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Jamal1976

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  1. E quindi? E' un dato indicativo della rapidità di sviluppo, non una valutazione tecnico-scientifica sui vari tipi di batteria. Un carrello elevatore o un transpallet elettrico hanno un tipo di utilizzo che non c'entrano nulla con il mio mezzo e nemmeno con quello delle auto. Stanno fermi in un posto e sono utilizzati per tempi limitati: neanche te ne accorgi che la batteria si sta bruciando finché non muore. Una macchina con cui ti muovi per ore, facendo decine se non centinaia di km, ti inizia a limitare già quando l'autonomia di ogni carica scende mano mano che invecchiano le batterie, lasciandoti a rischio di restare in strada o comunque limitato negli spostamenti.
  2. Io su un mezzo a locomozione elettrica (2 batterie 30ah ricaricabili al gel) ci ho trascorso gli ultimi 28 anni della mia vita e posso garantire che in 28 anni non è stato fatto nessun passo avanti nel campo delle batterie purtroppo. - 28 anni fa ci volevano 4-5 ore per ricaricare le batterie, ora 2-3 (unico insignificante miglioramento); - l'autonomia quotidiana era 20 km nel 1990 e 20 km sono oggi; - il ciclo vitale delle batterie era di un anno abbondante nel 1990, ora anche meno; - il peso 30 kg era nel 1990 e tanto è rimasto; - le misure idem, ma ora cominciano drammaticamente a farle più grandi, con conseguente tragico aumento delle misure del mezzo di locomozione; - i prezzi sono triplicati rispetto al 1990. Per me l'elettrico è solo una moda artificiale, molto peggio del diesel. Ripongo qualche speranza solo nell'ibrido.
  3. https://motori.ilmattino.it/news/maserati_ghibli_vince_premio_autonis_innovazione_design_2018-3988971.html TORINO - Arriva dalla Germania un altro importante riconoscimento per il made in Italy e per i brand di eccellenza del Gruppo FCA. Dopo la vittoria ottenuta in Gran Bretagna da Alfa Romeo Giulia nelle valutazioni dei lettori della rivista WhatCar?, valutata prima in affidabilità, lasciando alle spalle Bmw, Audi e Mercedes, adesso è il turno di Maserati Ghibli, che per i lettori dell’autorevole magazine Auto Motor und Sport, la cui sede è a Stoccarda - nel cuore della Germania automobilistica - è la migliore auto di “fascia alta” dal punto di vista dello stile. A Ghibli, con il 21,1% dei voti, è andato il premio “Autonis per la miglior innovazione di design del 2018”, che è un importante indicatore dell’eccellenza estetica di un marchio automobilistico. Nel sondaggio di quest’anno i lettori di Auto Motor und Sport potevano scegliere per le 3 categorie previste tra circa 90 modelli, e hanno espresso un totale di 11.990 voti. La vittoria di Ghibli sui migliori prodotti tedeschi è stata schiacciante: al secondo posto con il 12,3% si è classificata l’Audi A6, al terzo con il 10,% l’Audi A7. Al quarto posto con il 9,9% si è classificata la Porsche Panamera Sport Turismo e al quinto con il 9% la lussuosa e super-performante Mercedes AMG GT 4 porte. La berlina sportiva Ghibli, disegnata il Centro Stile Maserati di Torino, è uno dei modelli più importanti della gamma del Tridente e ha notevolmente contribuito al successo di Maserati in tutto il mondo. La sua estetica dinamica da quattro porte sportiva richiama le linee di una coupé, mentre la grande calandra frontale si ispira alla leggendaria Berlinetta Maserati A6 GCS. L’esclusività e l’originalità della vettura sono state ulteriormente esaltate dall’introduzione degli allestimenti GranSport e GranLusso. «Il design è sempre stato fondamentale per Maserati. E ci fa molto piacere che i lettori di automotorundsport lo abbiano capito scegliendo la Ghibli, che è il nostro modello più rappresentativo sotto questo profilo - ha sottolineato Piergiorgio Cecco, general manager di Maserati Germania, in occasione della consegna del premio, avvenuta ieri sera a Stoccarda -. Maserati è ambasciatore nel mondo dell’eccellenza del design italiano. Lo stile delle nostre vetture è l’espressione di un’estetica elegante, unita a un connubio di personalità sportiva e squisita artigianalità».
  4. Ericsson ha detto di preferire lo Stelvio, anche se la Giulia è più performante. Ecco perché bisogna fare i SUV perché indispensabili, mentre le SW non lo sono.
