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Renault

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  1. Questa sera vi propongo qualche moderna. La prima che vi propongo è questa Peugeot RCZ 2.0 HDi '10 ma ritargata pochi anni dopo, auto che ho sempre trovato adorabile e che reputo una vera Istant Classic. Attualmente sono nel periodo di valore minimo e mi piacerebbe molto prenderne una...ma i costi di gestione sono proibitivi. Ogni tanto vi propongo una Tata Indica Vista 1.3 TD Quadrajet '11, alternativa sul mercato alla classica e diffusa Sandero con una linea alquanto carina (a mio gusto). Questa dovrebbe essere anche una delle ultime vendute da noi essendo di fine 2011. In pochi noteranno la rarità di questa Renault Twingo 1.5 DCi VAN II Serie Ph.1 '11, ma la versione commerciale della piccola citycar francese non è affatto comune, questa appartiene ad una ditta di manutenzione ascensori. In eccellenti condizioni (cosa non comune) questa Chrysler 300C 3.0 CRD I Serie '08 in una bella tinta blu, se la foto fosse venuta un filo più ferma sarebbe stata molto bella per le condizioni di luce particolari. Oggetto dimenticato dai più questo Mercedes GL 420 CDI X164 '06 ritargato nel 2015, testimone dell'epoca dei "suvvoni naftoni" oggi estinti. Quest'estate ho potuto notare che al nord qualcuno si becca, ma da me è inesistente, questo è l'unico visto da un paio di anni a questa parte. Curioso l'assetto altissimo solo al posteriore. Se l'epoca dei "suvvoni naftoni" è finita da un pezzo, l'epoca di quelli a benzina non è mai iniziata in Italia, ecco però un raro testimone dell'esistenza nei listini di questo tipo di mezzi, un Ford Explorer 3.0 VI Serie '21, a mente dovrebbe essere l'unico Explorer importato ufficialmente da noi. Il proprietario dev'essersi accorto del fatto che il mezzo da noi è ingestibile e infatti risulta già radiato, sicuramente esportato. Già più gestibile a livello di spese questa fighissima Volvo XC70 2.0TD III Serie '14, peccato che questa serie non abbia avuto eredi, come tipologia di mezzo mi è sempre piaciuta molto anche se da me ha sempre venduto praticamente zero. Concludo con un'auto che amo smisuratamente (uno dei pochi), una Opel Sigmun B 2.0 DTI '08, se la pre-restyling è poco comune, le restyling come questa si contano sulle dita di una mano da noi, questa è anche una delle ultimissime vendute nuove.
  2. In Sud America è una cosa che accade da almeno 50 anni con tutti i marchi presenti nei vari paesi, nulla di nuovo.
  3. Credo che lì resti regolarmente in produzione per la vendita interna e nei paesi dove la gente vuole roba utilizzabile (EST), d'altronde fanno ancora Fiorino passeggeri loro.
  4. Ma è già in vendita? Non ne ho visto nessuno per strada e oggi son passato davanti al Motor Village e non ce n'era nessuno in esposizione...
  5. PS: il meme vi "sbloccherà" sicuramente qualche ricordo.
  6. Di solito sono d'accordo con te ma questa volta no. I prezzi della tecnologia in generale non sono comparabili nel tempo, quello che oggi costa poco vent'anni fa costava tanto. Ad esempio un cellulare nel 2002 non lo portavi via a meno di 250 euro, oggi senza troppo impegno trovi Smartphone di fascia bassa a 50 euro, senza andare a telefoni con funzioni comparabili a quelle di vent'anni fa (tastiera, schermo e chiamate, stop) che trovi anche a 15 euro. Tutto dipende dall'economia di produzione, dai volumi della stessa e dal prezzo che fa il produttore, è ovvio che all'epoca l'ABS il produttore (Bosch?) lo vendeva ad un prezzo molto più elevato, costava farlo e ne faceva pochi, oggi lo montano praticamente tutte le auto e quindi il prezzo è diminuito esponenzialmente, per non parlare ad esempio dei comandi al volante che erano rarissimi e appannaggio di auto esclusive (per la cronaca la Punto 6Speed di mio nonno li montava, una delle pochissime viste dal vivo). Gli impianti di aria condizionata erano carissimi non solo nelle auto, inoltre erano ingombranti e infatti Fiat su Punto adottò un paraurti specifico su quelle che lo montavano. In conclusione comunque ammetto che all'epoca le auto costavano di più se compariamo esclusivamente il prezzo base senza guardare la dotazione, ovviamente non con i prezzi attuali che sono folli ma coi prezzi di dieci anni fa. Nel 2012 Punto te la portavi a casa con 8900 euro uno sull'altro, nel 1998 dovevi sborsare almeno il 30% di più e nel 1978 per 127 anche il 45% in più, in compenso il valore dell'usato calava terribilmente e la 127 pagata nel '78 15 mila euro (facendo la conversione storica per semplificazione) nel 1988 valeva 1500 euro, oggi una Punto del 2012 la piazzi anche a 6500 euro se tenuta benissimo (almeno da me).
