ALLORA.....
mi sento kiamato in causa su questo argomento!
il calcestruzzo armato è teoricamente illimitato...se e solo se è in un ambiente idoneo...praticamente solo nello spazio!
un mito da sfatare è la dimensione del copriferro non implica di per se la resistenza del ca...il copriferro generalmente è di 3 centimetri (nel calcolo)poi arriva in cantire generalmente a 5!prima vi spiego come funziona il ca....
il cemento di per se ha una buonissima resistenza a compressione ma scarsa o praticamente nulla a flessione...
mentre l’acciaio resiste in un modo impeccabile sia a flessione ke a compressione…solo ke ha dei costi elevati sia di costruzione che di messa in opera (vedi trasporto, peso e personale qualificato).quindi per ridurre i costi si inseriscono nel cemento dei tondini di acciaio (staffe o ferri longitudinali). Con il passare degli anni si è scoperto, ke se intorno ai tondini si realizzano in fase di stampo dei rilievi elicoidali il CA avrà una migliore resistenza.
Torniamo ai problemi….il principale problema per le strutture è l’assestamento nei primi anni della struttura stessa infatti ciò va a fare “affogare” nel terreno la struttura creando cosi delle discrepanze sui livelli rispetto al terreno creando cosi le prime fratture. Dopo di che il copriferro si sgretola e fa andare a contatto con il ferro l’umidità che nel giro di un anno farà creare la ruggine all’intorno dei ferri creando così instabilità nella struttura! Altri fattori ke influenzano la sgratolazione del copriferro sono: la salsedine, gli agenti atmosferici, lo smog, le piogge acide e ki piu ne ha ne aggiunga…..!ah…importante la ruggine non fa spezzare i ferri…ma fa si ke si formi una patina all’esterno dell’acciaio facendo un effetto….non so come dirvelo….ci penso su….