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  1. __P

    Brabham BT62 2018

    Per il momento le uniche due certezze sono un video caricato ufficialmente su Youtube ed in cui del bolide lanciato su una pista si percepisce solo il rumore pieno del motore V8 ed un invito fatto via web a stampa e appassionati per l'evento di presentazione fissato per il 2 maggio. Per scoprire i segreti della Brabham Automotive BT62 - l'ennesima hypercar che arriva sul mercato forte, oltre che di una ingegneria estrema e di prestazioni da record - si dovranno dunque attendere ancora due mesi, ma è certo che dal 'cappello magico' di questo storico costruttore di auto da corsa uscirà qualcosa di diverso e interessante, forse legato (anche nel design) alle tradizioni delle Formula 1 made in England. Una ricostruzione diffusa su vari siti web prefigura la Brabham Automotive BT62 come una berlinetta in perfetto stile racing, in cui i musetto riproduce quello delle monoposto degli Anni '60. Il lancio della nuova hypercar da parte della nuova società - fondata qualche mese fa da David Brabham, uno dei tre eredi del celebre Jack - potrebbe coincidere con il ritorno di questo nome nello sport motoristico, che aveva chiuso l'attività nel 1992. A parte le speculazioni che vedrebbero il nome del 'vecchio' team dell'australiano Jack Brabham affiancarsi in F1 a quello della Force India, la prospettiva più concreta - di cui riferisce il magazine britannico Autocar - sembra essere quella di un programma analogo a quello realizzato da McLaren, cioè la produzione in piccola serie di auto ad alte prestazioni per uso stradale (che danno grandi ritorni economici) affiancate da versioni per la pista, destinate ai driver di tutto il mondo, vetture queste che - anche per il business delle revisioni e dei ricambi - generano ritorni economici ancora più importanti. ansa.it 5.4 V8 da 700 cv Meno di 1000 kg 1200 kg di downforce
  2. La Porsche amplia la propria gamma di ibride introducendo la nuova versione plug-in della Cayenne, la E-Hybrid. La Suv sfrutta lo stesso powertrain della Panamera 4 E-Hybrid, proponendo prestazioni migliori rispetto a quelle della Cayenne S abbinate a consumi nettamente inferiori. Meno assetata ma più potente. La nuova Suv ibrida sfrutta un V6 benzina da 340 CV, più potente di 7 CV rispetto al modello uscente e aggiornato sotto vari aspetti per migliorare ulteriormente l'efficienza. La vera novità riguarda la parte elettrica: il sistema ibrido può infatti contare su una nuova unità da 136 CV, più potente del 43% e sufficiente a garantire buone prestazioni anche in modalità puramente elettrica. Una batteria agli ioni di litio da 14.1 kWh consente di percorrere fino a 44 km in modalità elettrica, durante i quali la Suv può raggiungere una velocità massima di 135 km/h. Ciò consente, insieme a nuove logiche di funzionamento del sistema ibrido, di portare i consumi tra i 3,2 e i 3,4 l/100 km nel ciclo Nedc, con un assorbimento d'energia tra i 20,6 e i 20,9 kWh/100 km. La potenza complessiva del powertrain raggiunge i462 CV e 700 Nm e, grazie a logiche di funzionamento derivate dalla 918 Spyder, in alcune modalità permette di sfruttare tutta la coppia elettrica istantaneamente, offrendo così un'esperienza di guida più sportiva e coinvolgente. La velocità massima è di 253 km/h e lo scatto da 0 a 100 km/h viene portato a termine in cinque secondi netti. Sempre connessa. Per fare il pieno di elettroni con il sistema opzionale da 7,2 kW bastano 2,3 ore mentre sfruttando una presa domestica da 10 Ah si può ripristinare l'autonomia elettrica in meno di otto ore. Tramite il Porsche Communication Management i proprietari potranno controllare lo stato della propria Cayenne E-Hybrid direttamente dal proprio smartphone, sfruttando l'app Porsche Connect per visualizzare lo stato della ricarica, l'autonomia residua e gestire alcune funzioni da remoto, come il controllo della climatizzazione, anche a motore spento. Il Porsche Charging Service permetterà inoltre di utilizzare colonnine pubbliche appartenenti a diversi provider tramite un unico account Porsche ID sul quale verranno addebitati i costi di ricarica. Nuovi optional per tutti. Con l'introduzione della nuova Cayenne E-Hybrid la Porsche ha presentato anche alcune dotazioni che saranno da subito disponibili per tutte le motorizzazioni della gamma. Tra le nuove opzioni sono presenti un inedito head-up display, dei sedili massaggianti e dei cerchi di lega da 22". quattroruote.it e Porsche su Instagram
  3. Ovvio che no! E grazie per le informazioni... ? Il pianale/telaio/piattaforma di Portofino è modulare e ciò significa che hanno parti comuni accoppiati a moduli specifici seconda dei modelli e degli utilizzi. P.S.: M162 a quale modello Maserati si riferisce?
