luxan
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GPL discriminato dal decreto salva auto
luxan ha risposto a nella discussione in Notizie e Scelte Strategiche dal mondo dell'Auto
Vorrei puntualizzare alcune cosette, a mo' di risposta/integrazione a Regazzoni, Motron, Autodelta. Primo: Il GPL è una sorta di sottoprodotto del greggio (ed in questo "scarto" come diceva Motron), nel senso che si trova in fase di estrazione o si crea in fase di raffinazione (etano e butano sono le parti volatili... che poi vengono messe insieme): visto che lo si ha, non si capisce perchè non lo si dovrebbe usare. Che poi sia meno ecologico del metano, vabbè... ma l'automobilista che invece di comprarsi una Golf 1.9TDi prende una 1.6 e ci mette il gpl fa un bel servizio all'ambiente e spende anche meno. Secondo: Il metano è un gas nobile, come si diceva in altri post, ma per questo anche molto costoso. Bruciarlo per produrre energia elettrica è considerata attitivà assurda nella maggior parte dei Paesi del mondo (ed intendo dire: tutti tranne l'Italia). Quando parlai di questo con compagni in un corso sulla raffinazione, chi dal Kuwait chi dall'Olanda chi dalla Germania, rimasero tutti basiti davanti ai numeri italiani... Come dice Motron, quindi, bruciarlo in motori con rendimenti del 50% inferiori a quelli degli impanti a ciclo combinato diventa davvero pazzesco. Per non parlare dell'aggravio di peso del veicolo, che è esattamente il principale fattore da combattere nelle auto del futuro. Terzo: solo in Italia esiste una rete capillare di distribuzione del metano, ergo investimenti in ricerca per diffondere tale carburante alle auto in modo massiccio avrebbero come precondizione la realizzazione di reti adeguate nel resto del mondo... un costo incalcolabile, sia economicamente che dal punto di vista ambientale, immagino. Quarto: Il metano costa moltissimo (il più caro combustile fossile) e il suo prezzo è determinato sulla base di formule di acquisto all'ingrosso che includono altre commodity, tra le quali compare il greggio, il carbone, un qualche distillato (gasolio o altri), etc. etc. In pratica il suo prezzo deve essere sempre relazionato alle commodity concorrenti e l'unico vantaggio è che si calcola su delle medie plurimensili, quindi non vediamo i picchi registrati dal greggio ma neanche i crolli di prezzo. Esiste anche un mercato spot in fase di sviluppo, ma per quello servirebbe un discorso troppo lungo. Quinto (e ultimo): Il metano arriva in Italia in sostanza da due paesi (Algeria e Russia) e, rimanendo senza nucleare e osteggiando il carbone, nei prossimi anni saremo sempre più nelle loro mani. E vittime delle lotte politiche messe in scena dal neoimperialismo russo. L'impianto di alcuni rigassificatori aiuterà un po', ma immaginare di rendersi dipendenti anche per la mobilità quotidiana (in fin dei conti, il greggio può arrivare da molti più posti, per quanto sempre da fuori) mi sembra da autolesionisti. -
A parte che non potevano essere che miliardi, Le Monde offre conferma della politica del buon sarkò, con la scusa della destinazione alla sviluppo di auto "pulite".L'Etat prête 6,5 milliards à PSA et Renault pour financer l'innovation - Economie - Le Monde.fr E ricordiamoci che cosa si diceva fuori dall'Italia quando il governo ha dato 1/20 di questa cifra ad Alitalia con condizioni più stringenti... Non solo all'estero, ma anche in Italia. Comunque il debito francese a fine 2009 è previsto intorno al 70% del PIL. Finchè nell'UME resta l'Italia con un valore superiore al 110%...
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siamo al punto che mandano foto in giro e mi si dice che sarà sul mercato tra un anno, almeno. mi verrebbe da dire che c'è il tempo per cambiare molto dell'estetica... magari raccogliendo i commenti degli appassionati. si fa per scherzare, eh.
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ne deduco che il 200cv sarà solo a TA e l'altro forse anche TI. Ma al momento non pare destinato a 159.
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ci spieghi meglio? Un'auto del 2003 spacciata per Vintage? E quale sarebbe la scontistica ottenibile? Mi pare la solita farloccata all'italiana.
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Saranno anche versioni senza troppi acquirenti, ma la v6 Q4 fuori dal listino mette de facto 939 al livello delle generaliste.... o anche al disotto. Un solo 6cil in gamma... a TA. Vediamo fino a quando, visto l'arrivo del 1.8 turbo. Si intravede una gamma AR senza alcun 6cil.... Non aggiungo altro.
