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__P

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  1. Beh ‘spetta un’attimo... Giulia ha un mercato che negli ultimi 40 anni quali altre auto hanno avuto nel gruppo? Arrivare ad un quasi ad un terzo delle vendite in questa situazione in un solo mercato, di 60 milioni di abitanti ed in stagnazione, mi fa appunto dire che Alfa sia ancora molto italodipendente... altroché! È tanto più lo è finché il baricentro è tenuto verso il basso da MiTo e Giulietta. La cosa è in parte apprezzabile, perché vuol dire che il mercato italiano è molte volte definito erroneamente esterofilo perché se i prodotti ci sono, sono validi, sostenuti ed aggiornati li comprano, ma da un lato vuol dire che le performance estere, soprattutto quelle che dovrebbero arrivare da nord EU e far east sono lontane dal poter essere definite accettabili.
  2. Potresti prendere un foglio ed una matita e farci uno schizzetto eh... ? ci accontentiamo con poco noi ?
  3. Il fatto è che con ogni probabilità non credevano che il mercato interno potesse essere ad oggi, fine 2017, ancora il loro mercato più importante, perché Il grosso dei numeri speravano di farli altrove. Ecco imho il perché hanno valutato la spesa per “familiarizzare” Giulia non necessaria. Motivo per cui si sta dando priorità, come sembrerebbe, alla C-CUV e si sta pensando di aggiornare ancora Giulietta. Se le cose non dovessero cambiare, ed imho non credo che una rete un po’ più ampia negli States possa modificare in maniera importante le percentuali, la possibilità di vedere una Giulia SW con il restyling potrebbe non essere così peregrina. Ed il fatto è che per cambiare in maniera consistente queste percentuali per aree di vendita, ci vorrebbe un contributo dal mercato cinese che potrebbe essere tale solo con una produzione in loco, che secondo @T a u r u sdovrebbe essere prevista ad inizio decennio.
  4. E beh certo... Giulia con una gamma più ampia non arriva neanche a 50k auto all’anno worldwide. Una C-Hatch che per forza di cose i numeri li fa solo in EU, quindi con un mercato ridotto e venduta a prezzi minori di Giulia e con una gamma motori più limitata che numeri può fare di grazia tale da renderla profittevole? Dai Stev, capisco sognare, ma un’auto del genere non può che avere numeri simili a quelli dell’attuale Giulietta Veloce. Sarebbero sufficienti a giustificare un modello a se stante?
  5. Permettimi di dubitare fortemente che una Giulietta mk 2 possa essere venduta solo con motori da > 200 cv ? Con una carrozzeria che solo in EU fa numeri, sperare di vendere una roba del genere vuol dire a puntare a numeri al lumicino! Altro che le 35k Giulietta di adesso... ed il tutto con margine? ? A sto punto le dai solo le dimensioni da segmento C, ma gli dai una carrozzeria da cuopé! Tanto numeri bassi per numeri bassi...?
  6. Scusa eh... “Ma come fatu i conti?” (Citazione che potranno capire solo i veneti) Cioé é insostenibile derivare una SW da Giulia, ma fare una C-Hatch che condividerebbe con Giulia e Stelvio solo parte di meccatronica si. Aggiungici che poi Compass sarà pur sempre derivata dalle CUV di Melfi, ma viene prodotta dall’altra parte dell’oceano quindi sai quante condivisioni potrai mai avere... ? E poi Compass quanto lo devi tunizzare per avvicinarti ad un comportamento di guida simile a quello di Stelvio? Lo sviluppo delle C non può che essere in parallelo e sulla stessa base, che Giorgio o S-USW. Nel segmento C? ? Gli unici che non investono su C SW sono proprio i premium tedeschi. ?
  7. Sarà, ma mi pare che quando fa comodo si vada a vedere le dichiarazioni ufficiali, sennò si va avanti ad ipotesi personali... ? Dichiare un target pari al doppio di quello che si pensa di vendere non mi pare sia una strategia tanto furba eh... Anche perché se come dici tu il BEP sta a metà, come fai ad autofinanziarti?? Stev... mai pensato alla politica? ?? Una C hatch a TP si rende sostenibile solo se condivide buona parte della componentistica con un modello di pari segmento. Ergo non puoi farne uno su Giorgio ed un altro su S-USW. imho, come dicevo, si potrebbe pensare ad una gamma di seg.C un pò più articolata e con un occhio anche a quei mercati dove non amano le hatch. Per rispondere a @LucioFire, una SW non ha molto senso! Ad oggi gli unici brand a proporle sono i generalisti che puntano ai numeri europei e aventi forte domanda interna. Per Alfa l’obiettivo sarebbe quello di rendere l’EU uno dei mercati, non il principale.
