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Tony ramirez

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  1. si diciamo che 56 e 66 hanno 2 linguaggi stilistici differenti, 66 come detto prima era (giustamente IMHO) l'evoluzione della riuscita e ancora fresca 64, invece 56 ovviamente doveva cambiare direzione rispetto a 55 e quindi si è impostato totalmente un nuovo modello.
  2. Credo che la 166 sia stata un'ottima automobile nel complesso, ma con il senno di poi possiamo anche affermare che avesse perso quel Xfactor rispetto alla 64. indipendentemente da cosa facesse la concorrenza. è stato forse uno dei primi esempi di aggiornamento alla "tedesca" in quanto se per Thema e K i linguaggi stilistici erano differenti, tra la 66 e la 64 c'è una chiara origine comune. Padiglione e girovetri e linea di cintura lo confermano. Ma mentre la 64 risultava scolpita, dura, tagliente (fumia Docet) la 66 risultava morbida forse fin troppo, specie il muso dove la 64 era dura, sportiva, equilibrata, elegante. la 66 sembrava "sciolta", se un ottimo lavoro era stato fatto sul frontale della 56, innovativo ma con il sapore delle Alfa anni 50, sulla 66 si era persa la direzione, non era innovativo, non richiamava nulla e men che meno era equilibrato. Stesso discorso lo possiamo fare al posteriore (che oggi guardando i gruppi ottici possiamo definire avanguardista) la 64 aveva uno sviluppo di coda perfetto, la continuazione perfetta della fiancata e del suo solco, la 66 (per quanto l'apprezzi) non aveva quel senso dimaestosità e completezza, sembrava mancasse sempre qualcosa anche in confronto alla 56. anche nella vista laterale pareva mancasse qualcosa, nel tempo ho capito che era la mancanza del battiporta inferiore iso 64. Comunque ad oggi in un semplice raffronto la 64 vince a man basse, specie perché alcune cose son tornate in gran voga come i gruppi ottici a fascia e il solco laterale (gruppo VW da skoda a Audi le nuove fiancate sono piene di solchi netti)
  3. bisogna capire come i tedeschi interpretino la parola "gran" dal momento che suppongo sia italiana. magari pensano sia qualcosa come "Gran turismo" o "Gran Tour" .. dubito sappiano il vero significato!
  4. Esatto caro il mio Cosimo e già che via siamo diamo un'occhio anche anche alla vernice Matt.. un bel po di anni fa. Le grafiche stupende con un abbinamento cromatico favoloso e parliamo degli anni 70. io ho sempre adorato la serie speciale. fu immessa sul mercato per colmare alcune lacune presenti nella gamma. Aveva vernici specifiche, cerchi bretone, grafiche specifiche così come le tappezzerie interne, in più lo spoiler anteriore e i fari carrello supplementari. Non fosse che è molto rara la versione sopra per me è la X allo stato dell'arte da comprare domani. comunque sono anche attratto dalla spartanissima versione base rigorosamente in colori psichedelici anni 70 sto correttore ha rotto il pazzo.. mazzo.. lazzo.. CAZZO!
  5. No mai provato, ma non credo sia il tipo d'auto che si acquista per il piacere di guida! è il concetto di mobilità urbana semi individuale, elettrica green che mi attira!
  6. oscena sono gusti, a me ricorda la R4 nel muso ed una smart nella vista laterale, il tutto con le ruote agli estremi. quindi li per me è approved. poi chiaro è che man mano che la tecnologia avanza, si aumenterà autonomia ecc.. però il concetto di mobilità semi individuale la Twizy secondo me l'aveva centrato IMHO
  7. Io anni fa avevo trovato interessantissima la Renault Twizy, credevo fossimo ad una svolta sulla mobilità. Nel traffico vediamo costante mente auto grosse ed ingombranti occupate per il 90% dal solo guidatore, se ci pensiamo è uno spreco, di tutto. dal carburante in più sufficiente a muovere tutta la massa del veicolo (compresi sedili non utilizzati, spazio non utilizzato e persino potenza non utilizzata). Quindi trovai la Twizy una risposta eccellente a questo problema, garantisce la mobilità individuale (anzi per due) unendo i vantaggi dello scooter a quelli dell'automobile (nonostante ad oggi non abbia dei vetri laterali veri e quindi d'inverno sono quarzi amari.. ma il problema volendo sarebbe aggirabile). Quindi andai ad informarmi.. al di là del prezzo d'acquisto che si aggirava tra i 6000 e gli 8000 euro (tutto sommato un prezzo buono) bisogna aggiungere il canone mensile delle batterie (che non acquisti ma noleggi) e all'epoca si aggirava mi pare sui 60 € al mese (che era circa quanto spendevo di benzina al mese con la mia vecchia punto) oltre ciò dovevi ricaricarla (quindi spese in bolletta non indifferenti) insomma il gioco non valeva la candela ma nell'ottica green si sarebbe potuto tranquillamente fare. Ad oggi vedo che purtroppo in Renault hanno avuto un ottima idea ma non ci hanno visto lungo, oggi le strade sono affollate di bestioni sempre più grandi (l'ego umano è smisurato) immaginatevi di utilizzare la Twizy in mezzo a due suv, il rischio di essere non visti/travolti è enorme a livello statistico. Credo sia ancora una scelta valida ma andrebbe imposta e sarebbe una cosa da regime.