  7. A me però risulta che la S uscì attorno a Giugno '86.
  8. Qualche storica. Iniziamo come al solito in modo soft con questa Fiat Cinquecento 900 '94 che vi propongo eccezionalmente con le targhe scoperte per la particolarità della numerazione, è infatti una delle ultimissime targhe romane con la H in seconda posizione nonché una delle ultime in assoluto dell'ultimo lotto (scusate il gioco di parole) assegnato completamente, il successivo con la K in seconda posizione si concluse infatti a Roma5K0000, ultima provinciale in assoluto. Per quanto riguarda l'auto è purtroppo stata vittima di un tamponamento nel quale si sono danneggiati vari pezzi della carrozzeria, un peccato perché prima non doveva essere malaccio come esemplare. Una sua gemella ma solo d'estetica (anche se non completamente) questa Fiat Cinquecento ED '94, il famoso "macinino" di casa Fiat ancora dotato del vecchissimo 700 cc che rappresentava la versione d'accesso alla gamma Cinquecento, esteticamente si differenziava per i cerchi più spogli (sulle prime era l'unica non dotata di copricerchi) e la targhetta ED laterale. Oggi ne sono rimaste veramente poche, questo soprattutto per la sua proverbiale inaffidabilità; Questa superstite è nelle classiche condizioni di utilizzo quotidiano. Auto ancora visibile sulle nostre strade questa Fiat Uno 45 5p II Serie '90 fotografata solo perché si tratta di uno dei primi esemplari di seconda serie immatricolata nel primo semestre di vendita. Le condizioni non sono affatto buone e ci tengo a farvi notare il gancio di chiusura del cofano motore, un vero pezzo d'ingegneria. Erede della Uno questa Fiat Punto 6Speed I Serie '94, versione abbastanza rara della Punto dotata di cambio con innesti ridotti per ricavare la sesta marcia, sono molto affezionato a questo allestimento visto che è stata l'ultima auto di mio nonno. L'esemplare in foto è stato probabilmente riverniciato in total white e dotato di cerchi dell'attuale Panda, accorgimenti estetici che non condivido ma che la svecchiano tantissimo, nessuno direbbe che è alla soglia dei trent'anni! A proposito di Panda, ecco una Fiat Panda 750 CL '86, risultando immatricolata ad Aprile è una delle Supernova più vecchie in assoluto ancora in circolazione, immatricolata nel terzo mese di vendita, purtroppo le condizioni generali non sono affatto buone e penso che al primo guasto serio verrà demolita. Pessima foto per questa Renault Clio 1.2 Oasis 5p I Serie Ph.2 '95 nel caratteristico violetto di questa serie speciale abbastanza diffusa in quel periodo di vendita, le condizioni sembravano essere veramente buone al netto della mancanza dei copricerchi originali. Rimaniamo sempre nel segmento B con questa Volkswagen Polo 1050 CL II Serie MY90 '91 in un bel rosso ancora molto lucido, in generale tutta l'auto è in ottime condizioni al netto dello sporco, della mancanza di un copricerchio e del nastro isolante attorno alla freccia, nastro del quale non mi spiego assolutamente l'utilità. Ancora molto bella era questa Alfa Romeo 156 1.9 JTD I Serie '98, anch'essa sporca ma molto ben tenuta, ho parlato al passato dato che purtroppo è stata demolita, un peccato aver detto addio ad un esemplare così quando girano ancora