  8. Dopo aver presentato la Symbioz Concept al Salone di Francoforte, la Renault ha voluto concretizzare il suo impegno verso la guida autonoma, presentando un prototipo marciante denominato Symbioz 2. Se la prima è una visione di un nuovo concetto di mobilità per il 2030, la seconda è una concreta anticipazione di quello che i clienti Renault potranno trovare nelle concessionarie nel 2023. 500 kW di picco con batterie da 72 kWh. La Symbioz 2 conferma la scelta del powertrain elettrico e dei sistemi di guida autonoma di Livello 4, quelli in grado di governare in maniera completamente automatizzata il veicolo, pur mantenendo a bordo i comandi tradizionali. La vettura è dotata di due motori elettrici sull'asse posteriore con una potenza totale di picco di 500 kW e 600 Nm, abbinati a batterie da 700 V da 72 kWh (con la piattaforma già predisposta per varianti fino a 100 kWh). I 100 km/h da fermo si raggiungono in sei secondi, mentre l'autonomia non è stata dichiarata. La ricarica sfrutta sistemi rapidi da 150 kW e consente di recuperare l'80% dell'energia in 30 minuti. Design ispirato alla Concept. Il design riprende alcuni degli spunti della Symbioz, specie nell'equilibrio dei volumi e nella organizzazione dello spazio interno. Con 4,92 metri e 3,07 metri di passo, con 1,44 metri di altezza, la vettura promette un grande confort e sfrutta al meglio i ridotti ingombri meccanici. Grazie all'ampia superficie vetrata dell'intera parte superiore l'interno è anche molto luminoso e la nuova plancia a sviluppo orizzontale, che integra gli schermi Oled dedicati a strumentazione e infotainment. Il pavimento piatto, l'assenza della console centrale e la specifica disposizione delle bocchette di areazione hanno permesso di creare uno spazio interno modulare. La zona posteriore, con due sedili singoli, propone la curiosa soluzione del rivestimento di legno curvo, che insieme alla linea di cintura alta crea una maggiore privacy. Forme e aerodinamica al centro. La carrozzeria è stata studiata in modo da offrire la migliore efficienza aerodinamica. Oltre alle canalizzazioni nei paraurti, nei passaruota e nella zona dei montanti posteriori, è presente un elemento attivo sul portellone. In più il progetto è stato sviluppato in funzione della guida autonoma, integrando al meglio tutti i sensori e le telecamere in maniera fluida e discreta. Per informare gli altri utenti dell'attivazione della guida autonoma la vettura modifica le luci a Led esterne con una specifica tonalità blu. Tre modalità di guida. Evolvendo il concetto delle Renault attuali, la Symbioz 2 adotta il Multi-Sense 3.0 dal quale è possibile selezionare le modalità di guida: Classic, Dynamic e AD, alle quali corrispondono anche tre fragranze diffuse nell'ambiente interno. La prima è quella standard e propone una guida convenzionale, la seconda esalta le prestazioni e offre una risposta più grintosa del powertrain, mentre la terza attiva la guida autonoma. Quest'ultima include tre diverse opzioni: Alone@Home, Relax e Lounge, che modificano gli spazi interni e offrono ambienti diversi in base alle preferenze del guidatore. Giocare, rilassarsi e conversare. Nella modalità Alone@Home volante e plancia arretrano di 12 centimetri per offrire maggiore spazio. Nella modalità Relax i sedili anteriori assumono la posizione "zero Gravity" e viene attivata una simulazione di realtà virtuale studiata dalla Ubisoft, che trasmette sul visore dedicato delle immagini basate sui sensori della vettura. Nella modalità Lounge, infine, i braccioli dei sedili anteriori vengono rimossi e le sedute si avvicinano e ruotano di 10 gradi per consentire una più facile conversazione. Il parabrezza in queste modalità si trasforma in un grande head-up display per offrire informazioni sul percorso. Sempre connessi. La Renault Symbioz 2 anticipa anche l'esperienza di connettività che la Casa francese vuole offrire ai propri clienti, integrando la vettura in un ecosistema completo. Lo smartphone permette di essere riconosciuti dal veicolo e di ottenere così tutti i settaggi preferiti e l'accesso ai propri contenuti multimediali. Inoltre, abitazione e autovettura sono sempre connessi per offrire un flusso d'informazioni ininterrotto: se da casa è possibile inviare informazioni alla vettura e controllare lo stato di carica, in auto si può dialogare con tutta la domotica. La Concept mette in campo le più avanzate soluzione V2X per la connessione alle infrastrutture, settore dove Renault sta investendo secondo i protocolli del progetto Scoop promosso dalla Comunità Europea.
