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__P

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  1. Perché sulla benzina si è sulle diesel no? Tanto più che la 180cv ha “solo” un vento cavalli i meno, mica si parla di un 1.5/6 da 115cv eh... ? Alla fine è questione di estetica, mica chissà cosa! E se uno preferisce un’estetica più sportiva e vuol pagarla, non vedo perché non la si possa offrire, come d’altronde fanno già in alcuni mercati. Ripeto, come già scritto all’epoca, sono scelte di marketing e commerciali mica filosofiche: se in un determinato mercato c’è una forte propoensione al tuning, o c’è forte richiesta di kit estetici originali lo si propone come optional, tanto montarlo su di una Veloce o su di una Super gli costa lo stesso, ed anzi sulla seconda ci guadagnano anche... ?
  2. Sulla base delle preziose informazioni che di tanto in tanto @poliziottesco ci fa dono, ho aperto questa discussione con il fine di raccoglierle tutte in un unico thread, così che non si vengano a disperdere nei topic dei singoli modelli. Stando quindi a quanto riporta @poliziottescoed aggiungendo qualcosa di letto sui media del settore, sui fuochi di casa AM ci sono: - Vantage MT - Vantage Convertible - Vantage Coupé e Convertible AMR V8 - DBS Superleggera - DBX - High-end mid-engine Coupé - Valkirye A marchio Lagonda invece ci dovrebbe essere: - high-end sedan BEV - Coupé BEV - CUV BEV @poliziottescose hai o avrai qualche altra succosa news dalla perfida Albione ti chiedo cortesemente di utilizzare questo spazio per discuterne... ?
  3. Scusa ma ne stai sparando a manetta di cavolate... ? La Maserati non arriverà prima del 2019, mentre Jeep new Cherokee è ben lontana da venire, visto che appena lanciato il restyling dell’attuale! Trollare da un’altra parte no??? ?
  4. Come volevasi dimostrare... trattasi di finto sgoooooop!!! Patetici ??‍♂️
  5. La fiancata effettivamente può ricordare quella di Stelvio, però lo specchio uhm... non sarebbe condiviso con la D-CUV... ? Il portellone è ancora ben camuffato, ma con una forma iso Audi/Insignia SW, mentre il paraurti sembra preso da una Q7. O il reparto prototipi c’ha giocato parecchio con una Stelvio per ricavarne questo mulotipo, oppure si tratta di roba cinese come l’altro mulo, spacciato pe C-SUV Fiat qualche tempo fa.
  6. A me puzza un po’ sta cosa sinceramente! Mi sembra impossibile che in autostrada o tangenziale non si riesca a fotografare anche il frontale volendo. Un po’ a voler cercare uno scoop a tutti costi dal mio punto di vista. Boh... muletto si, ma non sono così sicuro possa essere qualcosa di Alfa e tantomeno Maserati.
  7. __P

    Jeep Compass 2017

    Direi proprio di sì... alla fine è una Renegade a passo lungo ?
  8. OMAGGIO AL “PAPÀ’” - Nobuhiro Yamamoto è un considerato alla pari di un mito da tutti gli amanti della Mazda MX-5, la spider giapponese che in quattro edizioni si è affermata per le sue doti di agilità e leggerezza. L’ingegnere giapponese ha curato lo sviluppo della MX-5 fin dalla prima generazione (lanciata nel 1989) e di alcune celebri Mazda da corsa, come la 787B vincitrice a Le Mans nel 1991, riuscendo a migliorare la MX-5 senza mai farle perdere il suo Dna. Ora la Mazda gli rende omaggio e lancia un’edizione in quattro esemplari della MX5 1.5 con il tetto in tela, la Yamamoto Signature, specifica per l’Italia e ordinabile dal 17 maggio al prezzo di 37.500 euro. HA IL 1.5 - La Mazda MX-5 Yamamoto Signature è la seconda serie speciale delle tre messe in cantiere per l’Italia dalla Mazda, che lo scorso mese ha annunciato la Grand Tour: ha un portapacchi sul baule posteriore e si rivolge quindi agli amanti dei weekend fuori porta. La Yamamoto Signature invece ha un’indole più sportiva, come si nota chiaramente dalle rifiniture rosse a contrasto con la carrozzeria nero Jet: sono sul labbro anteriore, i cerchi, le pinze dei freni, il volante, il pomello del cambio ed i sedili. Stando alla Mazda, la Yamamoto Signature è identica alla MX-5 che lo stesso Yamamoto ha personalizzato per se stesso. Il motore è il 1.5 della Mazda MX-5 già in vendita, che eroga 131 CV e permette alla due posti di scattare da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi, complice il peso di soli 875 kg. PIÙ CATTIVA CON IL KIT - Compreso nel prezzo della MX-5 Yamamoto Signature c’è un kit di miglioramento per il comportamento su strada, composto da molle e ammortizzatori sportivi della Ohlins, cerchi alleggeriti di 16”, pneumatici semi-slick Toyo R888R e freni maggiorati di 28 cm “griffati” Brembo davanti e Nissin dietro. Questi accessori rendono l’auto più reattiva e coinvolgente da guidare, ma vanno montati su richiesta perché il cliente deve prima chiedere l’omologazione: al pari di tanti optional che vanno a modificare la dinamica dell’auto, come appunto i freni o le gomme (i pneumatici 205/50 non disponibili per le altre MX-5), bisogna modificare la carta di circolazione e di conseguenza va fatta richiesta alla Motorizzazione. La Mazda però ci ha assicurato che si tratta di una formalità, visto che tutti i passaggi burocratici sono già stati completati dalla casa madre. alVolante.it
  9. Sono chiusi perché di sostanza ce n’è poca su cui discutere, e non a tutti piace doversi sorbire la lettura di pagine e pagine di onanismo cerebrale con la speranza di trovare qualche informazione reale ed interessante. Per cui ti rinnovo l’invito a continuare ad usare questo per parlare dei futuri modelli dei brand americani di FCA Group.
  10. __P