  8. Io parto di casa alle 7.30 e parcheggio a destinazione alle 8.45.. lei gia alle 8.00 servirebbe l’auto
  9. grazie per l'esaustiva risposta, era ciò che chiedevo nella questione iniziale. @jameson Quindi tutte queste novità elettriche presentate a Francoforte più tutti gli annunci in pompa magna fatti da colossi (VW) (che magari deve lavarsi la faccia dopo il dieselgate) come te li spieghi? Quindi possiamo dire che se tutto è fuffa mediatica forse FCA è sulla retta via?w
  10. sante parole. Ma abbiamo tutti esigenze diverse anche tra parenti, condomini ecc... io lavoro a 50 km dalla mia compagna, lei porta a scuola figli, spesa cazzi e mazzi e poi va a lavorare.. totale 2 auto.. poi non facciamoci mancare la passione e con la barchetta fanno 3 auto.. Le politiche, le multinazionali hanno lavorato sodo per mettere al centro di tutto l'individualismo e l'individuo (tutto pur di allontanare quell'idea di omologazione e comunismo) come possono invertire una tendenza così spiccata oggi? è vero però che l'individualismo ci ha portati tutti ad avere quasi lo stesso telefono.. allo stesso tempo non riesco a intravedere un futuro dove il fighetto con i rivoltino possa privarsi della sua patetica Audi A1 per condividere una plasticosa auto elettrica.
  11. Parlo per me sia chiaro... e non vorrei passare come un razzista o chissàchè perché lungi da me... ma già oggi siamo testimoni della difficile integrazione tra popolazioni e culture diverse (l'ultimo il caso delle zanzare a Romadove vengono incolpati gli africani di averci portato i virus) in un mondo sempre più cosmopolita, immagino già quanti non vorrebbero condividere il sedile o toccare il volante ancora caldo del precedente usufruitore. La mia è misantropia a prescindere da non confondere con razzismo, ma mi pare che i media facciano di tutto per scatenare queste fobie (esistono trasmissioni televisive che parlano di quali e quanti batteri si annidano sui lacci delle scarpe)..
  12. Perché l'innovazione si porta dietro delle conseguenze. L'uomo è un animale innovatore ed il progresso è inarrestabile. Gia negli anni 80 si immaginava l'auto che parlava e guidava sola (KITT) ebbene tutti ne eravamo attratti. tanto hanno fatto che ci sono arrivati. Capisco lo smarrimento di fronte ad una tale e repentina avanzata della tecnologia però non ci si può fare nulla, solo una guerra potrebbe arrestare il progresso però dovremmo dedicarci alla ricostruzione. Quindi cambiando i canoni tecnologici cambiano le esigenze tecniche, gli ingombri.. paradossalmente tra le elettriche e le termiche le uniche cose in comune sono freni e sospensioni .. e ruote. Quando e se tutto sarà elettrificato non occorreranno più musi lunghi che contengano motore e organi, quindi più spazio ad un abitacolo vivibile. Se avranno la guida autonoma ce ne fregheremo del baricentro alto, tanto le curve le farà un compuer e l'auto non si ribalterà, quindi abitacoli più vivibili.