  9. Il T6 sarebbe il Pentastar “turbizzato” od il L6, ovviamente sovralimentato, modulare ai GME di cui si parlava qualche mese fa? I tempi di uscita dei nuovi modelli citati mi sembra siano compatibili con le date di uscita di cui parlava per quel motore. E poi... questo T6 andrà a sostituire la versione da 5,7 del V8 Hemi?
  10. Beh però Ale, l’affair Giulietta sarebbe solo legato al mercato europeo. Investire, anche parecchi soldi, che sarebbero comunque pochi rispetto ad un modello completamente nuovo, per una soluzione ponte sull’attuale Giulietta, dando ovviamente un rinfrescata generale ma senza toccare il grosso dei lamierati, farebbe comunque percepire l’auto come costantemente aggiornata e vai comunque a presidiare il segmento. Poi sta al marketing ed alle strategie di vendita collocarla nel modo giusto. Una roba iso 156 Giugiaro per intenderci. Porteresti comunque al lancio motori nuovi, che se hanno problemi non ti sputtanano il modello completamente nuovo. Nel frattempo lanci e porti avanti i modelli che contano globalmente e non crei buchi di gamma, qui in EU, dove Giulietta continuerebbe ad avere un posizionamento più basso rispetto alla nuova gamma. È sicuramente un compromesso, ma il meno doloroso. Imho l’aspettare, potrebbe anche far rendere più profittevole l’utilizzo di Giorgio in luogo di una piattaforma a TA.
  11. Tutto si può fare, ma dipende a quali costi. Stai portando l’esempio di una macchina per le competizioni, dove il motore l’hanno messo dentro a forza e che ha un costo di tre volte superiore all’auto di serie e di una show-car fine a se stessa. Auto che non richiedono omologazione per le future normative sull’inquinamento.
  12. Il problema di BMW è che rimanere indipendente deve fare numeri, e che quindi per forza di cose deve proporsi alle flotte aziendali. Ciò significa che deve rendere remunerative anche, anzi soprattutto, le 114d e le 116d! Ecco il motivo del cambio di piattaforma. Poi come verrà percepito dalla clientela lo si vedrà! Per quanto riguarda la C-hatch nostrana, là si potrebbe rendere sicuramente più profittevole, anche fosse basata su Giorgio condividendo il più possibile con la C-CUV, tipo plancia, interni e parte dei lamierati (tipo cofano e tetto per capirci). Sarebbe interessante sviluppare anche una C-sedan soprattutto per i mercati extra UE. Ecco che così magari come progetto seg. C inizi ad avere anche dei numeri interessanti, ma soprattutto la possibilità di fare delle versioni Quadrifoglio veramente in linea con le tanto apprezzate varianti di Giulia e Stelvio.
