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Questa rotonda l'hanno riformata da un po' di mesi ormai, e chiedo conferma a chi di voi ci è passato: quanto male sono fatti questi guard-rail??? Google Maps Google Maps Purtroppo le foto non bene rendono l'idea dell'altezza dei guard-rail. Assicuro che, guidando un'auto normale ed essendo alti nella media, per tutto lo spazio prima della segnaletica orizzontale di precedenza, non si vede UNA MAZZA di quello che succede in rotonda. A meno di non guidare un SUV bello alto, un furgone, un bus o un camion, puoi intravedere qualcosa solo dai foretti in mezzo alla lamiera, il che equivale a non vedere niente. Bisogna necessariamente arrivare oltre il guard-rail, a velocità di 0,x km/h, guardare e ripartire. Ora mi chiedo: l'hanno fatta appositamente così per indurre la gente a fermarsi davvero, oppure è solo una castroneria assurda?
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Lavoro IMHO da voto insufficiente, ma non da condannare in toto. Fiancata piuttosto pulita ma al contempo originale con quello sbalzetto sotto la portiera posteriore. Per quanto riguarda il dietro, non ne ho mai visto uno più incazzato... Chiaramente è una di quelle soluzioni che esaltano alcuni e inorridiscono altri, c'è poco da fare. A me non fa impazzire ma ne riconosco la coerenza. Unico difetto, il prolungamento dei gruppi ottici sulla fiancata mi pare vagheggiare e concludersi un po' così, perché non c'era più spazio dopo. L'anteriore molto discutibile, non so se per una precisa idea di renderlo in questa specie o perché proprio non sia venuto come se l'aspettavano (penso difficile). A me dà l'idea di molte linee, forse troppe, che cercano un punto d'arrivo centripeto. L'idea in sè non sarebbe da scartare, e infatti considerando separatamente la zona paraurti con l'alloggiamento dei fendinebbia, e i gruppi ottici anteriori qualche buono spunto lo si trova IMHO. Rovina tutto una sorta di "indifferente Assoluto" (la calandra) che pare letteralmente "la notte in cui tutte le vacche sono nere" (cit.): le linee si perdono, si fondono senza motivo in un'enorme griglia imprescrutabile. Peccato, perché c'era la possibilità di ottenere un risultato più degno. Interni non particolarmente originali ma gradevoli, tutto pare al proprio posto. IMHO hanno cannato un po' i colori delle foto: in bianco fuori l'auto non sta un granché bene e il rosso porpora dei sedili mi sembra leggermente pacchiano.
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Non è la stessa cosa, ma non è necessariamente meglio averlo di fabbrica o installarlo aftermarket. Dipende da una lunga serie di fattori, primi tra tutti la disponibilità del motore a essere gasato efficacemente (ad esempio, molti motori asiatici non lo sono, o richiedono un tipo di impianto particolare, costoso e dall'affidabilità a lungo termine non comprovata) e la qualità del processo di installazione. E non sempre gli impianti definiti "di fabbrica" sono effettivamente tali: non so come funzioni per il Qashqai, ma alcune case forniscono auto GPL/metano con impianto già predisposto, ma che talora viene montato da altre aziende non in sede di assemblaggio. In teoria è più tranquillizzante avere una macchina con impianto già installato, a patto però che sia un modello statisticamente affidabile con quel tipo di combustibile. Non sono rari i casi di modelli a gas di fabbrica che hanno dato problemi anche seri su una percentuale rilevante del totale venduto. Ci sono per contro vari modelli (soprattutto Fiat ma non solo) che possono essere gasati "privatamente" senza preoccupazioni, al netto del rischio di trovare un impiantista poco responsabile. Là ci vuole informazione e fortuna essenzialmente. Una nota la merita poi il discorso garanzia, sul quale la soluzione del GPL/metano di fabbrica vince largamente. Un'auto nuova che viene venduta già con l'impianto installato dispone di una garanzia (variabile, a discrezione del cliente) che copre TUTTA la macchina, con le dovute clausole, il motore, le componenti e l'impianto stesso. La trasformazione a gas in aftermarket invece (non so se vi siano eccezioni) invalida la garanzia ufficiale, non nel senso che quest'ultima non valga più in assoluto, ma nel senso che, dovesse verificarsi un problema al motore riconducibile all'impianto installato in seguito, la casa madre potrebbe appellarsi a questo come a una "indebita modifica delle componenti dell'auto" e negare la riparazione di quella componente. Questo anche avendo la garanzia dell'impiantista, che però copre solo l'impianto. Infine, un'auto usata acquistata da concessionaria ha una garanzia minima che copre l'auto così come viene venduta (ossia con l'impianto installato); non vale invece per gli acquisti da privati tra cui non si pone alcuna garanzia.