  4. Ci aggiungerei pure questi due cassoni di una bruttezza unica La cosa interessante è che la Jeep sarà qualcosa di più di un frontale diverso da roba ben più popolare. De gustibus... io parlo da europeo! E per quanto possa preferire esteticamente una GC Summit ad una Bentayga, direi che siamo su due concetti di luxury ben diversi e lontani. Dal mio punto di visto, manco Porsche e Maserati stanno nell’olimpo del segmento Luxury.
  5. Che W e GW, che se per come succede in Cina con il Commander si differenzieranno per i posti in abitacolo, siano pensati principalmente per il mercato americano è ovvio, basta vedere quale sarà la base di partenza. Ma credo che il loro benchmark sarà la Caddy Escalade, più che Tahoe o Suburban. ?
  6. Luxury... Grand Cherokee ? ??‍♂️ il segmento Luxury è frequentato da pochi marchi... Rolls Royce, Bentley, Ferrari, Aston Martin et similia. Annoverare il GC in quell’olimpo mi sa molto di ? iDrive, il consiglio di tornare con i piedi per terra è sempre lì ?
  7. Le Ferrari di prossima generazione saranno tutte su base Portofino, che appunto modulare, FUV compreso. CUV e berline Maserati saranno su base Giorgio, non so quanto “personalizzato”, anche perché ha soluzioni degne di segmenti ben superiori già in configurazione segmento D, ma le sportive dovrebbero essere basate sul pianale Ferrari, già predisposto all’elettrificazione e con un’impostazione da vera sportiva (chissà di tornare a vedere il transaxle pure nella casa modenese!). Per me, qualcosa di Maserati rimarrà a Modena, tipo l’ammiraglia sportiva, mentre la “piccola” a Mirafiori o Grugliasco.
  8. Entro il 2022/23 tutti i modelli dal D in su saranno su piattaforma comune... ergo costruire a Mirafiori, Grugliasco o Cassino cambierà poco... ?
