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Tony ramirez

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  1. Ma si è sicuro, così come ho visto col contagocce la nuova M3 o 4 come caxxo si chiama ora. la mia riflessione è su come siano sparite le grosse auto generaliste. Faccio un'esempio stupido, quand'ero bambino quindi negli anni 80 ed andavo in vacanza nella mia amata Sicilia ad occhiometro era strapieno di Opel Rekord e a scendere Ascona, ma anche Renault 30. Ad oggi questi costruttori (nello specifico Renault e Opel) non hanno una sostituta di Rekord e R30 neanche guardando nel settore SUV. Così come non esiste una sostituta di croma e thema ma nemmeno di CX e 607 sia come berline che come SUV. é come se auto da 70k € in su possano produrle solo certi costruttori mentre altri abbiano gettato la spugna.
  2. Mah io vedo l'avvento del suv decisamente posteriore al decadimento delle seg E. generaliste. in fondo le generaliste anche oggi non si spingono lontanissimo dal seg C. con i Suv. Se facessimo il discorso con le cilindrate forse sarebbe più chiaro, fino agli anni 80 una generalista come Renault poteva avere in gamma un'ammiraglia 3000 v6 senza problemi, dubito che oggi possa proporre un Austral 3000. (non teniamo conto che oggi esiste l'ibrido elettrico ecc)
  3. mmm non la farei così facile, prima dell'avvento dei suv le strade erano piene di Audi A6 (mentre vagamente ricordo qui in Italia una 100 per dire) che prendevano il posto delle varie Omega e simili.
  4. Ottimo, è importante capire tutte le microcause che hanno prodotto questo effetto. Su Audi mi permetto di dire che forse faceva numeri grazie anche a modelli mainstream come Audi 50 ma ciò che è cambiato principalmente è stata la percezione del brand. Ovvero da generalista a premium. E lo dico perché molti altri brand (che nulla hanno a che vedere col settore automobilistico) guardano ad Audi come un "Case Study". Anni fa, dopo il pasticcio della nave Concordia, Costa Crociere fece un profondo rinnovamento di immagine, prima interno all'azienda e poi mediatico. Nelle varie slide che giravano furono inclusi due case Study: Apple e Audi.
  5. Faccio un O.T. dichiarato, non so se poi i moderatori vorranno aprire una discussione a parte. Guardando questa foto nel mio cervellino sono scattate un sacco di riflessioni, riflessioni su quanto sia cambiato il mondo negli ultimi 30 anni (ed è giusto che sia così, il mondo non si è mai fermato), sono riflessioni forse più di tipo sociologico che automobilistico. Il fulcro della riflessione è: Un tempo anche le case generaliste vendevano ammiraglie. può sembrar banale ma se ci si ferma a riflettere è veramente un termometro di come il mondo sia cambiato. Non so bene collocare dove sia il preciso momento in cui i gusti della gente gente sono mutati (o si sono allineati, massificati). Generalmente a mio parere esiste uno spazio temporale che potremmo chiamare Avanti iPhone e Dopo iPhone. Fatto sta che nel primo decennio del 2000 improvvisamente le ammiraglie generaliste (ma potremmo scendere fino al Seg. D) non vendevano più, o avevi sulla mascherina il brand Audi (in particolare modo), Merc e Bmw oppure potevi costruire solo utilitarie fino al Seg. C e basta. Dove sono finiti tutti quei rappresentanti che giravano l'Italia sugli instancabili grandi diesel di Opel, Ford? Dove sono finiti quei dirigenti che sceglievano le varie Renault 25, Safrane oppure XM o c6? e dove sono finiti quei piccoli impresari (o banditi😁) che spingevano i loro turbodiesel potenti delle varie Thema, Croma e 164 sull'autostrada del Sole? e potrei continuare con coloro che per fedeltà alla marca compravano Saab e Volvo. Improvvisamente o comunque molto velocemente è successo qualcosa che ha fatto virare tutte queste categorie in un unica direzione: la Germania e non la Germania delle Opel e delle Ford... la Germania premium. Sarà stato anche frutto di scelte sbagliate della concorrenza, una K non potrà mai competere con una Thema (per esempio), ma possibile che tutti gli altri abbiano sbagliato nello stesso istante? Alle soglie del 2000 Citroen presentava la C6 che andava a sostituire XM presentandosi fedele al brand con le sue sospensioni e soluzioni insolite, Alfa proponeva 166 che certamente non poteva eguagliare i fasti della 64 ma non era proprio tutto da buttare. Quindi? Il mio modesto parere assolutamente opinabile è che ci sia stata una convergenza di elementi. Uno di questi elementi è stato senza dubbio quanto il gruppo VW abbia investito su Audi, nel giro di pochissimi anni la casa degli anelli è passata da essere una VW con le cromature all'oggetto del desiderio. Certo ci lavoravano da anni, possiamo identificare gli anni 80 come inizio del lancio del brand, da quando cominciarono a competere nei Rally con la Quattro, ma