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Info punto 2013 1.3 85cv eco lounge
Walker ha risposto a luis34 in Consigli per l'Acquisto dell'Auto
Un consumo di 11,8 km/l il Twinair lo raggiungerebbe solo se spremuto malamente e usato per brevi tragitti in ambiente urbano. In tutte le altre situazioni, guidato con un minimo di attenzione, consumerebbe sensibilmente meno. Su Spritmonitor c'è finora un unica segnalazione dei consumi del Twinair, effettuata prevalentemente extraurbano normale: oltre 19 km/l. Per quanto sia poco significativo un solo dato, è perlomeno in linea con le promesse del motore. E aggiungo che se il dato della 500 proviene dal CdB, forse la media reale è pure un pochino più bassa. Quindi se hai davvero necessità di cambiare auto, rimanendo su un benzina il Twinair è sicuramente più efficiente di 500, ma lo sarebbe anche il 1.4 Multiair: ripeto, vanno provati. Sottolineo la questione della reale necessità, perché - a meno che non voglia toglierti un legittimo sfizio - è chiaro che dal punto di vista economico spendere 30-40 € di benzina in più al mese è più conveniente che spenderne 16.000 € per un'auto nuova che consuma meno. -
Ma chi è quel criminale () che l'ha ordinata bianca? Sì ok, è un po' più viva della VI, ma dà un'aberrante sensazione di "sono la sorella gemella della Polo Trendline" Ci sono tanti di quei colori a listino... il grigio base è gratuito, e già si presenta molto meglio. Sia tra i metallizzati che tra i non metallizzati è pieno di colori tra cui scegliere, e non è che il bianco costi meno degli altri. Su Golf VII hanno pulito meglio le forme, l'hanno piazzata e slanciata il giusto... almeno datele un colore decente.
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Tra l'altro stiamo discutendo solo di una piccola parte del parco accessori avanzati che varrebbe la pena di mettere o non mettere in catalogo, ossia dei sistemi di sicurezza più sofisticati. Tutti questi sistemi sono realmente utili? Non lo so, io credo che in parte lo siano, ma ovviamente il discorso ha una portata amplissima e vanno valutati caso per caso. Io però dubito che siano questi sistemi il busillis vero e proprio. Perché se la clientela misurasse la qualità generale delle auto principalmente in base a questi, sarebbe una visione assai limitata, ma almeno sceglierebbe in base a dei ragionamenti che posso condividere (sentirsi più sicuro in autostrada, avere "tanta elettronica" perché mi fa stare più tranquillo) anche se vanno circostanziati. Io credo che parte della clientela scelga in base a quell'altra fetta di accessori, cioè l'accensione con pulsante, l'accesso via smartphone ai comandi delle luci/vetri/blocco porte (???), lo scambio dati, il CdB unmiliardodifunzioniepixel e il resto. E questo mi disturba un pochetto, perché in genere io in auto... guido non mi arrabatto a contare la quantità di giga che sono riuscito a buttare dentro la macchina. Quindi mi sta bene che materiali più rifiniti, percezione generale degli interni giochino il proprio ruolo (limitato), ma oggettivamente i clienti che danno la priorità a quegli accessori di cui sopra (gli ultimi) forse cercavano un negozio di arredamento, non una concessionaria.
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Appunto perché il risparmio, tra aumenti assicurativi e quote ASI, rischia di essere ben minore delle aspettative, la scelta dell'auto storica presenta più svantaggi che altro. Anche perché il mezzo deve essere in condizioni decenti (non devi pretendere l'omologazione, ma anche per iscriverlo si richiede che sia tenuto in maniera decorosa), e non è molto facile trovarne. Più probabile imbattersi in mezzi di 20 anni fa e passa che, se pure ottengono l'iscrizione ASI, richiedono a lungo andare spese di manutenzione vicine se non superiori ai 5.000 € dell'acquisto. Io consiglierei Toyota RAV4 o Nissan X-Trail (confortevoli anche su strada se serve, ma forse un pochino ingombranti), Land Rover Freelander TD4 111 CV, piuttosto parco nei consumi per la categoria, o Hyundai Santa Fe. Più piccoli Nissan Terrano e Suzuki Gran Vitara, però non sono l'emblema dell'efficienza quanto a consumi. E una Panda 4x4 potrebbe andare nelle tue zone?
