personale opinione è che allora mi basterebbe una Uno Turbo per trovare maggiore appagamento. Percorrere le strade semideserte o comunque dove "si può fare" in leggero controsterzo lasciandosi dietro "qualcuno", per me è sempre equivalso a conoscere la mia auto, la mia guida, a fare un test. E assicuro che in occasione di pericolo causato dall'imperizia altrui questo mi è stato utile per, in frazioni di secondo, istintivamente fare le manovre corrette. Non tutti si possono permettere i corsi di guida sicura, e comunque la migliore scuola è utilizzare l'auto quotidianamente mettendo in funzione la materia grigia. Che talvolta può voler dire passare a 100 all'ora a 20 anni dove a 25 passi a 90. Si matura, e si cresce. Quello che non va bene è il lasciarsi andare all'emotività del momento, magari accresciuta o viziata dall'uso di sostanze stupefacenti o alcool vari. Ma credo che sicuramente sono meno pericoloso io che porto con una semplice utilitaria mio padre infartuato all'ospedale quando piove e superando i limiti che non una persona che non ha mai testato i limiti della sua auto. Ieri sera ho visto sul viadotto Polcevera uno Spider Alfa che ha perso una ruota: decisamente andava piano, ma le conseguenze per chi quella ruota, fosse anche andato piano (data l'ora notturna ed il traffico), la prendeva in pieno, erano decisamente più gravi, e tutto per la quantomeno leggerezza di uno che non si è accorto cosa aveva la sua auto o che addirittura non si è accorto di nulla fino a quando non è rimasto su tre ruote. E comunque conta sempre il cervello: la giornata storta che hai, quando non ne hai voglia, non vi è nessun motivo di andare forte. Vai piano, e punto e basta. Chi visibilmente non è capace a condurre in una certa maniera un'automobile, secondo me manco la dovrebbe condurre. Non tutti possono essere piloti professionisti, non lo è manco il sottoscritto, ma la demonizzazione e la speculazione su condotte di marcia sicure e veloci ha veramente superato ogni limite di decenza....... Se percorro nottetempo (come facevo spesso) una deserta MI-BO a 230 all'ora su Alfa 75 2500, peraltro sulla scalcinata corsia di destra (che manco le Panda a 80 ci vanno, han dovuto fare la storia dei punti......) e volo fuori dall'autostrada sono fatti miei. Decisamente diverso sarebbe percorrere i 230 all'ora, o volerli fare, durante gli esodi affollatissimi. Bisogna essere relativi. Riflettere quindi sulle cose. E non criminalizzare nessuno.
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Credo che l'argomento che si sta trattando sia decisamente importante, e tale che da un lato non vi debbano essere esaperate prese di posizione "a priori", dall'altro ci debba essere un linguaggio ed un modo di fare decisamente consono quantomeno alla elevata serietà della cosa de quo. Personalmente, ho subito un solo incidente di una certa gravità, a 30 all'ora, travolto da un autotreno. A parte l'Alfetta perfetta che ho dovuto buttare via, con tutti i risvolti di risarcimento relativi, ne porto addosso ancora qualche conseguenza fisica, non estetica vivaddio, ma comunque c'è. Nel caso mio, che non è quello di un pivello del volante nè di una lumaca, è avvenuto tutto solamente perchè era leggermente bevuto, alle tre del pomeriggio, l'autista del mezzo pesante che, dietro a una curva affrontata allegramente sul bagnato, ha trovato una coda e di meglio non ha avuto da fare se non inchiodare e partire per la tangente e prendere me e schiacciarmi contro un muro. Questo per dire che le velocità e via discorrendo erano del tutto consone, quindi è fasullo dire sempre e solamente che la velocità e bla bla. Come tutte le persone nel mondo sono "sui generis", esistono guidatori sui generis. Di norma cerco sempre di utilizzare, nel descrivere gli stili di guida, sfumature che possano far capire cosa intendo per stile di guida veloce, da truzzo, da fuori di testa, da matusa eccetera. Non si tratta di eccedere di autostima quando si va forte. Si tratta di imparare i propri limiti, senza remore e senza vergogne, e di essere prima di tutto rispettosi per gli altri prima che per se stessi. Stanotte rientravo da Genova, in un'ora ero a casa, non vi era neppure una strada che fosse quel gran bello (parecchio umida). Con una Punto. Non