anparrini
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A chi dice che la realizzazione Abarth costa troppo - soprattutto rispetto a cugine e sorelle - a me viene da rispondere che il valore di accessori e componenti supera sicuramente i 10.000 di differenza rispetto all'equivalente FIAT e se le stesse special parts fossero prese da un qualunque catalogo di una concorrente tedesca il costo sarebbe ancora più salato. Da un certo punto di vista trovo che la variante Abarth rispetto a FIAT sia quanto di più simile possa esistere rispetto a quanto fatto sulle moto, che alla versione base affiancano la versione special con prezzi che possono essere superiori del 20/30%. Peraltro, se non sbaglio, per la variante Abarth è stato previsto un flusso logistico dedicato che dal Giappone ai concessionari aggiunge uno stop intermedio a Mirafiori..Insomma, le personalizzazioni costano.. Inizialmente ero invece un po'dubbioso sulla scelta del motore 1.400 rispetto per esempio ad un ipotetico 1.750 che avrebbe differenziato ulteriormente questo modello dall'omologo FIAT ed avevo giustificato la scelta con la volontà di ridurre al massimo le differenze strutturali tra FIAT e Abarth. Ora, più vado avanti e più credo che il 1400 sia forse più azzeccato per tenere il modello in una dimensione sostenibile in termini di costi di acquisto e di mantenimento, inoltre nessuno mi pare si sia lamentato del motore e, se il modello si imporrà, niente vieta di affiancare una versione più prestante.
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secondo me va chiarito un punto: la MT 09 è una moto carina che va benissimo e con ABS costa poco più di 9k. Rivale con ABS ne costa più di 13k ma ha cose tipo sospensione posteriore Monobraccio, impianto Brembo non so bene a quanti pistoncini, sospensioni Sachs pluriregolabili ed in generale soluzioni tecnico/estetiche molto più complesse e costose...Tutto ciò serve? è apprezzabile da un gudatore normale? onestamente non lo so, e credo che non interessi ad una persona a cui non fa fatica spendere 4k in più per un mezzo che ritiene più appagante. Anche Skoda Seat sono fatte sulla stessa base di Audi ma non credo che ad un cliente tipo di Audi interessi più di tanto andare a pesare con il bilancino il rapporto costo/benefici delle single differenze. Purtroppo i particolari raffinati hanno un costo enorme su auto e moto, basta vedere il costo degli accessori e il delta prezo delle singole vrsioni auto e moto (es una Hyper base costa 11,7k, una SP quasi 15)
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Va anche detto che ciclistica e sospensioni MV/Ducati sono di un altro livello rispetto a Giapponesi. Se poi uno dice che co n il delta prezzo si rifà un impianto frenante e sospensioni sulle Jappo come dio comanda qusto vale per tutte le Jappo rispetto ai marchi premium europei inclusa BMW GS e co. La verità è che con i soldi in più uno prende anche maggiore stile e ricerca dei particolari, poi se a uno questo non interessa fa bene ad andare sul giapponese risparmiando
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Capitolo Ducati: nel 2011 2012 e 2013 ha fatto per 3 anni consecutivi il record di vendite e fatturato. Audi l'ha comprata se non sbaglio nel 2012 a 870 milioni non x farne una succursale Audi ma per beneficiare del know how tecnologico e nella conoscenza relativi a materiali leggeri e motori "piccoli" oltre che per un discorso di prestigio. Quest'anno dopo Audi i dipendenti a Bologna sono aumentati di circa 70-80 unità, quindi non dico che i tedeschi hanno risolto il problema della disoccupazione nel centr'Italia ma sicuramente l'idea non è quella di trasferire tutto in Germania (anche Lamborgini è aumentata dimensionalmente). Capitolo MV: l'azienda è piu piccola 80 mio sales/8.000 p.zzi anno contro 560 mio sales/45.000 p.zzi anno, ma il prestigio è a mio parere assolutamente comparabile. anche il corrispettivo di vendita ed entità dell'operazione sarebbe di circa 5 volte inferiore rispetto a Ducati. Tecnologicamente MV è sorprendemente sviluppata viste le dimensioni e questo, esattamente come nel caso Ducati-VW ma in "scala minore" potrebbe giocare un ruolo...insomma non la vedo una cosa insensata considerando anche il radicamento e la rete commerciale FCA a livello commerciale-mondo che potrebbe aiutare MV Ulteriore combinazione: attualmente MV ha un accordo di co-marketing con Mercedes Benz esattamente come aveva Ducati con Mercedes prima di essere comprata da Audi...evidentemente le 2 ruote interessano al settore automotive perchè con piccoli investimenti (visto dal punto di vista delle 4 ruote) si acquista tanto prestigio ed ottima tecnologia (molto attuale viste l'attuale focus su contenimento di pesi consumi e CC). Inoltre la rete commerciale mondiale dei grandi gruppi automobilistici può essere usata sulel moto che in qualità di prodotti premium hanno un crescente richiamo mondiale. Più vo avanti e più penso che secondo me in un futuro non troppo lontano la preda più “appetitosa” per un marchio automotive a 4 ruote sarà il gruppo Piaggio per i seguenti motivi Esperienza sulla mobilità urbana e il basso impatto ambientale (ormai le interrelazioni tra 2 e 4 ruote sono sempre maggiori e andando avanti i due settori si fonderanno sempre di più) Radicamento commerciale e produttivo in tanti paesi in via di sviluppo come India e Far East Immagine di alcuni marchi come Moto Guzzi, Vespa e (forse) Aprilia Vedremo se le prossime M&A mi daranno ragione!