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Hai altre motivazioni che ti inducono a cambiare auto, oltre al chilometraggio? Perché di per sè 130.000 km non sono poi tantissimi, l'auto è relativamente recente e potresti pensare di tenertela almeno un altro paio d'anni. Acquistare adesso significa sfruttare la tua auto attuale per circa la metà della sua tenuta, nonché ammortizzare il costo del nuovo in un bel po' di anni.
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- toyota auris 2013
- toyota auris
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Ripeto, non credo che esistano tabelloni generali con indicati modelli, tipi di malfunzionamento, chilometraggio, riparazione effettuata/non effettuata, ecc. Anche se esistessero, non sarebbero certo a mia disposizione. È ovvio che qui si ragiona sulla base di tendenze, delle segnalazioni dei clienti e di notizie il più possibile attendibili, ma che non copriranno mai tutta la realtà effettiva.
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Guarda, non sono sicuro nemmeno che esistano statistiche che conteggino le singole unità trasformate, quelle che funzionano bene, quelle che hanno tot tipi di rotture, ecc. perché sarebbero impossibili da enumerare. Ammetto di aver usato impropriamente l'avverbio "statisticamente". Solo che leggendo sui vari forum si contano decine e decine di lamentele e addirittura petizioni di clienti insoddisfatti alla stessa casa madre, che riguardano problemi di commutazione, consumi eccessivi, scarsa assistenza e molto altro. Poi, per carità, può benissimo succedere anche a Fiat. Anzi, è senza dubbio possibile pescare a caso 10 Punto GPL devastate e 10 Fiesta GPL intonse e immacolate. Però visto che l'acquisto di un'auto a gas è sempre un rischio (anche minimo) in più rispetto a un'auto convenzionale, sapere di numerose noie sugli impianti di fabbrica e sapere che la stessa Ford, in vari casi, non pare ritenere la questione quantomeno degna di indagine, non è che mi convinca troppo. Personale opinione.
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Le esperienze però offrono un quadro non omogeneo: chi si trova benissimo con l'installatore privato anche "sconosciuto", che si trova male con la Landi, chi peggio con l'impianto della concessionaria... ecc. Il punto è che la Fiesta a GPL ha provocato davvero non pochi malfunzionamenti. Statisticamente, non è certo da annoverare tra i modelli che marcino meglio a gas. Neanche tra i peggiori, ma lo scenario non è proprio roseo. E questo mi frenerebbe alquanto dal trasformarla, indipendentemente dalle condizioni di affidabilità e garanzia che mi promette l'installatore.
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D'accordo, ma dubito fortemente che sia più invasiva questa pratica rispetto a quella che prevede di usare il gas (anche un filino) a ogni parcheggio e piccola manovra/spostamento/aggiustamento. Oltre al fatto che usare solo la frizione, in questi casi, è infinitamente più comodo.
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Sotto il regime minimo? Quando uso solo la frizione nei parcheggi e in manovre simili, il contagiri rimane sui 1.000-1.100 rpm, non va sotto. E l'operazione non causa danni sensibili agli ingranaggi a meno che non si abbia l'abitudine di stazionare con il pedale della frizione a ridosso del punto d'innesto ai semafori o nelle soste. Sono in tutto 10-20 secondi ogni volta che si usa la macchina.
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Può essere un aiuto le prime volte per non rischiare di spegnere l'auto, ma va bene solo ai semafori e alle precedenze, dove su molte auto a benzina la partenza senza gas è lenta e inutilmente dispendiosa. Per parcheggiare e fare manovre di precisione, invece, ritengo indispensabile essere in grado di disimpegnarsi senza usare l'acceleratore.
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Dopotutto non sarebbe da bruciare se fosse concepito come veicolo commerciale puro... È l'idea di averlo come normale auto di famiglia che mi fa rabbrividire...
