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Le brighe che mi prendo ad incollare teaser.... mi conducono a risultati a me non graditi
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In rete gira sta roba
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Oggi contano i numeri e raggiungere la triade, finché essa venderà detterà legge anche sul design! Allora l'unico modo è lottare sullo stesso piano, una volta che Maserati farà anch'essa i numeri allora potrà ridefinire i canoni di design! Fermo restando che su di un suv non è che puoi fare granchè! Io nonostante tutto ci vedo un ciccio di Alfieri
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Ragà, siamo onesti, ma 10 anni fa chi si sarebbe immaginato che una casa sul lastrico avesse le risorse e le potenzialità di produrre una roba al passo coi tempi, di lusso, che nulla ha da invidiare alle tedesche! Su, non ci perdiamo sul listellino o fendinebbia, deve vendere come vendono le altre! Ormai anche il design si è hlobalizzato e se vuoi vendere devi fare cosi, Giulia ne è la dimostrazione, preferisco una Giulia che venda bene piuttosto che una bella 156 ricordata per i difetti o una bella 159 ricordata per il peso! Idem questa, che venda e risollevi le sorti!
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tirata su con PS
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ci spostiamo agli interni? ok, fino a metà anni '90 la tendenza Alfa Romeo (ed in generale le altre marche)era quella di raggruppare tutta la strumentazione in unico pannello, generalmente dotato di palpebra e protetto da plexiglass. Brillavano per originalità ma più per altri aspetti, non certo per il quadro strumenti. Alfa 75 Alfa 164 Alfa 155 Alfa 145 la concorrenza non andava molto lontano, c'era chi come Fiat o Citroen avevano puntato sui cristalli liquidi ma fondamentalmente le plance ed soprattutto i quadri strumenti non si discostavano un granché. Alcuni esempi della concorrenza: Mercedes 190 Bmw E36 Audi A4 1994 Finchè, in generale nel gruppo Fiat si cominciò a lavorare proprio sui quadri strumenti, si sentiva il bisogno di svecchiare ed innovare. La prima portatrice di innovazioni fu la Coupè: Seguita a ruota dalla barchetta che proponeva una strumentazione di tipo quasi motociclistico (barchetta fu di Zapatinas anche se non ne curò gli interni) per arrivare infine in casa Alfa dove debuttarono GTV (916) e spider. Esse riportavano timidamente in auge il binocolo utilizzato nelle Alfa anni '60. Si stava pian piano uscendo dal design spaziale e squadrato degli anni '70 e '80 per approdare a qualcosa di misto tra classico (antropomorfo) ed innovativo (poi purtroppo sfociato nel bubble design). Con il GTV l'approccio fu abbastanza timido, infatti il famoso binocolo era ancora ricoperto da una palpebra, il top lo si raggiunse con la 156: Gli altri costruttori restarono obiettivamente al palo. In fin dei conti il binocolo era tradizione Alfa Romeo. Oggi la situazione è questa (voglio citare case generaliste) Citroen DS4 Citroen ds3 Ford Focus Hyundai ix35 renault Clio Seat Altea Seat ibiza e mi fermo.
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Dopo aver analizzato il frontale passiamo ai posteriori delle 2 volumi. Ci tengo a ribadire che le mie sono idee personali e non verità universali, ognuno ci vede un po' quel che vuole. Questi sono sono alcuni esempi (ce ne sarebbero di più), ma ritroviamo su tutte alcuni elementi ricorrenti, il logo posto in mezzo ai gruppi ottici, gruppi ottici che in un caso o nell'altro si rifanno al design Alfa Romeo, sottili come la 164 ci ha insegnato, con l'angolo negativo come la 75 ha insegnato, o evoluzioni varie della 145 (Ibiza è sempre imbarazzante). Da notare che questi esempi hanno completamente rotto con i modelli precedenti per allacciarsi a questa nuova corrente.
