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Akirobot

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Su Akirobot

  • Compleanno 29/06/1980

La popolarità di Akirobot

Guidatore esperto

Guidatore esperto (2/8)

110

Reputazione Forum

  1. Capisco perfettamente il tuo disagio, e ti auguro davvero di risolvere al più presto. Sò che vuol dire svernare in assistenza con l'auto che ancora profuma di nuovo, è frustrante. Mi è successo nel 2006 con una C3 nuova di zecca col minimo ballerino, che si spegneva ai semafori. Naturalmente il difetto spariva durante i giri di prova coi meccanici, aumentando le frustrazione e il tempo perso. Alla fine rimase così, tutti gli aggiornamenti erano inutili, si trattava di un difetto congenito dell'acceleratore elettronico (stesso discorso per un insopportabile rumore metallico della scatola guida sullo sconnesso). Nonostante questi due problemi, resi rognosi anche da un'assistenza discutibile, ho un ottimo ricordo di quell'auto (al contrario della già citata 145 che la precedette, dove si ruppe praticamente ogni cosa a parte forse l'aletta parasole lato passeggero. Credo che in molti pensassero fosse l'auto personale del capofficina Alfa, tanto era il tempo che passava in assistenza. Forse questa Delta và così bene (sgrat sgrat) perchè abbiamo già penato abbastanza....
  2. Nel frattempo il cuffiotto del cambio è stato sostituito in garanzia quindi posso affermare che la nostra Delta è di nuovo perfetta al 100% (salvo qualche graffio nel cerchio anteriore dx, maledette ruote da 17 e maledetti marciapiedi) Che ve devo dì, per una volta un auto nata bene. Lo dico perchè è la prima italiana da più di dieci anni, dopo una Alfa 145 che definire un disatro cosmico è voler essere positivi. Dopo di essa due Citroen (la passione per questa casa l'ho portata avanti io dopo un indimenticabile BX GTI, auto incredibile in tutti i sensi), ottime auto ma non esenti da problemi di piccola componentistica e di materiali. Quindi è con una certa titubanza che abbiamo deciso di dare una "seconda possibilità" al made in Italy, dopo che in casa per un pò di tempo sono circolate voci a proposito di una (secondo me terribile) Peugeot 308, il cassone con le ruote da pianoforte a coda. Finora è andata bene. Il prezzo di 29.300 euro non può propriamente definirsi popolare, ma la soddisfazione è tanta e su diversi fronti. Soddisfazione uno: ne girano diverse, ma come la nostra (blu orizzonte/tetto nero/interni beige) ancora non ne ho viste. Tendenzialmente si tende anche per la Delta a preferire il grigio, ed è un peccato, ha una gamma colori davvero meravigliosa, forse la migliore in assoluto per la categoria. Soddisfazione due: chiunque salga a bordo finisce per dire: che macchina. Non bastasse la bellezza e la spaziosità degli interni, l'illuminazione della plancia scenografica, l'abbondanza di cromature e di cuciture, mi basta far vedere il Magic Parking in azione per lasciare tutti di stucco (e sì che non è una novità assoluta, ma sta di fatto che ancora è poco diffuso). Soddisfazione tre: arrivare a destinazione freschi e riposati come quando si è partiti. E' veramente confortevole e viaggia liscia, magari il rumore del rotolamento pneumatici è un pò troppo avvertibile, ma c'è un ottimo stereo per ogni evenienza. Ai soliti pippologi che snocciolano dati sui tempi in pista, sulla presunta superiorità di Golf e A3 del piffero, io oppongo un semplice ragionamento. Quando esco di casa, per strada non trovo i birilli per lo slalom. E non devo fare zig zag scalando e frenando come un pazzo per evitare muri d'acqua e alci. Ho una strada e una destinazione, e pretendo di andare da un posto A ad un posto B in sicurezza e confort, e con un certo appagamento dell'occhio. Scusate se perdo del tempo a notare la bellezza delle cuciture diagonali sulla pelle dei pannelli porta (il filo è DORATO, non sò se mi spiego) e di quelle a contrasto su volante e cuffia cambio. O parliamo del gioco di luci fantastico delle maniglie retroilluminate (queste, dei piccoli capolavori di design) che di notte viene riflesso dalle bocchette di areazione (idem), la stessa luce biancastra del cruscotto e della plancia, riposante, raffinata, altro che il rosso/blu acceso di Golf Audi e Giulietta, che sembra invitarti sempre a mettere alla frusta il motore? O di tanti altri piccoli dettagli che la rende un modello unico nel suo genere. Personalmente, la linea potrà piacere o no, e io stesso ho diverse riserve sul frontale. Ma quel passo lunghissimo che mi ricorda le Citroen dei tempi andati, teso a rendere enorme l'abitacolo, la rende a suo modo un auto irripetibile. Perchè, intendiamoci, la prossima Delta (se la nuova caratterizzazione Marchionne non avrà disintegrato ciò che resta del marchio) dovrà avere necessariamente dimensioni minori, non dovendo più fare da pseudoammiraglia. Sarà una compatta, certamente di pregio, ma una compatta. E così questa Delta rimarrà un esperimento a se stante, magari non apprezzato da tutti, ma ammirato da molti, soprattutto dopo averci viaggiato a bordo.
