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  1. Certo che si può postare, a meno che l’auto fotograta non fosse in area privata.
  2. Grazie!!! Ho tolto i quote, che tanto non erano necessari per capire il post.
  3. Meglio così che i sistemi full touch, che a detta anche di QR, un minimo di distrazione la danno nonostante il feedback che simula il tasto fisico... ??‍♂️
  4. L’altro giorno ho incrociato l’avv. Ghedini che guidava una bellissima E-Type convertibile... stavo guidando, per cui no pics... ??‍♂️
  5. Tutte quelle cazzatelle son roba che prendi dallo scaffale dei fornitori e per la maggior parte roba opzionale o disponibile su allestimenti top. Non è roba esclusiva Mercedes, come invece lo è il cambio 7G-Tronic o i motori 2.0 litri, il multilink... o anche l’interconneso ? Si riempie l’auto, soprattutto quelle delle prove stampa e quelle per il lancio, di optional, tanto di quello che c’è sotto basta non parlarne. E mica son gli unici a a fare operazioni d o genere! In Fiat con la 5ooX my18 hanno messo di serie, tranne che sulla Pop - allestimento che credo di non aver mai visto in giro - un 7” per l’infointament, mantenuto gli stessi prezzi, ma tolto un bel po’ di roba di serie o di finiture. Ormai va così... si sfrutta l’effetto wow in concessionaria per vendere, sul resto basta omettere.
  6. La Volkswagen ha dato il via alla fase di prevendita della nuova generazione della Touareg, proponendola inizialmente nella sola versione 3.0 TDI da 286 CV e 600 Nm che presto sarà seguita da un altro turbodiesel da 231 CV e, successivamente, da una versione ibrida plug-in da 367 CV. La variante più potente della Touareg diesel dispone di serie di un cambio automatico a otto rapporticon trazione integrale 4Motion Active Control che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi e toccare una velocità massima tra i 235 e i 238 km/h a seconda del tipo di assetto. La Suv pesa 2.070 kg e, nel ciclo Nedc, propone un consumo medio dichiarato pari a 6,9 l/100 km. La nuova ammiraglia delle Suv di Wolfsburg arriverà nelle concessionarie a giugno in due versioni, Style e Advanced, con prezzi a partire da 65.500 euro. La Style. La Touareg propone un allestimento particolarmente completo già a partire dalla variante Style che dispone di serie di fari anteriori e posteriori a Led, cerchi di lega da 18 pollici e climatizzatore bizona. Tra le dotazioni di questa versione sono presenti anche ilnavigatore Discover Pro da 9,2" con otto altoparlanti, il display multifunzione Premium integrato nel quadro strumenti e il servizio di chiamata d'emergenza. Di serie sono previsti anche il sistema di avviamento Keyless Go, il Lane Assist, una telecamera multifunzionale, la regolazione automatica della profondità dei fari, il volante multifunzione rivestito di pelle e il riconoscimento della segnaletica stradale. Dal punto di vista della sicurezza non mancano la frenata autonoma d'emergenza Front Assist, il Fatigue Detection e i sensori di parcheggio Park Pilot. La Advanced. Oltre alla versione Style, a listino è presente la Advanced che, con un prezzo di 76.500 euro, dispone di dotazioni aggiuntive come l'Elegance Pack con cromature per gli esterni, protezioni in tinta carrozzeria, scarichi trapezoidali, interni di pelle e finiture in alluminio spazzolato per la plancia e i pedali. Aggiungendo 2.000 euro si potrà optare per l'R-Line Exterior Pack, non disponibile sulla Style, con paraurti e dettagli sportivi, oppure, con 2.600 euro si potrà avere l'R-Line Exterior Black Pack con dettagli neri che prendono il posto delle cromature previste di serie. Tra le dotazioni di serie proposte dalla Advanced sono presenti anche i cristalli posteriori oscurati, i cerchi di lega da 19" (a richiesta