lo slancio si ebbe nei tardi 90, il grande stratega Ferdinand Piech impostò un piano aziendale che prevedeva di portare Audi nell'olimpo dei marchi premium... e ci riuscì, partendo dal basso, dalla sostituta della 80 (la A4). Un'altro elemento non indifferente fu che sicuramente la concorrenza presentò modelli che col senno di poi potremmo definire non all'altezza dei modelli uscenti: Alfa con 166 vs 164 non solo apportò pochi miglioramenti (common Rail e sistemi di navigazione) ma peggiorò profondamente il design esterno. Lancia sostituì K (che già era zoppa rispetto a Thema) con Thesis, un modello dal sapore di vecchio signore con la pipa e il brandy piuttosto che un giovane rampante. Fiat eliminò Croma spacciando una Seg. C come la Marea come ammiraglia. Renault sostituì Safrane (auto bella ma onesta) con un salto nel vuoto chiamato Vel Satis che sicuramente aveva contenuti interessanti ma non si poteva guardare neanche con gli occhi chiusi, Peugeot sostituì l'anonima ma bella 605 con la 607 (mia già la 406 aveva mangiato terreno all'ammiraglia) che aveva già quel retrogusto di auto da ristoratori mediorientali. Un caso a parte fu Citroen che a mio giudizio fece un salto avanti con C6 rispetto a Xm ma forse se la giocò male sul piano della comunicazione. Già perché un altro elemento determinante fu proprio la comunicazione. Tutti questi costruttori generalisti alla fine si portavano dietro una nomea retaggio di un passato recente: Fiat = auto che si smontano, Alfa = ruggine, Citroen si portava dietro dei problemi di elettronica con la XM che fecero desistere chi voleva C6, Peugeot = Auto da nord africano, Opel = muli da carico sporche e adatte se fai il mercato ecc... Invece la triade tedesca che aveva sempre lavorato bene in passato si portava dietro una nomea sbrillucicosa di auto affidabili, sportive e lussuose. In realtà a livello di innovazioni le tedesche stavano sempre al varco aspettando che le figure brutte se le facessero gli altri, continuavano a fare il loro senza commettere passi azzardati, ogni modello nuovo era il miglioramento di quello uscente ma poco più. Han dovuto attendere Fiat per montare il common Rail per esempio. Però hanno introdotto Abs ed altri ritrovati sicuramente degni di nota. Un'altro elemento che portò alla morte delle ammiraglie generaliste fu l'avvento dei monovolumi. Chi aveva una famiglia numerosa negli anni 80 guardava alle ammiraglie generaliste che con le loro dimensioni e volumi di carico potevano far muovere tutta la famiglia compreso il cane. Dalla fine degli anni 90 l'avvento dei monovolumi multimarca a caccia di quote di mercato fino ad allora di appannaggio del solo Espace fecero esplodere un mercato e fecero convergere molti acquirenti delle varie Omega e simili sui Multispazio. Come ultimo elemento cito..... l'apparire!!! Questa fu una tendenza che iniziò a serpeggiare verso la fine degli anni 90 per esplodere definitvamente negli anni 00. l'illusione di appartenere ad una cerchia esclusiva tramite gli oggetti che possiedi (e qui entra in ballo l'iPhone che citavo prima) mise definitivamente la pietra su un segmento di mercato che già di per se barcollava proprio per gli elementi che ho citato sopra. Improvvisamente chi viaggiava fiero sulle station wagon Fiat, Lancia, Opel ecc poggiò le terga su Audi, Bmw e Mercedes, complice il fatto che la triade fu anche furba andando ad occupare fasce di mercato che prima non gli appartenevano (Merc A, Bmw 3 compact, Mini e compagnia cantante). La comunicazione dei tedeschi è sempre stata costante e a largo raggio, per esempio la seconda e terza pagine di Quattroruote (la rivista più autorevole e acquistata all'epoca) è sempre stata del gruppo VW, in qualsiasi film americano uomini di affari e di successo viaggiavano su Mercedes e potrei continuare. I costruttori generalisti non hanno mai attuato queste tecniche di marketing in più commettevano passi falsi nei loro prodotti. Ecco cosa è successo.
  6. Questa sensazione di 127 non è solo mia vero?
  7. Se non ticordo male cominciai a bozzettare a marzo 23! In realtà fu finita a settembre 23 ma poi tra nascita pupo ecc ho trovato solo ora il tempo di pubblicarla! Una settimana dopo il concept ufficiale fiat… il mio solito tempismo
  8. Grazie, per me è un semplice divertimento, passione.
  9. Allora, questo concept di per se non vuole essere la Panda, infatti ne ho cambiato anche il nome, diciamo che cita prendendone ciò che le occorre per un utilizzo concreto, come ad esempio la zona in plastica inferiore, i paraurti in plastica ed in generale lo spirito. Ecco perché frontalmente non ho voluto clonare il frontale di Panda ma solo citarlo come l'indicatore di batteria a mo di griglia asimmetrica. in realtà come focus sul frontale ho lavorato per renderlo più aerodinamico possibile.