esemplari molto più "catorciosi". Pensare che questa Renault Scenic 1.9 DCi RX4 Sport Way I Serie Ph.2 '02 ha da poco compiuto vent'anni e va messa nelle storiche fa venire i brividi, fa sentire veramente vecchi! E' un'auto ancora oggi attualissima e, a mio gusto, veramente particolare nonché gradevole come estetica, l'esemplare in foto è in eccellenti condizioni ed appartiene alla serie speciale ''Sport Way'' che prevedeva dei cerchi dedicati e una tinta azzurra anch'essa dedicata, tinta che in questo caso non è presente essendo di un più banale grigio. Aspetto "straniante" per questa Lancia Delta II Serie MY98 con targhe bulgare e in Verde Derby, tinta poco diffusa sull'ultimo restyling di Delta. Non so dirvi se l'adozione delle targhe bulgare sia per sgravi assicurativi o l'esemplare ha effettivamente vissuto in Bulgaria in tempi non recenti, quel che è poco ma sicuro è che le condizioni non sono affatto buone. Chiedo venia per le foto di scarsa qualità. Un piccolo commerciale "artigianale" che da me è ancora abbastanza visibile è questo Antonelli Falcon 75.1 2.5TD '90, un must delle aziende edili, anche questo esemplare appartiene ad una di quelle insieme ad un altro Falcon più nuovo, ovviamente le condizioni rispecchiano l'utilizzo. Un po' di tempo fa vi avevo già proposto questo Chevrolet Blazer S10 4.0 5p II Serie '00 italiano sin dalla prima immatricolazione, ve lo ripropongo in queste foto notturne dato che nel frattempo ha cambiato cerchi, è passato dai suoi originali a dei brutti (almeno a mio gusto) cerchi giganti molto american style, almeno il disegno del cerchio interno non è male. Mentre scrivo e riguardo le foto precedenti mi sono reso conto che prima non c'era nemmeno il grosso "bull bar" anteriore. Qualcosa di decisamente più europeo questa Audi 80 B4 1.6 Avant '94 in mano ad un signore abbastanza anziano, risulta essere in condizioni di utilizzo frequente ma almeno conserva due dei quattro copricerchi originali dal bellissimo disegno. Concludo con questa Mercedes CLK 200 Kompressor Cabriolet W208 '03 in una configurazione esterni/interni/capote semplicemente SPETTACOLARE. Curiosamente risulta importata nel 2020, la configurazione effettivamente è poco italiana, il problema è che a quanto mi ricordo questa motorizzazione "piccola" era specifica per il nostro mercato e le nostre leggi fiscali, un vero mistero quindi. E' una delle ultime W208, immatricolata quando era già uscita la W209, risulta essere in eccellenti condizioni.
  9. Solo secondo me queste erano su una base più piccola della classica Y/Ypsilon che intendiamo oggi? Sembrano quasi su base Seicento o comunque qualcosa di più vicino a Yaris 1 o Micra 3 come concetto dimensionale.
  10. E' del '91 come ho scritto anche nella didascalia, ed effettivamente le SX da me erano quasi tutte in rosso; Inoltre avevano l'adesivo dell'allestimento di colore bianco che sbiadiva ancora più velocemente di quello nero della CLX...direi che allora è quasi sicuramente una SX.
  11. Confermo, è quella. Come vedi purtroppo le scritte non ci sono più essendo adesive, effettivamente penso anche io possa essere una Ghia perché le CLX che ho in archivio non hanno le stesse caratteristiche estetiche di questa.