  9. INIZIO POSITIVO - I primi tre mesi dell’anno sono stati un periodo di grande crescita a livello finanziario per la FCA, che ha messo a segno risultati invidiabili sotto il profilo dei guadagni e della riduzione del debito: il costruttore italo-americano ha dichiarato un utile netto pari a 1,021 miliardi di euro (+59%) e quasi dimezzato l’indebitamento, sceso dai 2,39 miliardi di fine 2017 ai 1,313 miliardi di marzo 2018. I dati fanno parte del bilancio del primo trimestre 2018pubblicato oggi dall’azienda, che sta vivendo una fase molto importante della sua storia, visto che il numero uno Sergio Marchionne abbandonerà il “ponte” di comando nel 2019 e ha promesso di voler azzerare per quella data l’esposizione con le banche maturata negli anni scorsi. MALE LA MASERATI - L’incremento dei guadagni è stato ottenuto dalla FCA a parità di entrate, visto che il giro d’affari è passato dai 27,719 miliardi del primo trimestre 2017 ai 27,027 miliardi di quest’anno (-2%). Questo nonostante le consegne siano passate da 1.145.000 a 1.204.000 unità (+5%). L’America del Nord è rimasta l’area geografica in cui la FCA ha guadagnato più denaro, stando ai numeri pubblicati nella trimestrale: ciascuna delle 646.000 vetture consegnate nel primo trimestre (+6%) ha reso in media il 7,4%. In Europa invece il dato si è attestato al 3,2% Nel primo trimestre sono andate molto bene le vendite della Jeep (+37%). Ha frenato invece la Maserati, il cui trimestre è stato molto negativo: le vendite sono passate dagli 11.900 esemplari del 2017 ai 9.400 di quest’anno. ZERO DEBITO - I risultati deludenti della Maserati non fanno cambiare le stime della FCA per tutto il 2018, invariate rispetto a quelle di gennaio, quando si stimava un giro d’affari pari a 125 miliardi di euro, un utile netto di 5 miliardi e 4 miliardi disponibili in cassa: ciò significa non soltanto che l’azienda è sicura di poter azzerare il debito, ma confida di “mettere da parte” 4 miliardi per utilizzarli senza doverseli far prestare dalle banche. alVolante.it
  10. ACCORDO CON I SINDACATI - La FCA ha scelto di costruire la seconda suv della Maserati nello stabilimento di Mirafiori, la grande fabbrica torinese dove oggi vengono realizzate la suv Maserati Levante e l’utilitaria Alfa Romeo MiTo (foto sopra). È quanto emerso al termine di un incontro fra l'azienda e le parti sociali, stando al quotidiano La Repubblica, che parla di un accordo necessario a salvaguardare l'occupazione nella fabbrica e andare oltre gli ammortizzatori sociali (che finiranno a luglio, quando è previsto lo stop alla MiTo): 1052 persone verranno trasferite da Mirafiori all'impianto che la Maserati possiede a Grugliasco, nel torinese, ma una parte tornerà nella fabbrica torinese quando sarà in produzione la nuova suv. SU BASE STELVIO? - La suv attesa a Mirafiori sarà un modello più piccolo e meno costoso della Levante, che non tradirà l'indole sportiva del marchio e dovrebbe misurare in lunghezza circa 470 cm (30 in meno della Levante). Il nuovo modello andrà ad inserirsi nella stessa categoria in cui si trovano le Alfa Romeo Stelvio, Jaguar F-Pace e Porsche Macan. Ed è proprio con la Stelvio che la Maserati potrebbe condividere l'ossatura di base della nuova suv: i due marchi fanno parte della FCA e aiuteranno così l'azienda ad ammortizzare i costi di sviluppo della piattaforma a trazione posteriore o integrale nota come Giorgio, la stessa delle Giulia e Stelvio. I motori dovrebbero essere i 6 cilindri 3.0 benzina e diesel visti sulla Maserati Ghibli, con potenze da circa 275 a 430 CV, ma in più dovrebbe esserci un ibrido. alVolante.it
  11. Aspettiamo il listino prima di sentenziare se li vale o meno? E magari ci aggiungiamo pure un bel IMHO... ?
  12. Quella L mi sa di versione LWB per il mercato cinese. Non brutta, ma ben lontana dall’essere una vera berlina Benz!
  13. Comunque ragazzi... M4 manuale viene 83k €! M2 manuale sta a 65k €... ? Capisco le modifiche fatte al mezzo, posso capire anche una dotazione particolarmente ricca, ma, imho, difficile che la prezzino così vicino alla sorella maggiore! Tanto più se poi, di fatto, con il prossimo m.y. diverrà l’unica M2 a listino.
  14. È una cosa imbarazzante!!! Mi chiedo come abbiano avuto il coraggio di presentarla sinceramente! Bentley e Rolls Royce ringraziano! P.S.: non che le due inglesi siano due esempi di bel design eh
  15. Quadrifoglio sta comunque a 85k €, e Cayman GTS, che ha comunque meno di 410 cv ha una dotazione di serie imbarazzante. Questa invece, se la vogliono prezzare così alta e farle anche sostituire la versione “standard”, dovranno farcirla con parecchia roba di serie.
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