sono disponibili ruote fino a 21"), il climatizzatore automatico a quattro zone, il sistema keyless con apertura e chiusura automatica del bagagliaio, sedili anteriori Top Confort di pelle regolabili elettricamente con funzione memory, la predisposizione App Connect per Android Auto e Apple CarPlay con tre porte Usb e un sistema di ricarica induttiva. L'infotainment. La Touareg Style si propone con un impianto di infotainment Discover Pro da 9,2" con hard disk da 10 Gb, due prese Usb e interfaccia Bluetooth. Sulla versione Advanced è invece previsto di serie l'Innovision Cockpit, un sistema integrato nella plancia che collega con un unico pannello di vetro il quadro strumenti digitale Active Info Display da 12,3" con un impianto di infotainment Discover Premium con touch screen da 15", tramite il quale è possibile regolare gran parte delle funzioni dell'auto, climatizzatore compreso. Il sistema si basa sulla nuova piattaforma modulare di infotainment del gruppo tedesco, la MIB2+ High, e propone un sistema di connettività che permette di usufruire di funzionalità aggiuntive come la navigazione intelligente, che evita traffico e code calcolando online il miglior percorso per raggiungere rapidamente e senza stress la propria destinazione. Disponendo di una eSim integrata, la Suv rimarrà sempre connessa a internet, così da proporre ai passeggeri funzionalità aggiuntive che spaziano dallo streaming audio alle app con il meteo, fino ad arrivare alla lettura automatizzata ad alta voce delle ultime notizie. Gli optional. Scorrendo la lunga lista di dotazioni disponibili a richiesta, si possono trovare accessori come le sospensioni sportive (440 euro), lo Steering Pack (3.000 euro) con assetto pneumatico 4-Corner a regolazione elettronica, l'Adaptive Chassis Control e l'asse posteriore sterzante, oppure l'Offroad Pack (670 euro), con protezione per il motore e serbatoi carburante e AdBlue maggiorati, rispettivamente, a 90 e 24 litri. A richiesta la Touareg può essere dotata dei fari anteriori Led Matrix IQ Light che, in abbinata al Dynamic Light Assist e agli indicatori di direzione dinamici, vengono offerti all'interno del Led Permium Pack a 2.000 euro. Gli interni possono essere personalizzati con tre diverse tipologie di pellami con prezzi tra gli 800 e i 4.000 euro, mentre i sedili anteriori possono integrare un sistema di climatizzazione attiva (800 euro) e la funzione massaggio (1.300 euro). La tecnologia. Le varie dotazioni tecnologiche disponibili per la nuova Suv tedesca spaziano dalle soluzioni avanzate per l'infotainment descritte in precedenza ad accessori pensati per migliorare la sicurezza di guida come l'Head-up display (1.350 euro) o il Night Vision(1.950 euro). A richiesta sono disponibili anche il Park Assist con videocamera di retromarcia (1.250 euro) e l'assistente al cambio della corsia Side Assist Plus (650 euro): quest'ultimo è incluso nel Safety Pack che, con un costo di 1.000 euro, propone l'Emergency Assist, il Traffic Jam Assist, l'Intersection Assist e il sistema PreCrash 360°. A listino sono infine disponibili anche un impianto audio a 12 altoparlanti da 730 Watt firmato Dynaudio (1.650 euro) e la radio digitale Dab+ (210 euro). quattroruote.it Sul sito VW l’auto è già configurabile!
  7. Io invece speravo che il raccordo catarifrangente tra i due fari posteriori ci fosse fin dall’inizio! ??
  8. Ho in qualche modo resettato la discussione! Vorrei che si parlasse dell’auto in questione confrontandola con roba che esiste veramente e non con fantamodelli e che si discutesse in maniera pacata ed educata! Grazie ? P.S.: ricordo, inoltre, all’utenza che Autopareri non è un forum monotematico e tanto meno dedicato ad un solo marchio o gruppo automobilistico.