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Condivido ma mi pare molto ottimistico...dopo il successo Maserati se riescono a fare su una fascia più bassa altrettanto con AR (dopo 30 anni di tentativi a singhiozzo), mi sembrerebbe giò un miracolo...rilanciare un marchio è operazione complessa costosa che necessita uno sforzo sistematico pluriennale (basti vedere quanto VW cui ha messo a fare di Audi una delle 3 sorelle del Premium tedesco)...comunque speriamo...
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Il brand è un' importante ciliegina sul "prodotto giusto" con accezione "giusto" usata nel modo più ampio possibile. L'italia è poi il paese dei parolai, di quelli che x esempio si scandalizzano che la Lancia non ha più sviluppato "un'ammiraglia" - come se questa fosse una condizione imprescindibile - salvo poi quando queste erano a listino, aver sempre comprato altri marchi... ..Infatti io ste' chiacchere non le ho mai ascoltate ed ho cercato di parlare e guardare al prodotto, quello che c'è e quello che mi piacerebbe che ci fosse...
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Scusate ma è ovvio che il cliente è e deve essere libero di comprare quello che vuole sul mercato e non debba essere legto ad marchio, che sta al marchio rendersi appetibile con proposte nuove e variegate. E' anche ovvio che la proposta Lancia ed Alfa è anzianotta ed incompleta e vada "costruita da zero" ad eccezione parziale di Giulietta; La questione è come canalizzaere le risorse per cambiare questa situazione adottando una strategia che consenta il ritorno dell'investimento...
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Marchionne ha detto chiaramente che non punterà su Lancia come Global Brand (cosa che invece farà con Alfa/Maserati) e che vede Lancia come marchio "monoprodotto" per alcuni mercati, leggi Y. Mi pare che inoltre giudichi da non ripetere l'esperienza del rebadging. Io concordo in pieno sul fatto che bisogna concentrare gli sforzi su pochi marchi - ed Alfa Jeep e Maserati per n motivi hanno più numeri di Lancia- ma fatico a vedere il rebadging come esperienza fallimentare in assoluto. Innanzitutto Alfa e Maserati dovrebbero andare su un settore più sportivo ( e nel caso di Maserati Esclusivo) quindi il settore flotte segmento D-E ed MPV credo potrebbe rimanere scoperto e questo potrebbe essere un peccato. Grazie al rebadging si può invece ampliare la gamma senza fare grossi investimenti su modelli ad hoc avendo inoltre una forte leva per ridurre i prezzi (in quanto gli investimenti si ammortizzano a lòivello mondiale e non europeo). Dimostrazione di questo è l'operazione Freemont che credo si possa catalogare come se non di successo sicuramente in utile. Il rabadging Lancia ha riguardato invece nell'ordine una berlinona da più di 5 metri disponibile con cilindrata da 3000 in su, un monovolume figlio di un progetto a fine ciclo da 5 metri e 20 e una berlina cabriolet 2.4 benzina da 5 metri derivante da un modello in run-out..scusate ma cosa si sperava? Io penso e spero che la prossima generazione di MPV americani possano essere più compatta e leggere in omaggio ad una dinamica di europeizzazione di cilindrate e dimensioni che è in atto anche in America e che, queste si, possano essere proposti con succeso in Europa con marchio Lancia. Peraltro gli americani sono sempre stati bravi nel design e nelle linee delle MPV (pensiamo alla versione precedente di Voyager) i cui valori possano essere ben rappresentati in Europa da un marchio come Lancia - soprattutto in consideraione della già citata tendenza all'europeizzazione di cilindrate e dimensioni, Io per esempio penso che in USA possa avere senso proporre un Voyager dalle dimensioni leggermente più umane di quello attuale - diciamo sulla dimensione del Freemont - e non mi dispiacerebbe neanchè un Voyager più compatto su pianale Giulietta che invece potrebbe andare su dimensioni simili alla Mercedes Classe B sfruttando il nome Voyager e declinandolo più in basso come fatto da Jeep con i vari modelli Cherokee. Ecco, credo che due modelli del genere che vwedo come abbastanza logico proporre in USA come Crysler, avrebbe senso proporli in Europa con marchio Lancia, altre proposte le vedo francamente come un di più.