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Scusate se vado avanti a spizzichi e bocconi.. Eravamo rimasti al lunotto a V della 145. Vedremo poi alla fine tutte le applicazioni che hanno trovato queste innovazioni. Facciamo un passo avanti nel tempo ed arriviamo all'astronave 156. la chiamo astronave perché fu uno di quei modelli che sotto il punto di vista del design fece invecchiare tutto il resto di colpo. La vista posteriore altro non fu che un'evoluzione della 164 con l'applicazione del concetto gruppi ottici 145 con l'angolo negativo della 75. L'anteriore invece fu assolutamente innovativo rispetto alla recente produzione dell'epoca. De Silva lavorò molto sul "riconoscere un Alfa da lontano". Per realizzare questo concetto lavorò sullo scudo Alfa ingrandendolo e soprattutto sull'outline dell'ingombro esterno. quasi non occorreva scrivere quale fosse l'Alfa. L'outline esterno ha delle proporzioni da auto sportiva, muscolosa, aggressiva... ed ho volutamente celato i tratti superflui. Facciamo un gioco, sovrapponiamo l'outline 156 e Giulia: incredibilmente le proporzioni sono identiche. Gli spunti presi per il design della 156 furono pescati dal passato ma l'auto era sostanzialmente nuova, nulla aveva quelle proporzioni prima d'ora. facciamo una breve carrellata delle concorrenti dell'epoca: ed ora confrontiamola: quanti riescono a vedere dei tratti attuali? dai tagli sui parafanghi alla cellula abitacolo bassa e compatta.. il confronto con la concorrenza dell'epoca aiuta a capire cosa la 156 sia stata nel 1997 quando arrivò sul mercato. Poi il signore che disegno la 156 passò al gruppo VW. Quel signore risponde al nome di Walter de Silva: E le Volkswagen, le Audi, le Seat.. passarono da così: a così: non so voi ma a me pare palese quanta influenza ci sia nel primo esempio che mi è capitato sotto mano
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gallery completa qui: http://www.netcarshow.com/fiat/2016-toro/14.htm
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solo a me ricorda tremendamente le peugeot concept
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uff meno male per quel montante...
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la 164 mostrava invece dei gruppi ottici molto sottili ed integrati. Essi altro non erano che il proseguimento del famoso solco laterale. la tendenza venne quindi trasferita al resto della gamma. la prima evoluzione a questi gruppi ottici fu introdotta con la 145 (la quale porterà svariate innovazioni stilistiche anch'essa). Nella 145 (siamo già entrati nel periodo de Silva/Zapatinas) il gruppo ottico unico venne diviso in due parti. è interessante però confrontare sempre cosa facesse la concorrenza dell'epoca: Nel 1994, anno di presentazione della 145, la maggior parte della concorrenza aveva i gruppi ottici a blocco, la 145 fu una piccola rivoluzione in questo. Quando la 145 venne presentata, molti restarono basiti più che per i dettagli per il corpo vettura, all'epoca il muso spiovente richiamava molto un coupé (specie se confrontato con la uscente 33) ed il volume di coda faceva il verso alle shooting break. Furono invece i dettagli quelli che restarono nel tempo. uno dei più importanti fu sicuramente il lunotto a "V". Esso fu una novità assoluta
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L'auto successiva alla 75 che fu destinata a lasciare un segno indelebile nel mondo del car design fu la 164. Essa però ha in realtà influenzato più l'Alfa Romeo stessa negli anni a seguire. Diversi sono gli elementi di cui andremmo a discutere, il primo senza ombra di dubbio è il trilobo Alfa, finalmente con l'avvento della 164, esso iniziò a ricevere la giusta importanza che merita in quanto prima, altro non era che un "logo" inserito in una griglia: Con la 164, Fumia diede al trilobo la giusta importanza, rendendolo più grande, circondandolo di carrozzeria (isolandolo quindi dalla griglia), rendendo la griglia meno importante, e soprattutto le due venature che correvano dal parabrezza al logo. Ad onor del vero già la bmw aveva questa soluzione, ma esse correvano solo sulla superficie orizzontale, la particolarità del 164 consisteva nel fatto che queste venature proseguivano nella sezione verticale del muso. Il secondo spunto molto interessante di design che la 164 offrì fu la doppia scalanatura laterale. Appare banale ma fu un introduzione assolutamente innovativa e nondimeno condizionò tutte le Alfa del periodo successivo. è chiaro come la 164 abbia avuto un'importanza cruciale nel definire quello che poi fu il design delle Alfa Romeo a seguire e questo pian piano ci conduce ad isolare quei tratti salienti di cui molte case automobilistiche si appropriarono. l'importanza della doppia scalanatura laterale ha un'importanza tutto sommato relativa nel panorama mondiale del car design, anche perché nello stesso periodo lo proponeva anche Peugeot con la 605. mentre però, in Peugeot restò un caso isolato, in Alfa la doppia scalanatura ebbe più importanza perché cominciò a definire le forme dei gruppi ottici posteriori. I gruppi ottici posteriori in generale nel panorama automobilistico, fino all'avvento della 164, erano di dimensioni generose e di forme regolari:
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appunto boh? rimane sto mistero che ci toglierà il sonno!
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