  10. Grazie, l'ho concepito come un concept, non ho immaginato un adattamento per la serie, anche perché cambierebbero diversi componenti come ad esempio i supporti sedili, oppure gli lcd sulle portiere in sostituzione dei retrovisori (che qui ho immaginato siano proiettati sullo schermo centrale (infattibile) ma ci tenevo ad asciugare il più possibile e quindi sono saltati anche i doppioni dei gruppi ottici posteriori a baule aperto. è concepito come veicolo elettrico ma resto parecchio affezionato ai 2 volumi, quindi si, anteriormente vano di carico (forse anche più "riservato" che il baule stesso visto la quantità di superfici vetrate.)
  11. La neo paternità mi ha regalato un sacco di tempo casalingo un tempo a me sconosciuto. Così mi sono lanciato in un progetto che ha la finalità di proporre un concept di utilitaria fiat, elettrica, low cost, ecosostenibile, che ha come focus la mobilità urbana. A molti può sembrare stia parlando della Panda... in effetti è così 😁. è un caso che Fiat abbia nei giorni scorsi presentato il suo concept di Panda, il mio progetto in effetti iniziò già qualche mese addietro. La fonte di ispirazione è la Panda 1980 di Giugiaro, auto ancora oggi per certi versi geniale, linee semplici, abitabilità, facilità d'uso. Partiamo dal nome: To.Go, che in italiano si legge "Togo" termine in uso negli anni 80 per definire qualcosa di piacevole, (spero) mentre in inglese la traduzione è "per andare", perché in effetti, come in alcune utilitarie giapponesi anni 80, la To.Go include nella sua ribaltina del paraurti posteriore un monopattino elettrico ripiegabile per accedere nei posti con l'imitazioni, aree pedonali ecc. Quindi il concetto è: Andare sempre. partendo dall'esterno ho voluto disegnare una linea aerodinamica, pulita e priva di barocchismi. la vista laterale a goccia, i cerchi pieni, l'assenza di specchietti e maniglie sporgenti, una piccola ala posteriore contribuiscono ad abbassare il cx. il padiglione vetrato e le ampie superfici vetrate rendono l'abitacolo luminoso mentre le protezioni laterali sono realizzate in plastica riciclata proteggono l'auto dai piccoli urti urbani. Nella ribaltina posteriore (Heritage delle Weekend Fiat) è incluso un monopattino elettrico, disegnato insieme all'auto, ripiegabile e ricaricabile sia direttamente dalla presa oppure mentre è riposto nell'auto. Il portellone è un richiamo alla Panda Van ma è un espediente che aumenta la capienza del bagagliaio e permette l'apertura in luoghi dall'altezza limitata come i box. ecco alcuni dettagli esterni: Nel parafango laterale è prevista una zona che include presa di ricarica (su entrambi i lati e le camere latrali) piccolo richiamo alle cerniere a vista della storica Panda Sul frontale nel grosso pannello che include i gruppi ottici è presente un'indicatore esterno del livello di batteria, utile nei casi di car sharing, richiamo alla griglia frontale asimmetrica della Panda. ed infine passiamo agli interni, quattro posti singoli che possono essere rimossi (a parte quello guida 😁) per esigenze di carichi lunghi o voluminosi. Utilizzo limitato al minimo di plastiche e materiali ecosostenibili come i tessuti in fibra di bambù sia per sedili, plancia e pannelli e sughero per le parti a contatto. Ed infine non c'è solo bianca e per chi ha bisogno di più di 2 ruote motrici.
  12. Quei cerchi così piatti (in sezione) non mi piacciono per nulla
  13. Raga ma sbaglio o non ci sono più le bocchette centrali? No perchè trovo sia assurdo, sono quelle fondamentali
  14. Quest'auto mi da un senso di incompiuto che non so spiegarmi. forse avrei preferito una 3 luce finale, non so spiegarmelo, quando la vedo per strada mi sembra non finita
  15. Anche a me è sembrato molto strano, era la bolletta luglio/agosto 22, ho immaginato fosse per via degli aumenti che vi erano in quel periodo, (ma poi tra l’altro l’azienda ad sgosto era pure chiusa) va bene che a luglio il clima girava, ma anche a giugno però! Anyway complice che a settembre ho fatto un incidente l’ho ridata indietro alla società di noleggio e ho preso il quasquai (o come caxxo si scrive) e le bollette sono tornate nella norma
  16. Eppure appena l’ho data via la bolletta è tornata ai livelli precedenti
  17. meno di 4 metri con cerchi da 18 sarà una bella bestiolina, speriamo solo non sia troppo alta. Fosse a benza l'avrei gia prenotata. ma non lo è... Ho avuto una sola esperienza con le auto "elettriche" una Compass 4xe, a prescindere che sul frontale aveva lo stesso stemma che c'è sulle maglie della Juve e già per questo mi vergognavo a guidarla... in un mese mi sono arrivati 2500€ di luce... quando la media è di 700€. tutto questo per fare meno di 50 km... si possono attaccare tutti al tram.
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