per questo mi sono sentito un criminale. E lo faccio oggi che ho una certa conoscenza dell'auto, e che quest'anno sono dodici anni che guido. Non credo di essere infallibile. Ma credo anche che chi ama la sua auto e la rispetta secondo quello standard che io chiamo "da appassionato", prima di ogni cosa pensi a non toccare, distruggere, eccetera l'auto. Quelli che viaggiano e fanno i "gareggi" con trappole + o meno a punto, con voglia di protagonismo, non sono appassionati, sono solamente degli invasati, il più delle volte non troppo capaci alla guida. Con questo, io dovrei evitare di percorrere allegro una strada extraurbana anche impegnativa perchè alla tal ora nel tal posto il koglioncello di turno con la 205 GTI, dopo essersi fumato un paio di canne, inizia a fare lo scemo con un suo pari sulla tal autostrada del mare la domenica sera d'estate......... per essere magari messo sullo stesso piano? Se vogliamo dire che, onde prevenire qualsiasi ipervalutazione delle caratteristiche personali, delle capacità, di ognuno, bisogna "stare bassi", questo lo capisco, ma non vuol dire che non ci sia chi può ben oltre. Anche in pista (io vi ho girato) vi è chi fa dei danni, a se ed altri, per imperizia, causa errori, casualità o comunque anche una dose di autentica scalogna. La strada normale non è minimamente una pista, e ne sono daccordo, purtuttavia sarebbe necessario, semmai, evitare di dare la patente a tutti basta che sappiano usare un volante, e poi limitare con limiti, punti e balle varie, cioè tarare tutto un sistema sulla base di quelli minimamente capaci, lasciando che gli altri, che ne avrebbero le capacità, siano dei fuorilegge se viaggiano leggermente + forte. E che comunque mantengono un oggetto oneroso come è l'automobile.
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Okkio alle 146 1800 che dovessi vedere in giro, magari senza portatarga e coi cerchi in lega: sono vetture civetta della mobile!!!!
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Mah.... so solo che lo Slai Cobas è l'unico che ha sempre fatto casino per Arese con fortune molto misere, purtroppo......
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Hai avuto modo di sperimentare quello che io, che guido transaxle Alfa dal 1993, sperimento da undici anni, con range di potenza da 109 a 156 cavalli. :wink:
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Hai nuovamente intizzato con la storia delle cassette, e mi pare di non aver raccolto certe tue sicuramente bonarie provocazioni. Però magari se passi ad altro.......
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Non credo che nessuno di noi abbia lavorato a Melfi, io concederei quantomeno il beneficio di inventario. Ripeto che, sinistra o destra che siano a fornire l'altoparlante a queste proteste per finalità proprie, si tratta di essere un filino analitici: si sta veramente male come VIVERE o no? Il problema è solo questo. Io, per quello che vedo relativo a me e a quelli con cui parlo, vedo che si assiste ad una sorta di peggioramento della qualità della vita, che decisamente si traduce in minore pazienza nell'ingoiare situazioni che prima si potevano anche ingoiare. Non si può minimamente paragonare Melfi a Mirafiori in termini di "mirafiori sta zitto, melfi no, perchè?" in quanto Mirafiori è uno stabilimento che vede la condanna a due passi. Che ne sai che non si pensi "meglio stare zitti che magari qualcosa si raccatta?". Lo stare zitti NON EQUIVALE (e Melfi, zitta per molto tempo, nè è l'eclatante dimostrazione) a dire "NON C'è NIENTE DA DIRE", e c'è differenza. Che il sindacalista si faccia santamente gli affari suoi lo concedo, anzi, lo affermo anche io. Ma che da questo si debba andare a non vedere, non concepire, che una situazione di fatto sia deleteria, mi pare un volerne uscire un po' troppo facilmente e troppo puliti, lasciando invariate le cose. E' come dire che un tifoso non certo suicida vola giù da una balaustra troppo bassa e non a norma: che sia un ultras che fa casino o uno stimato tranquillo padre di famiglia, cambia poco: la balaustra era bassa, non a norma, doveva essere + alta. Il dire che era un facinoroso ultras non equivale sicuramente a dire "e va bè, se la è cercata". La balaustra era bassa, in ogni modo.