  9. MiTo ha continuato a vendere in Italia, all’estero parrebbe non pervenuta, perché svenduta e con motori dalla potenza entro i 100 cv. Idem Giulietta, solo con potenza spostata ai 120cv. Per fare quello che avresti voluto tu, ci sarebbe voluto un restyling corposo esterno ed esterno ed aggiunta di tutti quei gadget che sembrano essere imprenscindibili al giorno d’oggi. Dubito che i numeri avrebbero giustificato certi interventi.
  10. I fari posteriori sono ancora camuffati: il bordo rosso ne deforma la percezione, mentre la fascia che li unisce è ricoperta dalla pellicola in tinta carrozzeria. Ad occhio, vedendo gli scarichi posteriori (VERI!!!), questa dovrebbe essere la versione “Turbo”. Da quel che si può vedere - in pratica (quasi) tutto - restyling più che riuscito! Curioso di vedere come si evolverà la gamma motori, soprattutto sul fronte e-Hybrid e “Turbo”.
  11. A settant'anni di distanza dalla nascita del marchio, la Brabham ha svelato la BT62, un modello che avrà il compito di riportare sulle piste di tutto il mondo l'iconico brand creato da Sir Jack Brabham. La nuova sportiva britannica mette in pratica tutto il know-how del motorsport moderno, fondendo materiali high-tech e una raffinata aerodinamica con un motore vecchia scuola, un otto cilindri aspirato da oltre 700 CV. Con questa sportiva la Brabham intende rientrare dalla porta principale nel mondo delle competizioni e per farlo punta a correre una delle prossime edizioni della 24 Ore di Le Mans. Scolpita dall'aria. La carrozzeria di fibra di carbonio e kevlar è stata studiata per offrire il miglior compromesso aerodinamico possibile: diverse prese d'aria sono state ricavate per raffreddare l'impianto frenante e il propulsore mentre altre soluzioni, come il fondo piatto con relativo estrattore, l'enorme alettone posteriore e lo splitter anteriore, derivano dal mondo delle GT3. Proprio per questo la due posti non sarà omologata per l'utilizzo su strada e potrà così contare su un carico aerodinamico di 1.200 kg, proponendosi con un peso a secco di soli 972 kg. Old school. Il cuore pulsante della nuova BT62 è un V8 aspirato da 5.4 litri sviluppato direttamente dalla Brabham e capace di 710 CV e 667 Nm di coppia massima. Per il momento la Casa britannica non ha ufficializzato nessun dato sulle performance dinamiche della vettura ma, visto il rapporto peso potenza di 730 CV per tonnellata, ci si aspettano prestazioni elevatissime. Per gestire l'esuberanza dell'otto cilindri la due posti monta un cambio sequenziale con launch control e sistemi elettronici che il pilota può regolare agendo sui comandi integrati sul volante. Le sospensioni a doppio quadrilatero dispongono di ammortizzatori e di barre antirollio dalla taratura personalizzabile: l'impianto frenante monta pinze a sei pistoncini e dischi Reinforced Carbon-Carbon. Dettagli curati. Pur trattandosi di un modello da pista, la BT62 ha un abitacolo con finiture di Alcantara e dettagli curati: tra i due sedili a guscio con cinture a sei punti è presente un sottile tunnel centrale con tasti integrati, sormontato da una pulsantiera tramite la quale è possibile gestire svariate funzioni accessorie dell'auto. Il volante deriva dai prototipi da competizione e integra pulsanti e selettori che permettono di controllare il funzionamento del powertrain della vettura, i cui dati vengono riportati su un quadro strumenti digitale da 12". Per pochi. La BT62 sarà costruita in soli 70 esemplari, uno per ogni anno d'età del marchio. Le prime 35 avranno delle livree celebrative dei 35 Gran Premi di Formula 1 vinti dalle sportive di Jack Brabham, mentre le altre avranno una colorazione personalizzabile dai clienti, ognuno dei quali dovrà prepararsi a spendere almeno un milione di sterline, equivalenti a 1,13 milioni di euro, tasse e optional esclusi. quattroruote.it