    Jeep Compass 2017

    Dopo l'anteprima mondiale allo scorso Salone di Ginevra la Jeep Compass Night Eagle debutta nelle concessionarie italiane. La Suv si proporrà con un prezzo di partenza di 28.500 euro, cifra con la quale si potrà acquistare una versione equipaggiata con il 1.4 MultiAir da 140 CV con cambio manuale e trazione anteriore. Anima dark. La Night Eagle si caratterizza per dettagli stilistici e finiture di colore nero pensati per donare alla Suv un look dark: tra questi vi sono la nuova calandra e le cornici dei fendinebbia in tinta Gloss Black, lo stesso colore ripreso anche dai cerchi di lega da 18". A completare l'allestimento estetico sono presenti i badge Night Eagle, mentre dal punto di vista delle dotazioni interne l'allestimento propone di serie accessori come l'infotainment Uconnect Nav con schermo da 8,4 pollicie compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay, la videocamera di retromarcia ParkView e le sellerie in tessuto e tecno-pelle. Oltre al 1.4 MultiAir, la Compass Night Eagle è disponibile anche con i diesel 1.6 MultiJet II da 120 CV e 2.0 MultiJet II da 140 CV: quest'ultima è l'unica versione con cambio automatico a nove rapporti e trazione integrale. quattroruote.it
  11. __P

    Aston Martin DB11 AMR 2018

    L'Aston Martin ha finalmente tolto i veli alla AMR, la più cattiva delle DB11. L'attesa sportiva della Casa britannica monta un V12 di 5,2 litri da 639 CV a 6.500 giri e 700 Nm di coppia massima a 1.500 giri, abbinato al noto automatico ZF a otto marce. È in vendita con prezzi a partire da 174.995 sterline nel Regno Unito, da 241.000 dollari negli Stati Uniti e da 218.595 euro in Germania, con prime consegne previste entro l'estate. Caratteristiche. Lunga 4 metri e 75, larga 1,95 e alta 1,29, l'Aston Martin DB11 AMR presenta alcuni particolari in fibra di carbonio, come lo spoiler anteriore e le calotte degli specchietti. Secondo la Casa è in grado di toccare i 334 km/h e di bruciare lo 0-100 in 3,7 secondi. A livello estetico, oltre alla vasta scelta di colori standard e opzioni di finitura, la DB11 AMR è disponibile in tre colorazioni specifiche e in una variante a tiratura limitata (100 esemplari) in Stirling Green a cui si abbinano dettagli Lime, come il profilo basso della scocca, che senza soluzione di continuità segue il perimetro fino all'estrattore in coda, la stripe sul cofano e le massicce pinze freno, in bella mostra dietro i cerchi di lega da 20", che calzano gomme da 255/40 all'anteriore e da 295/35 al posteriore. A bordo, tutto è rivestito di Alcantara e pelle con cuciture a contrasto, loghi AMR su battitacco e poggiatesta e non mancano finiture in fibra di carbonio. Equipaggiamento. Della dotazione di serie fanno parte, fra l'altro, il climatizzatore automatico bizona e due display, quello digitale da 12,1 pollici della strumentazione e quello touch da 8", che proietta le immagini a 360° del sistema Park Assist (sensori e telecamere anteriori e posteriori) e consente di gestire tutte le funzioni del sistema d'infotainment di nuova generazione. Completano il quadro la connettività Bluetooth, il kit d'integrazione per iPod e iPhone e il navigatore satellitare. quattroruote.it Topic Spy: http://www.autopareri.com/forums/topic/63449-aston-martin-db11-s-spy
  12. Eh si... ricordo benissimo che c’era chi ne faceva una questione di filosofia! ? Infatti qualche mese dopo, i pack Veloce erano presenti a listino in diversi paesi europei... eh si filosofia ?
  13. Sinceramente preferisco di gran lunga i frontali delle RR di serie. Piccolo confronto con l’auto che più le si avvicina...
  14. Immagini prese da vari profili Instagram Dal mio punto di vista... decisamente bella e riuscita. Promossa a pieni voti!!!
  15. Potrebbe essere! Imho, queste versioni Competition sono una “risposta” alle AMG “S”.
  16. Infatti! io avevo riaperto il thread con lo spunto delle versioni PHEV su qui stanno lavorando da qualche tempo, visto che l’intervista a Fedeli ha più di un anno. Ma sembra sia più interessante parlare di fuffa e dell’Alfa che vorrei! Quindi vista la mancanza (di voglia di parlare) di argomenti “seri”... si richiude! Per parlare della solita filosofia del brand, c’è una specifica discussione ad alto tasso di fuffa... cercatevela se ne avete voglia!
  17. Vorrei sottolineare questo punto, sul ruolo di Fedeli... “ORIZZONTI AMPLIATI - Cambio di ruolo per l’ingegner Roberto Fedeli(nella foto): da responsabile tecnico di Alfa Romeo e Maserati a numero uno per l’innovazione per l’intero gruppo FCA. Il suo compito sarà quello di traghettare tutti i marchi (inclusi quelli “americani”, quali Jeep, RAM e Chrysler) verso le più moderne tecnologie, quali l’elettrificazione e la guida autonoma, sulla quale FCA sta lavorando insieme a BMW. Già in passato, intervistato da alVolante (qui la news), Fedeli aveva anticipato come le nuove Giulia e Stelvio fossero state pensate fin dall’origine per l’adozione di motori ibridi” alVolante.it
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