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ludico

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Tutti i contenuti di ludico

  1. non lo sottovalutare. e cerchiamo anche di tenere un po' più alto il livello del discorso
  2. ludico

    Zapatero sempre meno popolare

    non chiederlo a me
  3. non ho commentato, ho riportato, è diverso! ho aperto il topic proprio per approfondire
  4. dal quote di desmo16 leggo il post di guglielmo è vero, è proprio un paese strano, hanno pure dato un premio alla fallaci!
  5. non l'avevo mai vista sotto questa prospettiva... a questo punto GPII è sicuramente un'esempio politico. Però non mi dire che la santificazione indiscriminata tipica del papato precedente non sia stata un'operazione per stringere a sè ancora di più i paesi in via di sviluppo. Anche Ratzinger a quanto ho capito vuole mettere un freno a questo
  6. per chi conosce l'inglese http://www.time.com/time/europe/magazine/article/0,13005,901051212-1137615,00.html
  7. La fabbrica automobilistica Gaz di Nizhni Novgorod non produrrà più la celebre berlina, per decenni status symbol della nomenklatura rossa Addio Volga, "non è moderna" sparisce un simbolo della Russia di VINCENZO BORGOMEO La 3103, disponibile anche in versione diesel Addio Volga: la Gaz di Nizhni Novgorod non produrrà più la celebre berlina, per decenni status symbol della nomenklatura rossa. Motivo? "La vettura non corrisponde più alle realtà moderne", ha spiegato l'oligarca Oleg Deripaska, re dell'alluminio russo, quando ieri a Washington ha annunciato il verdetto di morte per la Volga, in circolazione dal 1956 (il presidente Vladimir Putin ne possiede personalmente una color avorio proprio di quell'anno e a maggio l'ha fatta guidare al presidente americano Gerge W.Bush in visita a Mosca). "Ci concentreremo nella costruzione di camion, pulmini e veicolo militari", ha sottolineato il magnate che controlla la Gaz dove negli ultimi anni ha pompato 150 milioni di dollari. Peccato perché fino a qualche mese fa Deripaska accarezzava l'ambizioso progetto di una nuova Volga ma si è reso conto che sarebbe fatica persa: la Gaz non è in grado di sfornare una berlina di classe media che tenga testa in qualità e prezzo a quelle tedesche, francesi e giapponesi. Ma peccato anche perché la gamma ormai era quasi moderna: a parte la vecchia 3102 (rassegnatevi, le Volga si chiamano solo con criptici numeri, per saperne di più potete consultare la nostra galleria fotografica) era già in vendita la 3111, dal design più moderno e perfino con fari in perfetto stile giapponese. Mentre per i più esigenti c'era anche la 3103, in vendita anche con un motore diesel di 2700 cc da 160 Cv, e la stranissima 3106, una specie di Suv pieno di cromature e con una mascherina gigantesca simil Jaguar. Certo, a ben vedere i motori erano sempre gli stessi asfittici 2000 da 136 Cv (anche se c'erano versioni di 140 e 152 Cv) o gli storici V6 3400 da 207 Cv. Mentre il pianale, design a parte, era sempre lo stesso per tutti i modelli. Va detto però le Volga avevano un prezzo stracciato in questi ultimi tempi (poco più di settemila dollari) e che comunque vendevano quarantamila 31105 l'anno, con export verso Iraq, Afghanistan, Turchia e Africa Nera. Non è bastato, comunque. E ora queste berlinone russe sono condannate. Il punto è che a mandare in pensione la pesantissima e lentissima limousine tutta cromature dalle forme americaneggianti prima dei dirigenti Volga sono stati proprio i leader di partito russi che dopo il crollo del sistema sovietico hanno iniziato a viaggiare su Bmw e Mercedes (come biasimarli...). Anche lì ci fu qualcuno (come in Italia adesso...) che nella seconda metà degli Anni Novanta cercò di imporre di nuovo campanilisticamente la Volga agli alti funzionari dello stato. Era il vicepremier Boris Nemtsov, originario di Nizhni Novgorod, ma la sua idea fu un flop totale. Fu anche una specie di rifiuto ideologico perché in Russia ai vecchi tempi potevi sapere tutto del proprietario dall'auto che usava: le Volga le usavano i boss del governo, del partito e gli ufficiali del Kgb. Il Politburo del Pcus avevano invece la mastodontica Zil fatta tutta a mano, una specie di Rolls Royce 'made in Ussr'. Per i ministri esisteva una limousine un pò più piccola e ricca di cromature (la Ciaika). Il terzo livello della nomenklatura - a livello centrale e regionale - viaggiava in Volga, ovviamente con autista. Già da tempo di Zil non se ne costruiscono più e nemmeno di Ciaika (parola che in russo significa gabbiano) ed ecco arrivata oggi al capolinea anche la gloriosa vettura che prende nome dal più lungo fiume d'Europa. (7 dicembre 2005) qui la galleria fotografica dell'attuale gamma http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/speciali/addiovolga2/addiovolga2.html
  8. ludico

    Birmania

    avete visto lo speciale su rai3? non avevo idea di quello che stesse succendo lì qui riporto una breve sintesi che ho trovato sul sito della AITR
  9. le beatificazioni ormai sono solo una questione di marketing... ho sentito alla radio un teologo di cui purtroppomi è sfuggito il nome che sosteva che ogni manifestazione divina (madonne che lacrimano, guarigioni, apparizioni e via discorrendo) fossero riconducibili unicamente al maligno e che l'attività di Dio si palesasse solo tramite la vita
  10. ludico