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A parte la cassapanca, io non mi sono trovato daccordo con quanto detto tempo fa a proposito del posizionamento su criteri "lusso" di Alfa negli States. A parte il fatto che tu mi stai dicendo che le vetture di classe elevata europee non hanno + l'appeal e il blasone che avevano..... questa cosa mi venne detto anni fa da un alfista di seattle, che mi diceva come la BMW iniziasse ad essere considerata una vettura da "guappo metropolitano".... un po' come certune serie 3 di qualche serie fa che girano dalle mie parti con scarico DTM e amenità di tal genere. Sicuramente la Fiat dovrà avere una enorme capacità di capire come viene vista l'Alfa, ma soprattutto vissuta, sul variegato territorio USA. Perchè negli ultimi anni di presenza sul mercato Alfa Romeo aveva ad ogni modo anche un risvolto "prezzo interessante" che comunque aveva il suo "fascino". Se si pensa di andare a vendere delle vetture solamente ad una tipologia di sfegatati, allora non so quanto il gioco valga la candela. Purtuttavia neppure si può pensare dopo anni di andare a colonizzare l'america facendo leva esclusivamente sul blasone Alfa e piazzare migliaia e migliaia di vetture.
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Me le ricordo sì.....io comunque per Fiat intendo anche gli ultimi scampoli di Alfa (ARDONA).
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Perchè la VW in USA c'è sempre stata, anche quando aveva problemi di remuneratività. La Fiat invece no.
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Copco, ma guarda che hai dato la chiave con la tua ultima affermazione. Sono degli angioletti al confronto, in quanto anni fa decisero di mettersi a pigrecomezzi (volgarmente dicesi ad angolo retto.....con il numero) di fatto volendo dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Se bene o male una classe operaia (e non solo) si trova a vivere MALE c'è poco da menarla: VIVE MALE e deve vivere meglio. Tutto il resto sono scusanti e motivazioni varie, pur coerenti e radicate che siano, che in alcun modo risolvono uno stato di fatto. Se la Fiat ha avuto problemi come prodotto essendosi assisa per lungi periodi pavoneggiandosi del ruolo di depositaria dell'Italia a motore, così si trova ad avere problemi allorchè si è seduta nel fare, in materia di occupazione, un po' troppo i fatti suoi. Ora, che la connivenzia ci sia stata (istituzioni da un lato e industria dall'altro) sono daccordo, ma la realtà delle cose non cambia: in sto paese c'è troppa gente che non vive bene. Non che vive peggio di prima ma comunque benino, gente che proprio vive male. Ed allora che lo dica Ciampi o che lo renda manifesto lo zio Paperone dalle pagine di Topolino, non c'entra un accidenti: la situazione va risolta, e non è una situazione nè facile, nè recente, nè epidermica. Con le soluzioni tampone non si va + avanti.
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Aspetta di poterlo fare in un modo che sia remunerativo oltre che decente.
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Forse non è solo la politica versus Berlusconi che agita le masse dei lavoratori con il soffio dei sindacati (come qualcuno di voi la pensa), forse c'è anche che, alla rovescia, quando governava il centrosinistra, hanno fatto lo stesso delle gran boiate, passate comunque sotto silenzio. Sta di fatto che la situazione attualmente rosea non è. Se poi vogliamo praticare lo sport nazionale, ovvero determinare al millesimo di chi è la colpa tralasciando la visione e la risoluzione delle situazioni, facciamolo pure. Però quando scoppiano casini come quello di Melfi, non ci si stracci le vesti.
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Ma, per come me la ricordo io, la Isetta fu un qualcosa che in Italia non andò, ma manco per niente (commercialmente) quindi la Iso fu ben contenta di cedere la licenza o brevetto che fosse. L'Arna è una cosa molto diversa.
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Vi chiedo di scusare i tripli post, ma in questi giorni veramente mi si impunta il forum spessissimo...... :cry:
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Non si diceva di abilitare nessuno, era solo per avere un'idea chiara di chi c'è dietro una certa tipologia di affermazioni. E poi scusa se questo è un concetto poco democratico, allora tu devi ammettere di vivere in un paese ben poco democratico. Il tuo criterio della determinazione dello stipendio è poi un qualcosa che aborro. In conclusione direi che allora semmai a fare il carico di quello delle cassette, provaci tu. Dopodichè potrai rimanere della tua medesima opinione, ma quantomeno lo farai a ragion veduta. Perchè mi pare che molto (troppo?) spesso si parli di cose per "sentito dire" o non collegate all'esperienza profonda della vita di ognuno. Io ho delle responsabilità diverse, nel mio lavoro, cioè io se sbaglio rischio la galera. Non per questo mi viene corrisposto uno stipendio adeguato. E lavoro in un ente locale, per cui mi sento un previlegiato anche se lo straordinario non me lo pagano e ho tutte le battutine del mondo dietro, sempiterno stereotipo del settore (e fondato, per alcune realtà).
