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I link non funzionano!?!?!? Tanto le foto sono sul sito di motociclismo.it...
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Altre foto http://www.motociclismo.it/edisport/moto/gallery.nsf/HFoto/MotoGuzziGriso1100laprimafotoufficiale02FotoGrande/$File/02.jpg http://www.motociclismo.it/edisport/moto/gallery.nsf/HFoto/MotoGuzziGriso1100laprimafotoufficiale03FotoGrande/$File/03.jpg http://www.motociclismo.it/edisport/moto/gallery.nsf/HFoto/MotoGuzziGriso1100laprimafotoufficiale04FotoGrande/$File/04.jpg http://www.motociclismo.it/edisport/moto/gallery.nsf/HFoto/MotoGuzziGriso1100laprimafotoufficiale05FotoGrande/$File/05.jpg
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E' una active superaccessoriata!!! No? Anche a me sembra tutto fuorchè un'active...
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Come impostazione non è male, un pò diversa da solito... Sconcertante la plancetta radio/cd changer/clima... il top del cheap!!! Esternamente è valida inutile illudersi che faccia schifo a tutti, così non sarà assolutamente, stesso discorso con Clio che non trovo affatto brutta anzi mi sembra un'eccellente lavoro soprattutto all'interno. La Punto cmq è razionalmente in testa a design complessivo anche se vorrei vedere una foto della placia dal davanti prima di giudicare.
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Ma nessuno di voi trova sconcertante quella mascherina e anche i fari totalmente trasparenti??? E il bellisimo colore chiaro del sottoplancia che tanta sensazione di spazio dava, rimarra? L'interno con quei grigi è orrendo totalmente in contrasto con lo spirito della vettura... Non parliamo poi di quelle pseudo "cromature" sparse qua e la... Mah... E poi che noia le modanature in tinta sui paraurti... che noia!!! Era tanto semplice e discreta com'era... una signora macchina, ben fatta e adesso questa tamarrata...
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In una macchina come la XJ secondo me doveva essere maniacale il disegno di paraurti ed interno, nonchè delle luci posteriori. Questi dettagli li trovo, troppo morbidi, plasticosi e sanno di attuale, cioè di componentistica attuale, il che mi snatura l'escusività del marchio e me lo fa puzzare troppo di ford. a questo punto mi cade l'intero modello e continuo a preferire i modelli di 25 anni fa... (Anche molte auto italiane secondo me soffrono di poca attenzione nei paraurti... il tuo comapre Le Quement invece è un maestro nei paraurti, sempre molto curati e con accostamenti di colore con le modanature fantastici). L'economia è la spada di damocle dell'attuale design automobilistico... Oltre agli esperti del marketing...
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Secondo me il genio si misura molto in queste situazioni, nella capacità di trasformare uno stile originario in proprio senza folli snaturazioni... Bangle secondo me in BMW è riuscito alla grande nell'intento, rinnovando mantenendo canoni propri del marchio. Il difficile sta proprio qui e sta proprio qui il mio piccolo contenzioso col signo Le quement in quanto lo vedo totalmente indipendente, privo di qualsiasi compromesso e capace solo di esplicare il suo pensiero non riuscendo mai a calarsi in modo vincente in un'altra realtà. Con questo mi smentisco in quanto se Le Quement ha disegnato la nuova Clio ha fatto veramente un ottimo lavoro poichè l'auto è molto bella e porta con se con un evidente continuità stilistica col modello che la precedeva pur essendo molto attuale. Mah secondo me dobbiamo parlare in termini piuttosto ampi di queste cose altrimenti ci scontriamo sempre...
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Ares per te esiste solo innovazione? Esiste solo il concetto di seguire una filosofia altrimenti sei privo di personalità? La mia parola ghettizzare è riferita al fatto che tu imponi come buoni solo gli esempi di design che tu ritieni coerenti ad una filosofia, che portino evidentissima innovazione e che... ma scusa tutto ciò che non rientra in tali canoni è fuori dal tuo concetto di design? Mi sembra riduttivo... mi sembra esageratamente razionale io vedo come designer chiunque retituisca a qualcosa di fisico un'armonia formale che suscita un sentimento in chi la vede... il resto son chiacchere, l'innata capicità di rendere di massa il proprio concetto di bello è la sola cosa che conta e che ti rende unico. A me non interessa se Le Quement propone, innova o stabilisce nuovi canoni, su queste cose posso solo parlare per passione, ma poi da un'opera di Le Quement mi aspetto prima di tutto carisma e capacità di ammaliare qualsiasi sia il suo pensiero, la sua filosofia, la sua innovazione. Design per me e arte applicata a oggetti di uso comune, quest'arte che sia amarcord anni 60/70, etnica o hightech (tanto per citatarti le correnti che adesso imperano nella quasi totalità dei settori...) o nuova e rivoluzionaria non ha importanza. L'importante è che come per magia risvegli un sentimento in chi la guarda e solo a questo punto la posso ritenere arte e ritenere colui che l'ha creata possessore di un innato senso della bellezza... Poi adesso stiamo discutendo ma sono sicuro che a parte la produzione Renault... piacciono ad entrambi le stesse auto in linea di massima...