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Per quanto riguarda la Delta a me non dispiace e ho trovato interessante l'idea di fare una auto a cavallo tra segmento C e D (una operazione simile è stata fatta con successo da Mercedes con un prodotto diverso come Classe Capitolo Thema e Flavia: la Flavia io sinceramente non l'avrei fatta, la Thema invece a mio parere non è un operazione sbagliata nel senso che l'alternativa alla Thema era non fare nulla e presidiare il segmento solo con Maserati e (speriamo) tra un po' con Alfa ovverosia con prodotti specifici + sportivi e costosi. Lancia Thema è invece un prodotto non brutto nè banale fatto per attirare come clienti essenzialmente società di noleggio a lungo ed a breve termine (che poi son più o meno gli stessi clienti delle altre berline tedesche) e in cui Lancia può spaccare il mercato con prezzi competitivi in quanto di fatto è un modello senza costi di progettazione. Ecco secondo me spiegato il basso prezzo che deriva dal fatto che a livello di progettazione Thema costa a FGA quasi nulla nel senso che è praticamente una 300C che anche in America vendono con gli stessi allestimenti e tarature di Thema in una versione chiamata Luxury. Dato che i costi di progetrtazioni sono bassi il prezzo di vendita può assorbire forti sconti non facendo divetare l'operazione Thema un business non profittevole. Inoltre, se si toglie Italia - in cui il mercato nel segmento E è in forte contrazione - nessuno credo in Europa ritenga sacrilego vendere una Crysler con marchio Lancia e penso che Thema venda moltio di più di Thesis e Kappa che avevano ben altri costi.
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Al di là degli inglesismi non mi sembra abbia rivelato novità sconvolgenti; traducendo: Y: è un modello riuscito che grazie al fatto che verrà venduto con marchio Chrysler e grazie alla unione delle reti di vendita Lancia e Chrysler potrà avere un aumento di vendite senza doverci investire un euro. Unico investimento: qualche colore nuovo, qualche targhetta e serie speciale. Delta: con le ovvi differenze di volumi rispetto ad Y il discorso è simile. l'auto c'è già, non verrà starvolta nè aggiornata (quindi all'orizzonte niente MPV stile Mercedes Classe B come mi sarebbe piaciuto a me) Thema/Voyager/Flavia: chi più chi meno a fronte di investimenti bassissimi hanno avuto un certo riscontro (che peraltro sta crescendo); essendo moldelli sviluppati e prodotti per tutto il mondo il break-even con marchio Lancia è bassissimo (e permette anche la possibilità di praticare prezzi competitivi aggiungo io) Nuovi modelli tipo Fulvia: non se ne parla..penso che i prossimi modelli saranno guidati da Crysler e rimarchiati Lancia; a parte il caso di Y penso che la pratica opposta sia da escludere
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Al di la del romanticismo per il marchio e del disfattismo a priori io partirei dall’assunto che illa gestione passata del marchio Lancia non era sostenibile per i suoi piccoli numeri peraltro fatti solo nel mercato nazionale. Insomma, probabilmente anche prima ma a maggior ragione nell’attuale contesto di mercato, a parte forse Y, non esiste convenienza economica nello sviluppare prodotti specifici per il marchio Lancia così come son stati concepiti fino alla fase dei rebadging. Un altro dato di fatto è che il marchio Lancia è poco conosciuto al di fuori dei confini nazionali (solo in Francia e Germania ha una discreta notorietà) al contrario di AR e Maserati che sono ben conosciuti ed immediatamente identificabili come Italiani in tutto il mondo. Ora, dato che il mercato europeo cala è ovvio che bisogna concentrarsi su prodotti che non si vendano solo sul mercato interno (ma oserei dire che ormai anche l'Europa è piccola...) ma bisogna cercare di realizzare prodotti globali che guardino al mercato mondiale. Per questo motivo l'utilizzo differenziato su mercati diversi del brand Chrysler e Lancia è di principio un’ottima idea visto che i 2 marchi mi paiono essere geograficamente complementari (Lancia in Europa continentale; USA, UK e Resto del Mondo per Chrysler) e permettono una buona diffusione dei modelli in tutto il mondo. Apro un inciso: quando parlo di utilizzo di doppio marchio parlo di fare lo stesso prodotto con marchi diversi in paesi diversi, ma mai uno stesso prodotto deve essere presentato con più marchi nello stesso mercato (ad es. il lancio UP!