CASA AUTOMOBILISTICA 'ESEGUE' MA SPIEGA, QUESTIONE D'AFFARI Washington, 11 dic. - (Adnkronos) - La Ford? La smetta di pubblicizzare alcuni suoi marchi sulle riviste gay. L'accusa e' di un gruppo religioso, l'Associazione americana per la famiglia, che ha lanciato una campagna per boicottare la casa automobilistica statunitense, 'rea' di aver esteso i benefici previsti per i coniugi anche alle coppie gay e di aver dato ''migliaia di dollari in sostegno dei gruppi omosessuali e delle loro iniziative''.
Bersaglio centrato, si legge sul Washington Post, visto che la Ford Motor C. ha annunciato che ritirera' le pubblicita' oggetto della polemica, quella della Jaguar e della Land Rover, da riviste gay come 'Advocate', adducendo a propria giustificazione questioni legate agli affari. Il portavoce Mike Moran ha infatti spiegato che ''le decisioni sui marchi Ford sono prese in funzione degli affari, indipendentemente da questioni sociali''. La Volvo, invece, altra affiliata Ford, ha annunciato che continuera' a pubblicizzare i suoi ultimi modelli sulla stampa omosessuale.
La Ford, scrive ancora il Post, e' diventata bersaglio dell'associazione cattolica a maggio, quando raccolse 110mila firme per una petizione con cui si boicottavano i suoi prodotti. Una misura che ha allarmato le concessionarie di mezz'America.
Jerry Reynolds, rivenditore texano, ha raccontato di aver iniziato a ricevere insistenti telefonate dai suoi stessi clienti e a temere per la sua attivita'. ''Mi sono detto, sono un rivenditore e sono quello che ci sta andando di mezzo'', ha commentato Reynolds, che insieme ad altri colleghi ha deciso di incontrare il gruppo guidato dal pastore metodista Donald E. Wildmon per trovare un accordo. Il risultato e' stato il mese scorso la sospensione del boicottaggio.
La scelta della Ford di ritirare la sua pubblicita' non poteva che far insorgere le associazioni gay, che accusano la casa automobilistica di aver capitolato davanti alle richieste della destra religiosa. ''Sembra abbastanza chiaro - ha spiegato in particolare Joe Solmonese, presidente di Human Rights Campaign - che hanno ceduto alle richieste dell'American Family Association''. Il gruppo con sede a Washington ha fatto sapere in una nota di aspettarsi che la Ford ''riaffermi pubblicamente il suo storico sostegno alla comunita'''.
Anche Microsoft e' finita di recente nel mirino del gruppo cattolico, forte delle sue 200 radio e dei suoi 3 milioni di sostenitori, quando ha ritirato il suo sostegno ad una legge dello stato di Washington contro la discriminazione di gay e lesbiche, spiegando di non voler prendere posizione su questioni del genere. La protesta dei dipendenti aveva poi costretto il gigante guidato da Bill Gates a fare marcia indietro a favore della legge. Sotto attacco anche la Fox per la 'troppo esplicita' serie televisiva 'Boston Public'.