  12. Beh, nonostante la giornata particolare (per la mia città, io non tifo) vi propongo un reportage di storiche. Iniziamo soft con una Fiat Uno 1.0 5p II Serie '94, vettura diffusa ancora oggi nonostante sia fuori produzione (o meglio fuori dal listino Italiano) da quasi trent'anni ma che ho deciso di fotografare per essere di fatto una ''fine serie'' (se la intendiamo come gamma precedente alla Start), molto rara con le targhe alfanumeriche originali. Si tratta di un esemplare ben tenuto nella configurazione più classica della Uno. Restiamo sul tema con qualcosa di decisamente meno comune, una Fiat Uno 45 Sting II Serie '90, rara versione dotata di 903 che fu a listino solo per sei mesi all'inizio delle vendite della Uno seconda serie e che si rifaceva alla linea della Sting precedente, fu ben presto sostituita dalla meno rara Trend. Questa fotografata non è perfetta ma è comunque in una rara tinta metallizzata (le poche vendute erano tutte pastello) ed è anche incattivita dai cerchi in lega. E visto che siamo in vena di Uno ecco anche una Fiat Uno 45 5p I Serie '88 importata da usata a metà anni '90, configurata in Verde Night risulta essere in eccellenti condizioni, questa tinta tendeva ad opacizzare in pochissimo tempo, l'unico dubbio mi viene sulle coppette coprimozzo, sembrano provenire da altro anche se non capisco da cosa. Questo ve lo propongo solo per chiedervi una cosa, la foto è veramente pessima, qualcuno riuscirebbe a leggere la targa di questo Nissan Trade 2.0? Ci ho provato in tutti i modi senza successo (dovrebbe essere BO-G). Per il resto si tratta di un mezzo usato da un fioraio e versa in catastrofiche condizioni. Torniamo alle utilitarie torinesi con questa Fiat Panda 750 Young '91, anche in questo caso auto di grande diffusione fotografata per la livrea non comune, difatti la Young con questi adesivi fu prodotta nel solo '91 poco prima dell'aggiornamento con la nuova mascherina, risulta inoltre essere veramente in eccellenti condizioni. La abbino a questa più rara Fiat Panda 900 Regimental '93, versione speciale che aveva qualche accessorio di serie come le barre portapacchi sul tetto e degli adesivi sull'ultimo montante. Al contrario della precedente risultava praticamente distrutta e difatti è stata demolita poco dopo lo scatto. Sbiadita ma tutt'altro che distrutta era invece questa Ford Fiesta 1.1 CLX 5p III Serie '91 che purtroppo risulta anch'essa radiata, in questo caso mi dispiace perché con poco tornava veramente bella. Ci tengo a precisare che l'allestimento CLX non è certo, sono andato ''ad occhio''. Molto carino questo Toyota Land Cruiser J90 3.0TD 3p '96 che in questa configurazione ''corta'' appare molto ''giocattoloso'', almeno in foto dato che dal vivo è comunque un bestione. Al netto dello sporco è un ottimo esemplare, sicuramente in mano ad un appassionato. Ora un trittico di Volkswagen di vario genere. La prima è questa classica ma sempre bella Volkswagen Golf 1.3 GL 5p II Serie '87 ancora nel primo MY coi diflettori alle porte. Molto ben tenuto questo esemplare in un bel blu, la mascherina a quattro fari è ovviamente non originale, anche se la montano così tante Golf da essere diventata ''indirettamente'' originale. La seconda è questo Volkswagen Maggiolino Mexico '83 ma ritargato nel 1991 e soprattutto con le targhe rifatte nere e in formato quadrato (tra l'altro poco coerenti visto che non le ha mai avute questo esemplare), purtroppo non è l'unica modifica non originale ma, anzi, di originale c'è ben poco. Se posso passare su ai cerchi e al colore, non posso proprio sopportare l'assenza di paraurti, illegale e antiestetica. Ultima del trio è questa Volkswagen Golf Cabriolet Joker III Serie importata da noi nel 2003, questa particolare versione era disponibile nel nord Europa e prevedeva i paraurti completamente in tinta, degli adesivi (presenti nella seconda foto, che pubblico solo per quelli data la scarsa qualità) e i cerchi in lega BBS di serie. Le condizioni non sono perfette ed appartiene quasi sicuramente ad un militare NATO. Torniamo in Italia con questa Fiat Regata 70 II Serie '88 che appartiene ad una famiglia e viene usata come auto principale (forse l'unica che hanno), cosa praticamente unica ormai. Condizioni nel complesso molto buone, purtroppo le foto di scarsa qualità la mortificano molto. Appartenente ad un appassionato invece questa BMW 520i E34 '92 che con pochissimo tornerebbe perfetta, configurazione classica ma molto ''losca'' come dev'essere da buona BMW. E' e resterà sempre una delle BMW più belle in assoluto. Concludo con una grandissima rarità che avrebbe meritato foto nettamente migliori, ma l'ho avvistata ''a sorpresa'', di sera e dall'altro lato della strada, e come se non bastasse c'era anche l'anziano proprietario dentro. Parlo di questa clamorosa Ford Escort XR3i III Serie '85 con una delle primissime targhe bianche napoletane e in perfette condizioni, con il classico spostamento after market della targa sul paraurti per mettere la fascia catarinfrangente tra i fari, un must negli anni '80. Questa versione sportiva di Escort terza serie è appunto oggi rarissima, soprattutto se si tratta di un esemplare conservato come in questo caso.