/Citigo/Mii, Venga/Ix25 o Idea/Musa è secondo me controproducente per il modello più debole e non aumenta la penetrazione del gruppo in nessun modo, tradotto maggiori costi e ricavi uguali). A livello di prodotti faccio un'altra considerazione: quello che abbiamo visto per ora a livello di rebadging riguarda modelli più o meno riusciti non più freschissimi della produzione americani proposti con marchi italiani in Europa; dato però che le caratteristiche in termini di dimensione e pesi dei prodotti americani si stanno avvicinando a quelli europei non mi stupirei che i nuovi Voyager, 300C e Freemont possano essere sviluppati congiuntamente in Europa ed USA ed avessero caratteristiche e dimensioni più europee. Aggiungo poi che già da prima dei rebadging una certa produzione americana (del gruppo Chrysler in particolare) un certo fascino in Europa l’ha sempre avuto. Quindi trovo che mentre ci sono alcuni brand globali che devono avere solo i loro prodotti in esclusiva in tutto il mondo (AR Ferrari Maserati Jeep e 500), altri marchi più deboli possono avere prodotti in Join con vari marchi (penso proprio a Fiat/Dodge e Lancia/Chrysler) Faccio poi un'altra considerazione valida per tutti i gruppi multi-brand: dato che bisogna ridurre il numero di modelli cercando nel contempo di coprire tutte le fasce possibili di tipologie di mezzo e clienti (che peraltro negli ultimi tempi tra SUV Crossover e MPV sono aumentate) non ha senso produrre tipologie simili di prodotto posizionati nello stesso segmento aventi le stesse caratteristiche. Lampante è l'esempio del segmento C - produrre 3 berlinette tradizionali come Bravo Giulietta e Delta (ammetto però che con quest'ultima hanno fatto un tentativo di fare qualcosa di diverso) con 3 marchi diversi mi pare controproducente visto che vengono utilizzate risorse per fare prodotti simili che per forza di cose si erodono immatricolazioni a vicenda portando alla tipica situazione che porta ad avere un modello che vende e gli altri che diventano più o meno dei flop. Un gruppo deve invece posizionare all’interno dei segmenti in cui vuole competere i vari brand in sottosegemnti diversi in modo da ottimizzare le risorse, caratterizzare in modo più definito i vari brand e rispondere alla domanda più vasta possibile espressa dal mercato in quel particolare segmento. In concreto, nel caso di FGA all’interno del segmento C, è inutile fare 3 berlinette tradizionali con marchio Lancia Alfa e Fiat, molto meglio coprire il segmento con 3 prodotti diversi e distaccati. Quindi, ad esempio, va bene fare la berlinetta (Giulietta) con con il marchio più sportivo (Alfa) ma invece di fare anche Bravo meglio coprire il segmento con un crossover multispazio- SUV come 500L e pensare a qualcosa di diverso per Lancia. Quello che ho in mente per Lancia nel segmento C ed in generale per tutta la gamma Lancia andrò a illustrarlo ora (ma ovviamente è solo una mia idea personale). Innanzitutto il marchio Lancia/Chrysler è il marchio ideale per le multispazio (genere che da sempre è andato bene in USA e con Marchio Lancia in Italia ed Europa dove le povere Idea ed Ulysse sono state cannibalizzate dalle sorelle Lancia del caso). Come detto, anche se non si può certo definire una MPV Y può andare bene come compatta piccola e raffinata a 5 porte che di fatto nel gruppo non c'è in quanto 500 ha un’immagine più giovane e sole 3 porte. Sul segmento C andrei su un MPV dalla guida alta sullo stile del Mercedes Classe B che di fatto è un segmento interessante a cavallo tra C e D non coperto dal gruppo e facilmente sviluppabile su pianale Giulietta. Lo stesso modello (che svilupperei in Italia) potrebbe andare bene in USA con marchio Chrysler dato che anche li, come detto, si assiste ad un contenimento di dimensioni e motori dovuti al maggior costo di carburante e crescenti vincoli nelle emissioni. Sulle multispazio grosse penso che si possa continuare a fare rebadging della proposta Chrysler (Voyager) che per i motivi espressi prima mi auguro si riduca nelle dimensioni e nel peso ritornando ai valori delle vecchie versione commercializzate in Italia con marchio Chrysler negli anni 90 (che peraltro avevano anche un look più aggraziato dell’attuale proposta Lancia). Questo prodotto, con marchio Lancia e finiture più raffinate potrebbe andare benissimo in Europa (come del resto i vecchi Chrysler Voyager); sarebbe poi il massimo se il nuovo Lancia Voyager adottasse motori 2.0JTD (che vanno benissimo su un mezzo con dimensioni e peso del Freemont e a livello psicologico pesano meno sull’acquirente). Sempre a livello di gamma non vedo disdicevole proporre come Lanca Thema la 300C se anche in questo caso il modello amerciano in questione si europeizzasse un po’ in termini di dimensioni. Ovviamente non sarebbero le berline di punta del gruppo (ruolo riservato a Ghibli e 4Porte e forse alle nuove berline Alfa) ma un prodotto più orientato alle flotte ed alle aziende ma non per quuesto povero….insomma io vedo i marchi all’interno di un gruppo come i giocatori di una squadra di calcio..non vi devono essere doppioni di ruolo e ogni giocatore deve essere schierato in posizioni diverse del campo, in caso contrario si lasciano spazi scoperti e ci si pesta i piedi a vicenda….