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A parte il fatto che il tipo di desing socio-artistico-storico-culturale che tu esponi e che le foto sottostanti esplicano sia una realtà da esplorare e oltretutto una ottima variante all'ormai necessario/imperante/dittatoriale design rigoroso/lineare/protettivo tedesco, io ritengo che il tuo modo di percepire il design come arte sia abbastanza correntistico. L'arte è totale abbraccia ogni campo, ogni situazione ed ogni emozione e a mio parere non deve essere ghettizzante per nessun tipo di espressione. Il tuo idolo di cui dici di amare lo stile è sicuramente un rappresentante piuttosto ardito di nuovi concetti e lodevole è il suo sforzo di imporre motivazioni e sensazioni a linee e particolari ma esso non è altro che un correntone che esprime il suo modo di vivere l'arte applicata all'ingegneria. Non lo ritengo un buffone ma la sua rappresentazione di forme non collima con il mio senso di bellezza e soprattutto, proprio come fai notare tu, è uno che cura il particolare in maniera maniacale dimenticandosi a mio avviso di plasmare una forma intera. Tutte le sue creazioni pur presentando tratti originali e notevoli capacità di esplorare forme nuove mancano del concetto fondamentale per cui un'auto rimane bella in eterno, cioè la forza prorombente ed esplosiva dell'emozione dell'insieme. In poche parole l'auto deve vivere, respirare, trasmettere emozioni da qualsiasi parte la si guardi, in modo uniforme. A mio parere Le Quement non riesce a trasmettere tale significato e le sue creazioni sono alla fine solo frutto di un'eccessivo ricorso al dettaglio e di conseguenza un forzato compromesso per le linee d'insieme. Vedi questo è il mio parere, che può essere ampiamente opinabile per il semplice motivo che il mio senso di bellezza è più attirato verso altre forme. La bellezza è come dici tu oggettiva, l'importante è saperla riconoscere ma questo non significa obbligare ad apprezzarla. Io posso riconoscere ampi meriti al centro stile renault e posso dire che oggettivamente il loro lavoro è buono curato ed apprezzabile ma non posso ricavarne emozione perchè non rispecchia il mio modo d'essere. Quindi imbastire un buono/cattivo nel design e motivato solo per ragioni pseudo razionali il resto è dettato solo dall'emozione. Mi riallaccio quindi al discorso iniziale sulle correnti dove è giusto che ognuno esprima la propria emozione/arte come meglio crede senza dettare regole su come sarà il futuro e su che direzione stia prendendo il design. Di sicuro il tuo amico rappresenta una strada plausibile all'evoluzione del design, ma allo stesso modo molte persone tra cui lo stesso Giugiaro che tanto critichi hanno ancora in mano la capacità di creare qualcosa di bello tramite la loro corrente che hai definito obsoleta. Io per esempio vivo ancora attraverso questo sorta di "amarcord" e sono convinto che la capacità di generare Instant classic sia la sola chiave per rimanere in eterno nell'olimpo dei designer. L'amico Bangle per esempio è un designer ardito ma secondo me capace di legarsi a motivi classici che rendono le sue opere molto più fruibili. Io adoro serie 5, serie 7 ante restyling, Z4 e come dimenticare la stupenda Fiat Coupè e nonostante oggettive incongruenze ritengo fascinosa anche la serie 6 ma sono in grado di capire chi mi obbietta molte delle sue creazioni in quanto non sono figlie del comune senso di bellezza ma sono portatrici di concetti ed espressioni che lo stesso Bangle sente dentro di se. Forse tu sei molto attratto da questa sorta di vera e propria arte applicata ma non condivido il tuo modo di disdegnare ciò che dentro di se porta continuità col passato, in quanto anch'essa è un'autorevole espressione di un sentimento. Perciò cerchiamo di apprezzare tutto quanto fa design e non solo il nuovo che avanza e soprattutto non fossilizziamoci su correntoni e via di li a dire che sono i milgiori ed il resto è vecchio... Tu hai solo una passione o pensi di lanciarti nel campo? Io quando finii il lo scientifico andai ad informarmi per L'IED di Torino e L'ISSAM di Modena ma l'eccessiva spesa frenò ogni mio entusiasmo, mentre un mio compagno si lanciò in questa avventura allo IED ma dopo tre anni di corso e altrettanti di attesa ancora non ha trovato un lavoro che si avvicini al desing di auto (disegna scarpe per la Fila...)... La strada è molto in salita e il metodo di disegno è anni luce da come uno se lo immagina... E poi i tizi del marketing sono proprio anni luce da concetti basilari come arte ed emozione e spesso distruggono quanto di buono il designer crea... Mah... L'invasione di banalità e mediocrità insiste e molte delle blasonate tedesche ne sono un'esempio, ma l'unica cosa che conta è vendere... Ciao!