    Warn

    vedo che non hai nessun warn e che ti sei registrato di recente... che nick avevi prima? ti consiglio cmq di usare la black list come faccio io
  11. ludico

    Wojtyla beato: voi cosa ne pensate?

    ad essere sincero non conosco i teologi nominati in questo articolo, qualcuno puo' fare chiarezza?
  12. New York, 7 dic. Sottoposta alla minaccia di boicottaggio da parte di una organizzazione religiosa oltranzista, la Ford ha annunciato la decisione di ritirare le proprie inserzioni pubblicitarie dai Media gay. Il Gruppo, chiamato American Family Association, aveva annunciato il proprio boicottaggio in maggio, a seguito di quello che aveva definitio "continuo supporto del programma gay da parte di Ford". La settimana scorsa si è tenuto un incontro tra i membri del gruppo e alcuni manager Ford, a seguito del quale Ford ha dichiarato che i propri brand Land Rover e Jaguar non avrebbero più effettuato pubblicità sui Media gay. E' stato però annunciato che nessun cambiamento della strategia pubblicitaria avverrà per Volvo, altro marchio appartenente alla Ford, che di recente ha lanciato una campagna proprio destinata al pubblico GLBT. (da http://www.primo-net.it/content/view/219/2/)
  13. tornando all'argomento originario del topic io non ho più saputo nulla, voi avete sentito qualcosa?
  14. riporto questo articolo per chi sostiene maldestramente che la Chiesa non fa politica io devo ancora capire come il riconoscere dei diritti fondamentali ad una fetta della popolazione di fatto esclusa possa scardinare la famiglia...
  15. ludico

    Zapatero sempre meno popolare

    per la gioia del nostro copco Il premier spagnolo intervistato dal programma di Minoli Zapatero: "Sui matrimoni gay molti Paesi ci seguiranno" "la storia siamo noi" --- ROMA - "Da quando siamo al governo abbiamo collocato il governo dalla parte della maggioranza della società. Una società tollerante, aperta e moderna, come è la Spagna. Questo presuppone un passo avanti sul tema dei diritti e della libertà, e significa anche lottare contro qualsiasi tipo di dominazione, discriminazione ed emarginazione". Così il primo ministro Jose Luis Rodriguez Zapatero spiega il senso della sua esperienza alla guida della Spagna, in una lunga intervista che andrà in onda oggi su Raitre (alle 8,45 e in replica alle 0,40) nel corso del programma di Giovanni Minoli "La storia siamo noi". "In Spagna - sostiene Zapatero a proposito dello scontro aperto con le gerarchie ecclesiastiche del paese - esiste, ed esisterà sempre, una parte conservatrice; c'è da sempre, ha avuto un peso molto importante nella storia di questo Paese, e però non corrisponde alla Spagna delle libertà e della democrazia. Questo Paese, da quando gli è stato permesso di essere libero e di vivere in democrazia, ha scelto sempre la strada del progresso, dei diritti, della tolleranza. è evidente che il precedente governo conservatore abbia segnato una battuta d'arresto in questo cammino verso il progresso. Ora, per fortuna, la società si è rimessa in marcia nella direzione giusta. Questo è un Paese che rispetta tutte le libertà, tutte le confessioni religiose, però è anche un Paese che non dimentica uno dei valori essenziali in democrazia: che leggi non si fanno con la fede, ma con i cittadini". In particolare, rispetto al contestatissimo riconoscimento dei matrimoni omosessuali, Zapatero rivendica in pieno la strada intrapresa: "Sono orgoglioso del fatto che molte persone che prima si sentivano dominate, emarginate, senza nessuna ragione, dal punto di vista umano, oggi hanno guadagnato questi diritti. Il passo del riconoscimento del matrimonio omosessuale è un passo che, dal mio punto di vista, finirà per fare la stragrande maggioranza dei Paesi democratici. Ed in Spagna, che è un Paese con un altissimo grado di tolleranza, secondo i sondaggi più del 60% della popolazione approva questa legge, che del resto era parte del programma elettorale del Partito socialista, che ha vinto le elezioni". (Repubblica, La del 07/12/2005)
  16. dipende. se le riposizionano in basso togliendo almeno 2000 euro potrebbero fare il botto (di vendite )
  17. quando ci si apre al dialogo la provocazione non è più utile (anche se nelle mie firme non ci ho mai visto nulla di così provocatorio). quando invece si irrompe in un topic prendendo per il culo e pretendendo di cambiare le firme alla gente perchè si è peccatori allora non c'è provocazione che basti :twisted:
  18. quello che mi dà da pensare è che l'aborto è figlio di alcuni dictat della Chiesa stessa: conosco molta gente timorata di Dio che caccerebbe la figlia di casa se rimanesse incinta fuori dal matrimonio, e se succede perchè la figlia non ha mai sentito parlare di contraccezione ZAC deve ricorrere all'aborto, magari di nascosto.
  19. sono d'accordo, per esempio io che sono contro la pena di morte mi infervoro anche per i giustiziati degli altri stati, così chi crede che non si debba abortire si infervora per i figli degli altri... purtroppo la Chiesa ha sempre ostacolato i preservativi, dalla loro reclamizzazione ai distributori automatici, e pensare che se ci fossero più preservativi ci sarebbero sicuramente meno aborti!
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