  13. Assolutamente no, tutte le Trabant e le progenitrici erano a trazione anteriore, il che le rendeva relativamente moderne come concezione alla loro uscita (primi anni '50 e seconda metà per le Trabant ''vere'') per essere delle auto concepite ''nel polo cattivo e povero'' del mondo. Qui la scheda tecnica della P601 al quale mi riferivo: https://www.linkmotors.it/scheda-tecnica/auto.php?id=5106 Comunque Panda e Cinquecento ribadisco che non sono da considerarsi concorrenti, Panda non è piccolissima e soprattutto avevano clientela diversa, il Pandino veniva preso soprattutto da persone di una certa età (per la normale) o neopatentati maschi, la Cinquecento aveva un pubblico molto più femminile e giovanile. Ovviamente quando erano nuove, poi nel tempo il tutto si è miscelato anche se un po' si riesce ancora ad avvertire dopo treent'anni, almeno da me al sud.
  14. Sbagli proprio a contestualizzare il momento storico, e dire che probabilmente sei anche più grande di me. Il 1991 non è il 1998, nel 1991 un'auto come Lucciola non era proponibile in paesi (Polonia e co) dove l'auto più diffusa a trazione anteriore era questa (a parità di segmento, che in quei paesi sono concepiti diversamente dai nostri): O al massimo, per i più avveniristici e benestanti: E non dobbiamo dimenticare che doveva sostituire 126, a trazione posteriore si, ma comunque doveva sostituirla. Questo vale anche in Italia, all'epoca l'utilitaria media ero proprio 126, e in generale l'auto con concezione più moderna sul mercato era la Tipo, nel segmento B c'era ancora Uno, nel segmento A appunto 126 o Panda, che come abbiamo analizzato non erano rivolte alla stessa clientela. La gente avrebbe guardando in modo straniante e poco rassicurante la Lucciola, non si era abituati all'auto con linee tonde e ad ispirazione moderna (secondo la nostra mentalità del 2023). Magari avrebbe avuto successo, ma perché rischiare? E' sempre questo il punto, soprattutto in un segmento così poco remunerativo come l'A, il rischio flop era dietro l'angolo e in Fiat già avevano buttato miliardi con lo sviluppo di Binio mai nata, avevano buttato miliardi per lo sviluppo della OKA che poi è andata a Lada, perché rischiare di buttarne ancora di più per lo sviluppo di un'auto che, anche se avesse avuto successo, sarebbe rientrata negli investimenti dopo anni? Il 1998 è diverso, all'epoca c'erano già le auto tondeggianti e soprattutto i mercati di riferimento di Matiz erano la Corea e l'Est, paesi che si stavano già abituando a queste linee, poi che fece il boom da noi è stato perché è stata una delle prime A mainstream con le cinque porte (e in Fiat l'avrebbero fatta a tre) e i prezzi scontatissimi (con gli incentivi veniva per un tozzo di pane).
  15. Beh Giolito è interno a Fiat da quando gestisce l'HUB, direi che è proprio costretto a non fare critiche sui prodotti presenti e passati, è come dire che il tuo capo fa schifo e non ne azzecca una (pov: la realtà).