  5. Non mi risulta che la vendano solo ai tedeschi in Europa, né che la abbiano fatta per loro. Miglior mercato per chi? E' un mercato poco competente e stracolmo di concorrenza interna, quale furbetto del fallimento lo riterrebbe un mercato interessante? L'Italia affonda perché ha passato 20 anni ad inseguire e subire le imposizioni di questo popolo di prevaricatori, prima di capire che i mercati importanti sono ben altri e che noi non saremo mai come loro, per fortuna aggiungo io.
  6. Più che altro è vietato dalla nostra condizione economica e conseguentemente dal nostro peso in Europa. Chi può, quando lo ritiene necessario politicamente, un modo per far intervenire lo Stato per i suoi intterressi lo trova. Se lo Stato sta peggio dell'azienda da aiutare non è proprio una questione di norme.
  7. Perché i coreani hanno anche i loro mercati interni che garantiscono vendite e sono infinitamente più grandi perché hanno già portato a termine quel processo di espansione dei mercati che Fiat solo da poco ha iniziato con l'avvento di FCA? E' lo stesso. Clio è prodotta in Francia per motivi socio-politici, non economici. E certo... sai che affare a produrre un modello per quei pochi che prediligono la buona qualità sul prezzo nel segmento B...
  8. Infatti gli altri chi ti ha detto che ci guadagnino? Come già detto, non per forza una grande azienda produce un modello perché in sé è redditizio, ma perché si realizzano altre situazioni contingenti, come per Tipo. Il mercato delle segmento B è ampiamente saturo e ha "pessimi" clienti, nessuno sano di mente ambirebbe ad occuparlo se non costretto dalla disperazione o spinto da questioni estranee al mercato.
  9. Le cazzate che hanno fatto in passato sono state proprio fare quello che tu vorresti continuassero a fare ora perché non ti adegui ai tempi. Oggi saper fare una segmento B meglio di tutti non serve a nulla e non ti dà alcun futuro perché gli altri si adeguano in poco tempo e i clienti del segmento inseguono il prezzo e non la qualità. FCA ha quindi cambiato target: investe per fare come nessuno ciò che non è facile emulare e che ha una domanda incentrata sulla qualità più che sul prezzo. Molto saggio e lungimirante... chi se ne frega di quello che era la Fiat di 30 anni fa? L'anti Quasquai c'è ed è il Compass, a proposito dii adeguarsi ai tempi in cui non esiste solo il brand Fiat. Nissan è giapponese, non italiana... ha altri mercati.
  10. Scusami, ma invece in FCA sono coglioni che non lo fanno e ci perdono un mucchio di soldi che stanno lì ad aspettarli, secondo te? Loro sì, se non fanno ciò che interessa a te sono coglioni e masochisti. Mah Ti viene in mente invece l'ipotesi che gli altri le facciano per motivi non propriamente economici (saturare gli impianti nazionali per motivi politici, fare dumping per sfruttare la propria grandezza e distruggere la concorrenza ecc.) che al momento a FCA e/o allo stato italiano (o anche serbo) non interessano o non sono sostenibili? Tipo, che tu citi, è proprio il perfetto esempio di auto costruita non per motivi prettamente economici, ma è una situazione contingente socio-politica relativa alla Turchia, non per forza ripetibile altrove in assenza di un interlocutore disponibile e comunque irrilevante ai fini della sopravvivenza di FCA.
  11. Vogliamo dichiarare guerra alla Serbia se non pagano la segmento B a FCA? O mandiamo Messina Denaro a minacciare i vertici Mazda o Ford se non fanno una joint venture con FCA? Mi sembra un discorso molto sensato... L'idea che nei loro progetti aziendali avere o meno una segmento B in gamma nulla sposti del futuro di FCA riesce tanto difficile da accettare? Vale lo stesso anche per Tipo che invece hanno fatto perché si è presentata l'opportunità turca. Sono tipologie di auto che non rappresentano più il core business dell'Azienda, si fanno se sono poco impegnative grazie alla collaborazione di qualcuno esterno, cosa che non per forza è disponibile.
  12. Mi sembra MOLTO poco, non solo poco. Appunto! Non è così. Non ne vendi il doppio neanche in Italia. Solo in Germania raddoppi, ma chi se ne frega per 300 macchine? Potenziare la rete in USA e Cina serve a crescere veramente, vendere 7-800 macchine in più in Italia e Germania serve a sentirselo mezzo centimetro più lungo, ma restando impotente.
  13. E quindi? Quante Giulia pensi di poter vendere in Italia e Germania con la SW? Più di rispettivamente 1.500 e 600? Ti rendi conto che sono 7-800 in più al mese, senza contare le Stelvio che venderesti in meno. Ti sembra un investimento sensato o comunque fondamentale?