  12. Il travaso dai segmenti superiori a quelli inferiori c’é sempre stato, soprattutto tra le case tedesche, che al contrario di quelle italiane hanno sempre avuto una certa permanenza in certi segmenti. Come non metto in dubbio che i gusti della clientela siano cambiati. Quello che metto in dubbio è che sia proprio il cliente che chiede a gran voce certe cose, e sinceramente vedendo il grosso delle vendite della precedente A il dubbio che ho è ancor più grande, e non la casa che propone come non plus ultra robe a livello produttivo e di sviluppo costano poco, perché su altro bisogna risparmiare. Ma secondo te, per quale motivo abbiamo due sistemi sospensivi al retrotreno? Non bastava l’interconnesso??? Siamo così sicuri che chi, privato, che spende quasi 50 k€ per una 250 o 200d non cerchi anche un certo tipo di comfort, che appunto un’interconnesso non garantisce??? E attenzione che ho parlato appunto di comfort e non di sportività! Ragazzi, è inutile girarci attorno... l’utilizzo dell’interconnesso al posteriore serve unicamente per abbassare il costo produttivo per esemplare, così come l’utilizzo della stessa plancia, fari, cofano, parafanghi anteriori, paraurti, porte con la sedan. Così come lo sviluppo dei motori con Nissan/Renault sotto i 2 litri. Se vogliono rimanere indipendenti e mantenere una certa marginalità anche sull’entry level, non hanno tante altre alternative. L’importante è esserne consapevoli, e non giustificate tali scelte con la domanda del mercato! Perché non credo che una ipotetica A con quadrilatero e multilink, ma con meno cazzate in abitacolo - tra l’altro molte cose sono opzionali - gli sarebbe rimasta ferma in concessionaria! È che poi come fai venderla alle flotte con rate vicini a quelli di roba più popolare... ? P.S.: preferisco comunque un L4 anche se condiviso, ad un L3 autoctono, soprattutto se si parla di certe cifre.
  13. 500X è stata presentata come preview nei concessionari a fine 2014. Nei primi mesi del 2015 è stata messa in vendita. Il restyling sarà presentata entro settembre, parrebbe addirittura il 4 luglio, ed oltre a modifiche estetiche porterà in dote nuovi propulsori a benzina. È stata comunque costantemente aggiornata di my in my, ed il restyling a 3-3,5 anni da inizio vendite è in linea con quanto fa la concorrenza. Le critiche sono bene accette se circostanziate... dette così tanto al chilo, sembrano tanto quei commenti a la Facebook, che in questo forum non amiamo particolarmente... ?
  14. Solitamente i bisogni si creano, non è che si soddisfano! Vogliono spostare i desideri della gente dalla parte meccanica, più costosa sia da sviluppare che modificare, a quella softwaristista, più semplice da sviluppare e modificare al bisogno. Ciò serve alle case automobilistiche, soprattutto di posizionamento premium, per poter continuare a tenere certi prezzi, e margini elevati anche in segmenti “bassi” e riuscire contemporaneamente a fare prezzi stracciati alle compagnie di NLT. E la gente semplicemente si adegua a ciò che offre il mercato... ??‍♂️ Fino a qualche tempo fa avere i led in abitacolo era da tamarri, ora fa Figo e premium/luxury... mah