  16. Condivido parzialmente quest'affermazione che mi dà modo di ampliare il discorso. Io vivo nella regione dove Cinquecento è ancora SESTA auto più diffusa a 32 anni dal lancio, sono ancora scelte da neopatentati/e squattrinati, da persone anziane che spesso cambiano Cinquecento per Cinquecento, e in generale gli esemplari che compaiono sul mercato (anche se distrutti) vengono venduti in un batter d'occhio, segno che un progetto così scadente dal punto di vista ingegneristico non doveva esserlo... Semplicemente molti di voi ragionano sulla propria esperienza e sul proprio vissuto, da me una Twingo (e io amo Twingo, basta vedere la mia immagine di copertina sul profilo) non viene/veniva scelta dalla stessa gente che compra una Cinquecento, questo perché i costi di manutenzione sono nettamente maggiori e 30 cm in città sono 30 cm. Pensate che da me ci sono parchi residenziali in piena città dove i posti auto sono concepiti per le 600 degli anni '50 e spesso non ci entra più di una Cinquecento o una Seicento, lì si è quasi costretti ad andare su una delle due o nei limiti, per chi vuole fare il più fighetto, su Smart/IQ. Se in Fiat avessero concepito un'auto tipo la Lucciola, stilisticamente molto avanti, avrebbero lasciato scoperta una grande fetta di mercato del sud Italia, dove talvolta Cinquecento e Seicento erano prime in classifica nelle vendite, e in generale la Polonia del '91, secondo mercato di riferimento per Cinquecento, non era pronta ad un'auto come Lucciola, troppo moderna per persone che venivano da auto con concezione sovietica. Infine, tutta la gente che cambiava le 500 e le 126 (nel 1991 giravano ancora 3 milioni e mezzo di 500 secondo Quattroruote) sarebbe andata su altro, forse su Panda, ma probabilmente puntavano alla concorrenza giapponese che all'epoca si stava affacciando sul nostro mercato in modo prepotente grazie all'eliminazione dei dazi. E allora torniamo al punto iniziale, perché spendere miliardi per progettare un'auto come Lucciola che non aveva alcuna certezza di produrre utili quando questi utili li ottenevi sicuramente con molti meno investimenti facendo Cinquecento?
  17. Secondo me non arriva nulla per una questione molto più semplice dello sciopero, ovvero essendo la sbarra aperta è automaticamente spenta anche la telecamera che prende le targhe in uscita, pertanto loro hanno la targa in entrata ma non quella in uscita e ciò rende automaticamente ''invalido'' il documento di pagamento, almeno a ''logica'' credo sia così.
  18. La Seicento all'interno dà un'idea di auto low-cost di qualità scarsissima che invece Cinqucento, soprattutto i primi esemplari, non dà. Certo magari Seicento avrà qualche accessorio in più come il clima o il doppio airbag, ma Cinquecento è molto più concepita come auto rispetto a Seicento che è una ''trappola''.
  19. Ragioni troppo come se stessimo parlando di auto moderne, la Coupè pesa poco più di 1000 kg e 140 cv sono più che soddisfacenti per avere delle prestazioni più che ottime. All’epoca l’auto media era 60 cv, non 150 come oggi...
  20. Questo secondo me è il momento giusto per prendere una delle ''normali'', sono ancora accessibili anche in buonissime condizioni. Dall'anno prossimo che compie trent'anni (con tutti gli sgravi fiscali connessi) ci sarà un boom delle quotazioni, cosa che già stiamo avvertendo appunto sulla 2.0 5l.