  13. Non so... se la domenica vuoi andare al lago, in montagna, ad agosto in ferie, come ci vai? qui da noi l'auto è intesa una proprietà al pari della casa quindi un bene molto importante. Senza contare invece che questo appiattimento conseguenza del carsharing (una filosofia molto comunista se vogliamo) sicuramente non soddisferà l'ego degli automobilisti (che non sono 4 appassionati bensì chiunque). io onestamente non vedo un appiattimento delle gamme, anzi in un comune seg. B sotto un solo brand troviamo la B classica, la B suv, la B monovolume... ecc.. Il carsharing ha senso nei centri ZTL o come Londra o Parigi Milano... ma non soppianterà il trasporto privato. tutto IMHO
  14. a mio modesto parere (che vale quanto un sacchetto di taralli) uno dei concept più rappresentativi del salone (in virtù delle considerazioni fatte sopra) è la concept della Renault, la Symbioz la quale concilia nuove forme adattate al nuovo uso del veicolo, chiaramente più conviviale grazie alla guida autonoma e con ingombri meccanici differenti da come noi oggi li conosciamo (penso che a parte sospensioni e freni cambi tutto per il resto)
  15. chiaro, riporto ciò che mi è stato detto, son chicchere da bar non mi sono certo messo a verificare l'autenticità della fonte. però mi fu detto "siamo stati ad un pelo dall'essere venduti ai cinesi".
  16. Proprio l'altro giorno, insieme al mio caro amico, si parlava del salone di Francoforte e tutte le novità presentate. Più che le novità, in realtà quallo che ha colpito di questo salone è stata la chiara indicazione che i costruttori d'auto ci hanno dato (o che ci stanno imponendo). Appare chiaro ormai che il futuro sia dell'elettrico e della guida autonoma... e onestamente non so cosa preferisco delle due cose; la guida autonoma apporterà (forse) sicurezza nelle nostre strade ed un buon numero di gente meno stressata, ma toglie tutto quello che è piacere di guida, interazione uomo/macchina e tutto ciò che questo comporta. Dall'altro sull'elettrico non ci si può ancora esprimere pienamente perché tante sono le incognite (autonomia, inquinamento effettivo comprensivo dei siti produttivi e di stoccaggio delle batterie) insomma è presto per tirare somme e conclusioni così sul breve termine. E tutto questo scenario pare in fondo sia stato scaturito dall'arrivo sul mercato del marchio Tesla il quale sta avendo l'effetto iPhone 3 sul mercato dellatelefona nel lontan 2006/7. ricordate? affermati costruttori di telefonini spariti nel nulla: Nokia. Motorola, Blackbarry... Solo chi ha saputo copiare l'iPhone (Samsung in testa) è rimasto in piedi. Apple come un uragano nel mondo della telefonia (mondo in cui non aveva mai messo piede). Se quindi la marca della mela rappresenta una case-history, è molto probabile lo stesso avvenga con Tesla. Arrivo sul mercato di massa con la model 3 ed improvvisamente costruttori con una consolidata storia alle spalle rincorrono il nuovo arrivato (in primis i tedeschi). In tutto questo vedo purtroppo un futuro non roseo per case come Alfa Romeo, persino il claim scelto "La meccanica delle Emozioni" puzza di benzina lontano un miglio, Alfa Romeo non ha tanto color blu nel logo. Forse il cammino intrapreso con Giulia e Stelvio (che apprezzo entravi) era da inaugurare 10 anni fa. Onestamente non so quale futuro possa avere la casa del biscione che offre auto DA GUIDARE ad alte prestazioni TERMICHE. In tutto questo però anche Ferrari, Maserati (aggiungo Lamborghini ma non dovrei visto che il gruppo VW ha già un piede nell'elettrico) che fine faranno? A Francoforte, proprio la casa del cavallino ci ha mostrato un affascinante Portofino, 600cv di motore termico... se ci pensiamo nulla di nuovo sotto al sole, avrebbe dovuto far cadere a pioggia sulla gamma ciò che aveva introdotto con la Hypercar LaFerrari e invece nulla. Ma a pensarci bene anche case come Vw, a parte prototipi da salone ed annunci di gamma elettrica in pompa magna... a Francoforte ha portato la T-Roc, l'ennesimo Suv cavallato a benzina. Quindi resto abbastanza disorientato. colossi dell'auto che non hanno idea di come affrontare il futuro (e parlo di FCA, perché non presentare neanche un prototipo vuol dire non avere idee o non avere fondi.. nel primo caso meglio cominciare a scavare, nel secondo meglio vendersi nelle mani di chi i soldi li ha.)ù Altri che fanno annunci epici e propongono gli ormai noiosi Suv di qualsiasi taglia. Quale sarà il futuro in cui credere realmente credo che ancora non lo sappia neanche la "visionaria" Tesla. Quello che è certo è che le auto per come noi le concepiamo a breve non ci saranno più, le forme esterne cambieranno radicalmente (l'Audi Aiconne è un esempio) la carrozzeria sarà un mantello che copre nuovi elementi meccanici e nuovi spazi interni.
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