  3. Tempo di bilanci per il sottoscritto: è passato un anno solare da quando in famiglia la Delta ha fatto la sua comparsa, nella fattispecie si tratta di una Platino Mjet 120 cv blu orizzonte/nero lava con meravigliosi interni beige. Dopo 27.000 km e un uso intensivo e vario (città e superstrada) posso dire che è un auto davvero ben fatta, nessun scricchiolìo tranne qualche vibrazione della cappelliera posteriore sullo sconnesso, nessun malfunzionamento, nessun rumore molesto. Si può dire che l'unico vero difetto sia stato la rottura della fettuccia in pelle della cuffia della leva del cambio. Direi davvero niente male. Per il resto, solo liete conferme, anche certi limiti, per carità: ci aspettavamo qualcosa di meglio in fatto di consumi, ma che a saper sfruttare la coppia rimangono entro limiti accettabilissimi per le dimensioni e la cilindrata. A proposito di coppia, il 120 cv si conferma un motore in vena di grazia, prontissimo in accelerazione e veramente silenzioso (a parte i primi minuti dall'avviamento) tantochè a volte ci si dimentica di guidare un diesel e può capitare di schiaffarci dentro una decina di litri di Super senza piombo come al pirla sottoscritto Ma, come molti altri Multijet Fiat, riprende con troppa lentezza se non si scala qualche marcia, inoltre l'inserimento della turbina è un pò troppo avvertibile, ma personalmente trovo piacevole un pò di turbo-lag che riporta con la mente agli anni '80 delle Unoturboiè e delle Supercinquegittì. Encomio assoluto all'impianto elettrico e a tutti i gadgets che non hanno mostrato la minima incertezza, a parte l'iniziale rifiuto dello stereo a leggere certi Mp3. Ho scoperto che non le piacciono i cd masterizzati dal Mac di un mio amico..... Pure la Delta anti-Steve Jobs mi doveva capitare. Plastiche e tessuti ottimi, questi ultimi ogni tanto vanno puliti, ho notato che le salviette struccanti di mia madre sulla pelle dei fianchetti e dei braccioli delle porte và benone, leva la patina nera senza... irritare. Stupenda la climatizzazione, di una potenza mai vista in questa categoria, funzionale il complesso stereo/navigatore anche se quest'ultimo non è facilissimo da maneggiare, la selezione della destinazione è un pò laboriosa e richiede mano sicura e vettura rigorosamente ferma. Lavora alla grande anche il magic parking: lo uso poco, ma gli amici rimangono sempre a bocca aperta. Ottima cosa avere i sensori davanti e dietro, posso permettermi parcheggi millimetrici e per ora non c'è neanche un graffietto. Nonostante la macchina dorma all'aperto, nessun problema alla verniciatura, solitamente tallone d'Achille di molte italiane, ed ero preoccupato soprattutto per il nero opaco del tetto. Insomma, nel complesso 27.000 km comodi, silenziosi, e pure...di classe. Ad oggi non siamo per niente pentiti della scelta (il ballottaggio è stato con una Giulietta, che mi aveva deluso per i troppi accessori a pagamento, i pochi colori disponibili e la troppa spartanità di molti particolari interni), e dovendo tornare indietro sarebbe ancora la prescelta. Magari, se potessi, col 1.9 biturbo e gli interni in pelle Frau. Ma non si può avere tutto....
  4. Appena letto, son corso fuori a provare, sotto gli occhi del mio esterrefatto padre: funziona!!!!!! Che figata, evidentemente i venditori danno l'accessorio per scontato, per cui non ne parlano...
  5. Ma tu guarda, oh... Una macchina realizzata in modo ineccepibile e andiamo a farcela sotto su queste cretinate.... Un pò fà incavolare.
  6. Alè, a 16.000 km e rotti, si è rotta la fettuccia della cuffia della cuffia del cambio, a pochi millimetri dal bottone. E mò? Se la faccio cambiare, c'è il rischio che mi facciano un lavoro del cavolo (col temuto insorgere di scricchiolìì) per un pezzo destinato a rompersi ancora fra altri 15.000......
  7. E la Mercedes 300 SL, accettata solo come Mercedes 300? Bah......