  21. Leggendo un po' gli ultimi messaggi ho pensato ad un confronto ''mentale'' di segmento B Fiat dalla Uno seconda serie alla Punto '12 avendole avute tutte in famiglia. Uno seconda serie la ebbe mio zio dal 1996 al 2004, era una 45 base a cinque porte di colore rosso presa usata con 7 anni (e molti km), io la ricordo abbastanza bene e ricordo che il problema principale fosse il fatto che perdeva pezzi a caso, in particolare ricordo un episodio in cui alzai da solo il finestrino posteriore a manovella (all'epoca non ero abituato, mio padre aveva una Golf 3 con i vetri elettrici) e mi rimase la manovella in mano. Meccanicamente però andava benissimo e non faceva un filo di fumo nonostante mio zio non è mai stato particolarmente portato a fare manutenzione. Punto prima serie l'ha avuta mio nonno dal 2008 al 2016, la prese a 71 anni da un signore a sua volta 85enne ed era in condizioni eccezionali, parliamo di una 55 6Speed (quella con cambio a 6 marce) del 1995. Mio nonno era come mio zio, ovvero non molto avvezzo alla manutenzione ma nonostante ciò non ha mai dato un problema, nemmeno il cambio che si diceva soffrisse molto la marcia in più (e mio nonno camminava costantemente in seconda o al massimo terza in autostrada), l'unica cosa che segnalo è la lamiera ''molto debole'' della carrozzeria, bastava anche una piccola pietrina per creare un bozzo su. Punto seconda serie ce ne sono state tre in famiglia, tre zii su tre da parte materna ne hanno avuta una. Il primo ad averla fu uno zio che la ebbe come auto aziendale, di questa ricordo nulla o quasi perché l'ha avuta dal 2001 al 2004 ma essendo nuova (e basicissima) non credo diede noie. Il secondo ad averla fu un mio zio di Roma, la prese dalla sorella con appena 28k km nel 2005 (era del 2000 la Punto), una banale 1.2 a tre porte ma ben accessoriata, i pochi km non mostrarono grandi problemi a livello motoristico ma ebbe non pochi ''problemi'' a livello estetico, nel 2005 infatti appariva già con ampi segni di scolorimento (era blu met.) e nel 2008 quando la cambiò praticamente era diventata blu chiaro pastello. La terza e ultima l'ha avuta lo zio della Uno seconda serie, questa è stata presa in condizioni di ''cassone'' quando aveva già 13 anni nel 2016 (era del 2003, una delle ultime), a livello di motore non diede noie ma segnalo che gli interni col sole cacciavano una puzza di plastica nauseante, ottima la qualità delle stoffe interne che non si strappavano nemmeno con un cane di 40 km posizionato sul sedile posteriore (non è un esempio casuale, mio zio aveva proprio un cane del genere ). Punto seconda serie restyling la ebbe mio zio quello delle auto aziendali, di questa ne ebbe ben 4 perché le rubavano come se fossero caramelle, essendo tutte nuove anche volendo non c'era il tempo materiale di testare eventuali problemi. Grande Punto ne ebbe sia una lui, che non commento nemmeno perché era nuova (avuta nel 2009) e una la ha mio cugino, 1.3 Multijet 75cv con 100k (presa nuova dal nonno nel 2008 ed ereditata da lui nel 2015), questa a livello di motore è una bomba ma da tante piccole noie che rompono, come ad esempio le maniglie che si rompono di continuo, le manovelle dei vetri posteriori che si bloccano, il cassetto portaoggetti che si apre ad ogni frenata e ha un problema serio al servosterzo che ogni tanto blocca il volante in posizione dritta (ma nessun meccanico riesce a trovare quale sia il danno). Punto '12 la ebbe lo zio delle aziendali già citato, questa la metto solo per segnalare il fatto che fosse una ''base'' con la sorpresa della plancia della vecchia Grande Punto, caratteristica delle Punto '12 base consegnate nel primo anno di commercializzazione. In conclusione come dimostrano le ''mie'' esperienze, tutte le utilitarie Fiat avevano degli ottimi motori indistruttibili ma davano tante piccole noie come dice stev66, che a lungo andare rompevano non poco, e in generale la qualità dei materiali non era esaltante. Piccola curiosità finale, una Punto la stava per prendere anche mio padre nel 2009, una Classic nuova di concessionaria che veniva 7500 con gli incentivi (dando dentro la Golf 3 GTI...), il concessionario per provare a piazzare una GP a prezzo maggiore si inventò alcune cazzate tipo ''essendo nera durante la consegna possono crearsi delle microlesioni sulla vernice'' oppure ''non so se le producono ancora'', cazzate che fecero cambiare idea a mio padre. A fine '09 prendemmo una Scenic con tre anni a 8000 euro (un affare all'epoca) che abbiamo ancora oggi e col senno di poi dico: meglio così! Scusate la lunghezza del messaggio ma mi piace raccontare queste cose.
  22. Guardando le immagini di Corsa B mi viene da pensare che fossero riprese nemmeno da troppo lontano, al massimo un centinaio di metri. Con una banale fotocamera digitare odierna verrebbero delle foto ''da copertina'', ma ormai questo terreno Opel sarà bello che andato.