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Infatti moltissime Multipla Restyling sono bipower, l'auto è ottima, assemblata molto bene e non ha problemi. Le vendite di questo modello vanno molto bene e se ne vedono molte in giro. Il mio discorso è legato al fatto che alla gente rimane molto a lungo in testa il concetto di "auto sbagliata" e in molti casi finisce con una morte lenta del modello. Multipla si è saputa rinnovare "normalizzandosi" ma anche togliendo tutte le magagne che ne avevano frenato il successo. Adesso come ho detto prima è un'auto matura ed un ottimo investimento. Senza contare il vantaggio della doppia alimentazione che c'è ma non si vede. Grande macchina!!! La punto cmq sono sicuro che partira col piede giusto, le macchine fatte bene le sappiamo fare eccome se ci mettiamo un pò di attenzione e adesso mi sembra che di attenzione ce ne sia davvero tanta verso il prodotto... Altrimenti si va tutti a casa...
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L'esterno io invece lo trovo molto riuscito e personale con citazioni dal passato ben integrate. Magari ha paraurti sempliciotti e poco curati per una macchina che fa dello sfizio l'arma vincente. In strada non mi sembra affatto goffa... E' senza dubbio una tra le proposte migliori tra le piccole...
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Invece mi sbaglio!!! Le ruzzolette son le stesse di prima!!! Con l'interno che svolge una funzione e la ghiera un'altra. Non cambio idea sulla povertà di tale plancetta, del design fuori di senno dei tasti (quasi messi a caso... mi riferisco ad AC, Ricircolo e Hazard), degli strumenti pacchiani e dei materiali cheap. E anche degli accostamenti dei colori sia delle versioni Style che di questa Momo. L'esterno lo gradisco molto.
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Infatti, lo stacco netto non è il massimo... ma l'accostamento di colori è veramente bello, caldo ed elegante!
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Hai ragione per i comandi della climatizzazione, la Y montava le ruzzolette identiche alla idea, giusto? La strumentazione mi sembra la stessa, pacchiana come prima... Cmq la nuova plancetta della climatizzazione esprime una povertà immensa... Forse segue la moda tutta Fiat di peggiorare finiture delle auto durante glia anni... già questa macchina era rifinita con materiali da schifo... peccato una macchina davvero bella, così trascurata nei dettagli.
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Per 159 e Brera svelare gli interni era una necessità. In quel settore c'era da recuperare terreno soprattutto in qualità percepita e poi gli interni per molti (ma non per me...) erano il tallone d'achille della 156. Le foto servivano a confermare il concetto che si cominciava a fare sul serio e che si sfidavano le krukke sul loro stesso terreno. Ecco perchè gli interni son usciti subito. La punto per fortuna non ha bisogno di conferme dall'abitacolo, la qualità è sempre stata paragonabile alle altre vetture del segmento, anche se non era al top. Dopo sei milionidi esemplari venduti e con un capolavoro come è ques'ultima la Punto se la puo "tirare" quanto vuole.
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Per la Punto bastano gli esterni. L'hype che sta generando l'uscita dell'auto è altissimo, lo sanno anche le donne della GP... svelare gli interni sarebbe inutile, meglio stuzzicare la curiosità e invitare gli italiani nelle concessionarie per far toccare con mano la macchina. Tutte mosse pubblicitarie, in questa situazione tutte mosse giuste. La punto esce col "botto"!!!
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O meglio aprire un topic con: Chi l'ha vista? Speriamo non sia un flop, ha tante qualità...
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L'importante è che non abbia le solite enormi magagne di inizio produzione, poi si può anche guastare... come fanno tutte le auto del mondo del resto... Panda è partita bene e si sta confermando, anche Croma è sulla strada giusta "per ora"... Macchine come stilo e multipla hanno pagato pesantemente i guai di gioventù. Es. Ancora da mio zio chi viene a vedere la multlipla chiede del problema dello spegnimento del motore delle versioni bipower!!! La multipla adesso è un'auto matura e problemi ne da veramente pochi ma la nomea di "Fiat che va in pezzi" è difficile da togliere...
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Il low cost può anche avere un senso, ma la logan in Italia, visto il design e la tipologia di berlina non incontrerà mai. E' la classica auto per i paesi dell'est dove vengono vendute anche polo 3 volumi, e altri scempi dell'automobilismo... Low cost non deve significare auto ridicole... ma per ora è questa la realtà... poi vedremo.
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Esteticamente butta male...