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************* doppio
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Riprendo il tuo post, per ragionare un po'. 149, se e quando esce, ha tutta la possibilità di essere prodotta a Cassino... o no? E' lì che si assemblano le Bravo, giusto? MiTo rimane legata ai siti produttivi di GPunto... ma dove le fanno? tutte a Melfi? E 159 sarebbe l'unico modello in vita con linea a Pomigliano. Mi sembrerebbe un'assurdo ancor più di quanto non sia oggi. Nell'ultimo periodo di vita (dopo il restyling che verrà) potrebbe anche essere spostata. E a tal fine mi chiedo: ma a Mirafiori che cosa è rimasto? E' in procinto di chiusura definitiva? Poi tanto l'erede mi pare destinata a Cassino, a meno di non fare il boom e rendere l'impianto insufficiente. Ma con la "nuova era" che vede un mercato ridotto questo non dovrebbe accadere. Insomma, per tornare più OT, mi pare che lo scopo fondamentale dell'accordo sia lavorare sul lato costi. E una precondizione è la maggior saturazione degli impianti, ovunque essi siano (e consideriamo che gli impianti intraUE sono la stessa cosa nel contesto attuale, con buona pace mia e dei leghisti...). Ergo chiudere il peggiore e far lavorare con maggior efficienza gli altri dovrebbe proprio essere la soluzione più ovvia.
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ragazzi, sottolineando che non l'avrei mai neanche messa in progetto per varie ragioni, e ribadendo che come tutto nella vita poteva anche venir meglio senza troppo sforzo aggiuntivo, mi pare che niente in strada del segB faccia la stessa impressione. E' una Punto/Corsa rielaborata... e non si può pretendere di avere qualcosa di decisamente migliore. In versione full costa sempre molto meno della MINI di pari cavalleria, giusto?
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nella buona come nella cattiva sorte, Napoleone ci regala sempre qualcosa di cui parlare... lungamente. e ci lascia anche la libertà di poterne sparare di tutti i colori. a me sembra semplicemente che ad oggi tutto sia possibile. ognuno ha il diritto di spararla o di commentare con qualche razionalità. ma la storia ci insegna che alla fine le logiche economico-finanziarie si piegano a quelle politiche, dal presente di Alitalia-CAI-AF-KLM al "radioso" passato di Fiat-Citroen-Peugeot, via la contromossa franzosa contro ENEL-Electrabel e tante tante tante altre. a me onestamente un accordo con i francesi sembra una sorta di suicidio. non accetteranno mai di essere in posizione diversa da quella di padrone assoluto. Ergo, perchè allearsi? Si spiegherebbe solo con una logica da fondo di investimento... Io sono dell'idea che quel numeretto dato da Marchionne, per quanto il tizio non parli volentieri a vuoto, non può essere considerato un SE VA IN PORTO, Fiat-Chrysler ha la dimensione, la presenza territoriale e la varietà di gamma per sopravvivere serenamente. Il mercato africano non mi sembra di grande dimensione e quello del sud-est asiatico può rimanere il buco di un gruppo presente in molte aree del globo. E proprio per i ragionamenti fatti qualche milione di pagine fa da molti, le potenzialità apparenti di questa strategia sembrano tante.
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non si tratta di ridimensionarsi, ma di acquistare qualcosa percepito come "exotic" e "chic". anche fosse solo in California (più Frisco che LA) e East Coast, il bacino di potenziali acquirenti è per nulla trascurabile. Lì l'Italia continua ad avere fascino, in relazione a certi settori. @ACS: come mai dici che non siamo molti distanti dall'accordo con BMW in termini di "ciccia"? Forse al momento siamo ancora all'involvement più che al commitment, ma rimane il fatto che si parla di un passaggio del 35% del capitale sociale... con bavaresi siamo su lunghezze d'onda diverse, o no? Eppoi, dell'altro accordo a cui ti riferisci, nel mio essere piccolo e ignorante non comprendo sulla base di che cosa l'altra parte stia seduta al tavolo quando FIAT e Chrysler annunciano questo MoU.... i sabaudi entrano in minoranza in un gruppo pur portandosi dietro la possibile acquisizione di Chrysler? Dopotutto, fino al 2007 le due case erano sul medesimo ordine di grandezza, per quanto molto differenziate per offerta commerciale. E pur con tutta la ristrutturazione in atto, insieme dovrebbero risultare decisamente più grandi, completi per offerta e presenti in un numero maggiore di mercati rispetto a tutti gli altri soggetti che non siano i leader (Toyota, Ford, GM, VW, RenaultNissan), attuali o morenti, del mercato attuale. O mi sbaglio?