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Dico la mia: in situazione di risorse limitate e di varianti all'interno dei vari segmenti sempre più numerose (ogni segmento ormai ha declinazioni diverse al suo interno SUV, multispazio berlina) io credo che sia il caso di limitare il numero di modelli da lanciare sul mercato cercando di coprire con ogni marchio declinazioni diverse di uno stesso segmento liberandosi dall'ossessione di coprire con ogni marchio di un gruppo tutti i segemnti; così facendo non si rischia di fare all'interno di un gruppo modelli di uno stesso segmento simili l'uno all'altro che si cannibalizzano a vicenda e che sono lanciati solo per dire che ogni marchio ha un suo modello in quel segmento ma si declina i segmenti in cui vale la pena di entrare in modo diverso in coerenza con i contenuti del marchio. Caso tipico è quello di FGA: ha senso lanciare 3 modelli del segmento C simili? Bravo Giulietta e Delta (quest'ultima un po' + lunga e spaziosa ma alla fine assimilabile)? ..secondo me no la cosa migliore è destinare il segmento C del tipo berlinetta da taglio sportivo alla Giulietta (che è infatti il modello che vende di più) dare alla FIAT un connotato diverso ottimamente rappresentato da 500L che non so se sia una C o un B plus ma riamane una multispazio con fattezze da SUV di circa 4M; a Lancia riserverei invece un nuovo volume con stile e contenuti simili al classe B Mercedes (che di fatto è a metà strada tra segmento C e D) da vendere fuori da Italia e Francia con marchio Crysler (USA inclusa). Questo è solo un esempio ma credo renda l'idea di come mi piacerebbe caratterizzare la gamma ed i marchi: Lancia/Crysler multispazio tipo Classe B e un multispazio più grosso che possa sostituire Voyager con fattezze più compatte e moderne da vendere anche in USA (dove il contenimento di dimensione n consumi è finalmente anche li un tema caldo). Va bene anche la Y segmento B compatta e raffinata a 5 porte. Fiat secondo me non deve più andare oltre al segmento di 500L se non con rebadging come Freemeont. Le linee guida saranno linee simpatiche che si ispireranno a 500 e Panda e stile vagamente fuoristradistico. In questo contesto credo che la nuova Punto possa essere la 500x. Su Alfa andrei su berline e SW dal taglio più classico come Giulietta a cui aggiungerei una Mito disponibile a 5P ed una Giulia Berlina e SW...se poi ci scappa un SUV medio non sarebbe male...non ha invece senso a mio parere andare sull'ammiraglia che secondo me dovrà essere presentata con marchio Maserati (4porte e Ghibli sono perfette) insieme al SUV premium del gruppo.. Questo è solo un idea di struttura della gamma del gruppo: Fiat - 500, Panda, 500L (normale e 7 posti), 500x, Fremont (rebadging) - Totale 4 modelli "europei" + 1 rebadging Lancia - Y, Monovolume segmento C, Monovolume segmento E - Totale 2 modelli "europei" (Y e monovolume segmento C da vendere anche in USA) più rebadging Voyager (se se costa poco anche Thema) Alfa Romeo Nuova Mito anche 5P, Giulietta; Giulia Berlina ed SW, SUV segmento D, spider e 4C:6 modelli "europei" di cui 1 artigianale (4C) e uno in comunque con altro costruttore (spider) Maserati: Ghibli, 4 Porte, SUV Premium, GT/Spider: 4 modelli europei