  14. Virtuosismo lessicale per non esporsi francamente. Ma per te fare un restyling a basso costo di un modello vecchio e che vende sempre meno significa puntare sull'Europa nel breve? E' sempre stato previsto questo ciclo per Giulietta e il fatto che non modifichino o anticipo il lancio di una Giulietta tutta nuova per me indica quanto NON puntino sull'Europa proprio più, quantomeno proprio nel breve.
  15. Quindi, non era pensata e studiata per l'America se era costoso aggiornarla per esportarla lì. Tu pensi praticamente che siccome vendono in Italia 1.000 Giulia Sedan, con la SW venderebbero 2.000-2.500 Giulia? Auguri! Credo che facciano molto bene a restare ancorati alla realtà. 100.000 Giulietta mi pare che siano arrivati più o meno a venderle e non mi pare che fossero entusiasti e navigassero in buone acque con Alfa. Le auto che vendi si pesano, non si contano per non fallire.
  16. Ma facciamo un po' di conti con stè SW. Si vendono praticamente solo in Italia e Germania. Giulia Sedan vende in Italia circa 1.000 vetture e in Germania circa 250. Quante Giulia puoi puntare ragionevolmente a vendere con la SW in gamma? Ad essere ottimisti 1500 in Italia e 500-600 in Germania? Cioè vorreste progettare una macchina nuova per venderne 7-800 in più al mese? Tutto senza contare le Stelvio che si venderebbero in meno. Se volessero puntare sull'Europa veramente, rifarebbero proprio la Giulietta, non la aggiornerebbero. E poi comunque dopo poco porterebbero i libri in tribunale perché Alfa in Europa più di tanto non può vendere.
  17. 159 pensata per gli USA e poi fermata da Chrysler? Mah, non mi pare proprio. 159 è uscita nel 2005, Chrysler viene acquistata nel 2009, Obama viene eletto nel 2008. Mi sembra proprio una boutade la tua. Su 156 e 147 sarebbe bene dare numeri precisi e non percentuali a caso.
  18. Paragoni le mele con le pere. La Germania non è l'Italia. L'importante non è fare la corsa a chi presenta più modelli, ma presentare quelli giusti e anche al momento giusto.
  19. Non avrai eluso volontariamente, ma ancora non mi hai risposto sulle percentuali degli altri marchi (magari mi sbaglio eh, ma servirebbero i numeri per dimostrarlo). Mettere in mezzo Mito e Giulietta equivale a buttarla in caciara: sono prodotti di un'altra Alfa Romeo che restano in vita per non chiudere gli impianti o i concessionari, ma che non costituiscono certo una fonte di arricchimento per il marchio. Le due nuove Alfa del nuovo corso viaggiano entrambe sul 30% di mercato interno e questo non le rende certo italocentriche. Dei mercati esteri su cui puntavano hanno mancato solo quello cinese, mentre quello tedesco e quello UK li hanno volutamente messi in secondo piano fin dall'inizio per scelta produttiva e strategica sulle flotte. Speravano di vendere molte più Stelvio IMHO e attendono di capire se attecchisce veramente in USA, prima di far crescere la gamma ancora più in alto, visto che ormai la Cina è un mercato lontano su cui hanno sbagliato a puntare con Alfa.
  20. Giulia ha mercato all'estero (nonostante la penuria di dealer e la produzione nella sola Italia) perché è stata concepita così (disinteresse per flotte e SW, preferenza per vetture ad elevata potenza), per fortuna, perché nonostante il successo in Italia, fosse stata concepita solo per l'Italia Alfa avrebbe già chiuso. La mia domanda che tu hai eluso è, quale auto europea di qualsiasi marchio può essere veramente indipendente dal proprio mercato interno? In Europa, le meno indigene navigano sempre tra il 25-30% di vendite interne... ma se avete dati diversi certi sono aperto a discuterne.
  21. Non è per nulla ridicola. Il problema di un'azienda non è incontrare tutta la domanda (altrimenti come detto e ti ribadisco, perché non fare un'utilitaria Alfa?), ma incontrare la domanda che è profittevole incontrare, secondo le proprie condizioni che non sono quelle di Audi, BMW o Mercedes. Come detto Audi, Mercedes e BMW vendono con certezza centinaia di migliaia di SW nel loro mercato interno a 40.000 euro, Giulia a quelle cifre di vendita non potrà mai arrivare neanche lontanamente con l'Italia e le briciole della Germania. Vogliamo aprire gli occhi con questa cavolo di SW che ogni tanto ricompare?
  22. Questo che poni è un problema dell'acquirente e non di FCA. Altrimenti dovresti fare anche un'utilitaria Alfa per i poverini che devono muoversi in città. Essere al top delle D Sedan conta invece... e se lo fai prevalentemente con le versioni ad alto margine che sono il tuo target principale, conta anche di più.
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