  23. Qualche moderna anche da parte mia. Iniziamo con un'auto di dubbio gusto a livello estetico e che pare fosse un colabrodo a livello meccanico, tuttavia la si apprezza proprio per queste sue caratteristiche. Parlo di questa Chrysler Sebring 2.0TD III Serie '08, quella su cui poi basarono la Lancia Flavia, senza dubbio la 200 più brutta tra le quattro serie esistite. Questo esemplare in grigio risulta anche in condizioni migliori rispetto la media di queste auto. E se una non vi basta ecco anche un'altra Chrysler Sebring 2.0TD III Serie '08 ma in un più classico nero e in altrettanto più classiche condizioni MOLTO sfruttate. Cambiamo totalmente categoria con una che a livello estetico è veramente bellissima, Fiat 500 1.2 Anniversario MY15 '17, serie speciale con allestimento vintage della 500 che ha riscosso un successo molto limitato (credo che di base ne abbiano fatte proprio poche), io la metterei praticamente subito in garage. Segnalo che questa ha il cambio automatico, non so se fosse di serie su questa serie speciale o è un optional. Altra auto che ha avuto pochissimo successo nonostante al lancio fu enormemente pubblicizzata è questa DS 3 1.2 Cabriolet '17, cabriolet un po' diversa dal solito e con una capote dal disegno veramente strano, non ho mai capito il perché di quel lunotto così piccolo e squadrato. Se non erro nel 2017 ne vendettero circa una ventina da noi di DS 3 in questa versione scoperta. Un po' di tempo fa vi proposi una curiosa Chrysler Ypsilon con targhe polacche e guida a sinistra dicendo che ne avevo viste altre; Eccone infatti un'altra, una Chrysler Ypsilon 1.2 '12, grazie ad un sito ho scoperto che questa (e anche l'altra) originariamente avevano targa inglese, quindi sono state portate in Polonia da usate e convertite alla guida ''normale'' con pezzi, spero, nuovi. Pochi ricorderanno l'esistenza di questa versione, Volkswagen Polo FUN 1.5 TDI IV Serie '05, versione rialzetta della Polo precedente al restyling che portò la ben più conosciuta Polo Cross, io personalmente adoro questa versione, ancor di più in questa bella tinta blu metallizzata. Una presenza quasi ''spiritica'' nel listino italiano questa Opel Astra J 1.6 CDTI Sedan MY15 '17, questa andava ad essere una sorta di versione restyling che cercava di avvicinarla ad Astra K rimanendo sul corpo vettura della J, sicuramente è l'Astra ''con la coda'' più gradevole in assoluto dopo la F. Sempre in tema Opel ecco anche un'Opel Ampera A, berlina elettrica che io ho sempre trovato molto molto gradevole a livello di design. Chissà quanto ci ha messo ad arrivare dalla Polonia (ha targhe polacche e non credo sia per l'assicurazione, la vidi in periodo di vacanze natalizie) con il motore elettrico. ''Musica di Quark'' Uno dei più grandi misteri dell'umanità è cosa spinse BMW a fare questa Mini Coupé 1.6 Cooper '13 dal design così tanto strambo, credo che costò anche un botto a livello di sviluppo e uscì in un periodo in cui questa categoria di auto era morta e sepolta. ''Fine musica di Quark'' Probabilmente pochi riusciranno a captare la rarità di questa Renault Megane 1.5 DCi Van II Serie Ph.2 '07, da noi già le auto van non hanno mai riscosso un successo clamoroso, ancor di più se straniere e di segmento C come questa, penso sia l'unica mai vista! Concludo con una Fiat molto poco ''nazionale'', una Fiat Albea 1.4 I Serie MY06 '06, versione a tre volumi della Palio che era venduta all'est (almeno con questo nome, mi pare che l'analoga versione sudamericana fosse la Siena), io l'ho sempre trovata gradevole e secondo me da noi avrebbe riscosso anche un po' di successo se fosse stata importata, magari a marchio Innocenti. Anche questa proviene dalla Polonia ed è passata da noi, probabilmente, per le vacanze.ù
  24. Vedo male o questa aveva un gradevole frontale sullo stampo di Vectra A?
  25. Ho un paio di dubbi: essendo così camuffata, ha mai girato ufficialmente su strada? Non la ricordo in nessuna foto dell'epoca. Il passo, la maniglia porta e i cerchi sembrano quelli di Astra G, non è che questa volevano farla leggermente più grande e appunto su pianale Astra?
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