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- auto orrende
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Un altro modello che potresti considerare è il Mitsubishi ASX, col GPL di serie sul 1.6 117 CV. Ha un bagagliaio di tutto rispetto, e pare che l'impianto a gas non dia particolari preoccupazioni (meglio comunque informarsi più in dettaglio). E lo avresti con una spesa di poco superiore ai 20.000 €. Fermo restando che un crossover non è in ogni caso l'auto ideale da relegare a un uso cittadino. Viaggeresti spesso solo o con altre persone? Perché nel primo caso, se ti serve un ampio bagagliaio, potresti valutare una seg. B/C a gas e usarla con i sedili posteriori abbattuti.
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Dopo averne comprate (rigorosamente in Sicilia) e mangiate a decine negli ultimi anni, si è deciso di produrre direttamente in casa le famose paste di mandorla sicule, quelle chiamate "a fiocco di neve", non i pasticcini con la ciliegina candita sopra. La ricetta sarebbe piuttosto semplice e ordinaria, se non fosse per il prezzo forse un po' altuccio delle mandorle o della farina di mandorla (per carità, non proibitivo). N.B. Paste fatte da me personalmente ma con la supervisione della zia catanisi. Ingredienti (per 50-60 paste) - 1 kg di zucchero (o anche zucchero a velo) per l'impasto - 1 kg di mandorle tritate o di farina di mandorla - 6/7 albumi - zucchero a velo da spolverare - poche gocce di aroma di mandorla - poche gocce di aroma di vaniglia - un pizzico di scorza di limone grattuggiata Procedimento 1. Su un piano abbastanza ampio cominciate a mescolare a mano la farina e lo zucchero, rendendoli un composto il più possibile uniforme. Intanto, sbattete a neve gli albumi e aggiungeteli all'impasto non tutti assieme, ma circa in 3/4 volte. A ogni aggiunta, rimodellate l'impasto che deve diventare di un colore giallognolo opaco, il più compatto e meno farinoso possibile. Assieme agli albumi, aggiungete anche gli aromi e la scorza di limone (che aiuta ad "amareggiare" il tutto). 2. Una volta ottenuto l'impasto desiderato, potete procedere in due modi: o formate uno o più serpentelli o lo lasciate così com'è. In entrambi i casi dovete staccare dall'impasto delle palline o dei parallelepipedi non troppo grandi (più o meno 3x4 cm) che rimodellerete con la forma che più vi piace (a biscotto, a rosa, a "S", ecc.). Diciamo che formare il serpentello vi aiuta a mantenere una misura costante, ma potete fare come vi pare. Io ho fatto in due modi, e viene più o meno così: a forma di biscotto, e... ... a forma di "rosa", dai contorni molto grezzi (simile a quelle che di solito compriamo nella nostra zona) Attenzione a non plasmarle troppo grandi, perché in forno aumentano di dimensioni. 3. Prendete dello zucchero a velo e cospargetelo sulle forme appena ottenute. Basta una piccola spolveratina (se volete potete anche metterlo prima di dividere le forme). 4. Scaldate il forno intorno ai 160-180° e cuocete per circa 20-25 minuti (15 con forno ventilato). Ricordate di girare le pastine periodicamente, in modo che si dorino su tutta la superficie. Appena le vedete prendere un po' di colore, toglietele dal forno. Non preoccupatevi se vi sembrano troppo molli: in poco tempo si induriscono leggermente in superficie, rimanendo però morbide all'interno. 5. Lasciate riposare una mezz'oretta e cospargetele un'ultima volta con abbondante zucchero a velo. Ecco il risultato (sperimentale!): P.S. importante: if you don't want to get addicted to them, don't try this at home!
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Restando nella categoria, Fiat Bravo 1.6 Multijet 105 e 120 CV la trovi usata freschissima anche sotto i 13.000 € in allestimento Dynamic. Addirittura km 0 intorno ai 14.000 €. Ora come ora è la seg. C economicamente più conveniente sul mercato. Serve una compatta o una SW (in tal caso consiglierei Focus 1.6 TDCi 115 CV, anch'essa rinvenibile con pochi chilometri)?
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Ehi truppa! Auguro a tutti buon anno con una canzone spero appropriata! Devo dire che purtroppo la piaga dell'influenza è diffusa: un nostro amico non si è potuto unire a noi per il capodanno in montagna proprio causa febbre. Come ho passato il capodanno? Mangiando le cose più varie e insolite, bevendo il giusto (niente spritz: ottimo prosecco, amaro d'altri tempi e grappino di ginepro ) e giocando a basket in giardino. Alla fine abbiamo pure rotto il canestro alle 3 e mezza di notte. Un grande 2013!