  15. UN ANNO DOPO - Il “tempone” sul circuito tedesco del Nürburgring (qui per saperne di più) è un bel biglietto da visita per la Jaguar XE SV Project 8, l’edizione speciale della Jaguar XE che ha ridefinito gli standard in termini di prestazioni e sportività fra le berline medie di lusso: il suo motore V8 5.0 sovralimentato eroga infatti 600 CV, 90 in più dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e 170 della BMW M3. Il costruttore inglese ha avuto bisogno di tempo per riuscire a gestire tanta potenza, visto che la SV Project 8 è stata annunciata lo scorso giugno ma deve ancora arrivare nei garage di chi l’ha ordinata. Ora però sembra che quel momento sia dietro l’angolo: la Jaguar ha concluso pochi giorni fa i test di sviluppo e ha annunciato il prezzo della XE SV Project 8, che sarà consegnata dall’estate nel Regno Unito a partire da 149.995 sterline (170.565 euro). UN “MOSTRO” DI BERLINA - Con la Jaguar XE SV Project 8 la casa inglese ha alzato molto l’asticella fra le berline medie ad alte prestazioni, ottenendo come risultato una vettura a quattro porte con caratteristiche e “numeri” da supercar: la Jaguar infatti parla di un’accelerazione da 0 a 96 km/h in 3,3 secondi e di una velocità massima pari a 320 km/h. Il motore V8 5.0 con compressore volumetrico è lo stesso delle Jaguar XF e Range Rover SVR, ma è stato riprogettato quasi interamente (l’80% dei componenti principali è nuovo) e si abbina ad un leggero impianto di scarico in titanio. L’equipaggiamento di serie include i dischi freno in materiale composito (più leggeri di 18 kg) e la trazione integrale con differenziale posteriore a controllo elettronico, studiato per migliorare la gestione della potenza e aumentare la presa sull’asfalto in uscita dalle curve. La XE SV Project 8 è ordinabile in versione “normale” oppure in quella alleggerita di 12,2 chili nella quale manca il divanetto posteriore, ma ci sono la struttura di rinforzo nell’abitacolo (roll-bar) e due sedili a guscio simili a quelli utilizzati sulle auto da corsa. COLLAUDATORI D’ECCEZIONE - La Jaguar non sembra aver lasciato nulla al caso e ha messo insieme una squadra di specialisti per i collaudi su strada e in pista della XE SV Project 8, che insieme ai collaudatori del reparto Special Vehicle Operations (la divisione della Jaguar incaricata dei progetti speciali) è stata portata al limite anche dagli ex piloti Andy Wallace e Davy Jones (guarda video qui sotto), entrambi vincitori della 24 Ore di Le Mans. I test erano in programma sui circuiti di Portimão (Portogallo), Aragón (Spagna) e Laguna Seca (Stati Uniti). Ora dovranno entrare in azione i meccanici del centro tecnico di Coventry, che da giugno inizieranno a costruire i 300 esemplari previsti. AlVolante.it
  16. __P

    Brabham BT62 2018

    Per il momento le uniche due certezze sono un video caricato ufficialmente su Youtube ed in cui del bolide lanciato su una pista si percepisce solo il rumore pieno del motore V8 ed un invito fatto via web a stampa e appassionati per l'evento di presentazione fissato per il 2 maggio. Per scoprire i segreti della Brabham Automotive BT62 - l'ennesima hypercar che arriva sul mercato forte, oltre che di una ingegneria estrema e di prestazioni da record - si dovranno dunque attendere ancora due mesi, ma è certo che dal 'cappello magico' di questo storico costruttore di auto da corsa uscirà qualcosa di diverso e interessante, forse legato (anche nel design) alle tradizioni delle Formula 1 made in England. Una ricostruzione diffusa su vari siti web prefigura la Brabham Automotive BT62 come una berlinetta in perfetto stile racing, in cui i musetto riproduce quello delle monoposto degli Anni '60. Il lancio della nuova hypercar da parte della nuova società - fondata qualche mese fa da David Brabham, uno dei tre eredi del celebre Jack - potrebbe coincidere con il ritorno di questo nome nello sport motoristico, che aveva chiuso l'attività nel 1992. A parte le speculazioni che vedrebbero il nome del 'vecchio' team dell'australiano Jack Brabham affiancarsi in F1 a quello della Force India, la prospettiva più concreta - di cui riferisce il magazine britannico Autocar - sembra essere quella di un programma analogo a quello realizzato da McLaren, cioè la produzione in piccola serie di auto ad alte prestazioni per uso stradale (che danno grandi ritorni economici) affiancate da versioni per la pista, destinate ai driver di tutto il mondo, vetture queste che - anche per il business delle revisioni e dei ricambi - generano ritorni economici ancora più importanti. ansa.it 5.4 V8 da 700 cv Meno di 1000 kg 1200 kg di downforce