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Vorrei solamente sapere tre cose: il reddito annuale di coloro che scrivono su questo forum (il netto) la loro zona di residenza / dimora abituale il loro tipo di lavoro. Perchè mi pare veramente una indecenza e segno di una intellettualità un po' esigua il pensare che sia corretto dare, in una qualunque parte d'italia, quattro palanche a chi si sbatte per otto ore al giorno, magari di notte, e poi percepire, personalmente, stipendi maggiori per fare lavori che uno non cambierebbe mai con quello di operaio. Io credo di poter parlare, avendo fatto di tutto, dallo scaricare alle due e mezzo del mattino le cassette al mercato ortofrutticolo fino ad essere responsabile di filiale di una società di autotrasporto. E state pur certi che scaricare le cassette al mercato non era manco lontanamente un mestiere "da tenere", oppure da vedere come "una gran concessione, devo far di tutto per tenerlo". Credo che a tutti stia sulle balle vedere chi percepisce 3000 euro mensili per usare auto aziendale e cellulare aziendale in quanto "arrivato" e vedere di contrasto il galoppino che si fa un mazzo tanto che ne prende meno di un terzo.
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Tempo fa in altra sezione del forum stavano amorevolmente teorizzando di "massimi sistemi", trovandoci ad essere concordi del fatto che fossimo alla frutta, e che avanti in questo modo non ci si sarebbe + andati. Credo sia ora che si inizi a pensare che tutto il sistema paese vada ripensato, e decisamente non come è stato ripensato da dieci/quindici anni a questa parte. Stiamo facendo acqua da tutte le parti....... ma la questione Melfi è solamente un emblema di una situazione rischiosa e molto particolare di un malessere diffusissimo, anche presso chi è "non violento" o protesta in altre maniere. Per cui l'accordo in se su Melfi è solamente una goccia colorata in un mare che oramai di colore non ne ha più, tranne poche isole felici.
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Daccordo, ma mi ripeto: allora sti lavoratori cosa devono fare, quello che hanno già fatto, ovvero ingoiare attendendo che "lassù qualcuno si muova?"
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La BMW era di classe anche quando produceva la 700 o la Isetta?
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Oh, ma allora, sta bene, sti lavoratori chi li deve tutelare? ci sta o non ci sta che quindi si inkazzino di brutto? Ti dico che tendenzialmente non condivido, ma capisco molto bene.
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Ma quando con il placet dei sindacati si ottenne la cassaintegrazione all'Alfa Romeo per quelli che erano "sgraditi" o "non allineati", o quando con il placet dei sindacati che pure vedevano le promesse fatte disattese si è arrivati allo smantellamento di Arese, i sindacati erano forse a favore dei lavoratori? Ma per favore!
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Noi crediamo che il sindacato sia UNO, in realtà non è UNO solo. Come vediamo, solamente una sigla è la "rompiballe", laddove le altre invece hanno accettato tutto quanto veniva dall'azienda. Questo vuol dire che se strumentalizzazione c'è, c'è da parte di una sola sigla. Con i pro e i contro che questa sigla incontrerebbe. Purtuttavia in questi periodi non è che in tanti stabilimenti fiat si respiri una buona aria........
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Frena, frena. Non mi pare che i francesi, che scioperano anche in maniera peggiore dei peggiori dei nostri, li lincino o via dicendo. Di fatto si sta creando una spirale perversa in cui gli estremi si stanno sempre + allontanando, godendo del fatto di allontanarsi. Da una parte i "padroni" che, per via di mille fattori alcuni anche fisiologici, tirano a curare sempre e solo il proprio interesse e quindi arrivano ad azioni impopolari; dall'altro il popolo dei lavoratori che, peraltro non sentendosi tutelato dal sindacato che spesso ha calato le braghe, adotta sistemi che erano in voga negli anni '70. Detta poi sincera e chiara, scioperare con trenta giorni di avviso per quattro ore è un "simbolo". Quò si è arrivati al punto di capire che il "simbolo" non serve ad un emerito accidenti. Ed allora si va giù duro. Come era negli anni '70, nè + nè meno. La situazione di quel passato, per Fiat, si risolse con la marcia dei quarantamila. Oggi non so se i colletti bianchi si rimetterebbero in piazza per tutelare l'azienda, dato che anche la loro categoria è stata ed è toccata dai provvedimenti di CIG e di prepensionamenti nella migliore delle ipotesi. Il brutto è che ad arrivare a cristalizzarsi una situazione di questo genere ci mette poco.......