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no, parliamo anche di FIAT, che è padrona di AR. E anche volendo di solo riferirsi ai premium, ripeto, la percentuale di vendite delle over 250cv è minima. E cmq una flagship da centinaia di cv mi pare che sia stata offerta al mercato... AR non dovrebbe essere (percepita) come generalista, ma se oltre a non proporre prodotti di livello dal C in su si mette a ricarrozzare una Punto, come vuoi chiamarla? La realtà deve rimanere sempre chiara nelle nostre teste. AR non è generalista solo ai nostri occhi... per il mercato, forse, è a metà strada... ma per molti neanche quello. Sulla FOCUS, vediamo come li mette su strada quei cv... e come curva. Poi può averne anche 400 ma a me non interessa molto. Primo, mi fa piacere rileggerti. Secondo, avendo fatto un salto vs le nippo sportive nel frattempo, mi viene da dire che si possono fare auto EMOZIONALI E PRESTAZIONALI, magari senza prestigio VERO nè elevata diffusione, ma di certo con alcuni aspetti RAZIONALI. La mia rx8, che i curvoni li fa appoggiandosi come si deve, pur nella pazzia del rotativo (che quando supera gli 8k ti coinvolge e poi con il bip vs i 9k ti avvisa che sta per tagliare...) è sportiva ma estremamente razionale nel senso sabaudo in ogni aspetto... carrozzeria, qualità delle plastica, cristalli (e alzacristalli), maniglie, pelle di minor qualità, etc etc. Te ne accorgi, eccome, anche solo scendendo da una 147 progression del 2002... ogni singolo particolare, fino al "computer di bordo" da Opel Corsa del 93, è cheap. A parte lo sterzo meno rapido, però, poi ti dimentichi tutto mentre guidi... E con un prezzo relativamente basso, senza i lussi associati al premium, ma con un peso sotto i 1400 e tanti cv da usare, pensi che una marca sportiva dovrebbe per forza di cose avere in listino qualcosa del genere. Che a parte il motore (facilmente rimpiazzabile con qualcosa che regali comunque belle sensazioni) è un modello che semplicemente rispetta alcuni canoni tanto semplici quanto di effetto (concreto ed emotivo). Ecco, il tutto per dire: ma qual è il target di AR? Quello che vuole le maniglie che fanno scema o quello che vuole la macchina che spinge e ti fa divertire? A quale elemento premium è disposto a rinunciare, questo target, per avere la sostanza che desidera? Purtroppo mi rispondo che oggi il cliente medio vuole sempre e comunque qualcosa di frivolo, ancor prima di pensare a ciò che non si vede a macchina ferma mentre prende l'aperitivo. E questo impatta inevitabilmente nelle scelte dei capoccioni, che già belli inquadrati come sono finiscono per evitare di farsi la domandina "ma se invece...." perchè tanto quello che si vede sul mercato li "conforta". La mia speranza, in fondo, è che si possa avere qualcosa di interessante, almeno, nel breve termine. A parte i programmi di cui si parlava fino a settembre, che non voglio considerare morti, in genere mi dico che qualcosa à la Coupè anni 90 non sarebbe poi così male. Qualcosa di concreto, con la filosofia costruttiva FIAT, ma che abbia nel progetto elementi veramente SPORTIVI (tp a parte, ovviamente).
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Zolfe Orange è l'ennesimo esempio di auto fatta in casa, ripreso da OMNIAUTO lo riporto solo perchè mi sembra interessante in termini di peso del mezzo e costo al cliente...
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OT: ma a che cosa servirebbero auto sopra i 250cv???? Me lo spieghi meglio? E quanta parte hanno finanche nei bilanci dei costruttori che sulla "cavalleria estrema" basano la loro forza commerciale? Quante BMW con oltre 250cv vedi in giro? Con i tempi che corrono, più che puntare ai 250cv un gruppo generalista deve concentrarsi sullo sviluppo di auto che con 200cv sappiano dare sensazioni migliori di quelle della concorrenza, siano esse segC seg D o anche sportive. Bruciando e inquinando il meno possibile. Senza voler sposare l'estremismo di marchionne, il tempo per gli investimenti nelle versioni di bandiera e in motori completamente privi di razionilità à la AMG (montati anche su un Vito...) è definitivamente finito.
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