  17. La Porsche amplia la propria gamma di ibride introducendo la nuova versione plug-in della Cayenne, la E-Hybrid. La Suv sfrutta lo stesso powertrain della Panamera 4 E-Hybrid, proponendo prestazioni migliori rispetto a quelle della Cayenne S abbinate a consumi nettamente inferiori. Meno assetata ma più potente. La nuova Suv ibrida sfrutta un V6 benzina da 340 CV, più potente di 7 CV rispetto al modello uscente e aggiornato sotto vari aspetti per migliorare ulteriormente l'efficienza. La vera novità riguarda la parte elettrica: il sistema ibrido può infatti contare su una nuova unità da 136 CV, più potente del 43% e sufficiente a garantire buone prestazioni anche in modalità puramente elettrica. Una batteria agli ioni di litio da 14.1 kWh consente di percorrere fino a 44 km in modalità elettrica, durante i quali la Suv può raggiungere una velocità massima di 135 km/h. Ciò consente, insieme a nuove logiche di funzionamento del sistema ibrido, di portare i consumi tra i 3,2 e i 3,4 l/100 km nel ciclo Nedc, con un assorbimento d'energia tra i 20,6 e i 20,9 kWh/100 km. La potenza complessiva del powertrain raggiunge i462 CV e 700 Nm e, grazie a logiche di funzionamento derivate dalla 918 Spyder, in alcune modalità permette di sfruttare tutta la coppia elettrica istantaneamente, offrendo così un'esperienza di guida più sportiva e coinvolgente. La velocità massima è di 253 km/h e lo scatto da 0 a 100 km/h viene portato a termine in cinque secondi netti. Sempre connessa. Per fare il pieno di elettroni con il sistema opzionale da 7,2 kW bastano 2,3 ore mentre sfruttando una presa domestica da 10 Ah si può ripristinare l'autonomia elettrica in meno di otto ore. Tramite il Porsche Communication Management i proprietari potranno controllare lo stato della propria Cayenne E-Hybrid direttamente dal proprio smartphone, sfruttando l'app Porsche Connect per visualizzare lo stato della ricarica, l'autonomia residua e gestire alcune funzioni da remoto, come il controllo della climatizzazione, anche a motore spento. Il Porsche Charging Service permetterà inoltre di utilizzare colonnine pubbliche appartenenti a diversi provider tramite un unico account Porsche ID sul quale verranno addebitati i costi di ricarica. Nuovi optional per tutti. Con l'introduzione della nuova Cayenne E-Hybrid la Porsche ha presentato anche alcune dotazioni che saranno da subito disponibili per tutte le motorizzazioni della gamma. Tra le nuove opzioni sono presenti un inedito head-up display, dei sedili massaggianti e dei cerchi di lega da 22". quattroruote.it e Porsche su Instagram
  18. Ovvio che no! E grazie per le informazioni... ? Il pianale/telaio/piattaforma di Portofino è modulare e ciò significa che hanno parti comuni accoppiati a moduli specifici seconda dei modelli e degli utilizzi. P.S.: M162 a quale modello Maserati si riferisce?
  19. Ci aggiungerei pure questi due cassoni di una bruttezza unica La cosa interessante è che la Jeep sarà qualcosa di più di un frontale diverso da roba ben più popolare. De gustibus... io parlo da europeo! E per quanto possa preferire esteticamente una GC Summit ad una Bentayga, direi che siamo su due concetti di luxury ben diversi e lontani. Dal mio punto di visto, manco Porsche e Maserati stanno nell’olimpo del segmento Luxury.
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