  13. Che pesi di più o di meno poco cambia. È un motore sul quale non ha più senso investire, visto che comunque il GME dal quale deriva il 2 litri Alfa è stato pensato sia per applicazioni longitudinali che trasversali e che quindi può essere utilizzato anche qui. Imho a livello meccanico, la gatta da pelare sarà quale cambio utilizzare, che per forza di cose non sarà manuale, viste le dichiarazioni di Fedeli. La speranza è che comunque la filosofia dell’attuale 4C rimanga anche in questa 2.0, e che quindi non vada alla ricerca di potenze monstre. I 280 cv della versione Veloce di Giulia sarebbero più che sufficienti, magari anche per compensare degli eventuali kg in più che potrebbe prendere. Anche a livello estetico spero cambino poco: paraurti con calandra e prese d’aria e grigliati in linea con il nuovo corso, design degli specchietti rinnovati. I fari sia anteriori che posteriori li lascerei con la forma attuale, magari con nuove grafiche, lasciando comunque l’auto con una sua identità, solo in parte legata a Giulia e Stelvio. Se veramente Giulietta rimanesse in vita fino al 2022, si continuerebbe in qualche modo con un design frontale che richiama i due modelli. Dentro via la componentistica Fiat! Necessari volante e paddle di Giulia ed una plancetta clima almeno in comune con Giulietta, anche solo manuale. Via anche l’infotainment after market introducendo una soluzione estetica iso Ferrari 488. Due allestimenti, un Quadrifoglio Oro più turistico, ed un Quadrifoglio Verde più track oriented potrebbero completare il quadro. Tutto imho ovviamente!
  14. Era disponibile nel my precedente. A LA hanno presentato la my18 che porta in dote anche il restyling. Quindi ci sta che per dar visibilità ai my 18 di QP e Levante ci sia una versione speciale un po’ spinta esteticamente. Tanto poi ci son le GranLusso ad incontentare chi ha gusti più sobri.
  15. Può anche fargli schifo, ma l’auto è sold out e l’ultimo esemplare è stato battuto all’asta a più del doppio del prezzo standard durante l’evento di presentazione.
  16. Fa parte della gamma Ultimate Series e di fatto prende il posto della P1 come top di gamma prestazionale e per la produzione in serie limitata. Solo che al contrario della P1 questa ha il solo motore termico, un V8 da 800cv, in comune con la 720S. È comunque in arrivo un’ulteriore Hypercar oltre a questa Senna.
  17. Eh si... bruttina forte!!! Non so che si siano fumati i designer, ma per diana avevano fatto un così gran lavoro sulla 720, qua invece??? ? Capisco l’aerodunamica spinta, ma abbiamo visto che le auto belle possono uscire anche dalla galleria del vento... ??‍♂️
  18. Non me ne volere... capisco i gusti personali, ma di grazia, cosa renderebbe così orribile l’unica auto con vasca in fibra di carbonio < 100k €?
  19. Uhm... la trazione integrale è impossibile da piazzare senza modificare pesantemente C-Evo! Non basta metterci un cambio automatico ? Se hanno veramente in programma di tenerla sul mercato per 12 anni, son proprio gli esterni quelli da ritoccare per primi, primo perché non sono mai stati ritoccati in 8 anni (una trama per le griglie diverse, ed un sovraparaurti inferiore nero non cambiano la sostanza del design), due perché ancor più degli interni è la prima cosa che balza all’occhio e che quindi più da il senso di anzianità del progetto.
  20. EDIT... avevo erroneamente letto ZF 8 Ad ogni modo penso che il DCT lo possa anche modificare per poter reggere un po’ di Nm in più.
  21. Roberto Fedeli, capo ingegnere Alfa Romeo, ha dichiarato in occasione del lancio della Stelvio Quadrifoglio che la leggerissima biposto Alfa Romeo 4C sarà rivista con un reparto sospensioni e uno sterzo migliorati, se non addirittura con l'introduzione di un nuovo motore. Stando a quanto spifferato al mensile Autocar, sarebbe prevista presentazione a fine 2018 e le vendite comincerebbero nel gennaio 2019."Stiamo per tornare in Formula 1, abbiamo bisogno che la 4C sia la nostra portabandiera" dice Fedeli.É una replica indiretta alle critiche che numerose riviste hanno rifilato alla piccola sportiva, in particolare proprio in merito all'handling e allo sterzo. Niente cambio manuale, però; non è previsto né per lei, né per nessun'altra Alfa Romeo sportiva (vale anche per Maserati e Ferrari - d'altronde, perfino gli acquirenti di una Dallara Stradale non lo vogliono). E poi è sempre meglio stare in campana, perché nuovi, pericolosi giocatori sono in agguato, come la Alpine A110... http://m.evomagazine.it/nel-2018-arriva-una-alfa-romeo-4c-rivista-e-corretta-61830 Nuovo motore? Il nuovo 2.0 litri di Giulia e Stelvio da 280cv? Se si il DCT lo si può accoppiare?
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