  8. Sembra una fesseria, ma quattro ruote in lega belle pulite e due paraurti lucidi fanno la differenza fra un rottame e una macchina da amatore.
  9. 57. Mi hanno fregato le moderne, mortacci loro. Chi si ricordava della Hyundai Sonata?
  10. Gli "strani" si trovano spesso ad essere in compagnia. Tutte di 'sto verdino le hanno fatte......
  11. Il mio interno è praticamente identico a questo, a parte il navigatore e i sovratappeti (bellissimi, beige come la moquette e con la scritta Delta ricamata a lato...) Quella della foto dovrebbe essere una Gold (anche i nomi, hanno americanizzato...)
  12. Hai praticamente centrato il problema principale che affligge molti BXisti: cuscinetti bracci. I bracci delle sospensioni posteriori col tempo ma soprattutto coi km tendono a "divaricarsi", sarà capitato a molti di incrociare vecchie e scassate BX con le ruote posteriori ad angolo di camber vistosamente.... negativo. Tutti i vari silentblock e cuscinetti sono ormai non più prodotti e introvabili in Citroen, se non come fondi di magazzino, e comunque a prezzi tutt'altro che popolari. A parte questo, la BX è una vettura assai più semplice di quanto uno possa immaginare, basta conoscere un minimo il funzionamento dell'idraulica, cambiare periodicamente i tubi di ritorno, pulire ogni tanto il circuito con appositi prodotti, non camminare mai, mai e poi mai con le sfere scariche (pena la distruzione dei tamponi delle sospensioni, anche quelli difficili da reperire). Per il resto la manutenzione non presenta difficoltà superiori a quelle di una qualsiasi Ritmo. Discorso assai diverso per le idropneumatiche delle generazioni precedenti, DS GS e CX. Quelle non sono (più) vetture per dilettanti, ma per esperti veri.
  13. Proprio vero, la qualità degli interni della BX (specie prima serie) lasciava molto a desiderare. I rivestimenti (a parte il resistentissimo velluto delle versioni top) erano "autodistruggenti" e molte plastiche di qualità infima. Le cose migliorarono con la seconda serie: la plancia, seppur di design meno futuribile, era costruita con una plastica decente e i vari sportellini erano molto funzionali. Siccome appena potrò mi metterò alla ricerca di una BX, farei meglio a dirigermi verso le GTI seconda serie, macchine straordinarie, veloci, sicure e ben costruite. In Francia se ne trovano ancora a dozzine, ma la maggior parte di esse ha chilometraggi paurosi.
  14. Oh sì. La 14 da 71 cavalli poi aveva un ottimo rapporto prestazioni/consumi. C'è da dire che la 11, nella seconda prova di Quattroruote nel Luglio 1989 (confrontata proprio con la 14 RE) non sfigurava, anzi, sfoderava pure un discreto brio (nella sua categoria, ovviamente: Tipo 1.1, Renault 19 1.2, ecc.) Infatti proprio in quell'anno il vecchio 1124 ex-Peugeot 104 era stato sostituito da un propulsore completamente nuovo (lo stesso montato e parecchio apprezzato sulle 205 e AX, che andavano fortissimo con consumi ridicoli) che non era un disastro totale come il precedente, anche perchè nonostante le dimensioni generose la BX era un auto piuttosto leggera, anche per via delle numerose parti in fibra di vetro. A proposito, una curiosità: nella serie uno, sia il cofano che il portellone erano in fibra di vetro, su tutti i modelli. Nella serie due invece, probabilmente per problemi di costo, il cofano anteriore divenne in lamiera per tutti i modelli, tranne che per le sportive. In effetti la mia ex-GTI l'aveva in fibra di vetro. Non dava una grande impressione di solidità, ma faceva fico.
  15. Tutto è possibile. Di certo, in Francia ci sono sempre stati i bizzarri allestimenti spartani anche per grosse berline. Ad esempio, la Citroen XM Sensation a carburatore, che non aveva neanche il contagiri, o la Renault 25 TS. E se ai tempi faceva tenerezza l'assenza dei poggiatesta nelle Supercinque C o nelle AX 10E, in pochi sanno che in patria neanche la grossa e venerata CX li aveva, nelle versioni d'accesso. Prima di esportarle li montavano, ovviamente, altrimenti chi era lo scemo che se le comprava? Quasi. Quella della foto è una 1360 cm3 a 4 marce (non importata da noi, in Italia la 14 era solo RE, in seguito TGE). La 11 per il mercato italiota aveva la scritta "11" accanto a BX nel portellone, inoltre erano di serie almeno i poggiatesta, la quinta marcia e i copricerchi integrali. Tutto il resto era assolutamente identico. Tranne il fatto che andava di meno.....
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